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Protezione dai fulmini ,è possibile proteggere le nostre case e i nostri impianti?

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marcosnout

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GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3693

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Inviato il: 29/01/2017 09:58:57

Le nostre abitazioni ed i nostri impianti sono protette dai fulmini?

Il fulmine, potenza devastante!

Solitamente non serve, o non viene applicata alcuna protezione "aggiuntiva" alle nostre abitazioni, in quanto, sono comunque rari i casi in cui queste vengano "colpite".

Installando, però, impianti solari (siano essi fotovoltaici o termici), impianti eolici e/o comunque tutte quelle "appendici" che possono aumentre il rischio di essere oggetto di attrazione di scariche atmosferiche di grande dimensione, conviene applicare dei sistemi di protezione aggiuntivi?

Questa discussione nasce, su suggerimento dell'utente calcola, in qust'altro 3D (LINK), nel quale si parla della messa a terra del neutro negli impianti ad isola, elemento, secondo me, imprenscindibile.



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GigaWatt


Utente
Msg:4435

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Inviato il: 30/01/2017 23:22:22

Argomento spinoso, nessuno interviene.



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Biomass

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PetaWatt


Utente
Msg:19097

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Inviato il: 30/01/2017 23:28:51

conta oppure no, essere vicini alle cabine di trasformazione, campanili, torri, tralicci, palazzi, piante dall'alto fusto, eccetera nell'aumentare le probabilità di fulmini?



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marcosnout

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GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3693

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Inviato il: 31/01/2017 01:15:14


CITAZIONE

Argomento spinoso, nessuno interviene.

Vero, però dal numero di visite, almeno incuriosisce...

CITAZIONE
conta oppure no, essere vicini alle cabine di trasformazione, campanili, torri, tralicci, palazzi, piante dall'alto fusto, eccetera nell'aumentare le probabilità di fulmini?

conta, tutto conta...

Ma facciamo un passo indietro.


Cos'è e come si forma, "per sommi capi" un fulmine?
È "solo ciò che vediamo?

[cit.]
Durante un temporale, quando una nube è carica a sufficienza, le cariche elettriche al suo interno iniziano “cercare” un punto dove scaricarsi : può essere una nube vicina oppure un punto a terra.
Se è più vicino il terreno, dalla nube inizia a formarsi un canale popolato di cariche elettriche, una sorta di pre-fulmine, che scende verso terra ma a piccoli balzi, di circa 50 metri ciascuno.
Qui si tratta di un fenomeno preparatorio il cui esito è ancora incerto e che non è ancora visibile all’occhio umano.
Ad un certo punto, quando a seguito dell’ultimo balzo il canale discendente è sufficientemente vicino a terra – circa 50 metri – viene “spezzata” la rigidità dielettrica dell’aria (cioè la sua forza di isolare), tra la punta del canale discendente e l’oggetto più vicino.
E’ in questo istante che da questo oggetto vicino parte una controscarica verso l’alto che va a “collegarsi” con la punta del canale elettrizzato.
La controscarica in pratica è una sorta di fulmine al contrario, che parte da un oggetto a terra e va a prendersi le cariche elettriche che stanno arrivando.
Solo quando la punta del canale discendete e la controscarica entrano in contatto, abbiamo il vero e proprio fulmine con la scarica principale che diventa visibile con il lampo di luce e che provoca il tuono.
Il lampo quindi avviene solo quando tutto il percorso dalla nube fino a terra è stato completamente “preparato”.
Da notare che dagli oggetti a terra potrebbero partire più controscariche, ma solo una sarà quella che entrerà in contatto con il canale discendente.
In pratica sarà l’oggetto con la controscarica che arriva prima, ad innescare il vero e proprio fulmine.
Naturalmente è difficile che si formino costroscariche da oggetti isolati, ma al contrario si formano controscariche a partire da oggetti collegati elettricamente a terra, come appunto il parafulmine, che grazie a questo fenomeno fornisce al fulmine un percorso preferenziale.

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/P/dehn_controscarica.jpg


[/cit.]

Da questo si evince che le strutture maggiormente esposte sono quelle alte e non isolate presenti nel luogo ove il fulmine va a scaricarsi, e questo è un primo dato fondamentale visto che i nostri pannelli sono (solitamente) fissati solo pochi cm sopra al tetto di casa.



