per espandere le digitali uso queste: LINK funzionano a 8Mhz, oppure queste LINK che funzionano a 16 Mhz, in pratica cambia solo la classe di indirizzi esadecimali, ma finzionano allo stesso modo. Aggiungono 7 porte digitali I/O, usano I2C e si possono mettere in cascata, l'indirizzo si imposta con microinterruttori o ponticelli.

Esistono schedine anche per le analogiche, molto utili per gli esp8266, ma devo ritrovare il link perchè le utime le ho comprate l'anno scorso.

Programmo con l'IDE di arduino.

trovato, le schedine per le analogiche sono le seguenti LINK

Grazie calcola!! Molto interessante questa schedina..
Solo una nota: nei link mancano i due punti iniziali, e il risultato è che non viene aperta nessuna pagina. Lo dico per gli altri, perché io ho visto il problema e le pagine le ho aperte.

Man mano che andrò avanti con il progetto vi aggiorno sugli sviluppi (chissà se a qualcuno possa interessare)

Sistemati i link...

Vai Luca, ti seguo e sicuramente anche altri, è un argomento interessante !

Elix

ma alla fine usil'' esp8266?
per quel che riesco ti seguo.

Ciao Marko,
si uso gli ESP8266 perché hanno una buona capacità elaborativa e tutto il necessario per lavorare in wi-fi! E' una comodità non da poco. Io ho sempre pensato che il mezzo trasmissivo per la mia domotica sarebbe stato l'ethernet, ma con il wi-fi è ancora meglio! Costano pochissimo e sono facili da programmare.
Però affiancherò sicuramente anche degli Arduino Pro Mini.
Tu sei molto capace e competente, sia con l'elettronica che con la programmazione.. i tuoi eventuali suggerimenti saranno sempre ben accetti!

... c'è di meglio nel forum...e se esco dal baaic e dal pptea sono una capra. l'esp mi attira per questo seguirò con interesse il tuo progetto. pensi di dotare ogni nodo di un codice relativo alla gestione locale degli i/o e userai la comunicazione per le funzioni evolute gestite da raspberry/pc opure gli esp saranno solo degli slave e tutta l'intelligenza del sistema risiedera nel controller?

Vedi che dalle domande che fai sei uno che la sa lunga..
Diciamo che il sistema che sto progettando prevede un nodo centrale che sia il cervello principale, ma i nodi potrebbero avere una certa "libertà" d'azione. Ad esempio si possono prevedere delle funzioni locali (sensore di movimento rileva una persona, attiva un relè, magari di una luce, per un tempo di X secondi).
Dato che sono ancora in fase di progetto, pensi ci siano delle funzioni utili che il nodo possa svolgere in autonomia? (anche se per come la vedo io, se anche dovesse svolgere delle operazioni autonome, poi avvisa il nodo centrale di quello che ha fatto, così da registrare l'operazione e poterne avere traccia nell'interfaccia web)

Io ho iniziato a costruire i nodi del mio sistema con il pro-mini e schedine ethernet, quindi ora continuo con pro-mini + esp8266 sui nodi già da tempo funzionanti ai quali ho sostituito solo la scheda ethernet con gli esp. Invece i nodi più recenti sono formati solo da esp8266.

Ogni esp ha delle sue pagine web, alcune di visualizzazione, altre di setup. Ogni nodo è dotato di una sua scheda elettronica ed è autonomo e gestibile singolarmente mediante le sue pagine web interne.

Al momento sono già funzionanti: uno nodo che gestisce l'impianto fotovoltaico ad isola, uno la caldaia del riscaldamento, uno una scheda per pilotare dei relè, uno il modulo di gestione della serra (in via di ultimazione) ed altri in via di sviluppo.

Quando necessario ogni nodo invia ad un server locale (raspberry) ed anche ad uno remoto (hosting su macchina virtuale) una stringa di valori che i computer salvano in un file .csv e usano i dati per generare dei grafici. Sui server vi è anche un sito web di gestione complessiva che richiama le pagine, di visualizzazione o di setup, dai singoli nodi.

La richiesta normalmente è fatta mediante semplici URL oppure uso una istanza CURL quando non voglio far apparire il reale link su cui risiede la pagina consultata.

