"Per NonSoloBolleDiAcqua: Non credo di essere riconosciuto all'anagrafe sotto tali spoglie, e comunque non offendo ma mi limito solo a rilanciare..se rileggi dall'inizio la discussione che ho presentato puoi notare che chi ha cercato di fomentare sin dal principio discussioni litigiose sono stati tutti tranne me..io al massimo nel modo di controbattere sono un po diretto ma non offendo con epiteti come hai fatto tu ora."


Ricordo ai signori bloggers che sono apprezzate considerazioni costruttive concernenti la discussione sulla produzione di acqua pesante per la realizzazione del processo di fusione fredda per la generazione di energia elettrica infinita, fai-da-te e eco-compatibile;

Fusione Fredda:(Densità energetica e Ordine di grandezza)
Utilizzando tutto il reticolo di 1[gr] di palladio e 1[litro] di acqua pesante si riuscirebbe ad ottenere decine di KW per secoli.

Saluti

Bene. Ho cambiato il titolo della discussione per evitare ambiguità (era Produzione ACQUA PESANTE, Soluzioni economiche per la produzione).

NonSoloBolleDiAcqua chi ti deve smentire non sono io che ti presento la discussione, ma tutti coloro che credono in questa tecnologia..lo fanno da molto ma non te ne sei ancora accorto così come il resto delle persone che ancora credono ai prestiti regionali per l'acquisto del fotovoltaico o realtà similari.


Video suggerito:
[www.youtube-nocookie.com/watch?v=iiFE4GLpePk&feature=related]

Sono apprezzate da parte degli iscritti al forum, considerazioni concretamente indirizzate alle esperienze sulla teconologia denominata fusione fredda

Saluti

Il thread è leggermente confuso.Come ribadito a più riprese,il deuterio non ha segreti particolari,da 10 Kg di acqua ne possiamo agevolmente ricavare 1 grammo da sfruttare come meglio crediamo per anni e anni.
Il problema è: si parla del caricamento di deuterio nel palladio,o di centrali atomiche? O dobbiamo stare a livello teorico,e fare due chiacchiere tanto per parlare?
Un metodo di estrazione particolarmente economico ce l'avrei pure,ma non mi sogno minimamente di pubblicarlo su un Forum pubblico per poi,magari,far ingrassare le tasche di qualche industriale.Che lo rivenderebbe al medesimo prezzo di oggi,introitando ancora più denaro.

Dovrei replicare alla bicicletta......... , ma visto che sto pedalando non ho abbastanza energia per la replica........ora aspetto la venuta dei minireattori nucleari alla LIDL

NonSoloBolleDiAcqua in un burrone ci siamo finiti tutti quanti purtroppo..

L'unica speranza è quella di realizzare una tecnologia capace di illuminare tutto il pianeta facilmente e con costi accettabili.

Ci siamo riusciti gia una volta con INTERNET, dobbiamo riprovarci ancora..

Se qualcuno fosse interessato a discutere costruttivamente sul discorso intavolato sarebbe un piacere cercare sbocchi per liberare le popolazioni dalla schiavitù.

Spero di avere al piu presto dei contatti utili.

Saluti

Bhè, il vecchio Land Rover lo mandi ad olio di semi...... La terra ce l'hai. Oppure ci metti un bel pacco batterie, un motore elettrico, e ti fai un eolico più grosso. Magari devi andare piano..... Ma poi, per i campagnoli come noi, che ci sarebbe di male per gli spostamenti locali un bel carretto col cavallo? O al limite un cavallo senza carretto?
Scheeeerzo............ Per chi non l'avesse capito.
Ciao.
Ferro

per il cavallo non ci scherziamo sopra, che qui da me ci sono un sacco di allevamenti di cavalli.
Domenica scorsa per esempio ho visto passare una famiglia completa con 4 cavalli (2 grandi, uno piccolo e un pony) vestiti alla Clint Eastwood...
una roba del genere insomma:



del resto le parole: Rodeo, Lazo, Rancho, Salon, San Francisco, Florida, Montana, Texas.. ecc, non sono certamente inglesi.

Riguardo alla Land Rover ovviamente sto coltivando gli ulivi... mica vorrai che metta nel serbatoio del volgare oliaccio? Come minimo Olio extravergine di oliva con spremitura a freddo!!

CMQ tempo fa dei sudamericani avevano fatto una modifica a un serie 2 convertendo in elettrico. Guadagnava in stabilità e perdeva in autonomia, ma ho visto un video in cui affrontava una salita incredibile senza problemi. Ora non lo trovo, dovrei cercare nel forum argentino o in quello cileno... non ricordo bene.

ciao
MaX

Scusate, non per risultare ripetitivo, ma potreste discutere di cose attinenti a ciò che leggete nelle pagine precedenti?! grazie anticipatamente per la comprensione..

Si richiede la possibilità di discutere sulle metodiche di produzione fai-da-te di acqua pesante e indicazioni utili a realizzare sperimentazioni sulla fusione fredda.

