Biocarburanti
Cosa fare con la glicerina?

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dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 11/10/2009,16:02

Purtroppo quest'anno il tempo a mia disposizione per sperimentare ara davvero poco, perciò non ho fatto quasi nessuna transesterificazione e nen che meno sono arrivato ad apportare modifiche all'impianto da poter segnalare. Una cosa però ho fatto che ritengo possa essere utile a chi si cimenta in questa pratica.
Come saprà che ha letto le discussioni sulla preparazione del biodiesel, due essenzialmente sono gli scarti; l'acqua di lavaggio dell'estere e la glicerina.
Per l'acqua non è un problema, perchè dopo averla lasciata riposare in un bidone aperto dove possa perdere quel poco di metanolo che contiene si può tranquillamente gettare. Per la glicerina lo smaltimento è invece più complicatoalmeno che non si voglia fare il delinquente faccine/mad.gif

Personalmente ho cercato di riutilizzarla in diversi modi, ad esempio ci immergevo i pezzi pezzi di moto incrostati prima di pulirli (è infatti un ottimo sgrassatore), poi sentendo che qualcuno la usa per fare candele e non potendola usare tal quale (puzza da frittura da far schifo) ho provato a chiarificarla ma senza successo. Ma in conclusione il sistema migliore che ho trovato per riciclarla è stato quello delle "bombe di calore".

Prima di utilizzare la glicerina consiglio di dare un ulteriore distillata al tutto, in modo da recuperare il prezioso metanolo e rendarla ulteriormente densa. Il risultato è questo:

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/8/7/9/7/1255270920.jpg

Una sostanza untuosa che sembra cacca, con una densità simile alla nutella se mantenuta ad una temperatura ambiente media di 20°. Ci tengo a preciasare che la densità di questa glicerina deriva anche dal fatto che è stata ricavata da olio di palma, se avessi lavorato olio di semi sembrarebbe una melassa . In quel caso alla fine propongo un altro riutilizzo.

Quelli che vedete sotto sono dei tubi di cartone, io li recupero un ditta, attorno c'era avvolto il cellophane per gli imballaggi, ma lo scorso anno tenevo da parte il cartone della carta igenica o la carta da cucina e andavano bene comunque.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/8/7/9/7/1255271143.jpg

In sostanza basta farcire questi rotoli di cartoni con la glicerina di scarto, basta un semplice cucciaio per farlo.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/8/7/9/7/1255271371.jpg

Se si parte da rotoli di carta igenica, basta tenerli cosi come sono, nel mio caso è utile tagliarli, io lo faccio con una bindella, ma se avete tempo e una sega si può fare comunque.

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/8/7/9/7/1255271516.jpg

Questo è il risultato finale:

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/1/9/8/8/7/9/7/1255271642.jpg

Sono dei bricchetti comodi da bruciare in caldaia, nel focolare o nella cucine aconomica. Sono molto efficenti e sprigionano una gran quantità di calore, ma non durano molto, per questo le ho chiamate "bombe di calore". Io li uso la mattina quando accendo il fuoco per alzare il prima possibile la temperatura. Li posiziono sopra un letto di legna e non sotto, perchè pur essendo infiammabili, almeno che non si sia lasciato il metanolo, non bruciano come la diavolina. Posizionandoli sopra invece anche se col calore la glicerina si scioglie non passa fra le grate per finire nella cenere, ma và a colare sui pezzi di legno sottostante incendiandoli. Pur essendo fatti di cartone vi assicuro che non intasano il camino, probabilmente perchè preparandoli con un po' di anticipo la glicerina và a permeare il cartone permettendo una combustione più lenta e completa.

Ciao a tutti

 

Ferrobattuto

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Msg:4117

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Inviato il: 11/10/2009,22:12

Quando ero ragazzo, tanto tempo fa faccine/biggrin.gif , per accendere il fuoco in campagna, o in luoghi umidi, o con legna non bene asciutta, si usavano dei "grumi" di carta di giornale acciaffata, legati con ritagli di spago, e immersi nel sego o nella cera fusi. Quando si freddavano diventavano rigidi, ma bastava avvicinare un fiammifero che avvampavano immediatamente, con molto calore, e duravano abbastanza per accendere anche delle frasche umide. Ora, con tutto quello che si butta via tra cartaccia cartone e imballaggi vari, con tutta quella glicerina ci sarebbe da riscaldarsi per un invernata.... Io per accendere la stufa a legna uso i contenitori di carta paraffinata del latte, e funzionano benissimo.
Forse Dega potresti unire le due cose, le cartacce di scarto e quella glicerina, e farti dei blocchetti ben imbevuti da usare nella stufa o nel camino.
Saluti.
Ferro

