| dega81
| Inviato il: 28/2/2012,12:54
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Ciao Flavius. Beh per prima cosa devo avvisare anche te che questa discussione tratta il lavaggio del biodiesel non la produzione, per evitare di fare confusione e mantenere una certa linearità di conversazione ti invito a a porre le domande nelle apposite discussioni o se non ne trovi di adeguate di aprirne una tu.
| | | | gancetto
| Inviato il: 28/2/2012,22:07
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secondo me lavare l 'acqua con il biodiesel è buon compromesso si potrebbe cercare di riciclare l'acqua rifiltrandola con qualche filtro o resina o altro sistema in modo continuo cosi in parte si limita il consumo di acqua e l acqua che estrae e sempre abbastanza fresca quindi l estrazione è piu efficente si potrebbe anche studiare un sistema multistadio ti consigilo di usare acqua distillata (ma penso che gia lo facevi) non tanto per la sua purezza ma per il maggior potere solvente puoi provare con piccole modifiche nn so 5 % di acido o qualcosa che aumenti al massimo la polarità della soluzione si dovrebbe analizzare ogni volta il prodotto finito per vedere eventuali progressi si puo usare l IR se ti servono spettri te li posso fare io
qui per esempio dice di usare lavre con acqua e poi usare acido fosforico per levare ecceso di soda successivamente si fa un evaporazione sotto vuoto per eliminare l'alcool pag15
oppure in lab acido acetico pag 24 www.pianetachimica.it/didattica/documenti/Biodiesel.pdf
Modificato da gancetto - 28/2/2012, 22:28
| | | | dega81
| Inviato il: 29/2/2012,10:53
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E' vero e chiaramente più un è acido forte meno ne serve e migliore è il risultato, io consigliavo acido citrico ( che è un acido debole e si vende in forma di sale) perchè è meno pericoloso da utilizzare, non rischi di bruciarti o inalare vapori... Hai ragione anche su un eventuale recupero dell'acqua, chiaramente la mia è una realtà hobbistica, di acqua ne uso poca e come già detto smaltirlarla non è pericoloso per l'ambiente, se però qualcuno pensasse di ragionare più in grande sartebbe di sicuro un punto da tenere in considerazione. Ciao
| | | | gancetto
| Inviato il: 29/2/2012,22:56
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si chiaro l 'acido citrico è un buon compromesso anche per gli scarti nn c' e problema se la quantità è limitata e se non si fanno pasticci (es forte eccesso di reagenti) però nn mi hai chiarito se usi acqua di fonte o acqua distillata o demineralizzata
si potrebbe vedere se c'e differenza sostanziale nel lavaggio
| | | | dega81
| Inviato il: 1/3/2012,11:51
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L'acqua distillata ormai non si usa più nemmeno nei laboratori, mentre l'acqua demineralizzata mi sembra eccessiva, se pur come dici tu avrebbe un effetto migliore. A mio avviso l'acqua di rubinetto va più che bene e non serve cercare oltre, per la precisione uso la stessa acqua che ho usato come volano termico per la condensazione del metanolo, in questo modo la trovo già tiepida senza doverla riscaldare.
| | | | gancetto
| Inviato il: 1/3/2012,14:19
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ciao dega si chiaramente i miei sono solo suggerimenti e che cmq dovresti gia aver sperimentato titte le possibili soluzioni in precedenza ma io non lo so
ok il recupero del calore è buono la mia domanda era proprio questa perche non provi se effettivamente c' e una differenza l acqua distillata essendo piu pura dovrebbe estrarre meglio ma la differenza potrebbe essere minima
se vuoi fare spettri ir possiamo provare a farli
al lab usiamo acqua distillata e poi demineralizzata
un altra cosa dicevi che il metanolo all inizio non lo recuperi perche non hai certezza di avere la reazione completa
a questo punto perche il distillato all 'inizio non lo fai ricadere nel reattore e poi lo mandi nel contenitore? hai già provato ? oppure hai sempre lasciato disperdere il metanolo nell aria nella prima fase
ciao
| | | | dega81
| Inviato il: 1/3/2012,17:53
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No, no, fai bene a chiedere, e poi non pensare che io sia un guru del bio o abbia già sperimentato tutto, anzi molto può essere ancora migliorato . Il fatto è che volevo mantenere il sistema di facile utilizzo e realizzazione, perciò utilizzare acqua distillata mi sembra un orpello a cui si può fare a meno, perchè non da tutti è di facile reperibilità, ne serve diversa e pur essendo migliore della comune acqua a mio avviso non cambia poi molto.
