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Energia Alternativa ed Energia Fai Da Te > Solare Fotovoltaico

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Impianto ad isola con plantè 48V 400Ah
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calcola
GigaWatt


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Inviato il: 17/06/2016 19:14:04


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CITAZIONE
Riguardo la durata, come si fa a sapere che durano 50 anni?

Durano almeno 50 anni e, se non ho capito male, hanno una vita che va dai 55 ai 60 anni, ma poi è possibile fare un gioco di inversione e farle durare altri 30 anni, quindi la vita massima si aggira sui 90 anni...riporto quanto scritto:


La tipologia Planté invece, non ha tubetti o filamenti delicati, e non ha nessun ossido riportato sulle piastre. Questa è costituita da robustissime piastre di piombo puro ottenute per fusione unica e con uno spessore in genere di 1 cm. Questre piastre piastre dopo trattamento chimico per rendere poroso superficialmente il piombo (come una specie di sabbiatura), viene immerso nell'acido solforico e vengono fatti dei cicli di cariche e scariche. Durante questi cicli il piombo viene corroso e sulla superficie il piombo corroso si trasforma in materia attiva di ossido di piombo sulle positive e solfato di piombo sulle negative. Queste materie attive, non essendo incollate come nelle Faure, si sviluppano a livello atomico sugli atomi stessi di piombo e per questo restano fisicamente legate intrinsecamente come corpo unico con il piombo delle piastre. Per questo il minimo spessore delle materie attive, meno di 0.5mm, costituisce una bassissima resistenza interna dell'accumulatore permettendo forti scariche e forti ricariche senza compromettere affatto l'accumulatore. La capacità di questa tipologia di accumulatore cresce durante la sua vita, e per lo spessore di 1 cm supera abbondantemente i 50 anni. La capacità in aumento è data dalla corrosione del piombo delle piastre che trasformandosi in materia attiva accresce la capacità...


Ricordavo la discussione ed il testo linkato, ma mi chiedevo, vi sono in letteratura delle fonti da cui è possibile dedurre la durata di 50 anni? Nella discussione originale si afferma quanto hai citato, ma non vi sono indicazioni a riguardo, così comé mi sembra un discorso autoreferenziale.



Modificato da calcola - 17/06/2016, 19:21:28


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stufodelgas

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Inviato il: 17/06/2016 21:42:45

Che nessun produttore mondiale produca questo tipo di accumuli dovrebbe far riflettere. Le plantè commerciali (esempio Fiamm) mi risulta abbiano la piastra negativa di piombo massiccio ma la positiva con ossidi riportati.

 

Roero

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Inviato il: 17/06/2016 22:16:20

Per la durata dei 50anni nessuno per ora può affermarlo con sicurezza, a mio avviso è una trovata pubblicitaria molto spicciola e senza basi probanti, specie su batterie che subiscono carica/scarica giornaliere.



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Bolle

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Inviato il: 17/06/2016 22:23:44

CITAZIONE (calcola, 17/06/2016 19:14:04 ) Discussione.php?212126&15#MSG214

così comé mi sembra un discorso autoreferenziale.

Esattamente, a me non risulta nessun testo scientifico ufficiale. Cmq per come si stanno mettendo le cose, metterei in secondo piano la longevità, mentre spererei che non ci siano i problemi sollevati da Master Digit, altrimenti,come forum, dovremmo trovare altre soluzioni fai da te per l'autonomia domestica.

CITAZIONE (serbat, 17/06/2016 11:17:39 ) Discussione.php?212126&14#MSG212
sul prodotto fine a se stesso ci credo, quindi ben vengano i raffronti sul piano tecnico ci mancherebbe.....

Mi reputo una persona di scienza...il credo e la tecnica stanno su piani completamente differenti...purtroppo, e lo dico con forte delusione, è finita l'ora di religione!



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master digit

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Inviato il: 17/06/2016 23:20:11

CITAZIONE (inventoreinerba, 17/06/2016 17:28:42 ) Discussione.php?212126&14#MSG213

queste plantè hanno le piastre molto più distanziate fra loro
delle batterie convenzionali.questo fatto se da un lato favorisce
il cadere delle scorie e la risalita dei gas comporta,dall'altro lato,
una maggiore resistenza elettrica da parte dell'acido.
questa resistenza potrebbe causare la caduta di tensione con correnti alte,e spiegherebbe anche il basso rendimento tra carica e scarica.
siccome alcuni stanno smanettando con delle batterie campione (luky,ita e altri)si potrebbe verificare sperimentalmente se la distanza fra le piastre influisce sulla corrente max erogabile dalla batteria.