 

dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 12/10/2009,09:44

Hai fatto una bella osservazione. Infatti nella descrizione avevo acennato che questo sistema lo uso con la glicerina più densa, ma poi non ho più detto come si possa utilizzare quella liquida.
Una soluzione è appunto quella di mescolare segatura e glicerina in modo che la prima si imbeva bene della seconda, e poi il pastone ottenuto lo si mette nei tubi di cartone. In assenza di segatura va benissimo anche cippato, o carta/cartone che però ovviamente prima occorre sminuzzare per avere un risultato migliore.
Io consiglio comunque dove possibile, di riciclare la carta negli appositi contenitori, ma dove manca una rete di riciclaggio, piuttosto che gettarla o bruciarla in inutili falò, propongo di bruciarla in questa maniera.
Saluti

 

_AKRO_

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Inviato il: 28/4/2011,23:06

secondo voi è possibile, avendone tanta, usarla per fare asfalto?

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 29/4/2011,08:13

L'asfalto e la glicerina sono due cose completamente differenti. L'asfalto è un miscuglio di idrocalburi pesanti e densi, tanto che è in forma solida a temperatura ambiente, prodotto di scarto della distillazione del petrolio, mentre la glicerina è un prodotto di derivazione animale o vegetale, chimicamente molto simile all'alcool ma con molecola più coplessa, tant'è che si mescola con l'acqua in qualsiasi proporzione. Dubito che ci si possa impermeabilizzare qualcosa, ne usarla per pavimentare una strada o ricoprire un tetto.

 

dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 2/5/2011,11:55

Esattamente. Per ora l'unico utilizzo che ho potuto sperimentare sulla glicerina ottenuta è quello termico. Con il processo descritto però più che un utilizzo termico è uno smaltimento con ricavo di calore, perchè in una normale stufa non si ottimizza molto il recupero di calore che si potrabe realmente ottenere. La gligerina brucia troppo velocemente e sprigionando troppo calore, se caricassi la stufa solo a glicerina creperei il forno. Sarebbe bello studiare un tipo di stufa con dosatore, tipo quelle a pallet, ma che funzioni a glicerina. Allora si che si riuscirebbe a valorizzare di più questo prodotto di scarto.
Dega

 

_AKRO_

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Inviato il: 2/5/2011,19:45

interessante. possiamo combinare il tuo post con l'avatar di ferro?
riguardo la stufa: il dosatore della stufa a pEllet (i pallet sono le pedane per caricare le merci) è regolabile?

un'ultima cosa: mi ricordo di un conoscente a cui il meccanico non ha mai fatto il cambio olio, che si è ritrovato la coppa piena di catrame. si può usare il sistema per la produzione del biodiesel con l'olio motore esausto? cosa possiamo ricavarne oltre al catrame (che dovrebbe essere lo scarto)?

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 2/5/2011,22:42

Dunque: se non cambi mai l'olio nel motore, quello che trovi in fondo alla coppa non è catrame (anche se lo sembra) ma "morchia", ovvero depositi misti di polveri sottilissime dei metalli che compongono il motore, più residui più o meno "gommosi" (nel senso che hanno la consistenza della gomma mezza squagliata) di olio parzialmente combusto, nel caso dei diesel devi aggiungere anche della fuliggine (che rende il tutto molto nero) in grani di pochi micron di spessore, il tutto ben compresso ed amalgamato, praticamente semisolido e ben appiccicato negli angoli. Da quella roba lì non-ricavi-niente! E' la roba più inquinante che esista! Certo puoi bruciarla, ma produce un sacco di fuliggine, e un sacco di inquinamento da composti cancerogeni. Gli "olii" lubrificanti non possono essere trasformati in buodiesel, sono dei grassi di origine minerale ottenuti partendo da sali metallici. Una volta contenevano anche una parte "naturale" ricavata da lavorazione di idrocarburi pesanti estratti dal petrolio, oggi sono completamente sintetici. Mentre per fare "bio"-"diesel" bisogna parire da grassi vegetati, ossia di origine "bio"-"logica". faccine/laugh.gif

 

dega.81

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Inviato il: 4/5/2011,11:48

interessante. possiamo combinare il tuo post con l'avatar di ferro?

Non capisco cosa intendi dire

riguardo la stufa: il dosatore della stufa a pEllet (i pallet sono le pedane per caricare le merci) è regolabile?

Mi dispiace, non sono afferrato sull'argomento. In linea di massima ti direi di si, ma sul sito c'è una sezione apposita con gente molto più competente di me, se chiedi a loro otterrai di sucuro la risposta che cerchi faccine/wink.gif

un'ultima cosa: mi ricordo di un conoscente a cui il meccanico non ha mai fatto il cambio olio, che si è ritrovato la coppa piena di catrame. si può usare il sistema per la produzione del biodiesel con l'olio motore esausto? cosa possiamo ricavarne oltre al catrame (che dovrebbe essere lo scarto)?