Modificato da marcosnout - 31/01/2017, 06:25:28


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BellaEli

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MODERATORE
Msg:3286

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Inviato il: 31/01/2017 03:44:13

È vero, è un argomento difficile...

Volendo fare un paragone un po' fantasioso possiamo assimilare il fulmine al professore che interroga e l'oggetto su cui si schianta all'alunno !

Ora, a scuola, in ogni caso si temeva il prof. (Il fulmine, per l'appunto !) tuttavia quelli che avevano studiato se la cavavano senza grossi problemi (chi ha un vero parafulmine !), ai restanti conveniva nascondersi il più possibile per non farsi beccare: era inutile leggiucchiarsi qualcosa a volo, improvvisare o aspettare il suggerimento del compagno, il voto non sarebbe mai stato un buon voto !

Scherzosamente voglio dire che o si realizza un serio impianto parafulmine che protegga adeguatamente ciò che desideriamo proteggere o, forse, è meglio non far nulla !

Se installo un'antenna sul tetto e non la collego a terra rischio che se becca un fulmine mi sfonda la televisione, e forse anche qualcos'altro, tuttavia la possibilità che ciò accada è molto remota poiché l'antenna non ha un buon collegamento di terra sufficiente a smaltire l'energia del fulmine.

Se la collego a terra aumento di molto la possibilità di attrarre un fulmine ma se ciò succede il collegamento risulterà comunque insufficiente è sfonderò comunque la TV e, forse qualcos'altro...

Morale della favola: il collegamento di terra ha peggiorato la situazione !

Ovviamente la mia è solo un'ipotesi ma qualsiasi apparato che mi è capitato tra le mani e che si era trovato faccia a faccia con un fulmine non aveva un bell'aspetto...

L'unica cosa che si può fare è inserire dei circuiti di protezione (fusibili, etc.) che impediscono, nel limite del possibile, l'innescarsi di incendi.

Elix



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C'è un limite al fai da te ???
Si, ma lo stabiliamo noi !!!






 

marcosnout

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GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3693

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Inviato il: 31/01/2017 06:37:05

Giusto Elix,
In pratica non conviene collegare a terra la struttura che sorregge i pannelli se non si ha un adeguato parafulmine (esattamente quello che ha scritto calcola qua )

CITAZIONE

A meno di avere un buon parafulmine posto più in alto dell'impianto, mi é stato consigliato di non collegare nulla del fotovoltaico a terra. In quanto tutti i vari dispositivi di protezione servono a poco.

sopratutto perché la "nostra" messa a terra equivarrebbe a creare un parafulmine, aumentando le probabilità di attrarre la scarica ma insufficiente a veicolarla verso terra.

[cit.]
l’eventuale collegamento a terra dei moduli fotovoltaici, fornisce alle parti metalliche dei moduli l’opportunità di generare una controscarica e di innescare un fulmine.

Ma, come già detto, si tratta di impianto elettrico non dimensionato per sopportare la corrente di un fulmine, tanto che alla prima occasione causerà incendi e danni di svariata natura, come l’esplosione di scatole di derivazione e fili elettrici, ecco perché il collegamento a terra di elementi metallici presenti sul tetto è assolutamente da evitare.
[/cit.]



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marcosnout

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GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3693

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Inviato il: 31/01/2017 06:58:40


CITAZIONE

conta oppure no, essere vicini alle cabine di trasformazione, campanili, torri, tralicci, palazzi, piante dall'alto fusto, eccetera nell'aumentare le probabilità di fulmini?



[cit.]
In Italia come in altri paesi esistono dei misuratori distribuiti in tutto il territorio il cui scopo è rilevare dove e quando cadono i fulmini.
Ad esempio il CESI, il Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano, è proprietario di una di queste reti di rilevamento fulmini. Nel relativo sito internet www.fulmini.it potete trovare la mappa dei fulmini caduti nell’ultima ora.


Queste reti sono di fondamentale importanza perché dalle loro rilevazioni si desume il numero di fulmini che cadono a terra ogni anno in ogni zona.
Questo numero viene chiamato dalle norme Ng, dove la “g” sta per Ground, ossia Terra , proprio per chiarire che stiamo parlando dei fulmini che cadono sul terreno.
Una distinzione molto importante perché durante un temporale la maggior parte dei fulmini avviene tra nube e nube: sono eventi che ad esempio disturbano le trasmissioni Radio e TV ma non riguardano minimamente il nostro problema.

