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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Agricoltura

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Radicazione Talee
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pluto1962

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Inviato il: 04/04/2015 17:40:48

CITAZIONE (sabin, 04/04/2015 17:25:26 ) Discussione.php?54466546&1#MSG12

Discussione interessante. Leggerò con calma.
Intanto accenno l'argomento che mi interessa, ovvero.
Una vite da tavola, che dia pochi problemi di malattie,
adattabile in clima con forti escursioni termiche tra giorno e notte.
Dato che l'acquisto della vite innestata è altamente inaffidabile,
spesso dopo due anni ci si accorge che non è la razza che si desiderava,
l'unica via è la talea

Se ti può essere utile qui ci sono quasi tutti i tipi di uva,da vino e da tavola
http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/D/piant1123_1.jpg
http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/D/piant1126.jpg



Modificato da pluto1962 - 04/04/2015, 17:48:59


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sabin

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Inviato il: 06/04/2015 09:28:16

Purtroppo con i nomi delle viti ci sono molte somiglianze,
nell'acquisto ci si affida al commerciante,
ma di solito non riescono a soddisfare i desideri del cliente.
Ad esempio, uva italia, ha i chicchi troppo grossi, e si ammala facilmente.
Alcuni moscati hanno i chicchi troppo piccoli.

In questo momento sono in attesa di pagare dei prodotti che ho scelto.
Voglio provare un acquisto a vista, voglio tentare con 4 viti di "Victoria", dovrebbe avere chicchi medio grandi.
e 3 viti di "Regina", chicco grande, probabilmente simile a "Uva Italia".

Ho scelto anche un ormone radicante.

Oggi ho fatto 5 talee tanto per passare il tempo, dubito che
andranno a buon fine. Come stimolante ho provato il miele sciolto nell'acqua,
dicono che sarebbe più indicato un miele naturale, non pastorizzato.



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Inverter UPS Power Star W7 (onda pura) ingresso 24 v... 220V 2 Kw con spunto da 6 Kw? (direi 3Kw)
Pannelli 11,1 mq. Wp 1320 (x120 Wp mq)... n° 5 monoc. 72 celle 750 Wp (SO) su MPPT SolarMate 40A
n° 3 polic. 60 celle 570 Wp (Sud) su PWM 30A... batterie: 2 coppie SMA (trazione) 24V 120 Ah C/10 (+ 2 avviamento 70Ah)
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pluto1962

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Inviato il: 06/04/2015 09:38:00

CITAZIONE (sabin, 06/04/2015 09:28:16 ) Discussione.php?54466546&2#MSG16

Purtroppo con i nomi delle viti ci sono molte somiglianze,
nell'acquisto ci si affida al commerciante,
ma di solito non riescono a soddisfare i desideri del cliente.
Ad esempio, uva italia, ha i chicchi troppo grossi, e si ammala facilmente.
Alcuni moscati hanno i chicchi troppo piccoli.

In questo momento sono in attesa di pagare dei prodotti che ho scelto.
Voglio provare un acquisto a vista, voglio tentare con 4 viti di "Victoria", dovrebbe avere chicchi medio grandi.
e 3 viti di "Regina", chicco grande, probabilmente simile a "Uva Italia".

Ho scelto anche un ormone radicante.

Oggi ho fatto 5 talee tanto per passare il tempo, dubito che
andranno a buon fine. Come stimolante ho provato il miele sciolto nell'acqua,
dicono che sarebbe più indicato un miele naturale, non pastorizzato.

Fai il vino racconta qui come fai? può essere utile raccontare per la propria esperienza hai tante piante di vite?quanti litri fai?



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lasalute

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Inviato il: 06/04/2015 09:46:43

Ormai c'è sempre meno gente che si fa il vino in casa. Anch'io dai miei avevamo alcune righe di viti ma abbiamo tolto tutto.



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L'impianto ha il centro stella spostato illegalmente e quindi soggetto a sanzione amministrativa a basso cosɸ

 

pluto1962

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Inviato il: 06/04/2015 09:57:40

Anchio ho solo una quindicina di piante vite a pergola,avevo anche una pergola di kiwi ma l'anno scorso stranamente si sono seccate ben quattro piante erano vecchie ma all'improvviso perse foglie e spingendole sono cadute, le radici non c'erano più .E'sempre peggio combattere contro parassiti e malattie funghicida non c'é pianta immune, se non dai il prodotto apposta non viene più niente,anzi si secca pure la pianta ma!!!!



