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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Geologia e Sismologia - Studio di Sismografi e Precursori

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Fukushima Sequenza degli Eventi
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simpalele
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Inviato il: 24/4/2011,15:36

Ringrazio livingreen per i disegni molto tecnici e precisi. Per i non addetti aggiungerei che quella rimasta in funzione a Fukushima e' indicata come Recirc pump A (si ottiene in alcuni reattori anche una modulazione della potenza considerevole solo da questa pompa).


CITAZIONE (mac-giver @ 24/4/2011, 15:55)
scusami living, ma nel disegno su postato, si vede che l'acqua passa dentro al reattore è che trasformata in vapore muove le turbine è giusto o no?

quindi se le turbine si fermano che succede?

non ci sto capendo più niente..
faccine/wacko.gif

perchè dal disegno sembra che in caso di arresto della circolazione dell'acqua , non ci sia altro modo di raffreddare il reattore se non facendo ripartire quella pompa sotto al condensatore giusto?

allora non è la turbina che fà circolare l'acqua nel circuito ma è la pompa che prende l'acqua dal condensatore e la rimanda nel reattore..il quale crea il vapore che fa girare la turbina.. giusto?

quindi se la turbina si ferma ma la pompa continua a funzionare il raffreddamento dovrebbe cmq essere assicurato giusto?

Esatto hai compreso perfettamente. Sono le batterie che hanno assicurato il raffreddamento dopo lo scram (contrariamente a quanto asserito da infiltratospeciale). Il calore era molto alto ed una delle pompe e' andata prima dell'esaurimento delle batterie ma il resto dei backup ha funzionato correttamente fino alla fine.
Credo siano pompe mosse da inverter specifici (necessari per la regolazione fine) e quindi riattacare l'energia con i controlli allagati era presumibilmente impossibile.




Modificato da simpalele - 24/4/2011, 16:53
 

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Inviato il: 24/4/2011,16:43



questo e' il timeline degli eventi occorsi dall'inizio della crisi ad oggi:

11 Marzo 2011 - 14:46
Scossa di terremoto di 9° Richter. I reattori 1, 2 e 3 vanno in SCRAM automaticamente. Salta la linea elettrica "nazionale" e partono i generatori di emergenza (diesel). I reattori 1 e 2 non funzionano correttamente e viene dato l'allarme.

11 Marzo 2011 - 15:46
Lo tsunami provocato dal sisma si abbatte sulla centrale con un'onda di 14 metri. I generatori subiscono danni e smettono di funzionare.
Secondo i rapporti e le testimonianze, le operazioni nella centrale sono state focalizzate sul reattore 2 per salvaguardare e mettere in salvo (immagino) il materiale fissile. Lo spegnimento dei reattori 1 e 3 non e' andato a buon fine e sono iniziati i problemi a cascata.

11 Marzo 2011 - 16:00
E' stato istituita l'unita' di crisi. Non si sa se vi sia stata o meno fuga radiattiva.

11 Marzo 2011 - 19:03
Viene dichiarato lo stato di emergenza nucleare nazionale confermando fughe radioattive dalla centrale di Fukushima Daiichi.

11 Marzo 2011 - 21:00
Viene dato l'ordine di evacuazione in un raggio di 3 km dalla centrale. A Fukushima Daiichi la mancanza di energia elettrica fa aumentare la pressione negli impianti come cnseguenza dell'aumento della temperatura dovuta alla mancanza di raffreddamento.

12 Marzo 2011 - 02:44
Le batterie dell'impianto di raffreddamento del reattore 3 si esauriscono.

12 Marzo 2011 - 04:15
Le barre di combustibile del reattore 3 restano esposte. Il livello dell'acqua diminuisce.

12 Marzo 2011 - 05:30
Viene scaricato parte del vapore dal reattore 1, nonostante il rischio di produzione di idrogeno.

12 Marzo 2011 - 10:09
Viene confermato il rilascio in aria di vapore dal reattore 1.

12 Marzo 2011 - 10:58
La pressione nel reattore 2 e' troppo alta. Viene scaricato parte del vapore in aria.

12 Marzo 2011 - 15:30
Evacuazioni in corso in un raggio di 10 km dalla centrale Fukushima-Daiichi e in un raggio di 3 km dalla centrale Fukushima-Daiini