Che dire, Ferro ti ha già risposto come un libro stampato e io non ho nulla da aggiungere.

Mi ha incuriosito però una cosa, perchè vorresti trasformare la glicerina in qualcosa che possa sopperire l'asfalto? Non mi stupisce che ti interessi trovare un utilizzo alternativo a quaesta sostanza, ma perchè proprio l'asfalto? Non mi sembra ci sia carenza di bitume, e poi ci sono un mucchio di sostanze più adatte allo scopo, senza contare che dovresti produrne quantità abnormi. Mi hai incuriosito faccine/huh.gif .
Ciao Dega

 

_AKRO_

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Inviato il: 7/5/2011,09:16

mi chiedevo, visto che sprigiona tanto calore, se la si può usare nella forgia.


ho pensato all'asfalto perchè ho letto che con l'olio motore esausto viene fatto l'asfalto per le strade... ma se mi dite che è idrosolubile niente da fare

 

leo072
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Msg:3

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Inviato il: 7/5/2011,09:46

faccine/ohmy.gif la puoi inpastare a caldo con la segatura tipo cacca di vacca e buttare nella compostiera col biologico, si decompone battericamente in pochi mesi ed è una ottima fonte di fosforo perb il compost. ciao Leo.



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dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 7/5/2011,11:32

Si in compostiera si decompone, ma prima occorre distillarla bene, altrimenti le tracce di metanolo contenuto bruciano le piante, e poi per uno che fa parecchio bio D una compostiera non sarbbe sufficiente a contenerla tutta, secondo me conviene bruciarla.

 

elettr
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Inviato il: 8/7/2011,23:27

Ciao a tutti,mi sono registrato solo adesso al vostro sito,ma sono uno dei "produttori" di biodiesel piu' "anziani" cioe' che da molti anni cerco di produrre questo fantastico carburante.E' da circa 5 anni che provo ogni tanto a fare delle "transestereficazioni",ma il problema finale rimane sempre lo stesso,nella glicerina residua c'e' sempre una grande quantita' di metanolo,e questo "scarto" non so propio come eliminarlo.Ho letto il metodo di "dega.81",ma e' fattibile solo con glicerina pulita,e contenente solo glicerolo,e non con glicerina contenente metanolo,perche' penso che in una stufa a legna,le emissioni di metanolo bruciato potrebbero anche intossicare.Quindi volevo chiedere a voi "produttori",come "distillate" gli scarti di glicerina??Oppure,come "eliminate2 gli scarti di glicerina??

 

dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 9/7/2011,16:03

Ciaom Elettr, il mio sistema, cioè quello di fare delle specie di candelotti, va fatto quando la glicerina è già stata privata di tutto il metanolo. Il problema non sarebbe tanto la combustione che anzi verrebbe agevolata, e non si emettono nemmeno emissioni nocive come sostieni tu, il problema è proprio la manipolazione della glicerina, toccandola tocchi anche il metanolo che, se non lo sai, è cancerogeno.
Senza contare che bruciare la glicerina senza avere recuparato il metanolo è uno spreco costoso, dato che il metanolo è il componente più caro e di dificile reperimento di tutta la miscela. Non vorrai mica farmi credere che da cinque anni produci bio, vanti di essere uno dei produttori più "anziani" e al termine di ogni ciclo butti via tutto???
Non so che tipo di reattore ti sei costruito, ma per ridurre i costi, recuperare il metanolo e poter manipolare la glicerina con una certa sicurezza devi prima distillarla. Se guardi la discussione "impianto chiuso a circolazione forzata" verdai lo schema di quello costruito da me, e capirai come è possibile effettuare questa operazione dentro il tuo reattore.
Sucessivamente fai avvenire la reazione, separi la glicerina a freddo quando è tornata solida, e la metti da parte in un bidone. Quando il bidone sarà pieno ributti tutto nel reattore e fai una distillazione solo della glicerina fino a quando tutto l'alcol è stato distillato.
Ti sconsiglio invece di alzare la temperatura di reazione e distillare l'alcol in eccesso al termine di ogni cotta volta per volta, quando il bioD è ancora nel reattore. I tempi si dilungano parecchio, e a mio parere la reazione tende ad invertire.
Spero di essere stato chiaro, se hai dubbi scrivi!
PS: Avrei una piccola curiosità da chiederti, ma ho paura della risposta... Se da cinque anni produci bio e non hai mai recuperato il metanolo, ne bruciato la glicerina per paura dei possibili vapori nocivi... Cosa ci hai fatto degli scarti?

 
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