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Routinatore di carica

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Pyron

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GigaWatt


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Msg:1115

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Inviato il: 2/9/2009,21:28

allora la batteria è da 40 e la carica è di 4 amp ma a tensione di 15,5v di fine carica, quindi con equalizzazione per questo l'ho chiamata carica profonda, perchè anche se a basso amperaggio, che rientra nel C10, fa ciclare la batteria con tensioni elevate.
ogni ciclo si conclude con la ricarica completa, quindi sono 4 equalizzazioni in 24 ore, sto facendo prove, non ci tengo a questa batteria, però a quanto pare le piastre reggono e non ci sono polveri galleggianti e la batteria sembra riprendersi molto rapidamente, domattina la staccherò e la lascerò riposare 1 giornata poi rimisurerò i valori sia di densità che di tensioni

ho il sospetto che questo sistema ibrido di cariche e scariche unite con la ricarica impulsiva, faciliti la formazione di materiale attivo, risvegliando le piastre, ciclandole più volte non andando mai oltre il 70% della propria capacità in scarica. chisà ci vorranno varie prove su varie cavie, ma i risultati per ora sono incoraggianti

 

eneo

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Msg:2068

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Inviato il: 4/9/2009,08:36

CITAZIONE (Pyron @ 2/9/2009, 22:28)
ho il sospetto che questo sistema ibrido di cariche e scariche unite con la ricarica impulsiva, faciliti la formazione di materiale attivo, risvegliando le piastre, ciclandole più volte non andando mai oltre il 70% della propria capacità in scarica. chisà ci vorranno varie prove su varie cavie, ma i risultati per ora sono incoraggianti

mentre io ho il sospetto che ferro voleva dirti qualcosa, che tu non hai captato.....

 

Pyron

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Msg:1115

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Inviato il: 4/9/2009,09:02

mi aiuti a capire?

 

eneo

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Msg:2068

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Inviato il: 4/9/2009,09:32

sarei la persona meno indicata a farla lascio a lui le spiegazioni tecniche...
ma quando ferro ti chede da quant'e' la batteria tu avevi gia' detto in qualche post precedente da quando era la batteria, conoscendolo come attento osservatore, presumo che lo aveva gia' letto e ........
il tuo routinatore come idea e' molto valida ovviamente da ottimizzare.

 

Pyron

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GigaWatt


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Msg:1115

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Inviato il: 4/9/2009,09:50

mha, io penso piuttosto che l'abbia tratto in inganno la definizione di carica profonda, dato che di solito la si fa dopo una scarica profonda, cioè di tutti gli amp di targa della batteria, io invece la sto scaricando molto poco e la sto sovraccaricando ogni ciclo. esperimenti...

 

eneo

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Msg:2068

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Inviato il: 4/9/2009,10:08

mi stavo chiedendo se un normale caricabatteria a 220v funziona anche con un inverter ad onda modificata....

 

Pyron

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Msg:1115

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Inviato il: 4/9/2009,11:43

io penso di si, perchè uso quelli da cellulare e da computer portatile con l'onda modificata, l'unico problema è che riscaldano più del dovuto e che "fischiano e ronzano": è la sezione inverter all'interno degli alimentatori che taglia le frequenze quadre e gli scalini se ne vanno in calore e risonanze ad alta frequenza, almeno così credo, key è molto più ferrato di me

 

Keyosz
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Msg:1959

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Inviato il: 4/9/2009,12:55

I normali caricabatteria 220, quelli economici che non siano elettronici per intenderci, al loro interno altro non sono che un trasformatore e un ponte radrizzatore. Poi gli interruttori "carica normale", "carica rapida", "boost" etc... non fanno altro che modificare il numero di spire dell'avvolgimento primario 220.

Sono calcolati per dare una tensione in valore efficace abbastanza approssimata di fine carica, quindi se la tensione in ingresso non è perfettamente 220V e ad onda sinusoidale possiamo avere mezzo volt o anche 2-3 volt in più o in meno sull'uscita e quindi o non caricare la batteria per niente o sovracaricarla eccessivamente.

