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Costruiamo una batteria Plantè, Batterie Plantè
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inventoreinerba
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Inviato il: 24/11/2016 13:15:39

ho letto che già alla fine dei cicli di formazione si notano dei depositi e degli inspessimenti nella parte bassa delle piastre .
secodo te ,ad occhio, possiamo contare su un alto numero di cicli per la batteria plantè? tipo 5000 cicli?
quale problema si potrebbe presentare dopo un alto numero di cicli?

 

inventoreinerba
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Inviato il: 24/11/2016 13:17:50

per ricostruite intendevo rifondere le piastre.

 

ITA815

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Inviato il: 24/11/2016 17:00:20

CITAZIONE (inventoreinerba, 24/11/2016 13:15:39 ) Discussione.php?35762089&242#MSG3654

ho letto che già alla fine dei cicli di formazione si notano dei depositi e degli inspessimenti nella parte bassa delle piastre .
secodo te ,ad occhio, possiamo contare su un alto numero di cicli per la batteria plantè? tipo 5000 cicli?
quale problema si potrebbe presentare dopo un alto numero di cicli?

Possono andare ben oltre i 10000 cicli.
Se sono imbustate e montate strette non hai alcun problema.
Altrimenti se si distacca un pezzo di piombo potrebbe fare un corto nella cella.

CITAZIONE (inventoreinerba, 24/11/2016 13:17:50 ) Discussione.php?35762089&242#MSG3655
per ricostruite intendevo rifondere le piastre.


Le mie piastre sono fuse su un fornello e sono state rifuse almeno altre 3 volte.
Sono piastre normali e non galvanizzate.
Quelle galvanizzate pare che rendano molto di più.



Modificato da ITA815 - 24/11/2016, 17:04:28
 

ITA815

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Inviato il: 02/12/2016 14:42:26

Salve gente ... chi non muore si rivede ...
Dopo una settimana di test sono pronto per un resoconto generale.
Tutte le percentuali che leggete in questo messaggio sono riferite ad un carico applicato, sia alle celle che alla batteria, pari a C10.
Partiamo dalla batteria ... come sapete ho invertito la polarità portandola a polarità normale.
Come al solito le celle sono disallineate di brutto ma sono arrivato al 70% di accumulo.
La cella con le sole piastre in piombo è al 40% di accumulo.
La cella con le piastre piombo/impastate invece va letta in 3 modi.
Se teniamo conto delle sole piastre in piombo siamo al 110% di accumulo ... se invece dobbiamo mettere in conto anche le piastre impastate allora al momento siamo al 60% tenendo conto solo della capacità minima per lo spazio occupato nella cella da entrambe le tipologie di piastre perché se fossero tutte piastre di solo piombo la capacità della cella sarebbe di 8 Ah.
Se invece vogliamo calcolare il massimo della resa delle piastre impastate siamo solo al 20% perché il totale delle piastre impastate positive inserite in questa cella porterebbe a calcolare circa 20 Ah di capacità.
E' chiaro che la superfice delle piastre in piombo rimane tutta metallica perché sull' intera superficie delle piastre in piombo sono appoggiate le piastre impastate.
La cella contiene 2 positive in piombo per un totale in superfice di 4 Ah calcolando i 7 mA/cm^2.
Con un carico di 400 mA arrivo ad avere un tempo di accumulo ben oltre le 11 ore entro una tensione pari a 1,83 volt (11,00 volt su una batteria da 12 volt).
Per cui, di sicuro, l' avere appoggiato sulle superfici di tutte le piastre in piombo, negative comprese, le piastre impastate ha fatto la differenza ... neanche in un mese di formazione sono arrivato a questo traguardo.
La densità dell' acido in questa cella sta oltre i 1250.
Fine prima parte del messaggio



Modificato da ITA815 - 02/12/2016, 14:47:07
 

ITA815

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Inviato il: 02/12/2016 14:43:23

Seconda parte del messaggio.

