In questa , chiedendo una opinione a qqcreafis quest'ultimo ha tirato fuori dal suo cilindro questa 'tecnologia'. Leggendo l'articolo delle scienze ,da lui postato, ho fatto un piccolo sobbalzo...mi sono reso conto che avevo già letto alcune cose su internet ma non l'avevo mai prese in considerazione perchè trattate in modo superficiale e in modo non chiaro. Per capire quanti conoscessero questa tipologia di concentratori ho fatto un piccolo sondaggio tra i miei colleghi...e solo uno su cinque sapeva di cosa parlavo.In questa discussione cercheremo di fare una analisi pratica teorica di questi concentratori e utilizzarli ...visto che sono economici e si adattano bene al fai da te. Un saluto Bolle
Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 14/5/2011, 23:06
--------------- Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux). Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).
Ciao OVI, la cosa è molto più complessa dell'imbuto....sto realizzando un sw che analizzi la situazione ma non è per nulla facile. Un altro esempio di applicazione...visto che mediante questi concentratori si riesce ad effettuare una concentrazione puntuale con un angolo molto ampio.
Bole
--------------- Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux). Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).
Questa è la struttura di un concentratore non focalizzante...dovrebbe capirsi meglio sia la forma che la traiettoria del raggio di luce...se l'angolo è troppo ampio ...il raggio riesce fuori!
Bolle
--------------- Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux). Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).
Perchè stai lavorando con parabole? Da vecchie analisi di geometrie che feci anni fa (avevo gettato su carta un progetto duale,ossia un cuneo che oltre a catturare sole mi recuperava anche l'acqua piovana) avevo ottenuto che la forma migliore era un tronco di piramide,con angolo di apertura inferiore a 90°. Realizzare parabole è davvero complesso,e per quanto riguarda le riflessioni solari all'interno è sufficiente anche usare pannelli dritti.
No,volevo fare questo progettino casalingo per produrre energia elettrica e termica
...ma poi è arrivato qq con il suo cappello magico...e mi sono messo a studiare ....nel secondo messaggio a destra c'è il concentratore solare non focalizzante....non sembra complicato farlo...tu cosa ne dici?Ciao
Bolle
Questo è un brevetto del 77.
Modificato da NonSoloBolleDiAcqua - 23/01/2015, 19:39:45
--------------- Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux). Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).
Ah,lo vedo,lo vedo. Hanno usato una parabola nel brevetto perchè incorpora un tubo tondo,per ottimizzare la superficie di cattura delle riflessioni. Se ti interessa,sempre relativo alla concentrazione solare,ti posto uno scritto.....con cui ottenere direttamente energia elettrica con il 30% di rendimento.
Se ti interessa,sempre relativo alla concentrazione solare,ti posto uno scritto.....con cui ottenere direttamente energia elettrica con il 30% di rendimento.
Manda manda...
--------------- Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux). Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).
Lo riporto qua,se non altro perchè speravo che nel forum si parlasse di concentratori solari. Poi,magari,le difficoltà costruttive ci sono comunque,ma visto che il sole è gratis e tutti lo hanno a portata di mano,e ci son tanti bravi sperimentatori......
'''' Se avete intenzione di convertirvi al solare, prima di comprare costosissimi pannelli, sappiate che presto non serviranno più. Stephen Rand ed i suoi colleghi della University of Michigan hanno scoperto come ricavare energia dalla luce del Sole, senza l’utilizzo delle classiche celle fotovoltaiche. I risultati della ricerca del’equipe del prof. Rand, pubblicati nel Journal of Applied Physics, hanno dimostrato che il campo magnetico della luce, fino ad oggi considerato troppo debole per essere utilizzato in applicazioni pratiche, è invece una potentissima fonte d’energia. “Nelle classiche celle fotovoltaiche, la luce attraversa un materiale semi-conduttore, viene assorbita e crea calore. Fino ad oggi si sono costruiti i pannelli solari basandosi su tale processo d’assorbimento e si pensava che l’intensità del campo magnetico della luce fosse troppo insignificante per esser preso in considerazione. Abbiamo scoperto, invece, l’esistenza di un’interazione così strana, che è stata trascurata per più di cent’anni: la luce, passando attraverso un materiale non-conduttore, crea un campo magnetico così intenso che è in grado di causare, come un campo elettrico, il fenomeno della rettificazione ottica (la separazione delle cariche provocato dal campo elettrico della luce all’interno delle classiche celle fotovoltaiche, ndr). I risultati ottenuti porteranno alla creazione di celle fotovoltaiche di nuova generazione, che non implicheranno l’utilizzo di materiali semi-conduttori e non si baseranno sull’assorbimento della luce, bensì utilizzeranno il campo magnetico della luce