Da queste rilevazioni si determina pertanto il numero Ng, che varia da città a città, da regione a regione. Vi sono ad esempio zone molto soggette a temporali, dove ogni anno possono cadere anche 8 fulmini per chilometro quadrato (vi assicuro che sono tanti).
Altre zone, invece più “tranquille”, arrivano a malapena a 2 fulmini all’anno per ogni km quadrato.
Perché vi ho parlato di Ng ? Perché questo numero è la base che usano le norme tecniche per calcolare quanto un fabbricato rischia di essere colpito da un fulmine.

In pratica, il primo dato fondamentale per stimare il rischio fulmini, è un dato “meteorologico“.



Ovviamente il secondo fattore da prendere in considerazione per calcolare il rischio per un fabbricato di essere colpito da un fulmine è la sua altezza.
Ad esempio un grattacielo di 100 metri avrà molte più probabilità di essere colpito da un fulmine rispetto ad una casetta di 6 metri.
Ma la sola altezza non basta : per avere una stima corretta è importante conoscere anche il “contesto urbano” nel quale il vostro fabbricato è inserito.
In poche parole, la stessa casetta di 6 metri è sottoposta a rischi diversi a seconda di dov’è.
Se è solitaria in aperta campagna o peggio ancora se si trova sulla cima di una collina, potrebbe rischiare più del grattacielo in città.
Se invece si trova in centro città ma attorniata da palazzi più alti, rischierà poco perché “protetta” dagli edifici di maggiore altezza. Ogni edificio infatti crea intorno a sé stesso un’area che “involontariamente” protegge dai fulmini gli edifici o gli oggetti vicini più bassi. Detto in altre parole, l’eventuale fulmine in arrivo in quell’area, preferirà colpire l’edificio più alto lasciando intatto quello basso.

Ricordo infine che anche degli alberi molto alti possono fare da “parafulmine” rispetto ad edifici più bassi.




Ma gli impianti solari aumentano l’altezza della casa ?
Solitamente i tetti delle case italiane pullulano già di abbaini, camini, comignoli ed altri altri elementi che oltrepassano (e non di poco) la sagoma del tetto, pertanto l’aggiunta di moduli fotovoltaici o collettori solari, che generalmente hanno uno spessore di pochi centimetri, non varia l’altezza della vostra casa ed il conseguente rischio di essere colpita da un fulmine.
Sporadicamente vi sono impianti solari per i quali viene installato nel tetto un serbatoio d’acqua piuttosto voluminoso, ma anche in questo caso si tratta di un elemento più basso dell’antenna o dei camini, pertanto privo di impatto significativo sull’altezza dell’immobile.

Quindi ?
Fatte queste premesse, vi sarete già resi conto che l’installazione di un qualunque pannello solare sul tetto, non fa aumentare il rischio di essere colpiti da un fulmine semplicemente perché non aumenta l’altezza del fabbricato.
In poche parole il rischio di essere colpiti da un fulmine non cambia se viene installato un qualunque impianto solare sul tetto dell’edificio.
[/cit.]



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GigaWatt


Utente
Msg:4435

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Inviato il: 31/01/2017 07:37:35


CITAZIONE

Fatte queste premesse, vi sarete già resi conto che l’installazione di un qualunque pannello solare sul tetto, non fa aumentare il rischio di essere colpiti da un fulmine semplicemente perché non aumenta l’altezza del fabbricato.
In poche parole il rischio di essere colpiti da un fulmine non cambia se viene installato un qualunque impianto solare sul tetto dell’edificio.


Il rischio non aumenta in caso di pannelli aderenti al tetto, il discorso cambia se i pannelli sono sorretti da una struttura sopraelevata, anche se di qualche centimetro.