12 Marzo 2011 - 15:36
Esplosione di idrogeno nel reattore 1. L'edificio esterno collassa.

12 Marzo 2011 - 18:36
4 feriti a causa dell'esplosione al reattore 1.

12 Marzo 2011 - 21:40
Zone di evacuazione intorno a Fukushima 1 e 2 aumentate rispettivamente a 20 e 10 km.
Nuovo scarico di vapore dal reattore 1. Mediante le autopompe dei vigili del fuoco viene iniettata acqua di mare all'interno dei reattori.

13 Marzo 2011
Fusione parziale delle barre per i reattori 1, 2 e 3. I reattori 1 e 3 sono stati "ventilati" per scaricare la presione ed sono stati riempiti con acqua e acido borico per evitare ulteriori reazioni nucleari.

14 Marzo 2011
Esplosione al reattore 3. Nell'esplosione viene danneggiato l'apparato per l'approvvigionamento dell'acqua al reattore 2.

15 Marzo 2011
L'immissione di acqua all'interno del reattore 2 e' impossibile a causa dei danni provocati dall'esplosione al reattore 3. Un'esplosione alla "pressure suppression room" provoca danni al contenimento del reattore 2.
Incendio nell'edificio 4 che contiene le barre di combustibile esausto. Forte aumento delle radiazioni, successivamente scese a 400 millisievert per ora nei pressi dell'edificio del reattore 3.

16 Marzo 2011
L'acqua nella piscina del materiale esausto nell'edificio 4 inizia a bollire alle 14:30. Ancora fumo bianco proveniente dal reattore 3. I 50 operai volontari rimasti all'interno della centrale vengono messi in stand-by a causa del forte aumento delle radiazioni registrato essere fino a 1 Sv/h. Gli operai vengono allontanati a causa delle radiazioni e di rumori sospetti alle "pressure suppression room" di alcuni reattori.
Inizia il versamento dell'acqua nei reattori 5 e 6.

17 Marzo 2011
Nel corso della mattinata, gli elicotteri versano acqua di mare sulle piscine dei reattori 3 e 4 riempiendole nuovamente. Dopo vari tentativi di raffreddare il reattore 3, la TEPCO aspetta 3 giorni prima di prendere la decisione di usare le pompe per il calcestruzzo.

18 Marzo 2011
139 pompieri raggiungono la centrale con oltre 30 mezzi ed una piattaforma di 22 metri dalla quale sparare acqua. Per il 2° giorno consecutivo vengono registrati alti livelli di radiazioni a 30 km a nord-ovest della centrale (150 microSievert per ora).

19 Marzo 2011
153 vigili del fuoco sostituiscono il precedente gruppo riempiendo la piscina del reattore 3. La temperatura dell'acqua nella piscina, dopo 7 ore di lavoro scende al di sotto dei 100°C.

20 Marzo 2011
Riallacciata latensione a 2 reattori. Riparati i generatori diesel del reattore 6 e fatti ripartire quelli del reattore 5.
La pressione nel reattore 3 aumenta ma l'apertura delle valvole di sfogo del vapore non ha portato alcun beneficio.

21 Marzo 2011
Ancora fumo dal reattore 3 tra le 15:55 e le 17:55. Fumo anche dal reattore 2 accompagnato dall'aumento delle radiazioni.
Iniziata la posa in opera di nuove linee elettriche per i reattori 4 e 5.
Le pompe dei reattori 1, 2 e 3 sono danneggiate e vanno sostituite.

22 Marzo 2011
Ancora fumo dai reattori 2 e 3. Collegata l'alimentazione esterna al reattore 4. Continua l'iniezione di acqua di mare nei reattori 1, 2 e 3.
La sala di controllo del reattore 3 e' tornata operativa.

23 Marzo 2011
Ancora fumo dal reattore 3 nel tardo pomeriggio. Il fumo nero e grigio si e' sprigionato da un incendio sviluppatosi dal reattore pesantemente danneggiato. Le tubature per l'immissione dell'acqua nel reattore 1 sono state riparate. Le radiazioni raggiungono Tokyo tramite le condotte dell'acqua potabile.

