Allora ricapitolando il fatto di avere corrente bifase 220 genera due tipi di problemi:
1) caldaia che necessita di L+N
2) interrutori differenziali che non intevengono quando sei in isola
Soluzione fare in modo che N enel sia sempre disponibile.
Inverter MPP per quello che ho capito e' in serie e si conseguenza quando commuta a isola stacca neutro enel che viene regolarmente collegato all'inverter in ingresso
Possibile soluzione ponticellare morsetti N ingresso uscita inverter, che problemi questo crei a inverter e' da verificare.
Altrimenti trasformatore isolamento 5000VA. (bella fregatura)
Trasformatore risolve problema caldaia, ma a questo punto c'e' problema sicurezza!
Tra le altre cose mi e' gia' successo che ho avuto guasto su lavatrice e differenziale non e' intervenuto e non riuscivo a capirne il motivo inoltre non ho percepito nessun contatto elettrico.
Ora tutto chiaro ero in isola e alimentavo con bifase e differenziale non poteve intervenire!!
Di fatto in Bypass impianto di tipo TT ( T (neutro a terra) e T (masse a terra)) mentre a Isola diventa di tipo IT (I neutro isolato T masse a Terra)
http://www.elenet.altervista.org/Elettrotecnica/ups-2.html
studio meglio il problema!!

Stiamo andando un po OT, forse a questo punto è meglio trasferire questa discussione sul topic indicato da absolute che sarebbe piu corretto.

Luca

Ok trasferisco ultimo messaggio su
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/Discussione.php?51091257&lastpost#lastpost

CITAZIONE (viviasub, 20/02/2015 11:02:39 )

Allora ci sono diversi problemi:
1) funzionamento normale
2) guasto

1) per quanto riguarda funzionamento normale, il ponticello sul neutro potrebbe trasformare impianto da IT a TT e ripristinare impianto a monofase.

2) in caso di guasto con funzionamento alimentazione Enel o interruzione servizio interruttori interrompono neuro e impianto ridiventa IT e protezione differenziale inefficace.

In generale quando si verificano condizioni di interruzione neutro impianto diventa IT

Ad esempio se interrutore ENEl scatta per sovraccarico batterie intervengono e rialimentando impianto che si trova senza neutro a terra e impianto diventa IT.

quoto da http://www.elenet.altervista.org/Elettrotecnica/ups-2.html:

"Nei sistemi IT il primo guasto verso terra deve essere rilevato mediante un dispositivo di controllo dell’isolamento mentre per il secondo guasto verso terra, che deve essere interrotto, è riconosciuto l’uso di un dispositivo contro le sovracorrenti o di un dispositivo differenziale (nei sistemi IT deve essere soddisfatta la condizione : RExId minore o uguale a 50 e in caso di primo guasto verso terra non è richiesta l’interruzione automatica del circuito vista l’esiguità della corrente Id che viene limitata dall’alta impedenza verso terra del sistema)."

....

"UPS senza trasformatore interno:soluzioni per protezione da contatti indiretti

I piccoli UPS generalmente sono sprovvisti di trasformatore interno.

Se si manifesta un guasto a terra intervengono i dispositivi di protezione dell’impianto di alimentazione.

In caso di funzionamento in emergenza l’UPS alimenta le utenze in isola con un sistema che temporaneamente agisce come un IT.

I circuiti sono poco estesi e quindi la corrente capacitiva di primo guasto a terra Id è molto piccola e la nota condizione RE non superiore a 50/Id è facilmente soddisfatta.

Il breve tempo di funzionamento consente anche di omettere il dispositivo di controllo dell’isolamento che invece è normalmente necessario nei sistemi di tipo IT."

http://www05.abb.com/global/scot/scot209.nsf/veritydisplay/3c7e8c775bbc82c148257a7000222afb/$file/1SDC007102G0902.pdf

Gli impianti IT diventano pericolosi in caso di doppio guasto paragrafo 5.5 Quaderno applicazione tecnica ABB.

se ho capito bene impianto in presenza secondo guasto diventa da IT a TT e a questo punto entra protezione differanziale.
Per evitare secondo guasto necessario controllo isolamento in modo da rilevare primo guasto verso terra.

