Proposte o invenzioni ecologiche
Confinamento inerziale fai da te ,(della serie: fusione nucleare)


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stranger

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MegaWatt


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Inviato il: 20/12/2007,19:19

La fusione nucleare con confinamento inerziale è una vecchia storia di tanti anni fa.

La vecchia idea consisteva di colpire con un potente laser una biglia contenente gas di deuterio e trizio.

La nuova idea consiste nel sostituire il laser con un impulso di corrente elettrica molto intenso è brevissimo.
Tanto breve da non danneggiare il sistema ma sufficiente per innescare la fusione nucleare, si tratta quindi di fare un brutale corto circuito volontario controllato.
Questo è lo schema
http://www.gencodicephp.it/impulso.jpg

La pressione del gas di deuterio-trizio deve essere quella atmosferica, se deuterio e trizio sono sostituiti da banale idrogeno allora si presume che la macchina produce meno energia e non sarà in grado di autosostenersi, però sarà in grado di produrre deuterio, anche solo il deuterio va bene per tentare in un secondo tempo la fusione.
Per motivi di sicurezza è meglio che la biglia (pardon) il contenitore... sia piccolo perché se per caso si dovesse innescare qualche reazione a catena parziale lo sperimentatore potrebbe rimanere ucciso dall'esplosione.
Diciamo che 2 cm cubici di gas vanno bene, maggiore di 2 cubici è meglio evitare quindi assolutamente proibito una bombola alta un metro di quelle standart.
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Il funzionamento è come segue...

Inizialmente il gruppo condensatori è scarico e quindi cortocirquita il resto del circuito (che è lo spinterometro e il contenitore del gas).

Mentre che i condensatori lentamente si stanno caricando sempre più, succede che improvvisamente il vuoto dentro lo spinterometro viene perforato e passa la corrente, una corrente gigantesca e brevissima perchè siamo in presenza di un corto cirquito.
L'esplosione elettrica produce un'onda elettrica imponente di centinaia di migliaia di ampere per attraversa il contenitore del gas e si innesca la reazione a catena.

Poi il valore di un farad è un valore puramente indicativo, nessun calcolo preciso è stato fatto finora, quindi anche 0,1 farad forse va bene lostesso, bisogna provare oppure fare dei conteggi precisi..

Purtroppo non conosco un bravo ingegnere elettronico che sappia fare bene i conti precisi.

Anche il fatto del 100 chilovolt è indicativo, forse 380 volt basterebbero, l'idea è fare capire che serve un corto circuito brutale e voluto in un tempo brevissimo perchè altrimenti brucia tutto.

Si accettano controdeduzioni e perplessità, ben venga qualcuno che faccia 4 conticini.




Modificato da stranger - 20/12/2007, 19:42


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NonSoloBolleDiA...

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PetaWatt


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Msg:13786

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Inviato il: 21/12/2007,17:43

Ma...qualcuno ha mai provato a realizzare questo progettino?
A parte i conti...conosci qualche controindicazione?
Bolle



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Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripet...

 

Eddy79
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Inviato il: 27/12/2007,20:15

ciao ;

non so se sara' sufficente tale scarica elettrica a generare i milioni di gradi necessari per innescare la fusione dell'idrogeno;
Tuttavia se cerchi la maniera di ottenere una scarica di elettricita' considerevole si potrebbe aspettare l'estate con i temporali, un parafulmine e un cavo di discesa diretto sull'ampolla contenente i gas ..

Temo che l'ampolla esploda, non per avvenuta fusione ma solo per il calore generato dalla scarica ... tuttavia si potrebbe pensare di provare

ciao
Eddy

 

stranger

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MegaWatt


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Msg:462

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Inviato il: 27/12/2007,21:44

Beh!
con il laser funzionava egreggiamente.
Secondo me sei troppo pessimista, una scarica elettrica può generale 100 milioni di gradi e il vetro neamche si rompe perchè il tempo è brevissimo.



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stranger

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Msg:462

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Inviato il: 30/12/2007,13:00

Tutti sanno che la famosa bomba all'idrogeno funziona perfettamente e non c'è il confinamento magnetico o elettrico.

Domanda:
Ma quell'arma diabolica come fa a funzionare senza confinamento ?

Risposta:
A dire la verità il confinamento esiste sempre, non può esistere fusione nucleare senza confinamento, nel caso delle stelle il confinamento è di tipo gravidazionale, nel caso della bomba H il confinamento è di tipo INERZIALE infatti un potente impulso di calore investe gli atomi del gas che NON hanno il tempo fisico di allontanarsi e si fondono nuclearmente, sempre nel caso della bomba H il potente impulso è generato dall'esplosione di una normale bomba atomica a fissione (fissione di uranio235 o plutonio).