24 Marzo 2011
Ancora iniezione di acqua di mare nei reattori 1,2 e 3. I livelli di radiazioni nei pressi della centrale sono di 200 microSievert per ora. La sala controllo del reattore 1 torna ad essere operativa.
La temperatura dei reattori 1,2,3 e 4 continua a diminuire di 11-17°C (senza specificare da quanto e' partita).

25 Marzo 2011
Rilevata possibile crepa nel reattore 3. Acqua radioattiva presente nei locali turbina dei reattori 1 e 2 e nel seminterrato del 3.
Ampliata la zona di evacuazione a 30 km. Il mare e' contaminato con valori 1250 volte superiori alla norma.

26 Marzo 2011
Inizio pompaggio di acqua dolce nei reattori. Livelli di radiazioni scesi a 170 microsievert per ora.

27 Marzo 2011
Acqua altamente radioattiva presente negli edifici 2 e 3.
Il livello di radiazione presente negli edifici e' di oltre 1000 milliSievert e la causa e' quasi certamente dovuta a fissione atomica ancora in corso. Le riprese aeree con un elicottero denotano quanto segue:
- vapore dagli edifici 2, 3 e 4.
- il tetto dell'edificio 2 e' gravemente danneggiato ma ancora intatto.
- l'edificio 3 e' parzialmente distrutto dall'esplosione di 2 settimane prima.
- le pareti dell'edificio del reattore 4 sono crollate.

28 Marzo 2011
La fusione delle barre in 2 reattori hanno rilasciato forti dosi di radiazioni nelle acque di raffreddamento trapelata poi nel seminterrato delle sale turbine delle rispettive unita'. Per ridurre la quantita' di acqua in queste zone viene ridotto il pompaggio dell'acqua nel reattore 2 da 16 tonnellate l'ora a 7 tonnellate l'ora. Interrotti i lavori per ripristinare le pompe e l'alimetazione nei 4 edifici.
Trovate tracce di plutonio all'esterno della centrale.

29 Marzo 2011
L'acqua iniettata nei reattori 1,2 e 3 defluisce nelle trincee al di fuori degli edifici limitando l'attivita' dei tecnici.

30 Marzo 2011
La TEPCO dichiara di non sapere come fare per risolvere i problemi. Inviati camion per pompare calcestruzzo da USA e CINA (62 metri di altezza!!!!).

2 Aprile 2011
L'acqua del reattore 2 arriva al mare.

3 Aprile 2011
Falla individuata.

4 Aprile 2011
Viene presa la decisione di pompare azoto gassoso nei reattori 1,2 e 3 per espellere ossigeno ed impedire l'esplosione dell'idrogeno.

6 Aprile 2011
Falla parzialmente riparata con vetro liquido. Autorizzato lo scarico in mare di 11500 tonnellate di acqua contaminata. Rilevate tracce di iodio 131 fino a 7.5 milioni di volte superiore al limite ligale nel mare antistante la centrale.

7 Aprile 2011
Iniziata l'immissione di azoto nel reattore 1. Evacuati gli operai a seguito di una nuova scossa. Nessun ulteriore danno e' stato registrato ma la temperatura del reattore 1 ha iniziato ad aumentare. Rilevata un leggero e costante aumento della pressione nel reattore 1 nei 10 giorni precedenti. Aumento di radioattivita' oltre i 100 Sievert per ora. Alcuni report parlano di 30 Siever per ora. La Tepco dichiara che non e' certa dei valori di radiazione e pressione rilevati.

8 Aprile 2011
Status del reattore 1:
- Combustibile danneggiato al 70%
- Condizioni del Vessel sconosciute
- Contenimento integro
- Sistema di raffreddamento principale non funzionante
- Sistema di raffreddamento secondario non funzionante
- Struttura dell'edificio danneggiata con pareti e tetto distrutti
- Barre di combustibile esposte e in fusione parziale o totale

Status del reattore 2:
- Combustibile danneggiato al 30%
- Condizioni del Vessel sconosciute
- Contenimento danneggiato e possibili crepe
- Sistema di raffreddamento principale non funzionante
- Sistema di raffreddamento secondario non funzionante
- Struttura dell'edificio danneggiata
- Barre di combustibile esposte e in fusione parziale o totale

