| pluto1962
| Inviato il: 14/06/2015 20:55:00
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La prima è caratterizzata da un solo anello e in ogni radiatore vi è una valvola a tre vie. Una via è per l’ingresso, una per il ritorno verso l’anello e una verso il radiatore.
Nella seconda circolazione ad ogni radiatore arrivano due tubi con due derivazioni, uno per l’andata e uno per il ritorno.
Nella seconda circolazione:abbiamo due tipi di sistemi. Il primo il meno usato, viene eseguito quando non si ha la possibilità di demolire le pavimentazioni (es.marmi pregiati appartamenti abitati).Consiste nel partire dalla caldaia con un due tubi coibentati di diametro adeguato che man mano si riducono di sezione.I tubi vengono posti leggermente in pendenza verso l'ultimo radiatore.Inoltre si istallano delle valvole sfogo aria nel punto più alto.Il lavoro viene eseguito in traccia sulle pareti a una quota maggiore delle altezze delle porte,dalla linea principale si fà lò stacco per il radiatore sia sull'andata che sul ritorno su ogni termosifone.
--------------- Il verde che ci circonda va protetto a tutti i costi
| | | | Roero
| Inviato il: 14/06/2015 20:59:43
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Bravo Mauro, mi piace la tua idea di mettere un thread sull'impianto di riscaldamento.
Leggo che hai citato anche la circolazione monotubo, ma onestamente su quella anche se non ci dilunghiamo non penso serva a molti, in quanto ormai desueta e con poca resa.
Però la puoi benissimo illustrare almeno per l'utenza che non la conosce, come pure i vecchi impianti ad anello, anche quelli ormai obsoleti, che però come resa non erano poi tanto male.
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | pluto1962
| Inviato il: 14/06/2015 21:05:04
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Si sò infatti che ormai l'impianto a anello (monotubo) non si usa più era solo per far capire che ci sono anche quel tipo di impianti nelle abitazioni
--------------- Il verde che ci circonda va protetto a tutti i costi
| | | | pluto1962
| Inviato il: 14/06/2015 21:11:14
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Impianto a collettore: migliore di quello precedentemente descritto, é costituito da due tubi coibentati, partenti dalla caldaia di diametro adeguato che vanno a un collettore, generalmente posto al centro dell'abitazione. Da lì avviene la distribuzione a tutti i calorifici sia del tubo di andata che di ritorno . Senz'altro il miglior sistema tradizionale posterò qualche foto di lavori di collettori impianto termico eseguite in materiale rame o multistrato. foto 1 collettore in rame con valvole di chiusura linee ai singoli caloriferi e valvole di sfogo aria
Immagine Allegata: IMG_0490.JPG
--------------- Il verde che ci circonda va protetto a tutti i costi
| | | | pluto1962
| Inviato il: 14/06/2015 21:15:09
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collettore in multistrato
Immagine Allegata: IMG_1895f.jpg
--------------- Il verde che ci circonda va protetto a tutti i costi
| | | | Roero
| Inviato il: 15/06/2015 00:33:21
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Il collettore della prima foto è veramente bello, ha i tubi in rame, mi pare da 14mm e poi ha pure le valvole di chiusura, che a mio avviso servono solo a costare di più, sull'utilità è tutto da discutere, inoltre da apprezzare gli sfiati automatici in testa ai due collettori, molto utili per avere sempre il meno aria possibile nelle tubazioni.
Nella seconda foto, dove c'è il collettore con i tubi in multistrato (molto più modesto del primo) l'impianto è meno complesso, ma apprezzabile e ben disposto nella sua semplicità.
Tirando le somme due collettori impianto ben fatti, il primo di qualità e sostanza, il secondo funzionale sicuramente e assemblato con materiale meno nobile, di conseguenza un impianto dove sicuramente si spende meno, oserei dire a metà prezzo.
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | lasalute
| Inviato il: 15/06/2015 07:30:19
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Le valvole di chiusura hanno senso solo negli impianti a pavimento. Negli altri conviene parzializzare o chiudere direttamente nel calorifero.
--------------- L'impianto ha il centro stella spostato illegalmente e quindi soggetto a sanzione amministrativa a basso cosɸ
| | | | pluto1962
| Inviato il: 15/06/2015 18:28:17
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Forse per il cliente, sarebbe più pratico il primo collettore in quanto se perde improvvisamente una valvola o un detentore del termosifone, basta chiudere l'andata e il ritorno in centralina che va al calorifero e l'impianto provvisoriamente può funzionare se la riparazione del tecnico dell'impianto termico non può essere immediata.Inoltre metterei anche dei cartellini identificativi degli ambienti sulle valvole di chiusura prima della consegna.