Conclusione:
1) il ponticello su neutro ricrea configurazione TT e probabilmente
L a 220V e N a 0V.
2) se si crea questa configurazione problema caldaia sparisce.
3) in caso di guasto (differenziale che interviene, limitatore ENEL)
neutro si interrompe e impianto si rialimenta a isola senza neutro a terra cioe' impianto passa a configurazione IT.
4) se si siamo in presenza di un unico guasto vs terra grossi problemi non ci dovrebbero essere (causa elevata impedenza e bassa capacita'parassita impianto), ma se siamo in presenza di due guasti deve intervenire qualche tipo di protezione.
5) le norme prevedono per impianti IT controllo isolamento che si puo' omettere se durata funzionamento IT breve.

Che ne pensate?

@viviasub
Mi sono letto un po in velcità il link che hai postato (http://www.elenet.altervista.org/Elettrotecnica/ups-2.html). Molto interessante, direi che la soluzione piu corretta per i nostri utilizzi proprio perche non è un utilizzo temporaneo in UPS ma il maggior tempo possibile sia la configurazione di fig 7.5.
Nella configurazione TN locale si ha protezione a valle sia magnetotermica che differenziale, a monte io prevederei lo stesso una protezione identica, dato che talvolta alcuni carichi vengono switchati ed alimentati direttamente da rete fornitore. IMHO

Luca

Se ponticellate il N tra ingresso ed uscita non rischiate di danneggiare l'inverter?
Nella discussione si fa riferimento al kemapower o similari dove per far andare in isola l'inverter occorre aggiungere un apposito contattore che interrompe una o le due fasi enel. La configurazione in cui si interrompe solo la fase in ingresso lasciando collegato il N è già prevista dal costruttore. Mentre nel vostro caso sarebbe una modifica.

@calcola
In effetti ti do ragione, è per questo che valutavo come piu ideonea sia dal punto di vista della protezione differenziale sia dal punto di vista della non modifica delle connessioni, la protezione tipo TN. Vai a generare un neutro a terra a valle dell'inverter e non vai a toccare il neutro di linea che rimane isolato dal "neutro" impianto domestico. probabilmente in tal caso è pericolosa la connessione del neutro linea al neutro locale, in quanto essendo anche il neutro di linea a terra in cabina MT/BT, probabilmente si genererebbero delle correnti disperse pericolose.
Luca

P.S. Ho trovato anche questo sui sistemi di distribuzione e di protezione

http://people.unica.it/mariangelausai/files/2013/06/22_IMPIANTI_DI_TERRA.pdf

Molti sconsigliano di collegare a terra una delle due fasi, non so bene quali siano le controindicazioni per quanto ho capito non sempre è la scelta giusta. Ma perchè non lasci il sistema bifase ed alimenti la caldaia con un piccolo trasformatore d'isolamento? Un trasformatore 1:1 da 200W dovrebbe essere più che sufficiente.

L'unica controindicazione di mantenere il sistema in configuarzione IT e il fatto che perdi la protezione differenziale, che non è poco. In caso di guasto di 1 fase ti trovi le masse a potenziale non 0 che puo voler dire nulla come no. Come dicevo ho ancora l'impianto in alto mare e non è detto che il mio mppsolar accetti la configurazione TN ma vi terrò informati sulle evoluzioni.

