| dega.81
| Inviato il: 23/2/2011,11:37
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L'amido di cui parla, deriva dalla frittura delle patatine, dalla frittura di cibi impanatai o conteneti farina. Praticamente quasi tutto quello che di commestibile si frigge. L'amido in una certa percentuale precipita, e se lasci a riposare dell'olio già filtrato (anche finemente) per qualche mese, ti accorgereai che sul fondo rimane comunque uno strato di sedimento bianco. Poi credo che in una certa percentuale rimanga anche in soluzione, ma non posso garantirlo. Molta gente nonostante questo riesce a fare un mucchio di chilometri sui propri mezzi, ma questo non significa che il problema esiste. Io personalmente ho sempre preferito il biodiesel all'olio nudo e crudo, durante la trasformazione a mio avviso l'amido va perso, comunque come per molte cose alla fine è solo questione di fortuna. Saluti
| | | | max_linux2000
| Inviato il: 23/2/2011,12:17
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Certo che il biodiesel è migliore dell 'olio, su questo non ci piove, ma per certi motori non ne vale la pena a mio avviso. Sarebbe come dare filetti di vitello tonnato e pasticcini allo zabaione e cioccolata ad un cane abituato a mangiare gli avanzi di casa.
Nell' altro forum (energeticambiente) c' èra un certo Dado qualchecosa che con una fiat aveva fatto non so quanti mila km (ma tanti) in vari anni di uso di olio fritto. Probabilmente l' amido viene bruciato tranquillamente ed è tanto sottile da passare attraverso la pompa e iniettori senza "fare ostruzionismo"
più che fortuna direi che centra una valutazione sulla "bontà" del motore. Meno tecnologico è più denso e meno raffinato può essere il combustibile. Certo che su certe scatolette moderne, il combustibile deve essere tanto raffinato che sarebbe impossibile alimentarle con il gasolio di 10 anni fa.
In america per esempio i motori diesel (almeno fino a qualche anno fa, ora non so) erano praticamente sconosciuti, in quanto il gasolio è tanto pessimo che le nostre automobili europee non possono funzionare. Al massimo trattori, generatori e poco altro.
ciao MaX
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 23/2/2011,14:24
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Mi pare di ricordare che una volta in rete ho letto di un tipo che ha girato tutti gli Stati Uniti usando solo l'olio di scarto delle friggitorie. Peccato non ricordare di più, ma a quei tempi non ero interessato ai biocarburanti. Non so che macchina o mezzo avesse, anche perché là di solito andava tutto a benzina. Nei motori diesel è stato provato un po' di tutto, dall'olio vegetale, per cui è nato, ai grassi animali come l'olio di balena o lo strutto, ai grassi vegetali e minerali. Si sono sperimentati sistemi di iniezione fino alle 1400 Atm, almeno per quello che ne so io, e a quelle pressioni si autoincendia praticamente di tutto, immagino perfino il catrame, o roba leggerissima e praticamente antidetonante. Quando facevo il militare ('70) giravano i Leopard, carri con motore policarburante, che potevano andare con qualsiasi cosa, dall'alcool al gasolio o al "nero per bruciatori", un miscuglio pesante di idrocarburi che a quei tempi si usava per i riscaldamenti. Parlando con un commilitone che era di stanza in officina mi disse che erano motori ad iniezione diretta, un po' come qualsiasi grosso diesel insomma, ma di più non seppe dirmi. E' stato provato (anche recentemente) gasolio emulsionato con acqua, in miscele anche oltre il 50% e sembra camminare altrettanto bene, se non meglio. La "schizzinosità" delle nostre auto moderne è data dalla necessità di aumentare il più possibile i rendimenti di combustione per far scendere sia l'inquinamento che i consumi, da quì tutti i sistemi di inezione moderni elettronici e complicatissimi. Personalmente sono convinto che il motore endotermico sia arrivato agli sgoccioli, che più in la non ci si possa spingere, a meno di non ricadere nel ridicolmente complicato, e sarebbe ora ormai di sostituirlo con qualcosa di meglio, che la tecnologia è matura per consentirlo. Vedi Max, un moderno 2000 cc diesel con iniezione elettronica arriva tranquillamente a fare i 22 Km/L, pur sviluppando una discreta potenza ed erogando coppie di spunto piuttosto cospicue, cosa che un vecchio motore ad iniezione meccanica difficilmente riesce a fare. Per contro ci sono la complessità e la fragilità data dai sistemi ormai "tirati per il collo". Sono due filosofie completamente differenti..... Anche io come te prediligo i motori semplici lenti e tranquilli, di "bocca buona" e facili da riparare, anche se di potenza limitata e da usare oculatamente, ma non siamo tutti uguali. Ciao. Ferro
| | | | maxdef
| Inviato il: 23/2/2011,16:01
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...non ultimo e sicuramente più importante,i motori diesel di nuova generazione, common rail e iniettore pompa,sono i principali responsabili delle famose polveri sottili nei centri urbani,non a caso con il superamento delle vendite diesel rispetto ai benzina il problema si è spostato dal benzene alle polveri sottili.Secondo il mio punto di vista,il miglior risultato si è avuto con i diesel iniezione diretta euro 1,si accomunavano robustezza,semplicità,ridotti consumi,prestazioni e basse emissioni...chi ricorda la croma id?...faceva oltre 20km/l ed eravamo a fine anni 80!!!