Ma ritorniamo a questo progetto...
Il confinamento è di tipo INERZIALE e quindi non c'è bisogno di campi magnetici o elettrici, l'impulso non è generato da una bomba a fissione ma è generato da un circuito elettrico già mostrato all''apertura di questa discussione.

Secondo me gli sperimentalisti della fusione fredda sono degli illusi perchè il confinamento li' dov'è?





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OggettoVolanteI...

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GigaWatt


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Msg:721

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Inviato il: 30/12/2007,19:42

Uhm....un condensatore da 1 Farad-20 Volt costa sui 100 euro.

Dieci condensatori da 1 Farad-20KiloVolt costerebbero in tutto 1 milione di euro. (due miliardi delle vecchie lire).

Ma come pippa si fa a scrivere che è un progetto '''fai da te''' ??????

Sei nipote di Berlusconi?

Erede di Onassis?

Ex-fidanzato di Bill Gates?

Perchè imbratti i Forum con cose improponibili come questo ULTRACOSTOSO alimentatore a scarica impulsiva?

 

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MegaWatt


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Msg:462

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Inviato il: 31/12/2007,13:42

e se ti dicessi che solo 15 volt e 1000 microfarad potrebbero bastare, cosa diresti ?
faccine/rolleyes.gif



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OggettoVolanteI...

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GigaWatt


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Msg:721

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Inviato il: 1/1/2008,20:24

Direi che saresti costretto a realizzare una microscopica ampolla con una manciata di atomi da eccitare,ma qui siamo nell'ambito della nanotecnologia e non sarebbe un 'faidate'.
Quei 15 volt rappresentano un potenziale troppo esiguo,che costringe ad usare un impulso di scarica di biliardesimi di secondo.E anche qui non rientriamo piu' nel 'home-made'.

 

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MegaWatt


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Inviato il: 2/1/2008,12:30

supercondensatore



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Hike

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Msg:58

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Inviato il: 2/1/2008,13:08

Genco, se i tuoi esperimenti si riducono a continui copia-incolla dello stesso testo e senza uno straccio di sperimentazione (anche parziale), rimangono chiacchere senza senso.
Intanto di quale potenza elettrica si parla ??
Hai idea di cosa succede ai tuoi diodi se colleghi quella ddp ai condensatori scarichi ?
Hai fatto vedere lo schema al sordo ??

 

stranger

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MegaWatt


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Msg:462

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Inviato il: 2/1/2008,17:08

CITAZIONE (hike @ 2/1/2008, 13:08)
Hai idea di cosa succede ai tuoi diodi se colleghi quella ddp ai condensatori scarichi ?

Se i diodi in serie sono più di uno la ddp viene suddivisa in parti uguali, ma sicuramente esistono delle differenze allora per motivi di sicurezza conviene aggiungere qualche diodo in più in serie in modo tale da essere certi che la ddp sia MINORE di quella di targa indicata dal costruttore.

Conviene sempre che la tensione di targa indicata dal costruttore sia il doppio della tensione effettivamente applicata, questo vale per i diodi e sopratutto vale per i condensatori.

Esempio: Se sul condensatore c'è scritto 300 volt già non va bene aplicare 220 volt 50 hz raddrizzati con diodi perchè il picco efficace supera i 300 volt, infatti
Picco = tensione efficace x RadiceQuadrata(2)
Picco = 220 x 1,41 = 310

Esempio: Nel caso di 220volt 50HZ raddrizzati conviene un condensatore da 500 volt di targa.


E' possibile mettere più condensatori in serie in modo da suddividere la ddp, ma però mettendoli in serie succede che diminuisce la capacità per un numero di volte che è uguale al numero dei condensatori.

Esempio:se 1 condensatore è di 10 microfarad ma la tensione di targa è solo 1/10 di quello che servirebbe, allora possiamo aggiustare la cosa mettendone 10 in serie uguali e cosi facendo otteniamo una tensione di targa che va bene.
Ma però otteniamo la capacità complessiva di un solo microfarad, per recuperare la capacità perduta si dovrebbe mettere altri condensatori in parallelo, quindi a conti fatti servirebbero 100 condensatori.


per quanto riguarda il calcolo del numero dei condensatori io intravedo la seguente regola...

N = Numero di condensatori necessari
T1= tensione di targa di un solo condensatore indicata dal costruttore
Vp= tensione di picco totale effettivamente applicata al circuito

N = (Vp / T1)2



Tanto più grande è la quantità di gas...
tanto più potente deve essere l'impulso e quindi più grande la capacità dei condensatori e più grande la tensione


Tanto più piccola è la quantità di gas...
tanto meno potente deve essere l'impulso e quindi più piccola la capacità dei condensatori e più piccola la tensione.


Premesso che la pressione deve essere quella atmosferica e non gas rarefatto, allora possiamo dire che...
Possiamo fare quello che ci pare e piace.




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