| Riccardo 11
| Inviato il: 14/9/2009,08:10
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Ciao a tutti ragazzi ho effettuato la prova ed è andato tutto ok ;-)))) la temperatura sale con molta + facilità, certo fa ancora un po caldino ma sono fiducioso nella funzionalità ora del 100% al- spero.... Ho aggiunto un secondo termostato al tubo di ritorno x la pompa ON/OFF collegato in parallelo a quello che era già nel tubo di andata e un campanello di allarme con un termostato al tubo di ritorno tarato a 65 gradi, questo solo xchè l'anno passato è stato spento l'interruttore generale ON/OFF della pompa. Altre novità x ora non ci sono ma x me ora questo lavoretto è giunto al culmine e sono molto contento del suo funzionamento, una gran parte del merito è anche vostra di chi mi ha aiutato i consigli sono stati molto graditi e utilissimi grazie di nuovo a presto con nuove idee ;-))))
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| | | | eneo
| Inviato il: 15/9/2009,09:10
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bellissimo lavoro riccardo, voglio farlo anche io. il merito e' tutto il tuo.....bravo.....
| | | | wroclaw
| Inviato il: 15/9/2009,10:14
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vedo che hai aggiunto ni tubi anche sopra. Complimenti, hai visto che splendida soddisfazione il FAI DA TE ? BRAVISSIMO.
| | | | Riccardo 11
| Inviato il: 15/9/2009,10:52
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x Eneo, se hai la possibilità e intendo quella di avere la disponibilità di un'officina fai la modifica funziona veramente bene ;-)))
PS diciamo che la realizzazione è stata mia ma avendo carenze basilari mi siete stati tutti molto utili spero di ricambiare a prestissimo ragazzi ;-)))
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| | | | eneo
| Inviato il: 15/9/2009,11:59
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riccardo ma quanti mq ci riscaldi?? la mia intenzione era quella di alimentare un fancoil nei momenti meno freddi tipo ottobre o marzo aprile......
| | | | Riccardo 11
| Inviato il: 15/9/2009,12:38
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Uno???? hahahaha io ne mandavo avanti tre +o- prima della modifica ora credo che il rendimento sarà nettamente superiore, credo che alimentare un solo fancoil rischieresti spesso temperature molto alte.... Di solito i fancoil hanno un termostato che fa partire la ventola a 40 gradi e + di 60 gradi sarebbe uno spreco x una ventilazione forzata. Tienimi informato del tuo lavoro ciao Riccardo 11
PS casa mia è divisa in due piani, piano rialzato 100mq, piano interrato 80 mq circa
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| | | | eneo
| Inviato il: 16/9/2009,07:38
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allora, la macchina dei lavori si e' messa in moto. ho disegnato la griglia da inserire nel caminetto in ghisa, da realizzare con tubi in acciaio inox, avevo pensato anche di fare una serpentina in rame da inserire sulla superficie esterna del camino in modo da preriscaldare l'acqua in ingresso al focolare. forse all'inizio con il camino freddo ci mettera' piu' tempo, ma penso una volta che tutto il basamento in ghisa si sia riscaldato l'efficienza dovrebbe essere migliore.... ma andiamo per ordine prima la griglia a tubolari, che si sviluppa in verticale frontalmente e poi superiormente senza andare nelle fiancate laterali, il perche' essendo piccolo il camino non mi va di andare a stringere troppo la bocca per poterci mettere la legna....
| | | | Riccardo 11
| Inviato il: 16/9/2009,09:05
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Dai perfetto mi interessa sapere come si sviluppano altri lavori, x me è stato un po + difficile xchè il termo era già montato quindi ho dovuto lavorare con pappagalli chiavi inglesi ecc da quel piccolo sportello che sicuramente hai visto in + foto postate ma alla fine ;-))) Se puoi e quando hai tempo posta pure i progetti e le foto delle realizzazioni. PS ma metti il vaso aperto? Te lo consiglio.....
Ciao Riccardo 11
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| | | | WarfoX
milliWatt Utente Msg:15
Stato:
| Inviato il: 18/9/2009,16:33
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Salve a tutti.. sto per accingermi a modificare un termocamino Jotul 9kW per trasformarlo da camino ad aria a camino ad acqua. Questo per chiarire che lo scopo non e' un recupero del calore, ma un diverso uso dello stesso. Premetto che ho un riscaldamento a termosifoni ma con temperatura massima di 65 gradi nei giorni piu freddi dell'inverno alimentati per ora da una caldaia a condensazione.
