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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Applicazioni E Realizzazioni Pratiche

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Caricabatterie desolfatante?
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Keyosz
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Inviato il: 18/8/2010,00:44

x PinoTux: l'idea del deviatore è valida ma ti consiglio di spostare la levetta solo a circuito spento in quanto avresti un breve istante mentre il contatto meccancio devia senza ne resistenza ne condensatore e l'impulso della bobina potrebbe bruciare il feed-back del regolatore, ad ogni modo se non ti serve come alimentatore stabilizzato ma solo come carica-batterie puoi usarlo sempre in questa modalità come diceva ferro.
Bella l'idea della fresetta improvvisata per la realizzazione del cs, viene sicuramente più ordinata delle mille fori, ma sai io non ho pazienza e mi sembra più svelto con le mille faccine/wink.gif

x Zimone-89: dalle mie esperienze con tale circuito ti posso dire che se una batteria non recupera i suoi 12V dopo 24 ore ha problemi seri che vanno al di là della sola solfatazione, tipo ponti interni interrotti o celle in corto, quindi anche se visivamente le piastre sembrano integre ma dopo 24 ore staccandola non tiene i 12V lasciala perdere e passa ad un altra.

x VanMarco: ci sono altri integrati regolatori switching similari a questo, ma darti solo le sigle non basterebbe in quanto in questo circuito sfruttiamo il regolatore in una modalità non del tutto prevista da progetto, quindi se mettessimo un altro integrato similare bisognerebbe ritestarlo e magari ricalibrare la rete di retroazione, poichè potrebbe sembrare che regola la tensione ma poi magari prede l'efficacia desolfatante. L'integrato in questione è vecchio ma uno dei più stabili che ho provato fino ad ora, il circuito che hai postato desolfata ma non ricarica. Al limite puoi usare anche un LM2575, è equivalente ma eroga solo 1A, quindi sarà più lento e dovrai aumentare la resistenza zavorra.

x Razer2k: non credo proprio che quella bobina regga la corrente dell'integrato, potrebbe scaldare molto a bruciarsi, ti consiglio vivamente di usare quelle sui toroidini ad anello, come consiglia Tux se proprio non ne trovi di già fatte prendine una da un alimentatore pc rotto e riavvolgila con una cinquantina di spire, il valore di induttanza non è critico ma il filo deve essere adeguato a sopportare la corrente di 3-5A.

 

PinoTux

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GigaWatt


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Inviato il: 29/8/2010,22:13

Grazie della risposta, chiarissimo come sempre .. faccine/biggrin.gif



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jiosi
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Inviato il: 10/9/2010,21:27

Salve a tutti,
premesso che è il mio primo post,porgo i miei saluti ed i complimenti a tutto il forum. faccine/clap.gif

Avrei alcune cose da chiedere anche se banali in merito al progetto di Keyosz sul Caricabatterie desolfatante.

Stimolato dall'argomento anche se inesperto di elettronica mi vorrei cimentare nell'impresa: costruirmi un desolfatatore. faccine/construction.gif

Ecco le domande/dubbi che ho:

1) l'induttanza da 100uH ho letto deve essere ricavata dall'anello giallo recuperato da un vecchio alimentatore per PC.
Ho svolto i fili e ad occhio il filo + grosso (in due parti) è di un mm. di diametro.
Se lo avvolgo non è abbastanza lungo per fare i previsti circa 50 giri..... posso giuntarlo con lo stagno e isolarlo alla meglio (cosa posso usare?) o creo dei problemi??

2) il condensatore elettrolitico da 4400 µF (non l'ho trovato) è sostituibile con uno da 4700 µF 50 V ?

3) se metto un condensatore poliestere da 330nF (in casa ho trovato questo) al posto di quello da 220nF vicino all'elettrolitico da 4700 µF va bene?

4) Al posto dell'STPS8H100 ho degli MBR3045PT che dovrebbero andar bene......... ho capito male o visto che ce ne sono 2 sul dissipatore e possibile/meglio metterli in parallelo?

5) Perchè nelle foto del circuito postate da Keyosz si vede solo il diodo shottky e non anche l'integrato regolatore switching? Dove l'ha collocato? E cosa sono quei 4 condensatori che si vedono? Sono collegati in serie?

Grazie in anticipo faccine/clap.gif
jiosi




Modificato da jiosi - 11/9/2010, 01:12
 

PinoTux

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Inviato il: 11/9/2010,00:12

Ciao jiosi, benvenuto fra noi faccine/smile.gif

Posso provare a risponderti io, per quello che posso...

1° Nulla vieta di saldare il filo e continuare l'avvolgimento fino a completarlo, non è necessario isolare il punto di saldatura se si fa attenzione che questi non vada a toccare parti del circuito.

