In varie discussioni su vari forum c'è gente che dice sia meglio avere una presa d'aria esterna (di circa diametro 10 cm) per permettere il ricambio d'aria.
Qualcuno propone invece di canalizzare l'aria dall'esterno (con particolari attenzioni al vento, pioggia e temperature in ingresso).
Alcune stufe adottano delle canne fumarie coassiali con uscita fumi e ingresso aria comburente indicate in particolar modo per case passive.

Voi come avete affrontato questo problema?
In generale, cosa consigliate?

- Nel caso non vi siano ingressi appositi di aria esterni
si creano degli spifferi (l'aria che esce con i fumi, da qualche parte deve pur arrivare) dalle porte e finestre ecc. Si crea anche una minor ossigenazione degli ambienti.

- Con una presa esterna vicino alla stufa (bisogna averne la possibilità!) può entrare il freddo o corrente d'aria quando la stufa è spenta. Oltre alla polvere ed insetti. A meno che non si metta uno sportello motorizzato collegato all'accensione stufa.

. Con una canalizzazione dell' aria in entrata bisogna stare attenti alla pioggia e al vento, alle pressioni in ingresso, ma sopratutto alle temperature dell'aria in ingresso che incidono sull'accensione e combustione.

- Con il tubo coassiale, bisogna che sia pensato unitamente alla stufa presa, quindi anche alla possibilità che questa si possa rompere e debba essere sostituita con una analoga. E poi la pulizia di questo tubo diventa più complessa e l'aria in entrata raffredda in parte i fumi in uscita...

Se ne è già parlato più volte. Canalizzare l'aria comburente conviene solo se si tratta di una stufa ermetica (camera stagna) altrimenti conviene fare la presa d'aria nella stanza o nelle stanze adiacenti. In caso di canalizzazione di stufa non ermetica il condotto deve essre maggiorato del 50% oltre il previsto. E vietato riprende aria dai garage. Le misure per la presa d'aria vengono dichiarate dal costruttore, la uni 10683 dà delle misure minime (80 cmq per le stufe e 100 cmq per le caldaie). Comunque va assicurata una depressione massima tra dentro e fuori di 4 Pa, in caso venga superata la presa d'aria va ampliata.

Il dimensionamento delle prese d'aria (se non lo dichiara il costruttore della stufa o caldaia) è di 7-8 cm quadri per kw nominale della stufa o caldaia.

CITAZIONE (Roero, 26/08/2014 15:09:02 )

io per non saper leggere e scrivere ho una presa d'aria esterna da 20x35 che prima era dedicata al caminetto ora demolito per far posto alla termocucina, la presa termina a 50 cm in basso della termocucina in realtà entra in cucina va benissimo la stufa funziona bene non avendo aria esterna fredda ma riscaldata dall'ambiente

La tua presa è anche troppo sovradimensionata se non hai altri estrattori d'aria o apparecchi di tipo A o B.

solo termocucina da 25 kw o pensato meglio abbondare che deficere, poi ho anche una ribalta sopra la porta da 30 x80 che tengo spesso aperta

Anche gli estrattori d'aria delle cappe delle cucine portano via aria che deve essere ripristinata.

la cappa deve ancora essere costruita, non appena avrò qualche euro a disposizione..

Era solo per dire che anche quelle influiscono sul dimensionamento della presa d'aria.

Eccome.........le cappe a volte creano veri e propri problemi di tiraggio.

CITAZIONE (Roero, 30/08/2014 02:43:38 )

CITAZIONE (Roero, 30/08/2014 07:59:31 )

Neanche quelli dei fornelli?

CITAZIONE (lasalute, 30/08/2014 12:30:51 )