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sabin

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Inviato il: 06/04/2015 20:52:10

Faccio circa 250 litri di vino, con metodi semplici, tipo
un palo di legno per ogni vite, e niente fili di ferro.
I momenti critici per le malattie sono i temporali estivi,
intervengo subito con zolfo in polvere, e se l'infezione parte
faccio lavaggi con acqua e prodotti specifici.
Altro momento critico è la cantina. Ma se sia ha una cantina che
si mantiene sui 15 gradi i rischi sono minimi.
Uso un contenitore di acciaio.



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pluto1962

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Inviato il: 06/04/2015 21:16:39

CITAZIONE (sabin, 06/04/2015 20:52:10 ) Discussione.php?54466546&2#MSG20

Faccio circa 250 litri di vino, con metodi semplici, tipo
un palo di legno per ogni vite, e niente fili di ferro.
I momenti critici per le malattie sono i temporali estivi,
intervengo subito con zolfo in polvere, e se l'infezione parte
faccio lavaggi con acqua e prodotti specifici.
Altro momento critico è la cantina. Ma se sia ha una cantina che
si mantiene sui 15 gradi i rischi sono minimi.
Uso un contenitore di acciaio.

scusami spiegami come fai a far sorreggere i tralci e il momento in cantina é interessante perché anche per me lì non é per niente facile.



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kekko.alchemi

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Inviato il: 06/04/2015 21:40:49

Io ho un azienda vitivinicola, Frascati DOC, se volete qualche info su vino ecc... sono a disposizione!
Per l'uva da tavola invece, andate sicuri sull'uva sultanina!! Se l'assaggiate non potrete più farne a meno. E' buonissima, e la cosa più bella è che non ha semi!! Vi è mai capitato di masticare i semi? Che schifo... L'uva sultanina non ne ha, e ha un gusto buonissimo, non a caso era l'uva del Sultano



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L'universo è dominato dagli estremi, l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.
Ma l'equilibrio è ciò che plasma la materia di cui siamo fatti.
by kekko

 

pluto1962

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Inviato il: 06/04/2015 21:49:29

CITAZIONE (kekko.alchemi, 06/04/2015 21:40:49 ) Discussione.php?54466546&2#MSG22

Io ho un azienda vitivinicola, Frascati DOC, se volete qualche info su vino ecc... sono a disposizione!
Per l'uva da tavola invece, andate sicuri sull'uva sultanina!! Se l'assaggiate non potrete più farne a meno. E' buonissima, e la cosa più bella è che non ha semi!! Vi è mai capitato di masticare i semi? Che schifo... L'uva sultanina non ne ha, e ha un gusto buonissimo, non a caso era l'uva del Sultano :)

Io a volte prendo l'uva da tavola a Colonna é di strada per tornare a casa.



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pluto1962

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Inviato il: 06/04/2015 22:05:17

Spiega come si passa dalla macinazione alla fase finale (vino) per sapere se sbaglio qualcosa.Tempi,accorgimenti grazie



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kekko.alchemi

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Inviato il: 06/04/2015 23:12:05

Nessuna macinazione, per iniziare, bisogna togliersi dalla testa tutte quelle credenze popolari che portano alla fine a fare aceto più che vino
Per cominciare bisogna sapere che un buon vino bianco va prodotto facendo fermetare il mosto decantato e pulito da ogni sedimento, raspo e acini. Per far questo bisogna spremere in modo soffice i grappoli d'uva, il mosto ottenuto, NON deve contenere raspi e acini. A questo punto si porta il mosto ottenuto a circa 4 °C, e lo si lascia così per 24 ore. A questa temperatura tutti i sedimenti flocculano e si depositano sul fondo. Si aspira quindi pian piano il fiore di mosto dalla superficie e si decanta in un nuovo contenitore.
Il risultato ottenuto fin qui, è un mosto perfettamente limpido e cristallino come il vino finale (toglietevi dalla testa il mosto torbido come fango). A questo punto abbiamo due soluzioni o si inoculano nel mosto dei ceppi di lieviti selezionati (a volte dalla cantina stessa), oppure si attende che i pochi lieviti rimasti nel mosto si moltiplichino e diano inizio alla fermentazione.

