RAUNARDE
| Inviato il: 24/01/2017 12:48:40
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allora è stato detto che a causa delle condizioni climatiche gli elicotteri non potevano volare, visto che è il mezzo migliore per raggiungere ogni posto sotto i 4000m di altitudine, zona oltre la quale a causa dell'aria rarefatta, non fanno presa le pale e d andrebbero sovradimensionate, ma poi non potrebbero usarle in bassa quota.
se devo portare delle motoslitte (modificate non so ancora come visto che hanno il cingolo all'interno "del forcellone"usando un gergo motociclistico), dovrebbero avere una presa sulla neve di almeno 1,20m di cingolo, e 2 pattini enormi anteriori, cosa inutilizzabile in altre condizioni perchè sarebbe ingovernabile e molto soggetta a conformazione del terreno.
Il gatto delle nevi opera a velocità basse ma con grande superficie di appoggio, anche se non ci giurerei che riesca con 2 o 3 m di neve fresca a passare sopra. Le motoslitte devono viaggiare ad una velocità sostenuta per galleggiare sulla neve, ed in caso di bassa visibilità equivale a morte certa per il conduttore perchè si schianta contro un albero o cade in un dirupo.
La soluzione migliore era l'elicottero ma con scarsa visibilità non può volare, non parlatemi di infrarosso o intensificatori di luce da mettere sui caschi dei piloti, con quel freddo e nevischio oltre ad un bianco ovunque non si vedrebbe nulla.
poi ok arrivano sulla zona del disastro e non trovano l'albergo che prima c'era, cosa fanno? fornelletto da campo e si preparano un caffè? o forse devono cercare di capire cosa è successo, come operare, dove trovare l'albergo, che in bassa situazione di visibilità, ricordiamoci che era anche notte ora che sono giunti (anche con le motoslitte volanti) devono iniziare a sondare il terreno, mappare la zona, capire come operare, i generatori li porti in spalla o li metti sulle slitte volanti, le ruspe e trivelle per scavare 8m di neve compatta? dopo una slavina o valanga la neve non è soffice ma è pressata.
Io credo che tutto quello che è stato fatto, è stato fatto nel migliore dei modi con i mezzi in loro possesso, ricordiamoci che di una nevicata del genere non c'è traccia negli archivi storici in quelle zone e quindi non sono nemmeno attrezzati per evenienze simili, poi mettici anche che ogni anno il governo taglia fondi per tutto tranne per i vari palazzi e dipendenti dei ministeri.
Una soluzione c'era, bisognava chiedere a Franco Malgarini che con i suoi progetti avrebbe risolto tutto con un cannone all'ossigeno paramagnetico che trasformava in idrogeno ed ozono la neve. comunque lascio a voi inventori lo sviluppo delle vostre idee e se riuscirete sarò il primo a complimentarmi con voi ed a supportarvi, ma prima realizzate ciò che proponete. |