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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Accumulatori

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Elemento piombo-acido fai-da-te, Idee, proposte, prove e suggerimenti per provare a realizzare elementi 2V artigianali ma durevoli
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maxdef
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Inviato il: 19/10/2009,07:30

...credo proprio che grazie a kekko si sia fatto un bel passo avanti nella realizzazione delle piastre,la doppia alettatura con la fusione dovrebbe fare una bella differenza....bravo Kekko faccine/wink.gif

xDolomitico:a pagina 15 di questa discussione,trovi un paio di foto della Trojan aperta faccine/smile.gif

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 19/10/2009,09:36

Grazie maxdef
Bel lavoro kelkoo,
anche le alette mi sembrano ottime,per lo spessore io non le farei troppo sottili,ne va della durata,ovviamente diventeranno piu pesanti,le mie pesano di sicuro di piu.sono da 2mm di spessore.
Ci fai una foto dello stampo cosi per avere un'idea?

 

kekko.alchemi

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Inviato il: 19/10/2009,14:38

Eccomi qui lo stampo è questo, oggi se ho tempo ne rifaccio un altro per ridurre leggermente lo spessore della piastra e aumentare lo spessore delle lamelle, ho controllato bene con il calibro e la piastra è di circa 2 mm di spessore, quindi volevo ridurla a circa 1,5mm.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/8/3/8/0/2/7/t/1255959323.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/8/3/8/0/2/7/t/1255959441.jpg

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/8/3/8/0/2/7/t/1255959476.jpg




Modificato da kekko.alchemi - 19/10/2009, 16:35


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L'universo è dominato dagli estremi, l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.
Ma l'equilibrio è ciò che plasma la materia di cui siamo fatti.
by kekko

 

Keyosz
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Inviato il: 19/10/2009,16:30

Il prezzo del piombo pare sia quello standard che ho trovato anch'io a circa 2,20€ al Kg, mentre per i rottami si aggira tra 0,8 e 0,6....

Non preoccuparti se le piastre sono spesse e l'elemento finale peserà mooolto di più delle batterie commerciali, a parte oltrepassare un certo limite di buon senso, più sono spesse e più anni dureranno!!

Mi aggrego al coro: ottimo lavoro! ammirevole l'entusiasmo che ci metti faccine/biggrin.gif sei ammesso al club dei batteriofagi anche solo per quello! attento che adesso entri nella spirale.....

Per i separatori, quella lana sintetica va bene inizialmente, ma con il tempo si inquinerà di polveri sottili di biossido di piombo provenienti dalle positive che man mano depositandosi andranno un giorno a toccare il negativo, quando entrano in contatto con il negativo invertono la marcia, riconvertendosi in piombo e costruendo un "ponte" conduttivo in retromarcia verso il positivo, poi a quel punto la batteria mostra segni di elevata auto-scarica, effetto negativo che aumenta con il tempo fino a che va proprio in corto, ovvero tutti questi microscopici ponti creatisi nelle polveri che inquinano il separatore si sommano fino a formare un vero e proprio carico così elevato da non lasciar neppur ricaricare e si dice che è in coprto.

Te lo dico per esperienza, avviene nei prototipi come nelle batterie commerciali, solo che nei prototipi i materiali usati sono "macro" posori e il difetto si manifesta prima, nelle commerciali i folgi separatori sono "micro" posori e il processo è un pò più rallentato.
A prescindere dal tipo di piastra, che comunque determina la durata e solidità alle usure, il separatore, inteso come duplice funzione di isolamento elettrico e sostegno delle materie attive, è a pari livello determinante per la longevità dell'accumulatore!