Vi ricordo l'oggetto della discussione aperta:

FUSIONE FREDDA, Soluzioni economiche per la produzione dell'acqua pesante

Saluti

P.S. per Max_linux: possibilmente la prossima volta la foto inviala in formato poster o murales..

Per NonSoloBolleDiAcqua: Il poker si fa con 4 assi per cui mancherebbero altri 3 assi all'appello e li sto cercando in questo forum sia per capire nuove tecniche per la realizzazione della fusione fredda a basso costo, che per la produzione di acqua pesante che sinora ha dato i migliori risultati di sperimentazione;

Anch'io ho provato a creare un consorzio no profit di tutti gli oleifici presenti nella mia regione, ma purtroppo le istituzioni non appoggiano ciò che è gratuito anche se a beneficiarne sarebbe l'ambiente tutto (compresi i funzionari istituzionali)..accise e aziende petrolifere vanno contro questi ideali e purtroppo non se ne esce sino alla prossima rivoluzione fatta per eliminare tutte le figure presenti al governo attualmente;

Qualora un qualsiasi blogger leggendo questa discussione abbia voglia di fare ricerca nel campo della fusione fredda al fine di creare un'alleanza di idee e suggerimenti reciproci, sarò ben contento di fare da nodo comunicativo.

NO al nucleare inquinante, SI alla Fusione Fredda fai-da-te e eco-compatibile

Saluti

È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio - A. Einstein

Fusione fredda realizzata a Bologna. Sarà vero?

Un fisico e un ingegnere annunciano di esser riusciti a produrre quantità enormi di energia a basse temperature partendo da pochi grammi di nichel. Ma alcuni restano scettici.

“Abbiamo realizzato la fusione fredda”

L’incredibile annuncio parte da un capannone nella zona industriale di Bologna e piomba dritto sulle pagine dei giornali. A lanciarlo sono Sergio Focardi, professore emerito di fisica all’Università di Bologna, e Andrea Rossi, ingegnere. Nel capannone è stato riunito un gruppo di giornalisti e docenti universitari, un normale banco da lavoro alloggia un piccolo macchinario, l’esperimento viene avviato, il macchinario entra in funzione e comincia a produrre energia: 12 kilowattora a fronte di un apporto in ingresso di appena 600 wattora. Quello che sembra un comune, noioso, esperimento di fisica potrebbe essere la chimera energetica che dal 1989 occupa i sogni dei fisici nucleari di tutto il mondo. Produrre energia di fusione a temperature inferiori ai 1000 gradi Kelvin. Nome d’arte: fusione fredda.

Ma cos’è successo qualche giorno fa nel capannone di via dell’Elettricista? Rossi e Focardi hanno davvero realizzato la fusione fredda con un reattore da tavolo, oppure è entrato in gioco qualche altro fenomeno? La comunità scientifica, al riguardo, è già divisa.

"O decidiamo che il principio di conservazione dell’energia è violabile”, ci spiega Sergio Focardi, uno dei due padri dell’esperimento, “ oppure quella a cui abbiamo assistito è una reazione nucleare in piena regola”. Focardi si riferisce al fatto che, nell’esperimento di Bologna, si è ottenuta un’ efficienza energetica senza precedenti, assolutamente non paragonabile ai processi di produzione energetica comunemente utilizzati. “ I materiali di partenza del nostro processo sono nichel e idrogeno, questo viene scaldato a una certa temperatura con una normale resistenza”, racconta Focardi, “ arrivati alla temperatura d’innesco si inizia il processo di produzione di energia: gli atomi di idrogeno penetrano nel nichel e lo trasformano in rame. O almeno, questa è la nostra interpretazione.”

Focardi parla di interpretazione, poiché è lui il primo ad ammettere che la dinamica di questo processo non è ancora completamente dimostrabile, si sa solo che avviene, che è riproducibile e che in alcuni casi può portare alla produzione di energie anche 200 volte superiori a quelle di partenza. L’esperimento di Bologna sarebbe infatti solo la prima dimostrazione pubblica di una scoperta che Rossi e Focardi replicano in varie forme fin dal 2008. Al punto che, in un articolo intitolato " A new energy source from nuclear fusion" , e pubblicato lo scorso marzo sul Journal of Nuclear Physics, elencano i risultati di almeno altri sei esperimenti e spiegano come l’energia prodotta si è rivelata utilizzabile per alimentare generatori e, in alcuni casi, riscaldare ambienti.

Il processo di fusione fredda brevettato da Andrea Rossi e coadiuvato da Sergio Focardi potrebbe dunque rappresentare un nuovo metodo per produrre enormi quantità di energia a basse temperature, con poco dispendio economico (sono necessari solo pochi grammi di Nichel per ottenere energie utili), reattori nucleari di dimensioni ridotte (in laboratorio ne hanno testato uno grosso quanto una mano) e con rischi contenuti, dal momento che la schermatura al piombo avrebbe dimostrato di contenere la diffusione di raggi gamma.


Ma nonostante ciò, i sorprendenti risultati di Bologna sono stati accolti con cautela, e in alcuni casi con scetticismo, da parte della comunità scientifica. A questo proposito abbiamo contattato Antonio Zoccoli, direttore dell’ Infn di Bologna, uno dei testimoni dell’evento di via dell’Elettricista.