Status del reattore 3:
- Combustibile danneggiato al 25%
- Condizioni del Vessel sconosciute
- Contenimento integro
- Sistema di raffreddamento principale non funzionante
- Sistema di raffreddamento secondario non funzionante
- Struttura dell'edificio danneggiata con pareti e tetto distrutti
- Barre di combustibile esposte e in fusione parziale o totale

18 Aprile 2011
I noccioli dei reattori 1, 2 e 3 sono quasi certamente fusi ma non dovrebbero fuoriuscire all'esterno dei reattori stessi.

22 Aprile 2011
Area di evacuazione allargata da 20 a 50 km dalla centrale di Fukushima Daiichi. I residente dovranno lasciare la zona entro 1 mese.




Modificato da mac-giver - 27/4/2011, 00:02
 

mac-giver

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Inviato il: 24/4/2011,20:57

ora.. alla luce di tutto.. possiamo fare una previsione di cosa dobbiamo aspettarci da questo disastro?

parlando da tecnici e togliendo la parte emotiva.. cosa pensate che possa succedere nei prossimi mesi? propongo degli scenari possibili..

1) risoluzione totale del problema, spiegare come sia possibile risolverlo

2)peggioramento della situazione ;spiegare perchè dovrebbe peggiorare

3) nel caso tutto rimane così in stand by e dovessero allargare la no entry zone tra qualche settimana, perche secondo voi?

4) se si venisse a sapere che il combustibile stoccato è di molto superiore a quello dichiarato cosa cambia nel caso scenario 2?


5) la catastrofe totale come potrebbe avvenire? cosa intendo per catastrofe totale? la peggiore evoluzione possibile in un incidente come questo..

grazie per le possibili risposte e chiarimenti..
faccine/unsure.gif






Modificato da mac-giver - 27/4/2011, 00:08
 

livingreen

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Inviato il: 24/4/2011,21:48




Mac, la situazione è in evoluzione ma si sta lentamente stabilizzando: i reattori ora sono raffreddati, le perdite accessibili sono bloccate e le radiazioni, dovute per la maggior parte allo iodio, sono in rapida diminuzione per il breve tempo di dimezzamento. La centrale ovviamente è defunta, il suo futuro è solo la messa in sicurezza e lo smantellamento: probabilmente, dopo le bonifiche, verrà protetta con muri di contenimento e lasciata "raffreddare" per parecchi anni.
Il combustibile delle piscine sta per essere evacuato tramite le gru che sono arrivate, e dopo comincerà la bonifica delle aree esterne, comprese quelle limitrofe alla centrale. Per la contaminazione da Cesio137, probabilmente si procederà (compatibilmente con le ricostruzione dopo lo tsunami delle città), a fare bonifiche "flash" sulle pozze dove si raccoglie il cesio ddopo le piogge, sia per evitare che raggiunga i fiumi che le infiltrazioni in falda. Per trovarle si possono usare mezzi aerei e l'intera rete composta da forze dell'ordine e cittadini, che coi geiger segnaleranno i punti critici. Per lo iodio non ci sono preoccupazioni, tranne la protezione con le pastiglie di joduro fino al decadimento completo (a occhio, direi quattro mesi)

A questo punto, i problemi rimangono nella centrale, ma ogni giorno si fa un passo avanti.
Sono state predisposte diverse linee ausiliarie, in modo da difendersi dal crollo di una linea per un altro terremoto; sono stati presisposti altri generatori di emergenza nel caso di guasto degli attuali, etc etc. Tutto è ancora più ridondante, ma rimane il problema dell'accesso al drywell ed al wetwell per le riparazioni alle tubazioni: le radiazioni sono troppo alte. Questo significa che si dovranno sopportare le perdite dalle flange, che ci sarà acqua radioattiva da evacuare e filtrare prima di scaricarla in mare. Ma del resto, finche ci saranno perdite, le zone rimarranno radioattive, quindi dovranno trovare un sistema per chiuderle, probabilmente con rapppezzi provvisori posati dai robots (schiume epossidiche?). Se riescono a chiuderle, possono lavare e decontaminare il wetwell, e costruire una camera stagna dve ci sono le perdite per poter lavorare sul resto, o procedere alla riparazione definitiva con manicotti esterni o altro.
A quel punto, possono portare al livello giusto l'acqua nel reattore, coprendo le barre. Nel frattempo, si può riattivare il RHRS e va quasi tutto a posto.