Sono dei dispositivi veramente economici ma anche veramente schifosi per caricare batterie, meglio quelli elettronici con uno stadio switching che regola precisamente la tensione in uscita a prescindere dalle fluttuazioni di tensione in ingresso o della forma d'onda.

Su questi ultimi elettronici, che per principio di funzionamento sono quasi identici agli alimentatori dei pc, la resa non dovrebbe cambiare molto se alimentati ad onda quadra o modificata, al massimo si sente il ronzio che diceva Pyron per via degli "spigoli" dell'onda quadra filtrati dagli stadi di ingresso anti disturbo.

Poi c'è dire che i caricabatterie elettronici fanno la carica a 2 o più stadi, quindi effettuano una carica completa in minor tempo e danneggiano di meno la batteria, e cosa non meno importante, possono essere lasciati attaccati a tempo quasi indefinito alla batteria, mentre quelli economici con solo il traformatore finiscono per sovraccaricare la batteria se lasciati collegati per più del tempo dovuto alla ricarica.

 

Pyron

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Msg:1115

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Inviato il: 4/9/2009,15:41

giusta precisazione key, io avevo considerato solo gli elettronici, che uso ormai da anni per caricare le batterie, quelli a trasformatore non hanno curve di carica e vari accorgimenti di quelli moderni, meglio evitarli quelli, sono buoni solo per la formazione e la desolfatazione delle piastre uniti a megapulse vari, altrimenti come hai ben detto sovraccaricano o sottocaricano le batterie, in base alle fluttuazioni della 220 da zona a zona: ci sono zone dove la corrente arriva a 210 e altre a 240...

 

eneo

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GigaWatt


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Msg:2068

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Inviato il: 4/9/2009,16:44

ottima spiegazione keyosz, ma peccato per me avevo in mente di fare una cosina....

 

Keyosz
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Msg:1959

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Inviato il: 5/9/2009,17:18

Chissà cosa aveva in mente Eneo..... faccine/rolleyes.gif

 

Pyron

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Msg:1115

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Inviato il: 9/9/2009,12:49

aggiornamento

la batteria aveva tutte le celle sul verde del densimetro tranne la negativa e la positiva, non per solfatazione ma per perdite varie dai bordi, ho aggiunto dell'acido solforico al 98% fino a portare la densità delle celle in pari con le altre, ora però ho notato che la carica avviene con molta più difficoltà rispetto a prima e il voltaggio della batteria si è notevolmente alzato, ora è stabile con carico da 8A a 12,8V. ho idea che abbia esagerato nell'aggiunta di acido, ora proverò a ridiluire un pò le due celle. il risultato però del routinatore di carica è più che positivo, ha recuperato una batteria solfata in meno di 4 giorni.
logicamente il merito è del telwin, ma i cicli così ravvicinati e calibrati penso abbiano accelerato la ripresa.

 

Pyron

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GigaWatt


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Msg:1115

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Inviato il: 5/11/2009,21:31

Vi aggiorno sulle potenzialità del routinatore

4 giorni fa messa a caricare batteria bosh da 55 ah completamente solfata, una volta carica attaccata al routinatore connesso al caricabatterie desolfante telwin e a lampadina da 55W prima con 16 cicli in 24 ore, poi 8, poi 4 e così rimasto per 2 giorni

La batteria oggi si presenta completamente recuperata, capacità stimata di 50 Ah con carico in c10, attualmente è sotto carica a corrente di 2A, domani conto di fare la prova definitiva

Secondo voi come è possibile che il desolfatore unito alla carica e scarica ciclica decrescente diminuisca così notevolmente il tempo di recupero?

 

max_linux2000

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Msg:2120

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Inviato il: 11/3/2010,21:55

ciao Pyron

Come è andata a finire poi?
Stai usando ancora il "rutinatore" faccine/biggrin.gif

ciao
MaX

 

Pyron

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GigaWatt


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Msg:1115

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Inviato il: 12/3/2010,02:26

si certo max, lo uso ancora e mi da dei risultati interessanti, sicuramente velocizza la desolfatazione col mio caricabatterie

 
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