Questa cosa la trovo moltissimo probabile!
è una delle prime cose che ho pensato vedendo anche le batterie commerciali dove al massimo le piastre sono separate di millimetri!
Si riduce anche di molto la solfatazione essendo presente una quantità acido/piombo nettamente diversa dalle plantè (meno acido a parità di piombo).

Master Digit



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master digit

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Inviato il: 17/06/2016 23:32:50

CITAZIONE (Bolle, 17/06/2016 22:23:44 ) Discussione.php?212126&15#MSG217

CITAZIONE (calcola, 17/06/2016 19:14:04 ) Discussione.php?212126&15#MSG214
così comé mi sembra un discorso autoreferenziale.

Esattamente, a me non risulta nessun testo scientifico ufficiale. Cmq per come si stanno mettendo le cose, metterei in secondo piano la longevità, mentre spererei che non ci siano i problemi sollevati da Master Digit, altrimenti,come forum, dovremmo trovare altre soluzioni fai da te per l'autonomia domestica.

CITAZIONE (serbat, 17/06/2016 11:17:39 ) Discussione.php?212126&14#MSG212
sul prodotto fine a se stesso ci credo, quindi ben vengano i raffronti sul piano tecnico ci mancherebbe.....

Mi reputo una persona di scienza...il credo e la tecnica stanno su piani completamente differenti...purtroppo, e lo dico con forte delusione, è finita l'ora di religione!


Bolle io è un pò che sto prendendo dati sulle batterie al silicio, durano moltissimo (6000) cilci e non soffrono di solfatazione o altre rogne di memoria di capacità, possono essere scaricate fino a 0 e non soffrono temperature.
Fin ora dati e pareri di chi le ha ma non è un tecnico e non si trovano a Roma, per cui sto cercando di prenderne un blocco per fare i miei test (che condividerò sicuramente) e poi usarle!
Vedo che ogni tanto nel Forum se ne è parlato LINK, ma poi subito chiuso per risposte tipo:....si ma le migliori sono le Plantè di Kekko o quelle vendute dalla Primordial è uguale...

Il problema è sempre lo stesso (i soldi) ma il prezzo è come una batteria stazionaria mediocre!!!

Master Digit



Modificato da master digit - 17/06/2016, 23:56:33


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Roero

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Inviato il: 18/06/2016 00:10:22

Le ultime novità sulle batterie al silicio:
LINK



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Bolle

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Inviato il: 18/06/2016 07:50:18

Perdonami serbat,
lasciamo da parte il problema dell'abbassamento della tensione, ma tu, con il tuo SW, non ha mai verificato l'efficienza delle batterie?
Cioè, questo parametro, a mio avviso, è la prima cosa da valutare per un impianto ad isola, perchè è un elemento cardine di tutto il sistema per il dimensionamento di tutto. Certo , potresti dirmi che prima non lo sapevi ed in effetti fino ad ora non lo sapeva nessuno...ma perdona la domanda, ma come è possibile che ti sia sfuggita una cosa del genere? Inoltre l'impianto funziona da sempre così, oppure in questo anno e mezzo ha avuto comportamenti diversi (non so, è migliorato, peggiorato...etc)?
Ti ringrazio già da ora per le eventuali risposte



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serbat
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Inviato il: 19/06/2016 11:42:43

La storia è andata più o meno così:
Consapevole del fatto che con buona probabilità il banco non era formato del tutto, o quanto meno non era al massimo delle sue capacità, ero alla ricerca di un software che mi permettesse un monitoraggio, e all'inizio ne utilizzavo uno che non permetteva un controllo e una memorizazzione completa, ma mi andava bene così anche perchè all'inizio ero partito diciamo con "calma" per non stressare il tutto.

Consapevole che il software che utilizzavo non faceva quello che mi interessava sono partito con il mio per cercare poi di ottenere il massimo dal mio impianto.

