Impianti riscaldamento, canne fumarie ed altro
Accumulatore di calore

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ing_alex

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Inviato il: 22/12/2008,16:53

Salve volevo precisare che ho installato a casa un riscaldamento a pavimento cn caldaia a condensazione, l'ho integrato con un termocamino privo di produzione di acqua sanitaria" inserendo uno scambiatore a piastre.
Quindi quando arriva a temperatura il termocamino scambia calore direttamente con esso escludendo l'accensione della caldaia, siccome però il termocamino tende a riscaldare con il tempo e devo quasi spegnere del tutto il termocamino per evitare l'ebollizione, ho pensato di aggiungere un accumulatore di modochè potessi recuperare e conservare l'acqua calda che produco.
Naturalmente credo che cambi il processo ovvero, il termocamino produce calore che si accumula nell'accumulatore e sarà lo stesso accumulatore a scambiare attraverso lo scambiatore a piastre con il riscaldamento a pavimento, questo fà in modo che dovrei avere una certa autonomia anche a termocamino spento, tutto ciò lo faccio per escludere dal circuito l'accensione della caldaia e tenermi a temperatura almeno sopra i 30°.
Se secondo voi credete che si possa fare o avete delle esperienze accetto consigli

 

eneo

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Inviato il: 29/12/2008,16:06

se po fa'....se po fa'.....

 

ing_alex

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Inviato il: 29/12/2008,17:09

Caro Eneo http://www.acquaservice.it/energia_alternativa/kit2.htm

cliccando poi nel riquadro dove cìè Impianto termocaminetto abbinato a acaldaia e accumulatore termico
potrete vedere tutto lo schema completo che mi serviva escluso il pannello solare grazie comunque non vi siete impegnati abbastanza.
Confido nlla prossima volta

 

ing_alex

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Inviato il: 30/12/2008,09:04

thk

 

Libero51

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Inviato il: 10/1/2009,12:31

CITAZIONE (ing_alex @ 22/12/2008, 16:53)
. . . ho installato a casa un riscaldamento a pavimento con caldaia a condensazione, l'ho integrato con un termocamino privo di produzione di acqua sanitaria" inserendo uno scambiatore a piastre.
. . . il termocamino tende a riscaldare con il tempo e devo quasi spegnere del tutto il termocamino per evitare l'ebollizione, ho pensato di aggiungere un accumulatore di modochè potessi recuperare e conservare l'acqua calda che produco.
. . . il termocamino produce calore che si accumula nell'accumulatore e sarà lo stesso accumulatore a scambiare attraverso lo scambiatore a piastre con il riscaldamento a pavimento, questo fà in modo che dovrei avere una certa autonomia anche a termocamino spento.

Ciao a tutti e ciao ing_alex, sono in parte d'accordo con il tuo ragionamento. Per mia esperienza ho deciso ultimamente un'ennesima modifica all'impianto legna/ gpl eliminando definitivamente lo scambiatore (600 Euro) e passando a vaso chiuso , parallelo delle caldaie con valvole di non ritorno e con accumulo di 1200 litri.
Malgrado il generoso dimensionamento lo scambiatore mi ha veramente deluso e l'esperienza che racconti mi sembra una conferma . L'accumulatore funziona e stratifica a meraviglia e mi consente discreti periodi di autonomia che dipendono ovviamente . . . dal freddo. Ho realizzato una soluzione efficiente ed economica per il miscelamento di mandata ai termosifoni, nessuna sonda, centralina e valvola motorizzata , una semplice valvola miscelatrice per acqua sanitaria adatta per panelli solari (100 °C) risolve la miscelazione con un semplice cronotermostato che pilota la pompa di mandata. Il tuo impianto a pavimento dovrebbe essere ancor più stabile.

Un saluto a tutti



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NonSoloBolleDiA...

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Inviato il: 10/1/2009,20:59

CITAZIONE (Libero51 @ 10/1/2009, 12:31)
L'accumulatore funziona e stratifica a meraviglia e mi consente discreti periodi di autonomia che dipendono ovviamente . . . dal freddo. Ho realizzato una soluzione efficiente ed economica per il miscelamento di mandata ai termosifoni, nessuna sonda, centralina e valvola motorizzata , una semplice valvola miscelatrice per acqua sanitaria adatta per panelli solari (100 °C) risolve la miscelazione con un semplice cronotermostato che pilota la pompa di mandata.

faccine/ohmy.gif
ecco, lo sapevo...hai ottimizzato anche questo sistema ... faccine/clap.gif
Se non chiedo troppo puoi spiegarmi meglio cosa hai fatto...non ti ho capito, parla meno complicato ( cioè parla per tipi terra terra come me )....poi ti dico la 'fregatura' che ho preso io per il riscaldamento di casa mia...con la caldaia a pellet che andava integrata con un boiler da 400lt....faccine/bye2.gif
Ciao
Bolle



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Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripet...