Il progetto prevede nello specifico:
1. realizzazione della caldaia: la caldaia verra' realizzata da una lastra di acciaio 304 da 5mm (il 311 mi sembra uno spreco) costruendo una U con il lato superiore (quello a diretto contatto della fiamma) chiuso e due tubi da 1pollice sui due lati superiori per la circolazione dell'acqua per un totale di circa 10 litri di acqua.
2. realizzazione di impianto di "stoccaggio" del calore. L'impianto prevede un circuito aperto con un bollitore Sanicube Rotex da 300 litri e due serpentine di scambio, una per ACS e una per il riscaldamento. Questa e' la parte piu' semplice di fatto.
3. collegare la caldaia in serie al bollitore. Per l'ACS il collegamento e' fisso. Per il riscaldamento, una valvola a 3 vie gestita da una centralina smista il flusso.
4. (Parte gia' realizzata), centralina di controllo. La centralina e' realizzata con un PC embedded e scheda di acquisizione segnali per 8 sonde e 8 linee di output per la gestione dei rele'. Il software da me' scritto (sono programmatore) prevede la gestione di 3 sonde: - una per il termocamino - una per il boiler - una per la temperatura di ritorno dell'impianto di riscaldamento
La logica di funzionamento e' realizzata secondo queste regole: se la temperatura dell'acqua del camino supera i 60 gradi (temperatura minima o una superiore impostata dal software), le pompe di circolazione vengono messe in movimento, sempre che la temperatura del boiler sia inferiore. Nel qual caso le pompe restano in stand-by fino alla temperatura limite del liquido del termocamino di 85 gradi. In questo caso Le pompe di circolazione partono comunque. La temperatura massima del boiler e' di 90 gradi. Superata la soglia, la centralina ignora la programmazione oraria e attiva l'impianto di circolazione dei caloriferi. L'impianto e' dotato di valvola elettronica a 3 vie sul ritorno dell'impianto. Se la temperatura dell'acqua di ritorno e' inferiore alla temperatura del boiler allora la valvola devia il flusso all'interno del bollitore e poi alla caldaia (che essendo a condensazione puo' andare in modulazione sino a meno del 10%). Se la temperatura di ritorno e' superiore alla temperatura del boiler la valvola by-passa il boiler per evitare che venga scaldato a metano. In caso di emergenza il flusso passa per definizione dal boiler.
Conto di poter recuperare circa 4/5 kWh da stoccare nel bollitore da utilizzare quando necessario. Calcolando una temperatura di soglia minima di 60 gradi (temperatura di mandata massima della caldaia) e una di esercizio del boiler di 80 gradi vorrebbe dire poter avere circa 7 kW stoccati da utilizzare (sempre che i calcoli effettuati siano corretti).
Che ne pensate?
| | | | biomassoso
| Inviato il: 18/9/2009,17:01
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CITAZIONE (WarfoX @ 18/9/2009, 17:33) Calcolando una temperatura di soglia minima di 60 gradi (temperatura di mandata massima della caldaia) e una di esercizio del boiler di 80 gradi vorrebbe dire poter avere circa 7 kW stoccati da utilizzare (sempre che i calcoli effettuati siano corretti).
Che ne pensate? Che sarebbe bellissimo ma che esiste una contraddizione in queste ultime righe:
come fai, con una mandata di 60°, a portare l'accumulo ad 80°?
| | | | WarfoX
milliWatt Utente Msg:15
Stato:
| Inviato il: 18/9/2009,17:13
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Mi sono spiegato male.
In questo momento la caldaia lavora con una temperatura di mandata che varia dai 55 della mezza stagione ai 65 della stagione invernale piena (con temperature sottozero).
L'accumulo lavorerebbe invece intorno agli 80 gradi.
Di fatto questo comporta che l'acqua passando dall'accumulo e poi dalla caldaia impedirebbe l'avvio della stessa ed essa funzionerebbe semplicemente da circolatore ottenendo quindi il risparmio di metano voluto.
Una idea che mi era passata era poter gestire la velocita' delle pompe di circolazione dei termosifoni dato che la scheda di acquisizione dati puo' regolare la velocita' di un motore tramite un controller PWM, questo per tenera la temperatura di mandata quanto piu' fissa (maggiore e' la velocita' di circolazione minore e' lo scambio termico e viceversa). Purtroppo la circolazione e' gestita dalla caldaia quindi non risulta fattibile.