Il doppio server è solo una ridondanza e se vuoi è inutile, ma sono stati implementati in tempi successivi e li ho lasciati.

Le scelte della configurazione sono state dettate dalla necessità di riutilizzare quanto già fatto in precedenza e devo dire che il tutto funziona bene e trovo che l'autonomia dei singoli nodi è un vantaggio nel sistema complessivo.

Vi seguirò in silenzio, la cosa interessa molto anche a me.
Tutto quello che posso imparare seguendovi mi servirà per prendere spunto nel realizzare il sistema di controllo e monitoraggio remoto del mio impianto ad isola.

CITAZIONE

Mi sono gia posto queste domande quando ho realizzato il PPTEA/DOMO... ho scelto la strada del nodo autonomo uno per stanza che conttrolla pulsanti e luci. purtroppo mi sono fermato nello sviluppo del controller con micromite per le questioni che sapete, ma a lavori ultimati la casa nuova sarà full-pptea. le funzioni implementabili sul nodo sono molteplici, ma alla fine forse è meglio avere il nodo che gestisce accensioni/spegnimenti (che l'utente si aspetta avvenga in tempo reale) e si appoggi al controller per tutte le attivita evolute a minore priorità. un consiglio che mi sento di darti è di non far interrogare i nodi dal controller in maniera ciclica, bensi di far restare in ascolto il controller degli eventi generati dai nodi. con il pptea avevo il problema di gestire le collisioni in trasmissione, ma con wifi/ethernet credo che il problema sia gia risolto.

calcola quello che sto per realizzare tu praticamente lo hai già fatto!
Diciamo che il nodo deve essere pronto ad eseguire i comandi ricevuti (comandi impartiti tramite URL, come hai fatto tu) e si può in aggiunta dotare il singolo nodo di una interfaccia web per lanciare i comandi. Però dovresti accedere alle varie interfacce tramite il loro IP, e questo diventa macchinoso. Per questo vorrei gestire tutto dal nodo centrale, anche per creare un modello di programmazione dei nodi standard, e non doverlo adattare ad una funzione specifica.

Marko credo che il tuo sistema funzioni solamente tramite il PPTEA/DOMO. Io sto facendo un sistema che va in parallelo al normale funzionamento (i pulsanti per accendere/spegnere le luci li lascio, la domotica andrà in parallelo a quanto esistente). Quindi se accendo la luce da domotica posso accettare un eventuale leggerissimo ritardo.
Il protocollo TCP/IP e HTTP gestiscono già di loro molte problematiche.
La trasmissione dei dati può avvenire anche da parte di più nodi contemporaneamente, non è un problema, un server web può elaborare più richieste in contemporanea.

Un risultato che vorrei raggiungere con questo sistema è quello di poter svolgere queste operazioni (singoli nodi non potrebbero):

- esecuzione operazioni complesse (es. abbassa tutte le tapparelle di casa - una per volta)
- programmare delle azioni (es. alle 7 del mattino fai partire l'irrigazione, alle 23:00 tira giù tutte le tapparelle di casa)

In quanto domotica per me significa anche automazione (dove e quando possibile)

Le mie esigenze sono diverse dalle tue. Il sistema di domotica l'ho realizzato per una casa che abito solo nel fine settimana e la mia esigenza è di monitorare ogni tanto da remoto alcuni servizi. In genere li controllo quando il singolo nodo invia una email di avviso di malfunzionamento.

La mia pagina di gestione centrale non è altro che un sito internet con un menu' ed un frame principale dove visualizzo la pagina di gestione o di setup del nodo. Ogni nodo è dotato di un suo ip statico al quale posso collegarmi mediante VPN o mediante altra via, le pagine web di ogni nodo hanno una loro autenticazione d'accesso, ma l'autenticazione è unica per tutti i nodi.

Ritengo il sistema dei nodi autonomi ed interconnessi mediante wifi, molto valido ed estremamente pratico non dovendo passare per ogni locale cavi di cablaggio fino al punto di gestione centrale, in teoria si potrebbe inserire un esp per ogni servizio da monitorare e non ci sarebbero i fastidi di cablare le singole stanze.

Il sistema che pensi di realizzare è sicuramente più evoluto del mio, ma tieni conto che io sono un autodidatta e le mie soluzioni non possono che essere semplici.