Inizio con la spiegazione dei vari componenti di un ipotetico impianto di riscaldamento, composto da: caldaia, puffer e boiler.
Si comincia dai vari tipi di tubi in uso in un impianto di riscaldamento:
Tubi di collegamento caldaia, eventuale puffer, boiler (scalda acqua) e tratto di impianto fino al collettore dei termo.

I tubi di collegamento possono essere di:
Acciaio zincato, sono tubi robusti e pesanti che possono durare moltissimi anni, chi installa questi tubi, in vita sua difficilmente li dovrà sostituire, hanno un prezzo accessibile, però necessitano di essere filettati per l'unione di curve o altri componenti dell'impianto, questo fa si che molti installatori propendano per altri materiali che prevedano meno mano d'opera.

Tubi acciaio zincato per impianti idrici e riscaldamento:

Immagine Allegata: zincato.png
 

Tubi in multistrato:
Da non moltissimi anni sul mercato, per la loro semplicità e velocità di installazione pare siano i favoriti di molti installatori;
sono formati da 2 strati in polietilene ed uno strato intermedio di alluminio, vengono usati per impianti idrosanitari, riscaldamento e refrigerazione, inoltre hanno un prezzo molto favorevole.

Immagine Allegata: untitled.png
 

Tubi in rame:
Tali tubi sono molto malleabili, di facile e veloce installazione, ideali per tutti i tipi di impianti, robusti e affidabili sono ancora i migliori, ma purtroppo a causa del prezzo sempre in ascesa molti installatori cominciano a scegliere altri materiali.

Immagine Allegata: rame.png
 

Sui multistrato ho visto che ci sono due tipi di raccordi. Quelli a pinzare sono più affidabili?

Sicuramente sono più economici, per un uso professionale conviene acquistare la pinza e usare quelli. Io ho utilizzato l'altro tipo (a stringere), li ho trovati affidabili, comodi, pratici e di facile e veloce utilizzo.
Li ho utilizzati per modificare un lavoro fatto da un idraulico (professionista) che aveva usato quelli "a pinzare", entrambi sono lì e continuano a fare il loro dovere....

Anch'io ho utilizzato il modello a stringere e mi sono trovato bene.

Per installare il pannello solare, invece, ho utilizzato il corrugato e mi sono comprato la cartellatrice...una figa@ta....

CITAZIONE (marcosnout, 27/04/2015 12:43:03 )

Si si, ma io non l'avevo mai usata, e' tutto il sistema ad essere "figo" e veloce...tagli, dado, cartella e vai...pratico, veloce e senza scarti (stessa cosa con il multistrato ed i suoi raccordi che, però cambiano con il variare dello spessore dei tubi in commercio).

Ma la cartellatrice è simile a questa:

o a questa:

Per il multistrato uso i raccordi a stringere (a vite) e non ho mai avuto problemi, gli altri a pressione li usano solo chi fa tale lavoro tutti i giorni, in quanto più veloci, per la tenuta direi che siamo alla pari.

Ne ho visto usare una simile a quella nella seconda foto, la mia è totalmente diversa, è a stantuffo, è questa:

Immagine Allegata: f_kit-completo-in-valigetta-per-la-realizzazione-di-flessibili-per-acqua-calda-o-fredda-a-misura-necessari-per-il-collegamento-di-caldaie-sanitari-e-altro.png
 

Proseguendo in un ipotetica installazione di un impianto di riscaldamento, dopo aver descritto i vari tubi che si possono usare per i collegamenti tra generatore, puffer e boiler e proseguire fino al collettore impianto.
Il collettore impianto, è un grosso flauto, predisposto per un certo numero di collegamenti e predisposto ad ampliamenti, ce ne sono di vari tipi ed in diversi materiali, io li prediligo in ottone, serve a collegare i tubi dei vari termosifoni all'impianto che fornirà e riceverà acqua tecnica, non prenderò in considerazione impianti monotubo od ad anello, in quanto obsoleti e sicuramente con meno resa.
Questo è uno schema d'impianto con in bella vista un collettore lineare.

Immagine Allegata: Collettori-lineari-paralleli-1-1.jpg
 

Foto collettore:

Immagine Allegata: collettore.png