dalomeni
milliWatt Gruppo:Utente Messaggi:8
Stato:
| Inviato il: 3/9/2013,10:20
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Buongiorno a tutti, mi chiedevo, stante il fatto che si è ampiamente compreso come scindere idrogeno e ossigeno dall'acqua, come posso fare per stoccarlo? scusate la banalità....
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| | elia393
| Inviato il: 3/9/2013,11:13
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Ci sono vari sistemi per stoccate l' idrogeno, il piu classico e semplice consiste nel comprimerlo in una bombola. Con attrezzature particolari si po comprimerlo fino a portarlo allo stato liquido, cosa molto rischiosa da fare in un impianto domestico. Poi ci sono altri metodi che usano delle apposite cartucce contenenti idruri metallici che assorbono l' idrogeno formando una struttura cristallina. Essendo a bassa pressione sono anche le piu sicure ma costano di piu delle normali bombole.
In ogni caso lo stoccaggio dell' idrogeno non è una cosa semplice e poco efficiente, infatti per stoccate l'iderogeno in bombole sotto pressione è necessaria una pompa che consuma ulteriore energia andando a rovinare ulteriormente l' efficenza dell' accumulo energetico ad idrogeno (elettolizzatore => bombole di accumulo => full cell) che ad oggi si attesta ad un efficenza intorno al 50 - 60 %. Se pensiamo che le batterie hanno un efficenza superiore al 90 % capiamo subito quanto sia pessimo l' accumulo a idrogeno.
| | | | dalomeni
milliWatt Gruppo:Utente Messaggi:8
Stato:
| Inviato il: 3/9/2013,13:17
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caro elia393 ti ringrazio per la celere risposta. Rimane il fatto che, se si vuole inquinare meno (e risparmiare! ) utilizzando, ad esempio l'idrogeno al posto del gas metano, prodotto per elettrolisi con l'energia di un pannello fotovoltaico, potrebbe il gioco valere la candela? Insomma il maggior guadagno, ultimamente, si ha per maggior risparmio...
| | | | elia393
| Inviato il: 3/9/2013,13:59
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A se hai in mete di usare l' idrogeno per i fornelli allora il discorso cambia, potrebbe essere una buona idea se per produrlo si usasse energia gratuita come quella di un impianto fotovoltaico. Però dal punto di vista economico e di rendimento è molto piu vantaggioso usare l' energia prodotta dai pannelli direttamente energia elettrica, senza trasformarla, come nel nostro caso, in energia termica.
Però dipende anche dal tipo di impianto che possiedi, mettiamo un impianto ad isola. A volte può capitare di caricare completamente le batterie ma avere ancora ore di luce e dover sprecare quell' energia. Ecco in quel caso usare quell' energia per produrre idrogeno lo trovo conveniente
Dal punto di vista puramente ambientale come hai detto tu la combustione del idrogeno non inquina per niente quindi se lo fai per questo l' idrogeno è la via da seguire
Per ultimo dobbiamo considerare i rischi, stiamo parlando di idrogeno, un gas volatile e pericoloso. Nel caso di una perdita non avvertirai nemmeno l' odore di gas (a meno che non lo aromatizzi tu, nei dirigibili usavano l' aglio). Però dei rischi è una cosa che devi valutare tu ...
| | | | dalomeni
milliWatt Gruppo:Utente Messaggi:8
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| Inviato il: 3/9/2013,14:07
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In effetti caro elia393 l'idea è proprio quella, non stravolgere l'impianto casalingo e integrando l'impianto fotovoltaico con la produzione d'idrogeno ottenere il doppio "servizio". Va da se che l'ingegnerizzazione di tutto potrebbe non essere efficiente se si considera solo l'aspetto economico ma, considerando quello prettamente ecologico, il risparmio d'inquinanti è sicuramente notevole. Mmmmm, devo studiare, bollette e costi vari alla mano... Vogliamo provare magari con altri avventori del forum?
| | | | elia393
| Inviato il: 3/9/2013,14:53
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Si dal punto di vista ambientale sarebbe perfetto !! Mi sono incuriosito, adesso mi impegno e provo a fare due calcoli per vedere quanto idrogeno andrebbe prodotto giornalmete per alimetare i fornelli
| | | | elia393
| Inviato il: 3/9/2013,15:54
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Ok ho fatto quatto conti, ti riporto i risultati:
Per produrre tramite elettrolisi sufficiente idrogeno per i consumi di una famiglia servono giornalmente circa 5,40 Kw/h di energia elettrica. Mentre in una piastra a induzione si consumano giornalmente circa 1 - 2 Kw/h.
La cosa migliore è sostituire i fornelli con delle piastre a induzione e usare direttamente la corrente prodotta dai pannelli, cosi si evitano non solo tutto l' impianto di produzione dell' idrogeno ma anche tutte le notti passati svegli sperando che la bombola non esploda Naturalmente ho fatto calcoli teorici molto approssimati, ma a rigor di logica, usare la corrente per produrre idrogeno per poi bruciarlo è un processo sicuramente meno efficiente che usare direttamente la corrente per scaldare
| | | | leonof
| Inviato il: 4/9/2013,18:11
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Esistono gia' gli impianti fotovoltaici con questo tipo di stoccaggio con l'elettrolisi in dei contenitori molto particolari ( se non ricordo male 2000 euro per una bombola da 10 litri , con dei polimeri dentro che assorbivano l'idrogeno e in caso di spaccatura della bombola , non uscivano a pressione ma molto lentamente , simile a una spugna ) poi con delle fuell cell di notte te la riconvertivano in corrente... Ma l'accrocchio costava un casino e poi avere delle bombole di idrogeno sotto al letto non mi rassicurano molto
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