La pulizia a 4 °C dei mosti è fondamentale, in quanto oltre ad allontanare tutte le impurità presenti durante la spremitura, si allontanano gran parte degli acetobacter, responsabili della volatile alta nei vini casarecci (percentuale di aceto). Io consiglio in genere un inoculo di ceppi di lieviti selezionati, in modo da far prendere loro il sopravvento ed essere sicuri del buon risultato. Ad ogni modo, scelto il modo di procedere, il mosto ancora chiaro e cristallino, va fatto fermetare per circa 15 giorni (dipende dal grado zuccherino) ad una temperatura controllata di 18 °C.
In azienda abbiamo dei grandi radiatori in acciaio inox immersi nelle vasche di fermentazione, ma in antichità (e si può fare ancora oggi) si può mettere il mosto a fermentare in grotta o in cantine sotteranee per mantenere sempre fresca e costante la temperatura. E' fondamentale però che i locali siano ben areati, perchè la CO2 che si sviluppa durante la fermentazione, è letale in quanto satura l'ambiente privandolo dell'ossigeno (molte persone ci hanno rimesso le penne).

Bene se siete arrivati fin qui, sarete stati molto bravi. Tenere la temperatura costante a 18 °C durante la fermentazione, è importantissimo, perchè permette di preservare tutti gli alcoli nobili responsabili del profumo fruttato del vino. E' altresì importante, perchè la bassa temperatura ostacola ancora la riproduzione degli acetobacter.
Passati i 15 giorni di fermentazione controllata, quando le bollicine si affievoliscono e non si sente più fermentare, spillate nuovamente il pulito dalla superficie, scartando il fondo (la feccia) dove risiederanno lieviti morti e vivi.
Lasciate riposare ancora per una decina di giorni, e filtrate quindi con un filtro a cartoni, sacco, filtrina fossile o quello che preferite. Potrebbero essere necessari diverse fasi di passaggio prima di arrivare alla brillantezza e trasparenza finale.

Il vino ora pronto, sarà novello (termine utilizzato in genere per i rossi, che hanno però tutto un altro procedimento di fermentazione), e avrà il tipico sapore un po' acerbo. Sarà ora necessario sigillare perfettamente dall'aria il vino, per non permettere alle spore presenti nell'aria di rovinare il prodotto. Lasciando passare qualche mese, arrivando anche fino a Natale, avverrà spontaneamente la fermentazione malolattica, processo nel quale l'acido malico si trasforma in lattico, donando al vino il sapore finale gradevole e abboccato. In questa fase, il vino acquisirà anche un leggero sapore frizzantino, in quanto questa conversione oltre a produrre acido lattico produce anche CO2.

Imbottigliate e servite fresco in tavola! E buona bevuta a tutti!!

PS: Se volete apriamo un post dedicato a tutto questo, in quanto ho parlato delle fasi principali, ma esistono centinaia di sfumature che donano al vino carattere, profumi, corpo, conservazione...

Kekko



Modificato da kekko.alchemi - 06/04/2015, 23:16:17


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sabin

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Inviato il: 07/04/2015 08:11:25

Chi usa il metodo del palo, i tralci li raccoglie a mazzetto,
io li lego con il laccio di gomma verde, che successivamente, un paio di volte,
lo sposto a salire, raccogliendo nuovi tralci.
Le viti sono San Giovese e si Syrah, solitamente mi danno pochi problemi di
malattie, ma ultimamente il clima fa scherzetti estivi, se
i temporali estivi fossero la norma, questo metodo di raccogliere i tralci sarebbe da cambiare.