2° Keyosz ha indicato nello schema il valore di 4400 µF perché ha usato due condensatori da 2200 µF in parallelo, come si può vedere dalla fotografia. Usa tranquillamente quello da 4700 µF.

3° Vai tranquillo, quello in parallelo all'elettrolitico non è critico.

4° il diodo che hai indicato è da 30 A e non l'ho mai usato, io ho recuperato quello più piccolo che serve a rettificare i 12V, ma non ricordo la sigla, puoi provare ma essendo da 30A non serve collegarli in parallelo.

5° Io non riesco a vedere ne il diodo ne il regolatore... il cablaggio non lo permette, quell'affare rosso in primo piano dovrebbe essere il fusibile da 10 A, di tipo "auto" che viene messo in serie all'uscita, per il resto vedi la risposta #2... faccine/smile.gif

Spero di esserti stato utile
Ciao
Pino



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Keyosz
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Inviato il: 11/9/2010,08:21

Ciao Jiosi e benvenuto sul forum,
ha già detto tutto Pino Tux faccine/smile.gif , aggiungo solo che i quattro clindretti neri tutti in fila che tu scambi per condensatori sono solo delle resistenze da 15hom collegate in serie e parallelo per raggiungere aprossivativamente il valore di carico resitivo in uscita per scatenare l'effetto desolfatante durante la carica tampone, in realtà andrebbe bene anche una lampadina da 20W tipo quelle degli stop delle auto, l'importante è che il carico resitivo in uscita non superi metà della potenza massima fornita dall'integrato regolatore altrimenti la batteria non si carica faccine/wink.gif

Il diodo che hai recuperato sembra uno di quelli di un alimentatore pc, va benissimo, non è necessario collegare i due diodi interni in parallelo in quanto quel tipo lì che hai menzionato ha i due diodi da 15A l'uno (il 30 della sigla = 15+15, covvero corrente massima del dispositivo, non dei diodi singoli) e regge fino a 45V però se li colleghi in parallelo fà solo bene anche se è già sovra-dimensionato.

Nella mia realizzazione il regolatore e il diodo sono montati sulla stessa aletta sui due lati opporti, questo mi è stato possibile perchè il diodo che ho usato ha il contenitore plastico quindi elettricamente isolato, con altri diodi come il tuo non è possibile fissarli sulla stessa aletta perchè il metallo del regolatore è a massa mentre il metallo del diodo sarebbe una parte in tensione dello stadio di uscita quindi andrebbe in corto, così la soluzione più sicura è usare due alette diverse ed isolate tra loro oppure usare quelle gomme siliconiche o le miche isolanti, ma devi usare anche le ranelle plastiche, insomma se non sei pratico lascia perdere quest'ultima soluzione e usa due alette diverse che fai prima, le puoi recuperare dallo stesso alimentatore donatore di organi faccine/wink.gif

 

jiosi
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Inviato il: 11/9/2010,12:04

Grazie, sia per il benvenuto che per le chiare risposte sia di PinoTux che di Keyosz.
Non mi resta che cimentarmi nell'assemblaggio dei componenti che ho in casa ed aspettare il 25/9 per andare a Gonzaga dove spero di trovare il diodo shottky LM2576-ADJ.
Ho rimediato un trasformatore 220 --> 12/24 AC che sigh mi porta via quasi tutto lo spazio della "scatola metallica del defunto alimentatore PC.
Ancora un chiarimento e scusate la mia inesperienza: faccine/rolleyes.gif faccine/sad.gif

CITAZIONE (Keyosz @ 2/3/2010, 00:42)
Inoltre la linea di retroazione dell'integrato è molto sensibile e dovrebbe essere tenuta il più possibile lontano dalle piste di potenza se no capta il campo magnetico e fa entrare in auto-oscillazione il circuito ........

Mi riuscite a chiarire il concetto del "più possibile lontano"? E' questione ci 1-2cm. o di almeno ..... cm. o c'è un criterio meglio definibile...
Grazie ancora faccine/bye2.gif
Jiosi

 

Keyosz
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Inviato il: 11/9/2010,18:09

1 cm può essere considerato lontano, ma devi anche fare attenzione a non accavallare le piste/fili di potenza con quelli sensoriali, considera che il campo magnetico generato dalle linee di potenza gira tutto intorno come un cilindro immaginario che avvolge il materiale conduttore, quindi la linea di retroazione, quella che va al pin adj, deve fare il più breve percorso possibile e senza avvolgere linee di potenza, se è possibile.