Dal mio canto ho il materiale per iniziare una produzione un pò "massiva" di batterie al piombo-acido fai-da-te ma sono ancora indeciso tra soluzione a sedimentazione o la scelta di un separatore che non si inquini ma che non introduca troppa resistenza ionica.... faccine/cry.gif

Per lo stampo, puoi anche farlo piano e poi usare delle spazzole di ferro, carta vetrata a grana molto grossa, paglietta grossa quella fatta con truccioli di acciaio, insomma quello che trovi, per rigare la superfice, potrebbe dare risultati migliori delle alette in quanto otterresti più microsolchi che non con le macro alette.
Inoltre se fai le alette poi diventa difficile raschiare la piastra per sommare i microsolchi... credo...
Puoi anche usare una specie di pettine per rigare profondamente la piastra sui lati, poi la polvere/truccioli di piombo che ottieni li recuperi fondendoli per le piastre successive faccine/wink.gif

Occhio alla polvere di piombo, non inalare o ingerire, e lavarsi bene le mani, tipo con la pasta lava mani, capita inavvertitamente di toccarsi occhi, bocca o magari cose da mangiare e intrudurre il metallo nell'organismo, cosa altamente nociva, ma con un minimo di attenzione e buonsenso il pericolo è scongiurato.

Per darti un idea, le plantè che stai progettando di realizzare partono da capacità 0 e salgono gradualmente e lentamente verso la loro capacità massima ad ogni ciclo dell'utilizzo, ironia della sorte avranno la loro capacità massima al culmine della loro vita prima del loro declino, ovvero quando il 90% dello spessore della piastra si sarà corroso in materiale attivo poroso e farinoso.
Ad ogni modo inizialmente dopo un opportuna fase di "rodaggio" avrai una capacità paragonabile a circa 1/5 di quelle commerciali a materie attive impastate, per darti un idea io al momento stò usando 2000Ah per alimentare casa, che pesano circa 4000Kg, se volessi sostituirle con delle plantè fatte in casa avrei circa 20tonnellate di piombo da gestire.......
Però poi magari sarebbero così robuste alle sollecitazioni elettriche che magari non sarei costretto a calcolare la capacità utile pari al 50% della complessiva, quindi magari basterebbero 10tonnellate rispetto alle 4 delle commerciali tubolari.... boh....




Modificato da Keyosz - 19/10/2009, 17:45
 

kekko.alchemi

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Inviato il: 19/10/2009,18:18

Grazie Keyosz! Ho fatto un nuovo stampo, e questa volta le piastre vongono spesse circa 1,5mm. Pensavo di grattarle cmq le piastre alettate con una spazzola d'acciaio in modo da aumentarne ulteriormente la capacità.

Quindi la lana me la sconsigli, dovrò trovare un altro valido sostituto, con dei pori simili alla carta. Come distanza che dici 5 mm possono andare bene fra una piastra e l'altra?



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by kekko

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 19/10/2009,22:31

Ciao Kekko, complimenti per lo stampo. Penso che un legno duro durerebbe di più, ma usare quel che si ha a disposizione è d'obbligo.
Keyosz ti ha fatto una bella panoramica, non spaventarti per la quantità di roba che lui ha in cantina, lui il piombo lo calcola a tonnellate!
Buon lavoro.
Ferro

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 20/10/2009,08:48

Uno stampo cosi sarebbe l'ideale,ne fai 4/5 e coli praticamente a getto continuo.
Una curiosita,devi preriscaldare lo stampo oppure gia le prime colate risutano ottime?
Nel senso che quando getti la prima lo stampo è freddo,e il piombo tendera a non distribuirsi omogeneamente,poi una volta che lo stampo si riscalda si va spediti,ho detto giusto?

 

Keyosz
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Inviato il: 20/10/2009,10:16

Ciao kekko,
al momento sono anche'io alla ricerca di un materiale microporoso adatto allo scopo ma che sia roba comune alla protata di tutti e di tutte le tasche, materiali comuni e di produzione di massa, così da essere facilmente reperibile e a costi bassi se non adirittura di recupero.....
Ciò nonostante tengo aperta in parallelo la strada della separazione delle materie attive/elettrodi per effetto gravità / sedimentazione, non so proprio quale delle due strade intrapprenderò per una realizzazione di una certa entità degna di un utilizzo pratico....

Dolomitico, secondo me visto che è legno e quindi è termicamente isolante non necessita preriscaldamento, il piombo a 300°C e passa che entra nello stampo di legno perderà pochi gradi, anzi sono dell'idea che ci metterà un bel pò a rafreddarsi e solidificarsi, giusto kekko?