Mentre in cantina (vino rosso).
Pigio l'uva con la macchinetta che separa il raspo,
e lascio i cocci in un contenitore pvc da 500 litri,
un paio di volte al giorno rimescolo il tutto,
dopo almeno 5 giorni, passo alla separazione e spremitura con torchio.
Lo lascio fermentare in un contenitore di vetroresina, (se il
locale è freddo la fermentazione avrà difficoltà ad avviarsi)
Quando finisce di fermentare (circa 20gg) lo travaso nel contenitore
di acciaio nella stanza fresca, con questo travaso si toglie
circa il 70% dei residui (feccia).
Mai usato lieviti, o prodotti stabilizzanti



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kekko.alchemi

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Inviato il: 07/04/2015 11:35:22

Per il rosso il discorso dei lieviti serve meno, perchè questi sono contenuti nella pruina, una cera naturale che riveste i chicci d'uva. Durante la spremitura i lieviti vengono a contatto con il mosto ed inizia la fermentazione. Nei rossi, visto che gli acini restano per più tempo immersi nel mosto, e non si effettua la flocculazione a freddo, i lieviti hanno più possibilità di passare nel mosto. Il problema di questo metodo è che nella pruina sono contenuti diverse decine di ceppi diversi, buoni e cattivi. Per ottenere un buon prodotto, bisogna selezionarli con vari metodi, altrimenti vien fuori un prodotto mediocre.

Kekko



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Inviato il: 07/04/2015 23:10:18

CITAZIONE (kekko.alchemi, 07/04/2015 11:35:22 ) Discussione.php?54466546&2#MSG25

Nessuna macinazione, per iniziare, bisogna togliersi dalla testa tutte quelle credenze popolari che portano alla fine a fare aceto più che vino
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o si moltiplichino e diano inizio alla fermentazione.

La pulizia a 4 °C dei mosti è fondamentale, in quanto oltre ad allontanare tutte le impurità presenti durante la spremitura, si allontanano gran parte degli acetobacter, responsabili della volatile alta nei vini casarecci (percentuale di aceto). Io consiglio in genere un inoculo di ceppi di lieviti selezionati, in modo da far prendere loro il sopravvento ed essere sicuri del buon risultato. Ad ogni modo, scelto il modo di procedere, il mosto ancora chiaro e cristallino, va fatto fermetare per circa 15 giorni (dipende dal grado zuccherino) ad una temperatura controllata di 18 °C.
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ione, è letale in quanto satura l'ambiente privandolo dell'ossigeno (molte persone ci hanno rimesso le penne).

Bene se siete arrivati fin qui, sarete stati molto bravi. Tenere la temperatura costante a 18 °C durante la fermentazione, è importantissimo, perchè permette di preservare tutti gli alcoli nobili responsabili del profumo fruttato del vino. E' altresì importante, perchè la bassa temperatura ostacola ancora la riproduzione degli acetobacter.
Passati i 15 giorni di fermentazione controllata, quando le bollicine si affievoliscono e non si sente più fermentare, spillate nuovamente il pulito dalla superficie, scartando il fondo (la feccia) dove risiederanno lieviti morti e vivi.
Lasciate riposare ancora per una decina di giorni, e filtrate quindi con un filtro a cartoni, sacco, filtrina fossile o quello che preferite. Potrebbero essere necessari diverse fasi di passaggio prima di arrivare alla brillantezza e trasparenza finale.

Il vino ora pronto, sarà novello (termine u
tilizzato in genere per i rossi, che hanno però tutto un altro procedimento di fermentazione), e avrà il tipico sapore un po' acerbo. Sarà ora necessario sigillare perfettamente dall'aria il vino, per non permettere alle spore presenti nell'aria di rovinare il prodotto. Lasciando passare qualche mese, arrivando anche fino a Natale, avverrà spontaneamente la fermentazione malolattica, processo nel quale l'acido malico si trasforma in lattico, donando al vino il sapore finale gradevole e abboccato. In questa fase, il vino acquisirà anche un leggero sapore frizzantino, in quanto questa conversione oltre a produrre acido lattico produce anche CO2.

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Kekko

Vero esperto del ramo non c'é che dire complimenti



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PinoTux

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Inviato il: 09/04/2015 00:40:19

Io sono un amante dei rossi locali, come quelli del Collio Goriziano, e per vari motivi non ho molta simpatia per i bianchi, ma il frascati di kekko è davvero speciale!
È già passato quasi un anno da quando ci siamo incontrati e mi rammarico di non aver potuto accettare l'invito a visitare le sue cantine, ma spero di rimediare in futuro!



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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
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