Poi non è detto che funzioni anche se fai le cose male, ma se segui i pochi suggerimenti vedrai che non avrai alcuna difficoltà faccine/wink.gif

 

razer2k
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Inviato il: 11/9/2010,21:33

QUOTE (Keyosz @ 18/8/2010, 01:44)
x Razer2k: non credo proprio che quella bobina regga la corrente dell'integrato, potrebbe scaldare molto a bruciarsi, ti consiglio vivamente di usare quelle sui toroidini ad anello, come consiglia Tux se proprio non ne trovi di già fatte prendine una da un alimentatore pc rotto e riavvolgila con una cinquantina di spire, il valore di induttanza non è critico ma il filo deve essere adeguato a sopportare la corrente di 3-5A.

Sostituita un paio di giorni dopo con una presa da un alimentatore pc, ha 34 spire. Quella piccolina scaldava a tal punto da annerirsi al centro faccine/biggrin.gif .

Provando a desolfatare una batteria per moto (12ah) ho notato 2 fenomeni.
1)A batteria carica collegando una piccola lampada, la tensione scende con una certa velocità. Successivamente provando una lampada per auto (50w) sembra che la batteria aumenti la sua capacità. Infatti ricollegando la prima lampada (3w) la tensione scende molto più lentamente.

2) rimontandola sulla moto, è stata usata per 3 giorni. Al quarto giorno, dopo tolta dal box, non aveva più spunto sufficiente per avviare la moto.

ricaricandola il problema si risolve faccine/smile.gif


 

jiosi
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Inviato il: 17/9/2010,10:48

Salve, la costruzione proseque a piccoli passi, ho il trasformatore già montato, il ponte di diodi collegato per fare la 24 Volt DC e con un diodo e resistenza 16V 2200uf sta funzionando la ventola di raffreddamento che c'è di solito nell'alimentatore x PC.
Avrei ancora alcune domande: faccine/argue.gif

La resistenza da 15 Ohm 30 Watt può essere sostituita con altre e fra che range di valori?


La resistenza da 4700 Ohm va bene se è da 1/8 di Watt?

Per non aspettare la Fiera di Gonzaga per prendere l'LM2576-ADJ (sempre che si trovi...) visto che ho letto che è molto comune dove potrei andare a frugare per trovarne uno? In pratica per cosa si usa di solito?
Grazie jiosi

 

Keyosz
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Inviato il: 17/9/2010,19:57

Come resistenza di carico puoi usare qualsiasi resistenza co somma di resistenze in parallelo purchè dissipino una potenza complessiva compresa tra 20 e 30W a 12V, puoi anche usare una lampadina 12V 20W come quella degli stop della macchina, la trovi all'ipermercato intorno a 1€.

La resistenza da 4700 è meglio che sia da 1/4W perchè è sottopopsta a impulsi di sovratensione (quelli che desolfatano), se la rimpicciolisci troppo nella sua dissipazione potrebbe anche bruciare, meglio stare tranquilli, se mai puoi farla con due resistenze da 10K in parallelo che fanno circa 5K, che va benissimo come valore sostitutivo, poichè se metti due resistenze in parallelo la resistenza finale dimmiuisce ma la potenza dissipabile si somma.

Non ho idea dove tu possa trovare quell'integrato, poichè nell'industria dell'elettronica usano una infinità di varianti di circuiti switching per gli stadi alimentatore, ne ho visto così tanti diversi tra loro di circuiti negli apparecchi di consumo che non saprei neanche catalogarli, quindi non saprei proprio cosa dirti, prova sul sito della rs components, costano un pò più del normale ma forse li hanno e te li spediscono.

 

jiosi
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Inviato il: 19/9/2010,14:52

Ciao Keyosz, sei sempre molto preciso e gentile ma, per mia colpa/ignoranza non capisco bene le tue spiegazioni. faccine/wub.gif faccine/sick.gif

relativanente al post precedente:

CITAZIONE
Come resistenza di carico puoi usare qualsiasi resistenza co somma di resistenze in parallelo purchè dissipino una potenza complessiva compresa tra 20 e 30W a 12V, ................

