Accumulatori
Batterie in serie

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nai

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Msg:66

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Inviato il: 04/10/2015 17:29:00

Ciao a tutti, volevo fare una domanda, poniamo di avere una batterie 24 Volt, due da 12 in serie, operative, percui attaccate all'impianto, poniamo che volessi caricarne una con un caricabatterie a 12 Volt, tipo macchina, senza scollegarle dall'impianto, cosa potrebbe succedere?, scusate la domanda i...ta ma stavo per fare questo.
Un grazie a tutti



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10 pannelli 250 watt, due regolatori in parallelo 60A, 6 pannelli ibridi acqua calda-en.elettrica, d...

 

BellaEli

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Msg:3286

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Inviato il: 04/10/2015 17:44:32

Senza scollegarle dall'impianto ma con regolatore di carica e inverter spento puoi farlo senza problemi, viceversa le cose si complicano e non è detto che puoi sapere cosa succede...

Facciamo le due ipotesi:

Regolatore di carica in funzione: il regolatore manderà corrente al banco batterie, il caricabatteria manderà corrente alla batteria.
A seconda di quanto "Intelligenti" (se hanno il micro) sono i due apparati, uno dei due o entrambi potrebbero ritenere la batteria o il banco carichi interrompendo la carica.
Se, invece, i dispositivi utilizzati non sono particolarmente sofisticati, a pagarne le pene sara la batteria che riceverà corrente da due fonti raggiungendo e superando anche i 15 volt !

Se ad essere in funzione è l'inverter, succederà che a pagarne le pene sarà la batteria che non è collegata al caricabatteria !!!
Infatti, fornendo corrente ad una sola batteria, la tensione del banco si sbilancerà facendo scaricare solamente la batteria non caricata, ma l'inverter non saprà di questo sbilanciamento e considererà le batterie ancora cariche quando magari una sta a 10 Volt e l'altra (quella sotto carica) sta a 13 volt: in totale ci sono 23 volt, per l'inverter 11,75 volt a batteria, ma nella realtà una batteria sta soffrendo !!!
Tale discorso succede anche nel caso precedente.

Regolatore e inverter accesi: qui le cose si complicano ulteriormente, sommando gli effetti dei casi appena descritti!

Quindi, concludendo, se hai regolatore e inverter spenti puoi procedere senza problemi, diversamente non conviene fare ciò che hai descritto.

Elix



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C'è un limite al fai da te ???
Si, ma lo stabiliamo noi !!!






 

righetz

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Msg:4225

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Inviato il: 04/10/2015 17:52:14

Una cosa del genere non l'ho mai fatta ma ci possiamo ragionare su come si potrebbe comportare la batteria attaccata in serie a quella che sta in fase di ricarica.

Il caricabatterie farà una carica suddivisa in 3 fasi diverse fase iniziale di assorbimento, equalizzazione, e mantenimento.
La batteria collegata al carica batterie farà il suo ciclo di carica completo. quella attaccata in serie sarà come una batteria "parassita".
La chiamo parassita, anche se poco corretta, perchè assorbirà parte dell'energia destinata alla prima.

Molti caricabatterie, anche quelli semi professionali, prima di iniziare a fare la carica sulla batteria che gli viene collegata, fanno un piccolo test per capire cosa effettivamente gli viene collegato.
Il test serve per capire se è una batteria ad acido libero piuttosto che una agm, in base alla resistenza che l'elettronica rileverà calcolerà anche quanta corrente iniziale erogare, le soglie di tensione ecc. ecc.

La batteria "parassita" (preferisco chiamarla così) potrebbe sballare alcuni di questi valori non permettendo una corretta ricarica.

La soluzione migliore è sempre avere un caricabatterie multi tensione oppure un carica batterie adeguato al banco di accumulo che si possiede.