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RAUNARDE
GigaWatt


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Msg:1225

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Inviato il: 31/01/2017 12:03:00

boh io parlo da miracolato da folgorazione di un ramo del fulmine, stavo chiudendo il garage (ante a doppio battente) perchè c'era il temporale quando un ramo del fulmine si è scaricato sul portone saldandomelo al telaio ed io ho beccato solo una gran batosta che mi è entrata dalla mano sx ed ha scaricato senza segni di elettrocuzione dai piedi presumo. Il braccio l'ho sentito esplodere, ho iniziato a saltare come un matto e poi mi sono buttato per terra, forse non controllavo bene le gambe, è avvenuto tutto così in fretta. il giorno dopo avevo l'occhio sx completamente chiuso, le palpebre si erano gonfiate tantissimo, è iniziato un mal di testa che partiva dalla cervicale per 30 gg consecutivi senza mai calare nemmeno con antidolorifici (aulin). ora come ricordo ho che spesso mi resta contratto il romboide sx (muscolo trapezio) e mi viene male alla testa con interessamento della parte sx della cervicale.

tutto questo per dire che avendo anche un'antenna sul tetto di 6m il fulmine si è scaricato sull'anta del garage 13m più in basso oltre ad aver abbattuto una pianta e fatto esplodere un capitello in calcestruzzo della colonna di un cancello del vicino a 70m da me.

questo è successo anni fa prima di avere i pannelli sul tetto, ma come non ha scaricato sull'antenna (avrei avuto tutte le tv folgorate) non è detto che prenda il punto più alto.



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marcosnout

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GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3693

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Inviato il: 31/01/2017 13:27:30

Ciao RAUNARDE,
contento di come sia finito l'episodio, ma pur non dubitando di quanto ti è successo, dubito che tu sia stato colpito dal fulmine, penso invece che tu sia stato investito da una scarica partita dal basso.

Un fulmine raggiunge la temperatura di 30000°, e, per le correnti e le tensioni in gioco il corpo umano non ha possibilità di resistere.

Probabilmente il fulmine si è scaricato sull'albero che menzioni, e, tutto intorno si sono generate scariche ascendenti.

Giusto per capire, alcuni numeri presi da Wikipedia

http://www.energialternativa.info/public/newforum/ForumEA/P/Screenshot_2017-01-31-13-24-13.jpg



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RAUNARDE
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Utente
Msg:1225

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Inviato il: 31/01/2017 13:31:31

può essere, il portone del garage è collegato all'armatura della casa che fa una piccola gabbia di faraday e scarica verso terra, può essere che fosse una corrente di risalita come dici tu.

non mi quadra la corrente, mi sembrava fosse molto più bassa, ma sicuramente mi sbaglio.



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RAUNARDE
GigaWatt


Utente
Msg:1225

Stato:



Inviato il: 31/01/2017 13:35:17

facendo due calcoli, ad ogni fulmine stando basso e come tempo considero 1/10 di secondo genererebbe circa 500MWh. riuscire ad immagazzinarlo!!!!



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marcosnout

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GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3693

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Inviato il: 31/01/2017 13:52:00


CITAZIONE

non mi quadra la corrente, mi sembrava fosse molto più bassa, ma sicuramente mi sbaglio.

la tabella l'ho presa da Wikipedia, quindi una fonte non scientifica e quindi non totalmente attendibile...
In ogni caso, anche se la corrente fosse più bassa, sarebbe comunque spaventosamente alta...

CITAZIONE
riuscire ad immagazzinarlo!!!!

non mancherebbe più energia a nessuno!



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tgsimo_a

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Utente
Msg:1508

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Inviato il: 31/01/2017 19:08:29

Dico la mia...
Numerosi danni avuti nel tempo da fulmini o sovratensioni, tra cancello elettrico (2 volte), TV, router, stereo, caldaia, elettrovalvole, macchinetta del caffè, ecc... quasi sempre coperti da assicurazione.
Quando ho messo mano all'impianto elettrico, ho montato uno scaricatore di sovratensioni... Da allora non ho più subito alcun danno e almeno una volta per certo ha fatto il suo sporco lavoro... In più, ho montato un'altro scaricatore ad hoc per la linea telefonica...
Se entra ancora qualcosa, magari dall'antenna, ci ripenserà l'assicurazione...



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Signore dammi la pazienza... perché se mi dai la forza spacco tutto!!!




 

marcosnout

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GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3693

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Inviato il: 31/01/2017 19:17:28

...e dici bene, più cerco di documentarmi e più mi sembra di capire che il vero problema siano proprio le sovratensioni...



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