 

Libero51

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Inviato il: 11/1/2009,02:52

CITAZIONE (NonSoloBolleDiAcqua @ 10/1/2009, 20:59)
. . . puoi spiegarmi meglio cosa hai fatto...

Ciao a tutti e ciao Bolle. Quel giorno dovevo decidere in fretta come far convivere la caldaia a gpl con la caldaia a legna a fiamma rovescia. Avevo acquistato due caldaie a fiamma rovescia usate e le nere e spesse incrostazioni spiegavano quanto malamente avessero funzionato e quanto incompetente fosse stato l'installatore: una Thermorossi Fireblu ed un Arca entrambe da 30 kW. Nel realizzare i due impianti mio figlio , documentatosi sui siti tedeschi e austriaci scelse immediatamente il vaso chiuso che gli consentì di collegare la caldaia a legna e quella a metano sullo stesso impianto .
Per rispetto della normativa realizzai la soluzione a vaso aperto per la caldaia a legna e acquistai lo scambiatore a piastre per separare l'impianto dei termosifoni e la caldaia a gpl a vaso chiuso.
Collegai caldaia e accumulo (puffer) e piazzai lo scambatore tra accumulo e impianto con un circolatore ausiliario. Le differenze dei due impiant furono rapidamente e per me "tragicamente" evidenti. Lo scambiatore a piastre trasferiva calore all'impianto perdendo circa 30 gradi e la forte velocità di circolazione lato accumulo impediva la stratificazione.
Per poter avere una mandata di 50° il puffer doveva trovarsi a 80° ed il forte rimescolamento dovuto dal circolatore ausiliario che alimentava il primario dello scambiatore portava la base del puffer a 60°. Il ritorno in caldaia troppo caldo provocava soventi blocchi per sovratemperatura. A nulla è servito sostituire la cartuccia a 72° della valvola anticondensa con una da 56 ° l'acqua arrivava troppo calda ,la caldaia andava in blocco , l'accumulo perdeva un terzo di capacità termica ed i termosifoni scaldavano poco . . . peggio di così . . .

E' stato un buon allenamento di paterna pazienza stare al gioco delle sorridenti critiche di mio figlio . . . l'unico modo che avevo per uscirne era quello di riconoscere la sconfitta; almeno per me, l'esperienza è in gran parte l'effetto del metabolismo degli errori.

Con la modifica a vaso chiuso , l'eliminazione dello scambiatore e del suo circolatore ausiliario la situazione è radicalmente migliorata. Lo scambiatore sottraendo 30 ° limitava automaticamente la temperatura di mandata ai termosifoni ma eliminandolo si rendeva necessario un controllo di tale temperatura. Avevo già speso troppo è l'idea di comprare una valvola miscelatrice a tre vie motorizzata con centralina e sonde proprio non mi andava giù.
Una semplice valvola miscelatrice per acqua sanitaria da 3/4", del tipo adatta all'alta temperatura dei pannelli solari ha risolto economicamente ed egregiamente il problema. L'impianto ha due sezioni zona notte - zona giorno alimentate da due circolatori con valvole di non ritorno pilotati da due semplici cronotermostati. Vi manderò le fotografie dell'impianto ,adesso . . . si è fatto tardi.

Un saluto a tutti.



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Libero51

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Inviato il: 11/1/2009,10:25


CITAZIONE (Libero51 @ 11/1/2009, 02:52)
. . . Vi manderò le fotografie dell'impianto . . .