Luca

Allora ho passato sabato e domenica a studiare il problema e sono arrivato ad alcune conclusioni.
Prima pero' voglio raccontarvi perche' e' sorto il problema:
Da alcuni mesi ho montato l'impianto Bat+MPPsolar+Pannelli, nessun problema, anche perche' l'uscita inverter e' marcata N+L+Grnd e credevo di aver a che fare con impianto TT cioe' con neutro collegato a terra. Devo installare una lavatrice usata e questa non ne vuol sapere, apparentemente manca alimentazione, e dopo molte ore di indagine riesco a scoprire che filo di terra cavo alimentazione scambiato con un filo alimentazione, ripristino collegamento e lavatrice funziona.
Il giorno dopo mi viene un dubbio come mai differenziale non e' scattato?
Inoltre improvvisamente caldaia smette di funzionare, non vi raconto le peripezie alla fine scopro che impianto collegato in isola diventa IT neutro isolato probabilmente il collegamento a terra di una delle due fasi ha fatto scaricare condensatore su piezzoelettrico a massa danneggiandolo, da quel momento caldaia diventata sensibile a neutro non collegato a terra.
Introduzione trasformatore risolve problema.
A questo punto punto mi sono reso conto che essendo con impianto in IT non solo non ha funzionato differenziale, ma non sie' verificato nessun contatto, in pratica era come uccellino che si posa sui cavi linea elettrica.

Ora veniamo al dunque:
MPPsolar genera corrente bifase e quando e' in bypass prende neutro da ENEL risultato a seconda se impianto in Bypass o in isola impianto si comporta come TT o IT.
Se in TT protezione differenziale e magnetotermica OK.
Se funziona in IT protezione escluse, ma impianto si comporta nel seguente modo: in caso di guasto di una delle due fasi a terra non succede niente anzi e' garantita continuita' impianto (questo e' il motivo per cui queste configurazioni vengono usate nelle sale operatorie dove continuita' servizio e' essenziale).
Solo il secondo guasto e' un problema perche' attraverso le due messe a terra si crea un corto circuito da cui bisogna essere protetti mediante
magnetotermico veloce o fusibili fast altrimenti i fili impianto fanno da fusibili.

Questo normalmente in piu' l'impianto ve in isola e in IT nel caso ENEL interrompa alimentazione o salti limitatore.
Negli impianti IT diventa importante monitorare isolamento in quanto primo guasto vs terra sara' silente e potra' permanere per molto tempo senza creare nessun problema che emergera' drammatico solo in presenza di secondo guasto vs terra.
Questi impianti sono privi di punti caldi e non c'e' pericolo di incendio fino a secondo guasto.
C'e' un a consolazione in caso di primo guasto silente, questo diventa evidente nel passagio a Bypass perche' impianto ridiventa TT differenziale a valle inverter scatta palesando il guasto (questo eviterebbe adozione monitor isolamento che altrimenti sarebbe obbligatorio).
Conclusione importante inserire a valle inverter protezione magnetotermica di adeguata sensibilita' 0.003s e dimensionamento 15A che dovra' intervenire in caso di secondo guasto.
Mi resta un dubbio: su inverter MPP e' presente un pulsante di sicurezza che non viene descritto se non come interrutore e che nella descrizione e' indicato come numero 11. Qualcuno sa che caratteristiche ha? Potrebbe essere un magneto termico?

Ultimo problema in caso di guasto inverter c'e' la possibilita' che isola venga collegata a ENEL???

Quest ultimo problema verrebbe risolto con impianto completamente in IT, ma sarebbe necessario trasformatore di isolamento.

Riguardo possibilita' di ricreare neutro a terra:
ammesso che sia possibile un ponticello tra Neutro in ingresso e uscita e' da escludere perche' non risolverebbe problema, perche' in caso di interruzione Enel impianto perderebbe neutro a terra.
Configurazione TN se neutro dentro MPP fosse flottante e non una fase potrebbe essere una soluzione, ma bisognerebbe essere sicuri che e' flottante e non una fase.

http://www.apcmedia.com/salestools/LARD-8K6G2X/LARD-8K6G2X_R2_IT.pdf?sdirect=true da pag 49 sono spiegate tipologie impinti messa a terra .
P.S. a questo punto sarebbe importante poter vedere schema elettrico