Questa cella con piastre piombo/impastate ha 1 pregio e 1 difetto che spiccano in modo marcato.
Il pregio:
Con 600 mA di carica la cella non fatica a raggiungere i 2,70 volt e oltre ... per cui poca corrente di carica e tensione di fine carica raggiungibile senza esagerare con la corrente di carica.
Il difetto:
Perde molto di capacità quando si aumenta il carico ... circa il doppio rispetto alle piastre in solo piombo ... e ci vogliono 20 o 30 cicli in C10 per riportare la cella al 100%.
Questa cella però è in formazione da un mesetto, più o meno, per cui è ancora presto trarne conclusioni.
Forse sarebbe stato meglio, visto che le piastre impastate sono fatte a griglia, togliere qua e la nelle griglie delle piastre un quadrettino di impasto ... questo avrebbe fatto in modo che le piastre in piombo positive formassero il loro ossido e forse avrebbero agglomerato meglio le piastre impastate ... ma sono tutti forse ...
Ora andrò avanti in questo modo per un' altro mese ... se non noto miglioramenti o aumenti di accumulo allora smonterò le positive e proverò a togliere un po' di impasto qua e la sulle piastre ... oppure creo un' altra cella facendo una cosa più marcata ... cioè togliere l' impasto facendo in modo che ci sia una griglia vuota e una griglia piena di impasto.
Perdo il 50% di capacità delle piastre impastate ma attivo il 50% di capacità delle piastre in piombo e forse le piastre impastate andranno ad agglomerarsi con le piastre in piombo più velocemente.
Tutti test da fare ... in questi giorni mi metterò all' opera ... andrò a creare questa cella e poi vedremo le differenze.

Fine messaggio.



Modificato da ITA815 - 02/12/2016, 14:50:31
 

Newton
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Inviato il: 05/12/2016 17:43:26

Ciao ITA e buongiorno a tutti,
giusto per provare ho voluto realizzare due piastre (una positiva a una negativa) con il minio e il litargirio, due ossidi del piombo.
Ho scavato due vaschette in cui ho fatto due tagli orizzontali agli estremi in modo da far passare una striscia di piombo ripiegato agli estremi. Poi ho impastato il minio con l’elettrolita (poche gocce per volta) e con la pasta ottenuta ho riempito la vaschetta. Lastra di piombo spessore 1 mm, impasto spessore 4 mm.
La positiva si è formata in circa una settimana, qualche ciclo ma soprattutto lunghe cariche a 2.48V costanti da 24 a 48 ore. Adesso è una mattonella abbastanza solida (non è cemento), le dimensioni dello strato attivo sono 30X110X4 mm.
Realizzare la negativa con lo stesso sistema non ha portato ad analoghi risultati. Il litargirio una volta immerso anche se lasciato solidificare ritorna polvere, invece il minio rimane più solido.
La conversione in piombo per la negativa è molto lenta, anche se si comprime il litargirio sulla lastra utilizzando un tessuto in fibra di vetro e un peso.
Inoltre lasciato libero viene trasportato dalle bolle di gas, e si disperde nella cella. Ho provato anche ad aggiungere della limatura fine di piombo ma non aiuta a convertire più rapidamente.
Tra le prove fatte (vedi foto cella piccola con tre elettrodi) sto provando:
1 a realizzare la negativa con limatura di piombo, sicuramente la superficie di partenza è molto maggiore che la sola lastra ma fatica a crescere di autonomia, quindi adesso sto provando a formarla come positiva e poi utilizzarla come negativa.
2 formare una negativa con il litargirio tenuto avvolto da un nastro di tessuto poroso, sembra perdere pochissimo ossido, vedremo se migliora la formazione.
3 nella positiva si era formato un cratere dovuto all’impasto credo troppo poco idratato, ho rimosso le parti staccate. Dopo la formazione ho provato a stuccarla con nuovo impasto ma, come si vede dalla foto, si è quasi subito staccato.
Le parti nuove pur essendo a contatto sembrano non reagire con l’ossido già formato, vediamo se con il tempo si unisce.
Per tutte le prove la densità dell’elettrolita è 1.100.
Per la cella più grande la scarica è fissata a circa 300 ma e la tensione si stabilizza a circa 1.50 V , la durata fino a 1.30V è di 4ore e 40minuti ma la negativa quasi non è formata, ci sono solo granelli di piombo qua e là alcuni nemmeno saldati alla lastra.
Qualcuno sa dirmi dove sbaglio con la negativa?



Immagine Allegata: P1020617.JPG
 
ForumEA/N/P1020617.JPG

 

Newton
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Inviato il: 05/12/2016 17:44:07

Positiva



Immagine Allegata: P1020618.JPG
 
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Newton
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Inviato il: 05/12/2016 17:46:03

Cella piccola
In alto negativa Litargirio avvolta, SX positiva Minio, DX negativa limatura di piombo in fase di conversione a positiva.
P.S. come si fa a mettere più foto sulla stessa pagina?
Grazie



Immagine Allegata: P1020619.JPG
 
ForumEA/N/P1020619.JPG

 

ITA815

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Inviato il: 06/12/2016 08:57:39

Qui ci vuole QQ per avere delle spiegazioni ... io di reazioni chimiche non ne so nulla.
Comunque finalmente qualcuno che si diletta e sperimenta.
Io al limite posso solo raccomandarti di fare piastre in piombo grandi come una piastra di una batteria auto dalla quale ci prelevi le buste delle vecchie piastre impastate e ci avvolgi le tue piastre con quelle sostanze che ci hai messo sopra ... poi le metti dentro una cella della batteria che hai aperto e fai in modo che ci stiano ben strette ... in questo modo le sostanze che metti sulla superficie delle piastre in piombo rimangono abbastanza ferme.
Altro non so dirti.

