Biocarburanti
la benzina ecologica si fa in casa

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max_linux2000

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Msg:2120

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Inviato il: 6/7/2010,18:51

guardate questo sito:

www.microfueler.com/
http://www.microfueler.com/skins/Skin_7/images/efueljuneleft.jpg

se non sbaglio si tratta di un fermentatore e un distillatore capace di fornire alcool etilico anidro. Funziona con acqua, zucchero e lievito. Con 6 kg di zucchero fa 20 litri di etanolo

Lasciando perdere il fatto che in italia è proibito, che ci sono le accise, che è pericoloso...ecc ecc, non sarebbe buono replicare il progetto? in fondo non mi sembra più pericolo che farsi la grappa in casa. faccine/drunk.gif

secondo voi come funziona?

ciao
MaX



 

dega.81

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Inviato il: 13/7/2010,23:53

Ciao Max, pur non sapendo una sillaba di inglese, credo che sia proprio ciò che dici tu. Ipotizzo un funzionamento? Fanno fermentare un una vasca lo zucchero in soluzione acquosa come con il vino e dopo un certo periodo distillano l’alcol. Probabilmente usano lieviti ad alta resa di etanolo e la distillazione avviene in più step per ottenere concentrazioni più elevate, e forse il tutto avviene anche in continuo per ridurre i tempi. Mi spiego meglio, lo zucchero viene aggiunto in maniera regolare e continua in una vasca in cui fermenta, parte della soluzione viene convogliata in un’altra vasca per la prima distillazione, alla quale poi ne succede un’altra. Chiaramente le mie sono solo supposizioni, almeno per la meccanica del procedimento, sulla teoria invece credo che non ci sia nulla di difficile; acqua + zucchero + lievito = alcol
Ciao Dega

 

max_linux2000

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Inviato il: 17/7/2010,10:06

stavo pensano.... l'alcool evapora a temperature relativamente basse, mi pare attorno ai 70 gradi, quindi non servirebbe mettere sotto pressione il calderone per distillare l'alcool...giusto?

Credo che il ciclo continuo finzioni cosí:
Nella vasca di fermentazione mantenuta a 30-35 C viene fatto fermentare il lievito con lo zucchero in acqua.
Si preleva con un tubicino il liquido fermentato, poco per volta, e si versa in un piccolo calderone mantenuto a 80 gradi, l'alcool evapora e viene condensato nella spirale raffreddata ad aria, e per caduta, finisce in un deposito a cui attingere.
L'acqua del piccolo calderone, ritorna poi nella vasca di fermentazione anche questa per caduta.

in questo modo basterebbe una pompetta per gli acquari e un paio di resistenze per mantenere le 2 temperature (30C e 80C)

Credo, e dico Credo, che l'alcool ottenuto sia anidro, perchè il liquido fermentato lo abbiamo portato a solo 80 gradi.


Qualche chimico può confermare (o distruggere) il ragionamento?

ciao
MaX

 

dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 18/7/2010,05:53

CITAZIONE (max_linux2000 @ 17/7/2010, 11:06)
stavo pensano.... l'alcool evapora a temperature relativamente basse, mi pare attorno ai 70 gradi, quindi non servirebbe mettere sotto pressione il calderone per distillare l'alcool...giusto?

No infatti, ma può essere che comunque abbiano utilizzato un compromesso.
L'alcol ottenuto però non è anidro, è impossibile ottenere alcol anidro per distillazione, si forma sempre e comunque una miscela con una certa percentuale di acqua.Del resto se lasci in cucina un bicchiere d'acqua ti accorgi che con il passare del tempo qualcosa evapora comunque anche se in cucina non hai certo 100 gradi... spero faccine/w00t.gif faccine/biggrin.gif
Le ipotesi sono due, o nel kit ti offrono qualche prodotto per eliminare l'acqua in eccesso tramite reazione chimica e non fisica. Oppure per il funzionamento dei veicoli non occorre alcol anidro, ma è sufficiente una concentrazione fra 80/90%, cosa ottenibile tramite distillazione. Io personalmente se dovessi fare un ipotesi azzarderei la seconda.
Ciao

 

max_linux2000

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Msg:2120

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Inviato il: 18/7/2010,07:22

infatti, non credo che per i motori a scoppio serva un combustibile completamente privo di acqua... basta che sia poca ovviamente e ben miscelata.
Leggevo tempo fa infatti che è possibile idrogenare l'olio vegetale con una piccola parte di acqua...(la stessa ricetta della margharina a parte il sale faccine/tongue.gif ) per ottenere una spacie di olio giallastro opaco. Con quello si può alimentare i motori diesel.