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Chi non si indebita fa la rabbia degli usurai






 

nai

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Msg:66

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Inviato il: 04/10/2015 18:12:28

Ciao, bellaeli, e grazie dell'interessamento, il primo caso penso sia da escludere in quanto il caricab appena vede il voltaggio (12V), di fine carica si ferma, e anche i reg a 24 volt si fermano, anche il secondo caso è particolarmente difficile, in quanto l'energia in esubero penso venga travasata e/o assorbita dal resto del banco, ma questo è quello che penso io; più che altro pensavo ad eventuali conflitti/corti circuiti, disastrosi, che da quanto mi dici sono improbabili, sbaglio?, ciao e grazie



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nai

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Inviato il: 04/10/2015 18:15:09

.. grazie righetz, non avevo ancora ricevuto la tua risposta.



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righetz

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Msg:4225

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Inviato il: 04/10/2015 18:41:19

Rileggendo ora per bene la tua domanda non avevo capito al volo che volevi utilizzare il caricabatterie con l'impianto FV collegato.....

Nel caso volessi utilizzare un caricabatterie esterno, l'impianto è buona cosa scollegarlo, poi il resto come sopra



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nai

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Inviato il: 04/10/2015 18:45:35

il mio scopo è proprio quello di aiutare la batt nei periodi "bui", tra l'altro dovrebbero durare di più, cosa ne pensi?



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nai

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Inviato il: 04/10/2015 18:48:14

.. ho appena provato, succede che la batt in carica è sbilanciata rispetto all'altra, niente di disastroso, la cosa potrebbe essere ovviata caricando anche l'altra.



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righetz

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Msg:4225

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Inviato il: 04/10/2015 18:51:36

Lo puoi fare ma solo quando i pannelli non generano, e con l'inverter spento.

Il carica batteria dovrà essere a 24 volt se l'impianto è fatto così.
Quando saranno in carica di notte, controlli tramite regolatore di carica lo stato delle batterie, sempre che ne permetta il monitoraggio da remoto.

Nel mio banco batterie nel periodo invernale ci metto anche 4 gg per caricarle con i pannelli e fino a quando non sono cariche al 100% non le utilizzo.
Una delle peggiori cose e metterle al lavoro con una carica parziale. Se si continua per molto tempo andranno in rovina precocemente.
Il collegamento dell'impianto preferisco ancora gestirlo manualmente e non farlo fare al regolatore che ti accende l'inverter al raggiungimento della soglia minima di carica.

Le mie batterie usate e starusate sono all'opera da almeno 4 anni (quelle più vecchie)

Ora le caratteristiche del tuo impianto non le conosco in quanto non hai dato una descrizione dettagliata.
Se devi per forza di cosa acquistare un carica batterie appositamente per questo scopo è solo una tua decisione, io ti consiglio di farle caricare dai pannelli e dal suo regolatore e utilizzarle solo a carica completata. Purtroppo l'inverno porta poco sole... ci si rifà in estate.



Modificato da righetz - 04/10/2015, 18:54:46


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nai

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Inviato il: 04/10/2015 18:52:11

.. domanda fuori tema, siccome manco da un po' dal forum, ma mi sono arrivate email di un forum simile al nostro, che naturalmente non ho aderito, poi girando per il nostro forum ho percepito una strana situazione, sapresti dirmi cosa stà succedendo!!!??, non perderemo mica la testa per pochi transfughi, ciao e grazie



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nai

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Inviato il: 04/10/2015 18:55:08

.. a quanti volt accendi l'impianto?



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righetz

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Msg:4225

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Inviato il: 04/10/2015 19:09:45

Quando la tensione arriva a 29,2 V e l'assorbimento di corrente cala verso 4-5 ampere significa che le batterie sono cariche al 100% e stanno facendo la carica di mantenimento a quel punto se sono a casa accendo l'impianto altrimenti lo accendo alla sera quando arrivo dal lavoro.

Lo spegnimento avviene tramite inverter che sgancia l'interruttore relè di commutazione enel/isola.