 

lucky
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Inviato il: 06/12/2016 09:09:23

CITAZIONE (Newton, 05/12/2016 17:43:26 ) Discussione.php?35762089&242#MSG3659

Qualcuno sa dirmi dove sbaglio con la negativa?

nelle piastre industriale dopo che la pasta viene pressata sulla griglia, vengono essiccate in un forno a temperatura, pressione e umidita controllata....e un passaggio fondamentale

 

ITA815

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Inviato il: 06/12/2016 09:17:10

Newton ... se non abiti troppo lontano te le preparo io 3 piastre in piombo e ti do una carcassa o due di batterie auto già aperte dove mettere le piastre per creare la cella e fare i tuoi esperimenti ... ho anche le buste naturalmente ...

 

Newton
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Inviato il: 06/12/2016 10:45:24

Grazie ITA,
ti ho mandato un messaggio personale.

 

ITA815

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Inviato il: 06/12/2016 16:56:54

Visto che prima che mi metta a costruire la batterie Plantè passa un bel po' di tempo ho acquistato due batterie cicliche (1000 cicli) da 100 Ah che con un carico da 05,20 ampere (C20) arriverei dopo 20 ore di scarica a 10,80 volt ... il tutto a 25 gradi.
Dato che in garage ci stanno una decina di gradi ho messo un carico da 4,7 ampere ... ora vediamo quanto tempo ci mettono le due batterie ad arrivare a 10,80 volt.
Sono batterie AGM costruite da una fabbrica locale di batterie con marca Imperial (Buttapietra - Verona).
Reggono una carica massima di 20 ampere e hanno una tensione di fine carica a 14,40 volt con equalizzazione a 15,00 volt e una tensione di stazionamento pari a 13,50 volt.
Una era completamente carica mentre l' altra non lo era e sto ultimando la carica.
Vediamo come si comportano ... se è tutto ok, dopo una settimana di test di carica/scarica, le collego sotto il fotovoltaico.
Poi vediamo come si comportano.

 

ITA815

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Inviato il: 07/12/2016 01:03:21

Impressionante quanto cambia un C10 quando le temperature, come qui nel mio garage, variano tra estate (34 gradi) e inverno (0 gradi).
Da non credere.



Immagine Allegata: C10 a varie temperature.jpg
 
ForumEA/N/C10 a varie temperature.jpg

 

ITA815

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Inviato il: 08/12/2016 11:32:07

Resoconto.
La batteria a 12 volt da 6 Ah con un carico di 0,6 A ha un accumulo di 7 ore.
La cella con le sole piastre in piombo a 2 volt e 7 Ah con un carico da 0,7 A ha un accumulo di 6 ore.
La cella con piastre piombo/impastate da 2 volt con gli Ah ancora da definire ... con un carico da 0,6 ampere ha un accumulo di 5 ore.
Le 2 batterie nuove AGM con 1000 cicli da 100Ah/C20 che ho acquistato giorni fa hanno fatto il primo test C20 a 24 volt ... dopo 21 ore di scarica le tensioni erano rispettivamente a 11,35 volt e 11,48 volt.
Ora le ho collegate in parallelo e le ho rimesse in carica e terminata la carica rifarò la scarica con un carico C20 lasciandole collegate in parallelo.
Ora ho cambiato sistema di ricarica delle celle.
Sino a ieri ho fatto ricariche sulle celle sino ad arrivare alla massima tensione raggiungibile e mantenendo quella tensione tutta notte ... Ieri sera invece ho fatto la ricarica delle celle portandole inizialmente alla massima tensione raggiungibile e poi ho calato la corrente di carica facendole stazionare tutta notte sui 2,43 volt.
Questa mattina le ho messe in scarica ... più tardi scriverò i risultati ottenuti con questo sistema di ricarica.
Andrò avanti con questo sistema di ricarica per una settimana e userò gli stessi carichi che ho indicato poco sopra questo messaggio.
Per il momento è tutto.

 
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