Domanda 2: difficile che peggiori, ormai sono in ballo tutte le risorse per bloccare ogni eventualità, o quasi;
Domanda 3: le misure precauzionali sono doverose, specie se cominciala bonifica che potrebbe rimovimentare la polvere radioattiva depositata;
Domanda 4: in quel caso, ci vuole più tempo per l'evacuazione;
Domanda 5: se capita un'altro terremoto uguale, e le flange danneggiate cedono e si allaga tutto e si perde la tenuta del vessel, ci vorranno anni per riportarsi al punto attuale... e se capita un altro tsunami, ci vogliono altri giorni per lavare ed asciugare tutte le apparecchiature elettriche, e nel frattempo si rischia il meltdown vero. Quello irreparabile.




Modificato da mac-giver - 27/4/2011, 00:11
 

simpalele
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Inviato il: 24/4/2011,23:40

@Mac
Quoto in pieno livingreen con una sola eccezione che riguarda l' RHRS (il sitema che rimuove il calore residuo).
Penso non sara' piu' possibile riattivarlo, e la ragione e' semplice. Il sistema RHRS ha bisogno della sala controlli per essere attivato. La sala e' stata sommersa dallo tsunami ed e' piena di acqua radioattiva. Quindi non e' possibile operarvi almeno al momento. Se anche si riuscisse ad asciugarla i noccioli dovranno essere raffreddati comunque ed ininterrottamente.
Al momento quello che stanno facendo e' iniettare acqua nel core (danneggiato). Quando la pressione diventa insostenibile occorre aprire dal drywell verso l'ambiente (crepe a parte) quel vapore che ricordo e' leggermente radioattivo (core danneggiato). E fino a qui ...
Dopo un mese di acqua salata dubito che l'elettronica di controllo per quanto professionale possa ancora funzionare.
L'unica via e' fare quello che stanno facendo, montare un RHRS alternativo esterno realizzato con semplici scambiatori di calore che hanno accesso all'acqua di mare. Se riescono il cold-shutdown dovrebbe arrivare in breve tempo, diciamo un mese .. via.
Come faranno non mi e' chiarissimo immagino iniettino nel core fuori verso il contenimento (drywell) poi negli scambiatori e ritorno nel core, aspettiamo di vedere. Non e' priva di rischi direi.
Dai dati ufficiali la temperatura e' in lento costante declino e cosi' anche le radiazioni e quindi a meno di una nuova apocalisse tutto si risolve nei tempi predetti. Continua a perdere verso l'ambiente questo e' sicuro. Si era parlato di container impilati e riempiti di cemento ma non so' quanto benefici possano essere poi al fine di lavorare all'interno degli edifici.

 

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Inviato il: 25/4/2011,07:19

Beh, io mi basavo sul fatto che a detta dei comunicati, le sale controllo sono operative. Comunque, potrebbero anche usare dei controlli esterni, per comandarli.
Delle apparecchiature nel wetwell mi preoccupo poco, dovrebbero già essere adatte ad un ambiente...wet. Ho il dubbio invece che ci siano molte apparecchiature inaccessibili nel dywell che dovranno essere byassate, e sono lavori lunghi.

 

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Inviato il: 25/4/2011,09:44

CITAZIONE (livingreen @ 25/4/2011, 08:19)
Beh, io mi basavo sul fatto che a detta dei comunicati, le sale controllo sono operative. Comunque, potrebbero anche usare dei controlli esterni, per comandarli.
Delle apparecchiature nel wetwell mi preoccupo poco, dovrebbero già essere adatte ad un ambiente...wet. Ho il dubbio invece che ci siano molte apparecchiature inaccessibili nel dywell che dovranno essere byassate, e sono lavori lunghi.