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nai

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Msg:66

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Inviato il: 04/10/2015 19:28:42

questo forum è sempre una meraviglia, quando hai qualche dubbio c'è sempre qualcuno che con la sua opinione ti insegna qualcosa, ciao e grazie.
PS non perdiamoci in inutili polemiche.(mi riferisco ai transfughi)



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Grysogeno
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Msg:384

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Inviato il: 05/10/2015 09:37:16

CITAZIONE (nai, 04/10/2015 19:28:42 ) Discussione.php?213097&1#MSG6

il mio scopo è proprio quello di aiutare la batt nei periodi "bui", tra l'altro dovrebbero durare di più


Il mio micro-impianto a isola ha la necessità di essere sempre in piena efficienza, ovvero la sua funzione è quella della continuità del servizio di alcuni carichi privilegiati.

Per questo scopo ho adottato il sistema misto per avere gli acumulatori sempre carichi in modo da sopperire a black-out della rete prolungati.

1 pannello fv da 240Wp
2 batterie da 70Ah in parallelo
Regolatore di carica MPPT
Inverter onda pura 600W

Fin qui nulla di particolare, di giorno il pannello carica le batterie
ed alimenta l'inverter, ma ci sono di mezzo la notte ed i giorni di pioggia dove il sole non c'è, e le batterie calano fino a che, a 10.5 Volts, l'inverter si stacca, no buono, il servizio deve essere assicurato, poi una decina di volte scaricate a 10.5 Volts le batterie vanno in solfatazione e non durano niente.

La soluzione è un'alimentatore switching regolabile in tensione di intervento e limitato in corrente.

Settato l'intervento a 12.2V, ovvero pari ad una batteria carica al 60%, se ne sta buono senza caricare finchè le batterie stanno sopra a quella tensione, quando va sotto i 12.2V, entra in funzione riportando le batterie a 12.7V, la prima botta di corrente supera i 15A ma dopo un paio di minuti modula la corrente a 2.5-3A mantenendo la tensione.

Risultato:
Ho sempre la continuità del servizio che è il mio obiettivo principale.
Ho sempre batterie cariche per assicurare 24 ore di servizio anche in caso di black-out elettrico e mancanza di sole.
Non faccio scendere le batterie sotto la soglia dei 12.2V dove comincia la solfatazione e quindi il rapido degrado delle batterie.

Importante scegliere un'alimentatore switching regolabile in tensione nel range desiderato e LIMITATO IN CORRENTE, perchè in caso di forte scarica delle batterie gli alimentatori si bruciano per sovracorrente se non sono limitati.

Quello che ho preso è limitato a 29A in corrente ed è collegato semplicemente in parallelo a batterie e regolatore di carica del pannello.

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/F/FVT08.jpg

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/F/FVT09.jpg

 

righetz

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MODERATORE
Msg:4225

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Inviato il: 05/10/2015 21:40:44

Ciao grysogeno,
la soluzione è molto interessante.
L'alimentatore interviene solo tra i 12,2 e 12,7 giusto quel che serve.

Per esempio sia nai che io abbiamo l'impianto che per ore funziona a batterie.
Ora faccio riferimento alla mia configurazione, quando l'abitazione è collegata alle batterie, l'inverter preleva fino a quando la tensione non scende sotto ai 22 Volt (11 volt per sistemi a 12 nominali).
A quel punto l'alimentatore caricherebbe le batterie prendendo la 220 dall'inverter, un circolo vizioso in un certo senso.
L'alimentatore switching sarebbe da azionarlo solo quando l'impianto ad isola risulti spento e con le batterie giù di tensione per via dei pannelli che non caricano.
A questo punto l'alimentatore dovrebbe in ogni caso essere collegato con la 220 che sta a monte dello scambio.

Oppure altra soluzione l'alimentatore collegato alla 220 a monte dello scambio con un relè normalmente chiuso che fa da interruttore.
Il relè se alimentato dalla 220 dell'inverter spegne l'alimentatore, quando l'inverter stacca, il relè chiude e l'alimentatore si attiva dando una ricarica alle batterie ripristinando le soglie anti solfatazione.



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