Con il mio software sono partito ad agosto del 2015, inizialmente era solo un controllo per lo sgancio e aggancio, quindi ho avviato anche la parte di monitoraggio, e qui sono arrivato verso metà ottobre, diciamo che da qui mi sono reso conto di non essere il linea con le mie aspettative, sempre tenendo conto della limitazione dei miei inverter.

Man mano ho aggiunto caratteristiche funzionali e di controllo, quindi ottimizzando quello che potevo ottenere mi rendevo conto che mancava qualcosa, in principio la cosa non era emersa del tutto perchè tutto sommato riuscivo a fare tutta la notte con le bbatterie, quindi avevo raggiunto il mio scopo principale, però di media forse allora arrivavo sui 7-8Kw ( anche se non li ho mai registrati, ma li ottenevo da un conto empirico ) ora vedo che sono sui 5-6Kw, quindi ho perso qualcosa.

Ho fatto vedere le batterie ad un amico, il quale sostiene che non sono solfatate, in quanto secondo lui le piatre soppratutto le positive dovrebbero essere più "giallognole" mentre le mie sono bello scure e il liquido è "limpido", anche se forse il perdurare di questa situazione potrebbe portare a questo risultato, sinceramente io questo cosa non sono in grado di valutarla.

Dopo questa premessa, ho preso atto che comunque le batterie nel complesso hanno perso qualcosa, quindi occorre prendere rimedi e stavo pensando a due cose

1) sostituire gli inverter, e commercialmente ho trovato solo gli studer che sono veramente eccezzionali gestiscono le batterie da 38V a 64V, inoltre è programmabile pure una fase di equalizazzione sia come tensione che come tempo, unico grosso problema il costo, inoltre hanno anche la possibilità di interagire con software realizzati sulla scia di quello fatto da me.
Poi esistono i nuovi MPP Solar che hanno le stesse caratteristiche del modello precedente, però hanno innalzato il livello massimo di carica a 62V però sembrerebbe rimasto invariato il limite minimo a 44V, di questo ho chiesto conferma a loro perchè nel depliant parlano di 42V, mentre nel manuale è sempre 44V

2) aumentare il livello di acido delle batterie per portare in alto il valore di tensione quindi renderlo compatibile con gli inverter che ho, il problema ..... sicuramente aumenterò il degrado delle piastre, ma se quelle commerciali sono a malapena di 1mm, fatte le dovute proporzioni con lo spessore attuale che ho di 10-11mm dovrebbero durare comunque svariati anni, ovviamente questo dato è molto empirico

Sto valutando la cosa, e sono alla ricerca di consigli........

 

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Inviato il: 19/06/2016 12:13:21

Quando si parla di batterie al silicio attenzione che ve ne sono di 2 tipologie.
vi sono le batterie al piombo silicio,batterie al piombo dove ioni di silicio sostituiscono l'acido solforico
E batterie al litio silicio dove il silicio viene usato per gli elettrodi.
entrambe sono innovative.
master digit parla,mi sembra ,di piombo silicio,invece quelle di Roero sono litio-silicio

 

stufodelgas

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Inviato il: 19/06/2016 14:02:21

@serbat: pur essendo il forum un'ottima fonte di consigli, fossi in te sottoporrei i tuoi problemi anche a primordial che tecnicamente è l'unica titolata a dare consigli specifici per un prodotto non convenzionale. Solo loro producono questo tipo di batterie. Non è detto che risolvano i tuoi problemi e potrebbero proporti soluzioni che non ritieni di seguire, ma almeno ti dicano come mai il tuo banco non si comporta come da aspettative.

 

Bolle

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Inviato il: 19/06/2016 16:12:45

Sei stato chiarissimo, ma continuo ad avere le stesse perplessità di cui parlava BellaEli.

CITAZIONE (serbat, 19/06/2016 11:42:43 ) Discussione.php?212126&15#MSG222


ho preso atto che comunque le batterie nel complesso hanno perso qualcosa





CITAZIONE
Sto valutando la cosa, e sono alla ricerca di consigli........