So che in brasile le nostre auto (fiat in primis) funzionano senza modifiche ad alcool.

So che l'alcool puro ha 113 ottani, e quindi andrebbero abbassati.
L'acqua e l'acool si miscelano senza stratificazioni, quindo immagino che sarebbe un elemento perfetto per abbassare il numero di ottani.

È vero che l'acqua non è comprimibile, ma nella camera di scoppio entra in forma vaporizzata e in piccole dosi.

Intendiamoci... questi sono solo ragionamenti, non sto dicendo che il metodo funziona a priori.

Pensavo una cosa.... come si fa a sapere quanto gradi etilici ha una mistura alcolica? So che esiste l'etilometro per il vino.... ma arriva a 100 gradi etilici?

ciao
MaX

 

dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 18/7/2010,19:25

Si, credo proprio che ci siano etilometri a varie tarature.

 

Ferrobattuto

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Msg:4117

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Inviato il: 28/7/2010,21:43

In questi giorni quel poco di sole che si vede stà facendo maturare le prugne, di cui ho parecchi alberelli. Purtroppo la maggior parte cadono a terra per le piogge frequenti o perché maturate in modo anomalo e si guastano (il tempo quest'anno quì da noi fa schifo....). Finiscono per fermentare lì dove cadono, tanto che passando sotto gli alberi l'odore di mosto in fermetazione è piuttosto forte. Forse raccogliendone un po', mettendole in un recipiente e aggiungendo zucchero si potrebbe produrre alcool. Non so però se il normale fermento del glucosio (zucchero della frutta) sia adatto anche per il saccarosio (zucchero da barbabietola) che ha una formula differente, e comunque lo "zucchero" ha un prezzo non indifferente, circa 1€ ai supermercati.
Per avere alcool anidro, non si potrebbe ricorrere al vuoto? O meglio, abbassare la pressione dentro il fermentatore fino al punto che l'alcool evapori ai 35-40°C a cui funziona?

 

livingreen

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Msg:598

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Inviato il: 29/7/2010,08:07

CITAZIONE
quel poco di sole che si vede stà facendo maturare le prugne, (...)Forse raccogliendone un po', mettendole in un recipiente e aggiungendo zucchero si potrebbe produrre alcool.

Ma certo che si può, ed è pure squisito!

http://it.wikipedia.org/wiki/Slivovitz
www.worldlingo.com/ma/enwiki/it/Slivovitz
http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/prodott...rugne-sliwovitz
http://lamiacucinacasalinga.forumcommunity.net/?t=23348985
http://www.prodottitipici.com/prodotto/104...o-Di-Prugne.htm

 

Ferrobattuto

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Msg:4117

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Inviato il: 29/7/2010,08:43

Ciao Livingreen.
Si, conosco la grappa Slivovitz, ai bei tempi che furono ho fatto il militare nel Friuli..... faccine/laugh.gif Ma quì cerchiamo di fare solo alcool per autotrazione (purtroppo....). Era tanto per dire se i fermenti sono gli stessi per i due tipi di zucchero.
Però, a pensarci bene.... Visto che quelle prugne si perdono....... faccine/shifty.gif

 

livingreen

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Msg:598

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Inviato il: 29/7/2010,11:58

Beh, perse per perse... e poi aiuterà di sicuro, un bel bicchiere... faccine/biggrin.gif

 

fly1971

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Msg:544

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Inviato il: 14/2/2011,11:15

Esistono degli etilometri a bulbo che misurano fino a 100° io ne uso uno quando faccio del distillato da vino.
Il metilico evapora a 74° , nel mio distillatore uso una serpentina reflux per controllare la temperatua alla testa della colonna di frazionamento con l'ausilio di un termometro, in modo da far uscire prima tutto il metilico ( questo è velenoso in grosse concentrazione) e poi partire con la vera è propria distillazione dell'etilico che parte a 82° , l'etilico ha una gradazione di media di 80° e poi scende sui 40° nella coda.