Sulle resistenze a filo che ho in casa ho dei valori in Ohm (n° 4 da 10W e 470 OhmJ, n° 2 da 10W e 0Ω68J, n° 1 da 10W e 1K2J, ed alcune altre da 5W con diversi valori in Ohm.... )
ma non si parla di Volts.... Intendi dire che non importa il valore omnico ma basta che siano 20/30W per cui se metto in parallelo 2/3 resistenze qualsiasi fra quelle da 10W che ho va bene? faccine/bye2.gif

 

Ferrobattuto

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Inviato il: 19/9/2010,21:19

Il valore omico è importantissimo..... DEVE essere il più possibile uguale a quello dello schema di Key, altrimenti il tutto non funziona bene. Sullo schema c'è scritto 15 Ohm, per cui deve essere più o meno di 15 Ohm. Deve poter sopportare 30W. Se non ne hai puoi mettere due da 33 Ohm 15W in parallelo (33 : 2 = 16,5), oppure tre da 47 Ohm 10W, sempre in parallelo (47 : 3 = 15,66 Ohm).
Oppure puoi fare una serie: tre da 4,7 Ohm in serie (4,7 + 4,7 + 4,7 = 14,1 Ohm) da 10 W, oppure cinque da 3,3 Ohm (3,3 x 5 = 16,5 Ohm) da 3 W in serie.......

Per esempio: se usi quelle da 470 Ohm non ottieni l'effetto desolfatante, se usi quella da 0,68 Ohm (0x68J) metti in corto luscita del circuito, ecc ecc. Non puoi usare valori a casaccio.
I Volt non possono comparire sull'etichetta di una resistenza, in quanto non interessano la resistenza stessa ma il circuito in cui è inserita. La stessa resistenza puoi inserirla in circuiti con tensioni diverse.
Nel caso specifico, quella resistenza di 15 Ohm è usata come carico, che a 12V risulta di 0,8A, per una dissipazione continua di 9,6W. Chiaramente è sovradimensionata per non farla scaldare troppo e bruciare, per cui è da 30W. Puoi usare due lampadina da 5W a 12V in parallelo ottenendo esattamente lo stesso risultato.

Come vedi di soluzioni ce ne sono tante. Io però ti consiglierei di dare una scorsa alle formulette della legge di Ohm, prima di metterti con le mani in pasta a fare un montaggio, altrimenti l'unica soluzione è seguire fedelmente quello che riporta lo schema.
Saluti.
Ferro

 

PinoTux

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Inviato il: 19/9/2010,21:51

Ciao a tutti, io ho usato due resistenze a filo da 39Ω collegate in parallelo e montate davanti alla ventola in aspirazione così da essere raffreddate dal flusso d'aria, è possibile vederle nelle foto che ho postato qualche pagina fa...
Ariciao
Pino



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Keyosz
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Inviato il: 20/9/2010,15:08

Se non siete sicuri e non volete mettervi li a fare calcoli con la legge di hom usate le lampadine a 12V, la cui potenza sia compresa tra 10 e 20W, è semplice e siete sicuri del risultato, per il circuito desolfatante che sia una lampadina o una resistenza corazzata non fà differenza, basta che sia un carico resistivo il più possibile vicino a 20W, poi come diceva Ferro se hai solo lampadine da 10 o 5W mettine in parallelo quanto bastano ad arrivare alla potenza giusto, quello che conta è che il carico resistivo arroba una certa corrente sull'uscita in modo da far generare gli impulsi giusto al regolatore, l'assorbimento non deve essere troppo basso se no non sortisce alcun effetto ma allo stesso tempo non deve consumare troppo se no il regolatore finisce per alimentare solo la resistenza/lampadina e non ricarica la batteria.

 

jiosi
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Inviato il: 25/9/2010,23:52

Ciao a tutti, ho finito di montare il diodo shottky LM2576-ADJ preso in fiera a Gonzaga, ho collegato il circuito ai 24 volt DC, ho messo una lampadina da 20 W E......... NON SI ACCENDE!!! http://i295.photobucket.com/albums/mm158/Dreamgraphic_forumcommunity/ciau.gif ho provato col tester e non esce neanche 1 volt... non capisco dove ho il problema. Comunque ora vado a dormire sperando che la notte porti consiglio e..... qualche volt ForumEA/us/img27/2559/buh.gif

Allora, riprendo questa mattina dopo un "buon sonno", ho rilevato che:

La tensione in alternata all'uscita del trasformatore da 100VA è di 25 Volt.
All'uscita del ponte di diodi a vuoto ho 38 volts, col circuito collegato 34,3 v.
Sempre in tensione al condensatore poliestere da 330nf (vicino all'elettrolitico) 34,2 v mentre all'altro condensatore da 220nf in zona trimmer 1,5 v.
Da ignorante ho provato a sostituire tale condenzatore ma senza risultato anzi, non leggo più tensione.

Ho misurato il voltaggio tra il capo 4 dell'LM2576-ADJ ed i poli + e - in uscita ma non c'è tensione.... ho strinato l'integrato?
Per fortuna ne ho presi 2... Forse il voltaggio in ingresso è troppo alto? Se è così cosa uso per farlo scendere? grazie... non vorrei fondere anche il secondo LM2576-ADJ faccine/diespam.gif
jiosi



 
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