Volevo solo ricordare che in passato, quando c'era un tipo da stadio, chiesi dei grafici per effettuare analisi e confronti...ma non ottenni nulla: sono questi i dati tecnici che occorrono e sono fondamentali come il pane. Cmq l'obiettivo, al momento è effettuare un'analisi dell'impianto...anche perchè solo in questo modo si è certi che un altro inverter, con più ampie caratteristiche, possa risolvere il tuo problema. Faccio un esempio (non molto strampalato) se alzare la tensione di qualche volt aumenta la capacità ma solo di qualche punto percentuale...che senso ha cambiarlo e acquistare uno nuovo?
Magari si risolvono altri problemi...ma a mio avviso farei la prova che ti ho richiesto, cioè te ne freghi dell'inverter, lavori su batterie e regolatore di carica...e poi scarichi le batterie con un carico (anche in continua) agganciato alle batterie. Quindi, occorre prima capire le curve caratteristiche delle tue batterie...e poi, a mio avviso, avrai dei consigli molto molto precisi sulla situazione!

PS: Sto elaborando dei grafici ricostruendo le curve caratteristiche...mi sto facendo una idea precisa della situazione...ma la cosa migliore ( che non crea dubbi) è quella di fare quel test richiesto.



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Inviato il: 20/06/2016 10:39:55

Come ti si può aiutare anche senza la prova richiesta?
Analizzando tutti i dati che si hanno a disposizione ...nella speranza che siano validi.

L'unico grafico di una cella di 200Ah di 2V che compone un impianto a 24V è questo (preso da LINK ) :

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/B/Scarica%20PL200R2.bmp



Viene detto che tale grafico rappresenta una scarica a corrente costante 4.5A ( tralasciando il presunto errore dove si confonde corrente ed energia) cioè è un grafico a C44.
Si nota che, nonostante un carico così esiguo, la tensione di partenza è decisamente bassa (non lievemente)...ma non ci sono i grafici di C10 e C5 (io almeno non sono riuscito a trovarli), i quali avrebbero chiarito ogni cosa.

A suo tempo li chiesi anche a Franceschino ma non saltò fuori nulla: LINK

Ora sto facendo un lavoro di reverse sui tuoi dati...ma aspetterei a postarli anche se emerge che dovresti essere in grado di arrivare ad una percentuale di carica almeno del 85 - 90 % anche rimanendo sui 60V....sempre se non avvenga un problema alle batterie per solfatazione.
Una cosa che ho trovato, ma vorrei avere una conferma da te è questa: fino a che percentuale si possono scaricare le batterie dalla loro capacità? Tu hai questa informazione? Un utente parla che possono essere scaricate fino all' 80 % senza problemi. Ti risulta?

Cmq penso (almeno spero) di aver trovato una soluzione per risolvere il tuo problema...e non dovrebbe nemmeno essere complicata visto il controllo che hai fatto a livello SW!

Una domanda, non ricordo il modello del tuo regolatore di carica...fino a che tensione di permette di arrivare?



Modificato da Bolle - 20/06/2016, 17:47:54


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Inviato il: 20/06/2016 11:57:42

Ti propongo di fare questo...controllare la tensione delle batterie e di commutare un carico in alcune condizioni...(commutatore proposta da calcola LINK)

Dovresti usare qualcosa del genere (questi sono da 24V ,dovresti prenderli da 48 o metterli in serie)

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/M/Rele24V200A.jpg



Cosa deve fare il tuo SW? Deve sganciare l'inverter quando la tensione è > di 59V...mandare in equalizzazione le batterie. Quando l'equilizzazione è ok oppure pensi di aver terminato e vuoi riusare le batterie, agganci un carico in DC ( secondo me bastano 100/200Watt per mandarti giù istantaneamente la tensione delle batterie) ...quando vedi che tornano al disotto dei 60V, agganci l'inverter ...poi successivamente sganci il carico in DC.
Se non hai capito ti faccio uno schema e ti scrivo uno pseudo codice!
In questo modo puoi svincolare il regolatore di carica dall'inverter per la tensione alta. Per il problema della tensione bassa, la pezza ce l'hai già messa tu, cmq dammi il modello preciso e il numero di serie dei tuoi inverter...e vediamo cosa si riesce a fare.



Modificato da Bolle - 20/06/2016, 12:10:02


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Inviato il: 20/06/2016 16:21:14

E' questo il tuo regolatore di carica?LINK



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