“ Innanzitutto non bisognerebbe parlare tanto facilmente di fusione, quello che è stato pubblicizzato venerdì è stato un dispositivo che produceva energia. Bisogna verificare due cose: che la produzione di energia sia reale; e come questa energia è stata prodotta”, afferma Zoccoli: “ perché è vero, molte volte in passato ci sono state scoperte ottenute in via sperimentale poi spiegate in maniera teorica. Ma la nostra misura sperimentale non porta alcuna evidenza che in questo caso ci siano state reazioni nucleari.”

Tra i motivi che inducono Zoccoli a prendere con cautela i risultati di Bologna c’è il fatto che i rilevatori presenti nel capannone venerdì non hanno registrato alcuna produzione di fotoni, particelle che dovrebbero invece essere prodotte da una simile reazione. Nonostante ciò Zoccoli, rimane speranzoso che la fusione fredda presentata venerdì trovi presto una spiegazione scientifica che possa sorreggerla: “ È come se qualcuno affermasse di aver trovato una cura per il cancro a cui nessuno aveva mai pensato prima”, spiega Zoccoli; “ Una persona saggia, prima di urlare al miracolo, si preoccuperebbe di trovare una spiegazione scientifica valida. Allo stesso modo, venerdì ho visto la produzione di 15KiloWatt per mezz’ora. Effettuando misure sistematiche di lunga durata (dell’ordine di mesi o settimane) in cui si misura sia l’energia in ingresso e in uscita, sia eventuali prodotti nucleari, allora a quel punto posso accettare che si possa trattare di una reazione nucleare.”

Nel frattempo, già da mesi l’articolo pubblicato su Journal of Nuclear Physics alimenta un acceso dibattito a livello internazionale. “ Gran parte dei colleghi hanno ignorato l’articolo”, commenta in proposito Focardi: “ i giovani invece si sono dimostrati più inclini ad accettarlo. Il fatto è che nell’opinione generale queste cose succedono nelle stelle e non in laboratorio. Ma la fisica è una scienza sperimentale, e se uno le cose le fa”, conclude il fisico, “ allora accadono”.

Ci credo che questa notizia ha scosso il mondo della fisica, il principio fisico è tutt'ora ritenuto impossibile! Questi scienziati hanno scoperto in via sperimentale una "reazione" sconosciuta a livello teorico. Esattamente quello che è successo con i motori a vapore, prima sono stati inventati, e poi i teorici hanno spiegato il principio in formule matematiche. Lo scetticismo rimane comunque molto elevato, perchè ci sono dei passaggi veramente molto oscuri, come per esempio la trasformazione spontanea del nichel in rame, cosa effettivamente fuori dalla fisica "standard".

Link di riferimento per il video dell'esperimento:
http://www.youtube.com/watch?v=z-0WvK2b7dU...embedded#at=236

Immagine Allegata: fusione fredda

Nuovo esperimento di Fusione fredda rifatto in pubblico dai professori italiani Focardi e Rossi


Il risultato è stato di 200 volte l’energia termica d’ingresso e di 100 volte quella elettrica. E tutto senza produzione di neutroni tramite una reazione di Nichel con idrogeno. Una reazione semplice, che apre le porte all’energia pulita ed illimitata per l’uomo.

Così si produce energia pulita in casa con la fusione fredda. Per qualcuno è “la più grande scoperta scientifica di tutta la storia dell’umanità”, ma in Italia sembra che faccia fatica a decollare.

Fusione fredda - Un’espressione che rimanda a complessi studi fisici di poca fruibile applicazione. Eppure basta poco per capire come i benefici, anche in termini di produzione di energia pulita e di tipo termico, possono essere così enormi da spingere qualcuno a definire il lavoro del fisico Sergio Focardi “la più grande scoperta scientifica di tutta la storia dell’umanità”.

Insieme all’ingegnere Andrea Rossi hanno utilizzato una macchina dalle dimensioni ridotte per realizzare una possibile rivoluzione. E per dimostrare che non c’è nulla di segreto, o meglio di inventato, hanno chiamato a raccolta (lo scorso gennaio a Bologna) giornalisti e scienziati affinché vedessero con i loro occhi i risultati del loro esperimento.

“Abbiamo riscaldato a una temperatura non molto alta un sistema formato da nichel e idrogeno con il risultato che il nucleo di idrogeno è penetrato nel nucleo di nichel generando una reazione nucleare che ha liberato energia”. Nucleare che, almeno in questo caso, significa energia pulita: “Abbiamo fatto fare una serie di controlli ed è stato verificato che non c’è emissione di neutroni. Se non ci sono neutroni non ci sono nemmeno scorie nucleari”.

Come accennato, la macchina per produrre energia presenta dimensioni molto ridotte tale da renderla commerciabile. “Ma non in Italia”, si affretta a specificare Focardi, sottolineando come “richieste ce ne sono tante, il problema è valutare le finalità di chi si mostra interessato al brevetto”.

Immagine Allegata: Andrea Rossi e Sergio Focardi