| | | | dega.81
| Inviato il: 25/2/2011,09:22
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Certamente Max, bisogna vedere cosa si ha a disposizione. Se hai un vecchio diselaccio che ormai ha fatto la sua vita, anche se a lungo andare l'olio dovesse rovinarlo, il danno e minimo e comunque la vettura si è già pagata. Diverso il discorso se lo si fa su auto più recenti o costose. Dipende dal veicolo che si ha a disposizione per gli "esperimenti" =) Che il diesel vada a olio è garantito, quanto ci si può andare dipende. Si deve fare una stima dei pro e dei contro. Saluti Dega
| | | | goffredodsd
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| Inviato il: 13/4/2011,22:13
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Ciao, possiedo una lancia dedra 1.9 TD con 360.000Km. Ho percorso circa 180.000 Km con miscele olio esausto di ogni tipo-gasolio dal 90% al 50% a seconda della stagione e non ho mai avuto nessun problema, ho montato il kit Elsbett. Devo dire che non cambierei mai la mia auto con una di ultima generazione, in quanto mi fa tranquillamente i 18 km/litro e la manutenzione è molto ridotta. Ciao
| | | | dega.81
| Inviato il: 14/4/2011,11:53
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Grazie per il tuo contributo alla diascussione Goffredo. Il kit Elsbet è quello scambiatore di calore che preriscalda il gasolio prima dell'iniezione vero? Se non sbaglio una volta si montava sui camion per facilitarne l'accensione in inverno. Te lo sei montato tu o ti sei fatto fare il lavoro in qualche officina? Ciao Dega
| | | | dega.81
| Inviato il: 14/4/2011,21:26
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Come non detto, ho letto so Wikipedia la spiegazione su questa modifica ed è un po' più complesso di quello che pensavo. Dove lo hai reperito il KIT?
| | | | goffredodsd
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| Inviato il: 15/4/2011,10:06
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Ciao, il kit è stato in parte smontato in quanto arrivava olio troppo caldo alla pompa con conseguente perdita dalle guarnizioni! un consiglio: è meglio stare su percentuali + basse aggiungere un 10% di benzina senza troppi problemi e kit vari. Ciao
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 15/4/2011,12:28
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Non c'è un modo per abbassare la temperatura dell'olio? Come funziona il kit? Riscalda l'olio con l'acqua calda o con una resistenza elettrica? Saluti. Ferro
| | | | goffredodsd
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| Inviato il: 17/4/2011,20:38
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Ciao Ferro, inizialmente parte una resistenza a collare montata sul filtro gasolio e le candelette restano accese fino a quando la temperatura dell'acqua motore è circa 55 gradi. Puoi immaginare quanto possa durare la betteria in tali condizioni. Alla fine vale il motto: in media stat virtus, meglio accontentarsi di percentuali + basse. Poi bisogna sapere che il kit va bene entro certe specifiche che non tutti gli oli soddisfano, ovvero, se vuoi andare al 100% solo colza che ha un flash point e viscosità + basse rispetto alla media. Siccome io l'olio non lo compro ma è tutto scarto mi capita la palma che in inverno è margarina, quindi sono tante le variabili che vanno considerate. Ciao
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 17/4/2011,22:46
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Grazie delle spiegazioni.
| | | | dega.81
| Inviato il: 18/4/2011,20:12
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Volevo farti una domanda Goffredo dato che hai citato l'olio di palma. Quando preparo il biodiesel e mi capita fra le mani olio di palma, per la filtrazione ci metto più che per tuttoil resto del lavoro, anche in estate quando le temperature sono più clementi, la densità dell'olio di palma rende la filtrazione eterna, tu come fai, hai trovato una soluzione per velocizzare questo passaggio?
| | | | dega.81
| Inviato il: 18/4/2011,20:12
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Volevo farti una domanda Goffredo dato che hai citato l'olio di palma. Quando preparo il biodiesel e mi capita fra le mani olio di palma, per la filtrazione ci metto più che per tuttoil resto del lavoro, anche in estate quando le temperature sono più clementi, la densità dell'olio di palma rende la filtrazione eterna, tu come fai, hai trovato una soluzione per velocizzare questo passaggio?
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