Riguardo la storia dell'acqua deionizzata o distillata sono solo finezze da pignoli, ma io considero acqua distillata vera e propria, quella che una volta si produceva nei laboratori tramite diastillazione con alambichi di vetro e si usava per le varie analisi. Con la venuta dei deminaralizzatori a resine, che riescono a produrre più acqua in meno tempo, l'acqua deionizzata ha sostituito la distillata, ma viene ancora chiamata impropriamente distillata. In diverse aziende c'è un deionizzatore collegato ad una rete interna che porta quest'acqua, oltre che nei laboratori, anche in proiduzione. Con lo sviluppo e l'affinarsi della strumentazione di laboratorio (HPLC, cromatografi ionici...), si è poi reso indispensabile l'uso di acqua ancora più raffinata, viene chiamata ultra pura o mQ (in ogni laboratorio la chiamano in modo diverso), che non è altro che un acqua ulteriormente deionizzata tramite resine per avere una conducibilità ancora minore e un grado di purezza ancora superiore. Guarda, sono quasi sicuro, secondo me se vai all'origine della tua acqua distillata non troverai un distillatore ma un deionizzatore, mentre quella che chiami deionizzata è deionizzata ultra pura, ma potrei aqnche sbagliarmi. Ciao Ciao
| | | | gancetto
| Inviato il: 3/3/2012,19:17
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ok hai provato a cercare di capire in che modo ,magari senza fare particolari e complesse analisi, un metodo per capire quanto sia "sporco " ancora il biodiesel piu che altro per evitare problemi al motore
io pensavo a qualcosa che potrebbero fare tutti e semplicemente "tipo saggio"
quali sono i componenti residui che potrebbero dare fastidio?
SCUSATE LA DISCUSSIONE UN PO OFF-TOPIC
CITAZIONE Riguardo la storia dell'acqua deionizzata o distillata sono solo finezze da pignoli, ma io considero acqua distillata vera e propria, quella che una volta si produceva nei laboratori tramite diastillazione con alambichi di vetro e si usava per le varie analisi. Con la venuta dei deminaralizzatori a resine, che riescono a produrre più acqua in meno tempo, l'acqua deionizzata ha sostituito la distillata, ma viene ancora chiamata impropriamente distillata. In diverse aziende c'è un deionizzatore collegato ad una rete interna che porta quest'acqua, oltre che nei laboratori, anche in proiduzione. Con lo sviluppo e l'affinarsi della strumentazione di laboratorio (HPLC, cromatografi ionici...), si è poi reso indispensabile l'uso di acqua ancora più raffinata, viene chiamata ultra pura o mQ (in ogni laboratorio la chiamano in modo diverso), che non è altro che un acqua ulteriormente deionizzata tramite resine per avere una conducibilità ancora minore e un grado di purezza ancora superiore. Guarda, sono quasi sicuro, secondo me se vai all'origine della tua acqua distillata non troverai un distillatore ma un deionizzatore, mentre quella che chiami deionizzata è deionizzata ultra pura, ma potrei aqnche sbagliarmi. Ciao Ciao noi al dip. di chimica al piano terra abbiamo un distillatore industriale produce 80 litri di acqua l'ora e la distilla perche a volte quando esce è ancora tiepida
poi dopo abbiamo un mQ(milliQ) appunto che è fatto da due cartucce a scambio ionico (anionica + cationica) membrana osmotica + ed sterilizzatore ad uv e altri filtri che usiamo per hplc e cromatografo ionico
si cmq sul fatto che l'acqua distillata non si produce piu sono d'accordo con te piu economiche le resine sia per uso e manutenzione ormai hanno surclassato i vecchi distillatori
| | | | flavius
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| Inviato il: 4/3/2012,21:04
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salve dega, la cosa che non mi è chiara quanti lavaggi si fanno al bio con acqua? quindi per ogni lavaggio devo ricaldare il bio a 50° lasciarlo decantare, togliere l'acqua che si deposita, è questo il procedimento per ogni lavaggio? poi tu usi l'acido citrico che aggiungi nell'acqua, in questo modo elimini l'aria? e in che misura aggiungi l'acido citrico? Ho capito bene? grazie (scusami sono alle prime armi)
| | | | dega81
| Inviato il: 6/3/2012,13:11
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Ciao Gancetto, non esiste un modo semplice e "professionale" per verificare le impurità eventualmante ancora presenti dopo il lavaggio. Una soluzione sarebbe come dici tu uno spettro IR, ma tale analisi non si può considerare alla portata di tutti ne tantomeno fai da te, almeno che tu non possieda un IR. Generalmente l'efficacia del lavaggio si può valutare alla buona, visivamente e tramite l'olfatto. Per il metanolo con il primo lavaggio già sparisce l'odore e questo ti fa capire che se ancora presente, è presente solo in minima traccia, tieni presente che poi farai altri due lavaggi. Per la soda il discorso è simile, se non c'è saponificazione (o papponi) significa che l'acido citrico ha portato l'ambiente da basico a acido. Il citrato di sodio si scioglie facilmente in acqua e con i sucessivi lavaggi è facile da eliminare. Se proprio si volesse si potrebbe fare un saggio di pH con le cartine. Residui di reazione come cere, glicerina e quant'altro conferiscono al bio un colore più scuro e opaco. Col primo lavaggio generalmente l'acqua si sporca anche molto, man mano che si prosegue coi lavaggi si nota che l'acqua di scarto è sempre più pulita, e al termine anche il bio assume un colore più chiaro e trasparente. Devi tenere conto che comunque questa è una produzione modesta e fai da te, perciò piu che garantire un ragionevole margine di rischio non puoi fare.