Modificato da pluto1962 - 15/06/2015, 19:00:28
--------------- Il verde che ci circonda va protetto a tutti i costi
| | | | Roero
| Inviato il: 15/06/2015 21:14:06
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Si ma in genere sui collettori dei termo nessun idraulico mette quelle valvole, costano un botto e non è che servano molto, mentre se si tratta di un impianto a pavimento quelle valvole servono e serve pure il cartellino per indicare la zona.
Il secondo collettore è più consono al tipo di impianto medio per termosifoni che si vedono in giro.
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | Roero
| Inviato il: 16/06/2015 00:11:20
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CITAZIONE (pluto1962, 15/06/2015 21:14:06 ) 
Si sò infatti che ormai l'impianto a anello (monotubo) non si usa più era solo per far capire che ci sono anche quel tipo di impianti nelle abitazioni
Non intendevo il monotubo di cui parli, i vecchi impianti ad anello in base alla grandezza dell'impianto, giravano attorno al perimetro della casa da scaldare nei muri (sottotraccia) erano tubi anche da 2 pollici in acciaio non zincato, venivano tutti saldati a fiamma ossiacetilenica (cannello) c'era una mandata ed un ritorno, per ogni termo c'era un uscita ed un entrata, con le valvole come quelle attuali, i tubi che forniva i termosifoni erano da 1/2 pollice e anche loro erano saldati.
A mio avviso il rendimento di quei vecchi impianti non era nemmeno poi tanto scarso, solo che dato il periodo (anni 60) i tubi non venivano coibentati, e perdevano calorie per strada, però rendevano sicuramente meglio del monotubo.
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | sab
milliWatt  Gruppo:Utente Messaggi:4
Stato:
| Inviato il: 01/02/2016 21:02:28
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IO ho un impianto uguale con caldaia a legna anni 50/70. Mi hanno consigliato di cambiare caldaia con una carinci a biomassa.Adesso mi dice il tecnico di montarci anche un puffer, ma se l'impianto è ad andatura naturale, che bisogno è di metterci un puffer se l'acqua adesso scende e sale nel modo naturale e senza valvole e pompe? Così facendo sarà soltanto spreco di materiale,di soldi e consumo di energia elettrica.Vorrei un consiglio. grazie | | | | Roero
| Inviato il: 01/02/2016 21:15:28
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Forse non capisco bene, tu non hai una pompa che fa circolare acqua nell'impianto?
Al giorno d'oggi i nostri impianti con caldaia a legna il puffer diventa indispensabile, credimi, questo proprio per assorbire le calorie della tua caldaia nel momento di maggior produzione di calorie, inoltre quando la caldaia lavorerà in sotto-produzione il puffer provvederà a compensare l'eventuale mancanza di energia, dovresti considerare il puffer come una grossa batteria (infatti è un accumulo di acqua calda) che assorbe ed immagazzina energia quando ne produci in eccesso, e poi renderà la stessa energia all'impianto quando non ne produrrai abbastanza, spero di essere stato chiaro.
Ho scritto una discussione imperniata proprio sul puffer, leggila tutta ti sarà molto utile:
Puffer
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | sab
milliWatt  Gruppo:Utente Messaggi:4
Stato:
| Inviato il: 03/02/2016 08:49:18
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Rispondo al Signr Roero. Il mio impianto a pioggia è stato fatto proprio per sopperire la mancanza di energia elettrica, con tubi di mandata e ritorno da 2 pollici.Avevo un impianto monotubo e l'energia mancava nel momento del bisogno,guarda caso proprio quando faceva freddo,e l'enel di allora, per intervenire, ci metteva anche tre giorni,(abito in una località a 800 m s.m.) Da allora le cose sono cambiate, ma io sono rimasto sempre con lo stesso impianto ad andatura naturale sistema a pioggia e mai dato problemi,con vaso ad espansione aperta con carica dall'alto,perchè perfettamente funzionante.Adesso la caldaia ha fatto la sua era,e vorrei cambiarla. Ho letto il Suo articolo sul puffer, se ho capito bene il sistema non dovrebbe cambiare perché lo stesso agisce come un polmone.Quindi l'impianto rimarrebbe sempre senza pompa, con l'unica attenuante di mettere la mandata e il ritorno da 2 pollici sul puffer.Ho capito giusto? La ringrazio e buona giornata | |
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