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| | Ferrobattuto
| Inviato il: 14/5/2009,21:01
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Ciao. Non so quanto questo argomento sia attinente con il "solare termico", a meno che non ti serve per fare un pannello termosolare, ma non capisco come..... Comunque, esistono tanti tipi di materie plastice, alcune si sciolgono con dei solventi, tipo il polistirolo, che si scioglie in acetone o solvente nitro. Se ne metti abbastanza da ricavarne una pasta semiliquida ottieni una buona colla (tipo UHU) per quel tipo di materie plastiche. Alla lunga si asciuga e si risolidifica, ma ritira parecchio e non è adatta per stampaggi o formature. Acune plastiche si possono "sciogliere" con basi forti come la soda caustica, o l'acido solforico puro, ecc. Ma cambiano di composizione chimica e non sono riutilizzabili, per cui non totoricicli più niente . Poi ci sono delle plastiche che resistono un po' a tutto, tipo le termoindurenti, che non si risciolgono nemmeno col calore. Sarebbe meglio che ti spiegassi bene su cosa ci devi fare, così qualcuno che se ne intende di chimica meglio di me potrebbe darti qualche dritta migliore. Saluti. Ferro
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 15/5/2009,09:41
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Tieni conto che la quasi totalità delle plastiche di uso corrente sono dei polimeri, ovverossia sono molecole molto grosse legate tra loro tramite processi chimico fisici. Un po' come un muro è fatto di mattoni. Se tu attacchi questa struttura polimerica con forti azioni chimiche oppure fisiche, tipo l'uso di un forte reagente o del calore, spacchi questa struttura e ottiieni una sostanza che non è quella di prima, con ben altre caratteristiche. Un po' come spaccare un muro a picconate, ottieni dei mattoni, rotti e non ci rifai un altro muro identico al primo. Comunque anche con il calore sono poche le plastiche che puoi liquefare e riutilizzare. Comunque mi associo a ferro, cosa ci vuoi fare con questa plastica?
| | | | sun_son
| Inviato il: 16/5/2009,02:26
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totoriciclo, anche se la discussione sarebbe più appropriata in un altra sezione, proviamo a rispondere qui. Se poi la cosa prende piede sposteremo il tutto in un altra parte di questo forum. Per farla breve, anni fa, nel cercare di riciclare plastica .... mi sono imbattuto (in un forum americano) in un sistema di "creazione di plastica" da un riciclo di materiale. Si prende del polistirolo (ai chimici il nome tecnico :-) ), lo si fa a pezzi di qualche centimetro di diametro e si immerge in un contenitore contenente Acetone. Il polistirolo si scioglie e si forma una poltiglia di plastica...... sciogliendo altro polistirolo.....si aggiunge poltiglia alla poltiglia e con le mani (con guanti ovviamente.....e mascherina al naso) si manipola la poltiglia facendola crescere in volume (sciogliendo altro polistirolo)....Se finisce l'acetone si puo' aggiungerne altro... :-). Quando la poltiglia raggiunge la dimensione (in volume) desiderata la si prende e gli si fa assumere la forma dell'oggetto che si desidera realizzare. Si lascia la forma asciugare e dopo 2, 3 giorni l'oggetto diventa di plastica dura e rigida molto resistente. Io ho usato oltre al polistirolo anche il poliruetano compresso, funge lo stesso. Ora non conosco i metodi o reazioni chimiche coinvolte in questo processo.... ma assicuro che la cosa funziona ed è di facile realizzazione. Se interessa, possiamo aprire una discussione in un altra parte di questo forum di smanettoni.... del fai da te..... :-) sun_son
ps: totoriciclo, benvenuto :-)
| | | | Lupo cattivo
| Inviato il: 16/5/2009,12:26
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Quello che propone sole è fattibile e può essere di notevole utilità. In pratica si parte dal polistirolo espanso che è del normale polistirolo in cui, con tecniche su cui sorvoliamo, viene immesso dell'esano che lo fa gonfiare in pallini, poi l'esano evapora e rimangono i classici pallini che scaldati intorno ai 100-150 gradi si saldano tra loro e possono essere dimensionati a piacere. La gran parte degli imballaggi credo sia fatta così. Il polistirolo è fatto da tante molecole di stirene, come tanti mattoncini affiancati, vedi foto:
Difatti si chiama anche polistirene. Si scioglie nei solventi clorurati, nelle benzine, in acetone, nei solventi nitro. Potete anche usare la trielina, quella per smacchiare, facendo attenzione perchè è tossica. Sciogliendosi nel solvente, che poi evapora, perde l'espansione che aveva tramite rigonfiamento ed assume una struttura più rigida e compatta che assumerà la forma dello stampo. Purtroppo non la ritengo utilizzabile su larga scala come forma di riciclaggio per gli elevati costi, sia per le apparecchiature che per l'abbattimento degli inquinanti.
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