Aggiungo una foto della centralina di controllo:
| | | | Riccardo 11
| Inviato il: 21/9/2009,07:38
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Ciao Warfox, il tuo progetto al- x ora sembra essere ben strutturato, anche se io sono al- x queste cose + x funzionamenti meccanici ma largo a tutte le soluzioni x riscaldare casa.... ;-)) hai previsto una batteria tampone x la tua centralina compreso il circolatore? X esperienza solo sul campo del mio modesto lavoretto ti posso dire che con una caldaia inserita in un termocamino non so se riuscirai a raggiungere le temperature che hai indicato a meno che non hai 4 termosifoni. Ti sei dimenticato di dire quanto è grande casa e quanti termosifoni intendi mandare avanti, ma fai lavorare termo e caldaia in parallelo? Quando puoi posta anche qualche foto o dato in + ciao e buon lavoro.
Riccardo 11
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| | | | | | | Riccardo 11
| Inviato il: 23/9/2009,07:29
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Ciao WarfoX credo che verrà proprio un bel lavoro tienici informati ciao a presto Riccardo 11
Io credo che potresti anche prendere in considerazione la batteria x alcune ragioni, tipo: non fa mai bene che la caldaia si surriscaldi tanto da far bollire il suo contenuto immagina un corpo incandescente che viene immerso nell'acqua, una volta che ritorna la corrente l'acqua ricomincerebbe a circolare e non è proprio salutare x le saldature, poi una volta che l'acqua evapora ed esce dal vaso aperto si crea aria nell'impianto con la conseguenza di un doppio lavoro sui termosifoni x far uscire l'aria.... Questi inconvenienti mi sembra siano abbastanza non trovi? Io ho una batteria da PC del lontano 2000 che ancora funziona benissimo in realtà mi sono stupito anche io ;-)))) Poi vedi te....
PS ma il programmino che usi x le temperature è possibile averlo magari potrei anche io applicarlo al mio lavoro, magari con qualche spiegazione soprattutto x i collegamenti ;-)))
Modificato da Riccardo 11 - 23/9/2009, 12:42
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| | | | WarfoX
milliWatt Utente Msg:15
Stato:
| Inviato il: 24/9/2009,14:08
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CITAZIONE (Riccardo 11 @ 23/9/2009, 08:29) Ciao WarfoX credo che verrà proprio un bel lavoro tienici informati ciao a presto Riccardo 11
Io credo che potresti anche prendere in considerazione la batteria x alcune ragioni, tipo: non fa mai bene che la caldaia si surriscaldi tanto da far bollire il suo contenuto immagina un corpo incandescente che viene immerso nell'acqua, una volta che ritorna la corrente l'acqua ricomincerebbe a circolare e non è proprio salutare x le saldature, poi una volta che l'acqua evapora ed esce dal vaso aperto si crea aria nell'impianto con la conseguenza di un doppio lavoro sui termosifoni x far uscire l'aria.... Questi inconvenienti mi sembra siano abbastanza non trovi? Io ho una batteria da PC del lontano 2000 che ancora funziona benissimo in realtà mi sono stupito anche io ;-)))) Poi vedi te....
PS ma il programmino che usi x le temperature è possibile averlo magari potrei anche io applicarlo al mio lavoro, magari con qualche spiegazione soprattutto x i collegamenti ;-))) Allora.. per quanto riguarda l'obiezione sull'ebollizione hai ragione solo sull'acqua fredda che giungerebbe alla caldaia una volta che il vaso aperto sfiata.. In realta' l'impianto e' diviso in due sezioni.. Camino->Bollitore e tutta questa tratta non e' stagna.. Bollitore->Serpentine di scambio->Termosifoni.. e questa tratta e' stagna ed isolata.. quindi aria ai termosifoni non ne arriva.
Il programma per le temperature e' ancora in via di sviluppo. Sto decidendo se rilascarlo sotto licenza open-source.. oppure rilasciarne solo una parte. Il vero problema e' il costo dell'hardware.. L'interfaccia e' touch screen.. quindi: Mini-PC 10x10cm 110 euro. Interfaccia dati 95 euro. Interfaccia rele' 24 euro. Sistema operativo 70 euro. Touch screen 10" 150 euro.
Come vedi il costo e' decisamente alto.
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Versione Completa!
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