Dunque, mi riferivo al comunicato http://english.kyodonews.jp/news/2011/04/85919.html .
E' stata solo una mia supposizione dire "non sara' possibile riattivarlo" altrimenti non comprendo la necessita' di comperare (hanno gia' piazzato l'ordine) degli scambiatori di calore esterni.
Ma puo' essere anche benissimo che riattivino il sistema RHRS originale, per questo non quotavo per intero la tua analisi. Ma sia chiaro POTREI AVER PRESO UN GRANCHIO COLOSSALE!
Non e' chiaro come faranno, e cito testualmente:
CITAZIONE
They would involve heat exchangers and circulation pumps to drain reactor coolant water from the containment buildings, cooling it with seawater and then sending it back to the reactors, the sources said






Modificato da mac-giver - 26/4/2011, 23:52
 

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Inviato il: 25/4/2011,21:55

rimettiamo tutto in ordine

allora.. visto che è venuto un terremoto, mentre tutto tremava, è stato fatto lo scram e quindi in pochi secondi le barre di controllo hanno fermato la fissione..

quando avviene uno scram e non uno schutdown normale visto che la velocità di inserimento delle barre è veloce, il raffreddamento del reattore deve avvenire normalmente per molti giorni se no il solo calore prodotto dal calore residuo e dal normale decadimento del combustibile fa fondere il reattore..

ora, visto che la corrente è venuta a mancare dopo il terremoto, si sono azionati i gen di emergenza che poi con lo tzunami si sono distrutti e quindi le batterie di emergenza hanno potuto fare poco..

vorrei sapere, come sono stati raffreddati questi reattori visto che le pompe non avevano corrente per funzionare?




Modificato da mac-giver - 26/4/2011, 23:55
 

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Inviato il: 26/4/2011,00:57

CITAZIONE
quando avviene uno scram e non uno schutdown normale visto che la velocità di inserimento delle barre è veloce, il raffreddamento del reattore deve avvenire normalmente per molti giorni se no il solo calore prodotto dal calore residuo e dal normale decadimento del combustibile fa fondere il reattore..

Più o meno, si... ma bisogna vederlo nei particolari: quando si arresta il reattore con lo scram, in ogni caso la temperattura complessivamente diminuisce, perchè la fonte di calore primaria cessa di emettere calore. Il calore residuo, invece, è quello degli elementi che sono internamente molto più caldi della loro superficie (la reazione a catena avviene all'interno, ed il calore si trasmette per conduzione attraverso i pellets di combustibile e la parete di zirconio del tubo che li contiene): dopo pochi minuti dall'arresto della reazione, anche quel calore giunge all'esterno e la temperatura degli elementi è diventata la stessa di quella dell'acqua.
Quindi,che sia chiaro che per "calore residuo" si intende quello ancora presente negli elementi, e non il fatto che si abbia acqua più o meno calda (che non conta: se il reattore gira a 330° normalmente, non esistendo più il riscaldamento non può certo sorpassare quel limite, ma piuttosto diminuisce)
A questo punto, c'è ancora un emissione di calore, quella del decadimento.

I prodotti di fissione sono instabili, e decadono sotto varie forme, principalmente radiazioni beta e neutrini, ma siccome i neutrini non reagiscono con nulla contiamo solo il decadimento beta. Nell'istante in cui si completa lo scram, che come abbiamo visto deve durare meno di 4 secondi per un BWR (ma con tempi reali di 1,23 sec max durante un terremoto, vedi mio link precedente), la potenza emessa è solo quella del decadimento. Per una serie di ragioni fisiche, vale il 6,5% della potenza del reattore.
Man mano che decadono gli elementi con vita più breve, questo valore diminuisce: dopo un'ora sarà solo dell' 1,5%, dopo un giorno lo 0,5 %, dopo una settimana lo 0, 3 e dopo un anno circa lo 0,15% (ci vogliono poi circa 100 anni perchè si riduca allo 0,02%, motivo per cui le scorie vengono prima lasciate per un bel po' in piscina, e poi nello stoccaggio definitivo bisogna curare lo smaltimento del calore)