 

maxdef
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Inviato il: 20/10/2009,15:31

...visto che non è facile trovare un separatore adatto,stavo pensando di utilizzare comunque le bustine riciclate interponendo dei separatori meccanici per distanziare maggiormente le piastre fra loro ad esempio la rete di plastica del ferramenta,aumentando di 2/3mm lo spazio tra positiva imbustata e negativa si dovrebbero scongiurare i temibili corti e avremo un contenimento delle polveri sulle positive....

...ancora,se invece interponessi dei separatori in pet (recuperando le bottiglie)della stessa forma delle piastre,non avrei più un materiale poroso,dovrebbe aumentare la resistenza interna ma.... di quanto?Tanto da non poter utilizzare la batteria?Oppure avrei uno scarso rendimento? faccine/wacko.gif

 

Keyosz
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Inviato il: 20/10/2009,18:05

Con il pet o materiali stagni per intenderci, avresi la reazione che avviene sui bordi e non nell'area centrale della piastra, o per lo meno inizierebbe sui bordi per poi rallentare in modo esponenziale verso l'interno, credimi ho già fatto prove simili a questa e la resa in termini di resistenza interna e lentezza della reazione, sia in carica che scarica, è veramente deludente faccine/sad.gif

Per la retina non saprei, sarebbe da provare, ma così a naso prediligerei una soluzione che effettua una pressione diffusa e costante su tutta la superfice, però nessuno ti vieta di provare, lo sai che la prova pratica è d'obbligo tra noi fai-da-te-isti faccine/tongue.gif

Io personalmente odio quelle bustine, mi danno un senso di economico ed inadeguato, boh faccine/dry.gif

Tieni presente solo una cosa, qualsiasi sostegno meccanico che permetta alle polverine di piombo e derivati disperse in soluzione di depositarsi e creare i famigerati ponti porterà inevitabilmente alla fine prematura delle batterie, vedo questo fenomeno accadere nelle stazionarie, qualsiasi polvere di piombo o ossidi che entra in contatto con el piastre negative si riconverte in piombo puro in fase di carica e costruisce strutture conduttive, se riesco faccio delle foto per illustrare meglio il fenomeno.
Il vantaggio delle batterie/elementi stazionari è che sono molto spaziosi e tutte queste pretuberanze di piombo che si formano non creano problemi fino a 20-30anni di vita faccine/wink.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 20/10/2009,21:12

Se interponi della rete di plastica Maxdef, penso che le bustine non servano. Basta la rete, specialmente se a maglie larghe, che lascino scendere i sedimenti senza raccogliere polveri. Le bustine sono una pessima invenzione dei nostri tempi, per cercare di pressare più piastre con meno spessore nello stesso spazio, con tutti i dolori al seguito.
Se poi le piastre sono alettate tanto meglio.
Appena posso voglio verificare il sistema di Kekko, che se funziona potrebbe essere l'uovo di colombo..... Fatto lo stampo per le piastre alettate tipo Planté, mi mancano solo i contenitori, che quelle si monterebbero senza separatori, solo interponendo uno spessorino qualsiasi sui bordi......
Saluti.
Ferro

 

Keyosz
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Inviato il: 21/10/2009,08:07

hehe, Ferro è della scuola "lasciamo cadere i sedimenti", io invece, se la pratica me lo concederà, sono della scuola "salviamo i sedimenti", lo scopo finale è il medesimo, batterie fai-da-te al costo più basso, durevoli e riciclando materiali di scarto faccine/smile.gif

Ad ogni modo volevo fare un'altra osservazione, vedo che tutti voi vi focalizzate a realizzare tante piastrine piccole da collegare poi in parallelo per aumentare la capacità, ma io preferisco poche piastre ma grandi, così da dimminuire le connessioni/saldature e quindi i possibili punti in cui avrò problemi in futuro e forse rendere il lavoro un pò meno ripetitivo, non siete d'accordo?