per produrre energia.” – ha annunciato Stephen Rand. “In base al fenomeno della rettificazione ottica, all’interno del materiale semi-conduttore con cui sono costruiti gli odierni pannelli solari, il campo elettrico della luce provoca una separazione delle cariche positive e negative, creando un voltaggio e quindi energia – ha spiegato il ricercatore William Fisher – fino ad oggi si pensava che tale effetto elettrico avvenisse solo all’interno di materiali cristallini che possiedono una certa simmetria. Abbiamo scoperto, che nelle giuste condizioni, la rettificazione ottica può essere indotta anche dalla componente magnetica della luce: il campo magnetico è in grado di curvare gli elettroni e generare sia un dipolo elettrico, che uno magnetico. Convogliando un numero sufficiente di questi dipoli in una fibra abbastanza lunga, si può ottenere un enorme voltaggio, tale da costituire una vera e propria batteria ottica. Estrendolo, tale voltaggio può essere utilizzato quale fonte d’energia”. “Per ottenere questi risultati, la luce deve brillare in un materiale che non conduce elettricità, come il vetro ad esempio - sottolinea Fisher - e dev’essere infocata ad un’intensità di 10 milioni di watt per centimetro quadrato, anche se i più nuovi materiali sono in grado d’ottenere ottimi risultati anche ad intensità minori. Tutto quello di cui abbiamo bisogno sono lenti per infocare la luce ed una fibra per guidarla. Il vetro può essere considerato un buon materiale, risultati migliori si ottengono con la ceramica trasparente”. William Fisher e Stephen Rand hanno scoperto che la luce (di un laser o del Sole), passando attraverso un materiale non-conduttore, crea un campo magnetico con un’intensità così forte, che può essere utilizzato quale fonte d’energia e di sostituire, quindi, il ruolo che la corrente elettrica gioca nelle classiche celle fotovoltaiche. In altre parole, per scaldare l’acqua non si utilizzerà più energia elettrica, bensì magnetica. Gli scienziati della Michigan University hanno creato una “batteria ottica”, in grado di soppiantare i vecchi pannelli solari. Durante i prossimi esperimenti, previsti per l’estate del 2011, Rand e Fisher lavoreranno prima con la luce di un raggio laser, poi direttamente con la luce del Sole. Gli scienziati prevedono di costruire una nuova generazione di celle solari che saranno, oltre che enormemente più potenti, anche molto più economiche di quelle utilizzate oggi.''''' Fonte: http://buenobuonogood.wordpress.com...olari-addio/
Ecco,se si riuscisse a concentrare BENE la luce solare,e farla arrivare su una lastra vetrosa,avremmo già corrente elettrica senza utilizzare nessun apparecchio aggiuntivo (stirling,turbine,celle peltier,pompe di calore modificate etc.etc).
Mi ero occupato anch'io di quei concentratori, ma avevo lasciato perdere subito, appena scoperto che la loro efficienza cala con l'apertura dell'angolo, cosa che costringe ad avere angoli stretti e quindi ad eseguire comunque un puntamento motorizzato. A quel punto, tanto vale usare un parabolico ed avere maggiore efficienza. Del resto, la cosa è evidente se si pensa al perchè si usano in illuminotecnica... si mette una sorgente puntiforme nel fuoco e si ottiene che a distanza si ha una radiazione diffusa (seppure sottesa in un fascio direzionale). Per usarli al contrario, cioè come collettori, sarebbero l'ideale per una sorgente diffusa che vogliamo concentrare su di un ricevitore puntiforme. Il Sole, però, NON è una sorgente del genere: è puntiforme, ed emette raggi che noi possiamo considerare paralleli. L'unica soluzione efficiente è quindi purtroppo quella con profilo parabolico. Unica nota che vedo a favore è la possibilità di avere un "quasi parabolico", cioè un collettore che permetta di compensare un puntamento poco preciso, i giochi meccanici ed un profilo non perfetto della parabola: praticamente un concentratore non focalizzante che accetti oscillazioni di due o tre gradi in più o in meno rispetto all'angolo ideale.
Il sw inizia a muoversi...per ora è focalizzante...poi passo a quello non focalizante.Qualcuno vuole partecipare alla stesura?Allego qualche immagine!Bolle
--------------- Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux). Un risultato se non è ripetibile non esiste (by qqcreafis).
Si procede con piccoli passi:concentratore focalizzante con tubo!Funzica!
Ora tocca passare lo scoglio del non focalizzante...questo è il primo passo.Vediamo dove si arriva!
Ho applicato due parabole sfasate tra loro in modo da far combaciare i fuochi sull'altra parabola...esattamente come da teoria postata in precedenza. Qualcuno conosce altri sistemi? Suggerimenti? Consigli?qq...cosa dici?Non puoi lanciare il sasso e poi nascondere la mano !!Saluti
Bolle
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discussione piuttosto interessante, grande bolle. nella simulazione del software, darebbe meglio l'idea dimensionare il tubo a fuoco, ad un ipotetica realizzazione (x pollici o mm di diametro) forse può essere utile per comprendere ad occhio, i dimensionamenti generali.