Il problema è che in una centrale da 1000 MW, dove per esempio tutto ha funzionato per almeno un'ora (poi è arrivato lo tsunami), il famoso 1,5% sono 15 MW. Potenza irrisoria ma che deve comunque essere smaltita. Per farlo si usano gli RRA/RHRS, visto che la potenza è così piccola che il vapore non riuscirebbe nemmeno a muovere le turbine, inoltre l'abbassamento graduale della temperatura potrebbe portare il vapore a condensare in turbina, danneggiandola (MAI avere del lquido in turbina!) (1)
Quindi, tutto viene deviato sui RHRS/RRA con le pompe di ricircolo, fin quando il decadimento si riduce così tanto da fare troppo poco calore persino per gli RHRS/RRA, e basterebbe solo la trasmissione e dispersione di calore per conduzione e convenzione attrverso la parete del vessel e e del contenimento. E una condizione solo teorica, perchè nei locali adiacenti farebbe un caldo bestia, e comunque sarebbe inutile tenere un reattore in quelle condizioni, per cui si evacua rapidamente il combustibile elo si mette in piscina, però è una condizione possibile.

Ora, facciamo l'ipotesi che non funzioni più niente: 15 MW di decadimento fanno bollire l'acqua, per cui da una parte si abbassa il livello perchè si trasforma in vapore e non c'è acqua di reintegro, e dall'altra si forma vapore in pressione. Il vapore viene sfogato dalle valvole di sicurezza ad un certo livello di pressione, nella camera di soppressione, dove poi condensa (nelle altre centrali si sfiata in atmosfera, ma qui è ovviamente in una camera sigillata). Se poi le pompe funzionassero, il liquido sarebbe ripompato in circolo, reintegrando il livello.
Purtoppo non funzionano, ed il livello dell'acqua si abbassa, scoprendo le barre: le barre scoperte non sono più lambite dall'acqua e quindi non sono raffreddate. Dove sono scoperte, la loro temperatura aumenta, e nel frattempo la camera di soppressione è piena di liquido: ma il vapore continua a prodursi ed il volume disponibile per l'espansione è minore, così le valvole di sicurezza della camera si aprono e sfogano nel secondo contenimento. (2)
Nel frattempo, si continua a produrre vapore, scoprendo sempre di più le barre: per una parte, riescono a portare calore fino all'acqua per conduzione tramite la camicia metallica, ma le parti più lontane dall'acqua sono caldissime, e dopo un po' arrivano ad una temperatura tale da dissociare il vapor d'acqua tramite la presenza dello zirconio che fa da catalizzatore. Il gas HHO prodotto si mescola col vapore.

.... E seguendo lo stesso percorso di prima, entra nella camera di soppressione e condensazione: ma purtroppo, il vapore condensa e i gas no. Sono incondensabili. Perciò alla prossima apertura delle valvole di sicurezza, fuori dal contenimento escono i gas insieme al vapore, ed i gas sono esplosivi: BOOM!
Esplode l'edificio esterno.
Nel frattempo, le barre sono ancora più scoperte ed arrivano alla fusione: possono gocciolare, o staccarsi e cadere sul fondo del reattore, dove c'è ancora acqua
Per assurdo, le barre rimaste raffreddano meglio perchè manca una fonte di irraggiamento...

(ora basta, è tardi.... continuo domani)

P.S: correggo due cosette che possono dare adito a dubbi:
1- nel percosrdo vapore esistono le trappole per evitare che il liquido trascinato dal vapore entri in turbina, ma qui è un'altra cosa: se le temperature sono più basse del normale, il vaopre comincia proprio a condensare al suo interno;
2- Le valvole non sono automatiche, a molla o a piattello, ma sono comandate: insomma non si aprono da sole, ma vengono aperte manualmente o con gli automatismi che decidono l'apertura in base agli algoritmi previsti in quel caso.




Modificato da livingreen - 26/4/2011, 09:17
 

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Inviato il: 26/4/2011,08:04

Vabbè, proseguo con la descrizione semplificata ... eventuali punti particolari li chiarisco dopo, l'importante è che si capisca più o meno.