 

DOLOMITICO

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Inviato il: 21/10/2009,10:54

CITAZIONE (Keyosz @ 21/10/2009, 09:07)
hehe, Ferro è della scuola "lasciamo cadere i sedimenti", io invece, se la pratica me lo concederà, sono della scuola "salviamo i sedimenti", lo scopo finale è il medesimo, batterie fai-da-te al costo più basso, durevoli e riciclando materiali di scarto faccine/smile.gif

Ad ogni modo volevo fare un'altra osservazione, vedo che tutti voi vi focalizzate a realizzare tante piastrine piccole da collegare poi in parallelo per aumentare la capacità, ma io preferisco poche piastre ma grandi, così da dimminuire le connessioni/saldature e quindi i possibili punti in cui avrò problemi in futuro e forse rendere il lavoro un pò meno ripetitivo, non siete d'accordo?

Quoto al 100%
Ovviamente la grandezza dipende dai contenitori scelti.
lo scrivono anche sui manuali che meglio 2 piastre grandi che tante piccole(almeno cosi ricordo di aver letto)
Io mi limito a replicare la misura standard delle scatole,la cui larghezza è identica per tutte,e cerco di alzarle il piu possibile.
Poi quando passero alle piastre per le ceste potrò allargarmi di un bel pò.
Cmq in questi casi grande è bello.
Inoltre si gioca sullo spessore,io non sono dell'avviso di fare le piastre sottili,ovvero la tecnica che intendo mettere in pratica è di realizzare i blocchi per le positive in versione plantè,poi formarli fra di loro.
Esempio:
se intendo realizzare un'impianto da 24 volt costruirò 24 blocchi di positive plantè (e non 48 che includerebbero le negative).
Le montero provvisoriamente per formarle con il ciclo carica/scarica e poi una volta finito,riassemblarle definitivamente con le negative a pasta e le positive plantè,cosi da limitare un pò i pesi e in ogni caso le negative non si rovinano affatto col tempo.
Per quello che ripercorro la strada delle piastre standard.
Un'altro pensiero è come recuperare le scatole da 12 vaschette delle batterie da camion,mi piacerebbe di piu avere celle singole da 2V che non un blocco unico,ma questo lo valutero nel tempo.

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 21/10/2009,12:39

CITAZIONE (Keyosz @ 21/10/2009, 09:07)
hehe, Ferro è della scuola "lasciamo cadere i sedimenti", io invece, se la pratica me lo concederà, sono della scuola "salviamo i sedimenti", lo scopo finale è il medesimo, batterie fai-da-te al costo più basso, durevoli e riciclando materiali di scarto faccine/smile.gif

Ad ogni modo volevo fare un'altra osservazione, vedo che tutti voi vi focalizzate a realizzare tante piastrine piccole da collegare poi in parallelo per aumentare la capacità, ma io preferisco poche piastre ma grandi, così da dimminuire le connessioni/saldature e quindi i possibili punti in cui avrò problemi in futuro e forse rendere il lavoro un pò meno ripetitivo, non siete d'accordo?

Salverei anche io i sedimenti Keyosz, ma interporre separatori porosi significa comunque raccogliere polvere nelle porosità. Anche i "vecchi" separatori "seri" smontati da batterie "d'epoca" soffrono di questo difetto, messi controluce mostrano macchie scure di depositi infiltrati. Anche quelli hanno delle mini-alettature sui lati, sul mezzo millimetro circa, per impedire che tocchino le piastre su tutta la superficie.
Anche lasciando cadere i sadimenti, non è detto che poi si debbano buttare, alla fine (dopo qualche decennio....) si possono essiccare e ridurre di nuovo col carbone.
Le piastre: non è detto che si debbano fare piccole, dipende dai contenitori a disposizione. In passato ho visto piastre per accumulatori di poco meno di un metroquadro, per cui un pacco dello spessore di 50cm (compresi i separatori) significava 3500Ah di capacità..... Ecco, sarebbe interessante avere "quei" contenitori. faccine/biggrin.gif Una sola di quelle piastre avrebbe magari già la capacità necessaria per uno dei nostri impianti. E' ovvio, come dice Dolomitico, che avere tanti elementi singoli sia meglio che avere delle cassette multiple, sia per gli interventi che per le sostituzioni. Di nuovo dipende dai contenitori.... Chissà che non sia di aiuto il PET di Sun_Son....
Saluti.
Ferro

 

Pyron

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Inviato il: 21/10/2009,13:07

la butto li...usare delle taniche da 20 - 30 litri? si sviluppano anche in verticale... reggeranno all'acido?

 
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