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max_linux2000

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Msg:2120

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Inviato il: 14/2/2011,19:30

ciao Fly.
grazie per l' info. In ogni caso vorrei aggiungere que questa macchinetta della foto in cima al tread è probabilmente una bufala o una truffa(non per niente lo stato della california è fallito)

Kekko ha provato a replicare l' esperimento con uno dei migliori distillatori esistenti e l' alcool prodotto, è solo una frazione di quello dichiarato dai produttori di quella macchinetta.
I casi sono 2 o usano batteri extraterrestri o raccontano una favola.

Purtroppo non ricordo dove se ne è parlato in questo forum.

ciao
MaX


 

dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 17/2/2011,10:36

Il problema è proprio che i batteri/lieviti pur producendo alcol non ne sepportano un'elevata concentrazione e oltre una certa quantità l'etanolo li uccide. Ovviameote ci sono quelli più e quelli meno resistenti, ma per fermentazione non si riescono ad ottenere gradazioni rievanti per avviare un processo simile a quello descritto. Il metodo perchè risulti conveniente da praticare dovrebbe prevedere una materia prima (zucchero) gratuita, come anche l'energia da utilizzare nelle distillazioni. Che senso avrebbe ottenere mezzo litro di etanolo se per distillarlo ho usato la corrente prodotta da un litro di gasolio?

 

Ferrobattuto

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Msg:4117

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Inviato il: 17/2/2011,10:55

Ciao Dega.
Tempo fa mi dissero che era possibile ricavatre alcool direttamente dalla cellulosa, sempre per via enzimatica, ma che il rpoblema maggiore era la "temperatura di digestione", in quanto si tratta comunque di enzimi di provenienza zootecnica.
Per quel che ne so, non molto, la cellutosa è un "polimero" del glucosio, che si può scindere sia per via chimica che per via enzimatica, come nel rumine dei bovini. Se si potesse realizzare un digestore adatto si ricaverebbe un sacco di etanolo dierttamente dagli scarti vegetali. Che ne pensi?
Ferro

 

dega.81

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Msg:347

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Inviato il: 17/2/2011,11:15

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 17/2/2011, 10:55)
Ciao Dega.
Tempo fa mi dissero che era possibile ricavatre alcool direttamente dalla cellulosa, sempre per via enzimatica, ma che il rpoblema maggiore era la "temperatura di digestione", in quanto si tratta comunque di enzimi di provenienza zootecnica.
Per quel che ne so, non molto, la cellutosa è un "polimero" del glucosio, che si può scindere sia per via chimica che per via enzimatica, come nel rumine dei bovini. Se si potesse realizzare un digestore adatto si ricaverebbe un sacco di etanolo dierttamente dagli scarti vegetali. Che ne pensi?
Ferro

Mi ricordo ne parlavi con me di questa cosa. Ciò che dici è vero e fattibile almeno in teoria. Il problema non è tanto la temperatura di digestione quanto il costo e la laboriosità di tutto il processo.
Per prima cosa si dovrebbe triturare la massa legnosa finemente, (quello che gli erbivori fanno con i denti), poi si dovrebbe far agire gli enzimi e tenere il tutto mescolato alla temperatura corretta (simulando il rumine). A questo punto però avresti solo una melassa iniziale con cui far avviare la fermentazione alcolica e la successiva distillazione, con tutti i limiti già evidenziati nella discussione. Il processo a mio avviso è chiaramente fattibile, ma se si conteggiano le energie spese nelle varie operazioni, l'etanolo cosi ottenuto avrebbe un costo veramente esagerato. A meno che l'energia necessaria per la lavorazione non risuti gratuita. Ma questo è molto improbabile.
Saluti Dega

 
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