Un reattore come l'unità 1 (460MW) è composto essenzialmente da un vessel di acciaio inox di spessore di circa 16cm: insomma, è un grosso boiler. Funziona a temperature piuttoso basse, circa 300°, e quindi anche con pressioni relativamente basse, circa 70 atmosfere, e di conseguenza con rendimenti bassi, circa il 33%.
I russi usavano reattori RBMK come quelli di Chernobyl, funzionavano a temperature più alte, ed infatti si vantavano di avere "il reattore col più alto rendimento termodinamico del mondo".
Naturalmente, si tengono basse temperature e pressioni per motivi di sicurezza: i russi erano più furbi e sappiamo comè finita..

Se prendiamo il caso del reattore 1 di Fukushima con potenza elettrica di 460 MW, che ha un rendimento del 33%, facendo due calcoli vediamo che avrà una potenza termica a regime pari a circa 1380 MW, e il famoso 1,5% della potenza equivale a 20,7 MW.
Con tale potenza, nel caso il calore non venisse rimosso in alcun modo e gli elementi fossero a secco, il combustibile aumenterebbe la sua temperatura di circa 1 grado al secondo, portando quindi gli elementi di combustibile oltre i 1000 °C entro una decina di minuti.
Se gli elementi sono sommersi, invece, si disperde calore per conduzione con le pareti ed i tubi (dopo che per convenzione è stato asportato dagli elementi), ed inoltre si sfrutta il cambiamento di fase dell'acqua per mantenere bassa la temperatura.

 

mac-giver

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Inviato il: 26/4/2011,23:48

non c'è pace.. non c'è chiarezza..

http://blogeko.iljournal.it/2011/fukushima...gliati-i-conti/

 

L39infiltrato speciale
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Inviato il: 27/4/2011,08:36

Interessante articolo di HIROSE TAKASHI sulla pericolosita' degli impianti nucleari in Giappone.
Qui in lingua inglese: www.counterpunch.org/takashi04252011.html
Qui in lingua italiana: www.comedonchisciotte.org/site/modu...rticle&sid=8225

Non ho parole! faccine/sad.gif

 

L39infiltrato speciale
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Inviato il: 28/4/2011,08:39

Questo me l'ero perso. Ovvero... avevo visto da qualche parte il link al video... ma non mi ero fermato a vederlo...

http://petrolio.blogosfere.it/2011/04/fuku...reattore-3.html

 

mac-giver

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Inviato il: 28/4/2011,09:46

oddio.. non l avevo visto neanche io!! ma quello è un fungo stretto e molto alto!!

quando và così in alto prima di espandersi significa che la botta che lo ha originato è molto ma molto calda!!

tipico delle esplosioni nucleari.

poi il lampo sotto faccine/sad.gif

se non è un video montaggio mi sembra una cosa grave.. poi la botta dei gamma che c'è stata, non avrebbe potuto riaccendere qualche reattore vicino anche con le barre di controllo infilate??

living, puoi dire la tua? faccine/unsure.gif

 

livingreen

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Inviato il: 28/4/2011,12:06

E' solo un esplosione più grande... forse ci si dimentica che un esplosione nucleare ha caratteristiche leggermente diverse, con un flash bianchissimo, temperature di milioni di gradi, emissione di radiazioni di miliardi di volte superiori, una grossa palla di fuoco che sale anche a venti chilometri di altezza...
Di certo non un lampo giallastro ed un funghetto di 150-200 metri di altezza: sembra piuttosto un esplosione di idrocarburi, gas o vapori di benzina.
In ogni caso, non può esserci un esplosione nucleare con combustibile arricchito al 3%, in nessun modo.
Del resto, anche nel video non ci sono riferimenti precisi a una simile evenienza (e ci mancherebbe, visto che quel signore è un esperto di nucleare), ma solo la constatazione che quell'esplosione è diversa da quelle di vapore ed HHO che si erano verificate nelle altre unità.
Comunque, anche dalle foto si può vedere come l'esplosione abbia interessato, come negli altri reattori, solo la parte superiore dell'edificio esterno del reattore (si vedono anche i detriti sul pavimento del 5° piano

Le reazioni non si accendono coi raggi gamma, ma solo coi neutroni lenti.

http://media.oregonlive.com/oregonian/photo/2011/03/-23d570f1af767772.jpg
http://media.oregonlive.com/oregonian/photo/2011/03/-ef5808cf5bf0af58.jpg

 
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