Per il discorso OT avevi ragione tu, pensavo che i distillatori industriali non si usassero più sostituiti da scambiatori industriali, invece avevi ragione tu, si usano ancora, pardon!
Ciao Flavius, io consiglio sempre almeno tre lavaggi. Per ogni lavaggio non devi scaldare il bio, ma io consiglio almeno per il primo, di aggiungere acqua acidificata calda o almeno tiepida, perciò l'acido va disciolto in acqua non nel bio. L'acqua calda favorisce la dissoluzione delle impurità, l'acido evita che si crei una reazione di saponificazione, perchè olio+acqua+ambiente basico = sapone, la storia dell'aria non so dove la hai sentita ma non centra nulla almeno con la reazione, ma può essere un sistema per mescolare. Dopo aver mescolato bene le due fasi (ognuno ha il suo metodo), aspetti un po' che l'acqua torni sul fondo e l'olio in superficie, poi togli l'acqua e procedi nuovamente. Il risultato è migliore se l'agitazione non è troppo violenta almeno al primo lavaggio. L'acido da aggiungere è quello sufficiente per neutralizzare la soda. Tieni conto che la soda è una base forte, mentre il citrico un acido debole, di conseguenza occorrerà che l'acido sia in quantità maggiore rispetto alla soda per neutralizzarla. Va anche detto però, che parte della soda iniziale si è dispersa anche nella glicerina, e in parte ancora minore ha neutralizzato l'acidità iniziale dell'olio, perciò senza fare conti e rispondendoti a spanne (dato che non mi ricordo le dosi esatte) direi che se hai usato una parte di soda, con due parti di acido dovresti averne a sufficienza. Se hai problemi scrivi e non buttare nulla si può sempre sistemare.
Ciao a tutti
| | | | | | | domenico1971
milliWatt Gruppo:Utente Messaggi:1
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| Inviato il: 26/4/2012,19:48
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Ciao, sto seguendo e leggendo un po' di tutto prima di iniziare... (vorrei evitare clamorosi fallimenti !) Ho una semplice domanda: si potrebbe usare l' aceto per acidificare l' acqua per il lavaggio ? Grazie.
| | | | elettr
Watt Gruppo:Utente Messaggi:70
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| Inviato il: 30/4/2012,11:42
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Quello che crei e' un prodotto "strano" cioè ne olio ne biodiesel ne benzina.La macchina è più scattante perchè c'è la benzina!!!Ma attento,bruciare benzina-olio sintetico-olio vegetale può portare grossi problemi al tuo motore!!Prima di tutto i residui di combustione entreranno a contatto con l'olio motore e creeranno grossi problemi di lubrificazione.In più il liquido che tu bruci è ALTAMENTE INQUINANTE!!!!!!In questo forum si vuole ridurre l'inquinamento,e risparmiare,ma sopratutto cerchiamo di utilizzare un carburante che sia BIOLOGICO il piu' possibile.
| | | | flavius
milliWatt Gruppo:Utente Messaggi:4
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| Inviato il: 1/5/2012,14:25
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su cinque litri di olio, aggiungo 40 cc di benzina per renderlo piu fluido,ma serve anche per la pulizia degli iniettori, (e qui ti do ragione per l'inquinamento) cosi dicasi l'olio sinteico che serve per la pulizia della pompa, va messo alla percentuale del 2% nella benzina questo è tutto, l'inquinamento è minimo.Questo miscuglio si versa nella macchina che ha dentro 20 litri di gasolio in questo modo lamia macchina riesce a fare 75 km in più, per me è un risparmio, l'oliosi cambia ogni 6000 e cosi il filtro gasolio, daltra parte per fare il bio diesel serve l'alcool assoluto al 99,9%che io non trovo sul terrtitorio e poi ha un costo elevato, ho trovato solo l'acido citrico che anchesso costa, considerando il tempo che si perde, alla fine dei conti il bio costa al pari del gasolio alla pompa. se è per fare un esperimento, ci sto, ma per fare una piccola produzione penso che gli organi dello stato dovrebbero veramente abbandonare il petrolio e dedicarsi al bio producendolo in modo industriale e che costa veramenta poco non è inquinante ecc.. Saluti
| | | | elettr
Watt Gruppo:Utente Messaggi:70
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| Inviato il: 1/5/2012,15:08
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Posso solo dirti che "sei nella sezione sbagliata"!!Qui si parla di BIOCARBURANTI e di preciso di BIODIESEL.Quindi i tuoi discorsi,pur non "giustificabili" a mio avviso potrebbero essere idonei in un'altra sezione.Poi penso che tu non abbia proprio capito come si realizza biodiesel,ne che prodotto eccezionale è!Fai come vuoi,l'auto è tua e il rischio di fonderla te lo prenderai tu.Ciao !
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Versione Mobile!
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