Ciao a tutti , ecco le fotografie, nel locale a forma di L la caldaia sta su un ramo ed il puffer principale sull'altro, nel sottoscala un secondo puffer è collegato in parallelo.
Nella prima foto si nota il collegamento tra caldaia e puffer principale, il tubo coassiale sui fumi preriscalda l'aria di alimentazione.
Nella seconda si nota il generoso compensatore del vaso chiuso.
Nella terza il gruppo Thermovar anticondensa è collegato ad una valvola Thermoback che impedisce il ritorno di acqua calda dal puffer alla caldaia spenta ma consente la circolazione naturale in caso di mancanza Enel. Si nota il rubinetto di scarico dell'impianto ed un bypass di sicurezza che non ho mai usato. Rimpiango di non aver installato una Laddomat che se pur più cara sarebbe stata una soluzione pulita e completa senza quell'intreccio di tubi.
La quarta e quinta foto si riferiscono alle sicurezze di massima pressione sul cielo del puffer e dello scarico termico sulla caldaia.
Nella sesta foto si nota la miscelarice che preleva a sinistra l'acqua di ritorno dell'impianto ed a destra il tubo coibentato nero dal cielo del puffer. Si notano le due valvole di non ritorno sui due circolatori che alimentano zona_giorno e zona_notte. La centralina è autocostruita.
Altri tubi dell'impianto si intrecciano con un amorevole . . . disordine.
Nel sottoscala due scambiatori ed un flussostato con un circolatore ricavati da due caldaie a gas demolite assicurano l'acqua calda sanitaria.
L'ultima foto è tata scattata verso il cielo del comignolo dal fondo della canna fumaria, la caldaia è accesa e l'emissione dei fumi è . . . trasparente.

Un saluto a tutti.




http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/2/2/6/2/4/8/7/t/1231664084.jpg




Modificato da Libero51 - 26/3/2009, 23:46


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ing_alex

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Inviato il: 29/9/2009,09:28

Ciao finalmente ho messo in funzione la metà del mio accumulatore ovvero: ho acceso il termocamino che mi riscalda l'accumulatore da 600 lt per il semplice accumulo di calore per ACS, naturalmente con una sola bracciata di legna ho portato l'accumulatore a 70° da 20° originariamente spento, quindi fà ben sperare, però ho notato una cosa che la centralina del termocamino parte quando la temperatura arriva a 50°, all'inizio si stacca varie volte per motivi di differente temperatura con il boiler in seguito rimane attaccato fino a raggiungere gli 80°, in riferimento al caso effettuato, naturalmente poi però una volta che il termocamino ha raggiunto il massimo ovvero 80° e per differenza il boiler avrà una temperatura compresa tra i 70° e gli 80°. il termocamino privo di alimentazione tende a raffreddarsi e quindi causa l'effetto contrario, all'ora io ho pensato che fosse meglio alzare lo start della pompa del termocamino e portarlo a 70° di modo che massimo può scendere fino a 70° la temperatura del boiler.
In questo modo però una volta che il termocamino equipara la T con quella del boiler, succede che dopo un pò si stacca, non non ho ancora visto però se la pompa attacca e stacca continuatamente. Volevo sapere una volta che la pompa si stacca io non leggerò più la temperatura del boiler come posso fare a leggere tale T considerato che ho solo un cronotermostato in casa, devo cambiare la centralina con una a 2 ingressi sonda?

 

eneo

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Inviato il: 29/9/2009,14:40

ti consiglio vivamente nei giorni piu' freddi di stringerti di piu' a tua moglie.... faccine/wink.gif
ciao bello

 

ing_alex

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Inviato il: 16/10/2009,13:53

Avviamento riscaldamento a pavimento una favola, premetto che l'accumulatore era ad una temperatura di 60° ho alimentato il termocamino con solo 2 carichi li legna e dalle 20:00 alle 12:00 mi ha fatto salire la temperatura ambiente da 19° a 20,5° da me impostata. La mattina alle 8:00 l'accumulatore segna 50° stamattina gli ho avviato un carico e me ne sono andato naturalmente le temperature ora saranno più stabili, se il termostato scende di 1/10 di C° parte la pompa che ristabilizza subito quella stabilita, in accordo con l'idraulico abbiamo montato un termostato ad immersione sull'accumulatore impostando manualmente di 40°, fino a quando l'accumulatore è al di sopra di quella temperatura parte la pompa del riscaldamento a pavimento scambiando con l'accumulatore, quando scende si chiude il contatto e il termostato da il via alla caldaia per partire e continuare la circolazione, naturalmente questo caso si verifica solo quando nell'arco di 24 non dovessimo mettere fuoco al termocamino, anzi non si verifica mai in quando la caldaia è spenta il mese invernale. dopo mettero qualche foto.

Intanto mi godo il caldo

 
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