(non citate l'intero documento, non sta bene!)
Con questo mio approccio didattico
sono al punto di capire (ancora senza matematica)
che occorre semplicemente cercare una sfasatura di forze
che favoriscono il moto rotatorio antiorario (scarterei la reversibilità)
Più che forzare, occorrerebbe mettere questo sistema fisico
(costituito da magneti permanenti in forma di statore e rotore)
in una specie di "armonia di campo di forza"
capace di trasportare il rotore in un moto continuo,
senza più subire le smorzature.
Dunque, visto che si possono raggiungere - facilissimamente -
questi due estremi:
1) staticità, "simile a nulla" (come se si tolgono via i magneti),
oppure "riduzione ulteriore di attrito", addirittura levitazione...
2) blocco della rotazione...
Due soli magneti o tutto il completamento della macchina
producono sempre il blocco; anzi: più è complessa e più è bloccata...
Presumo che ci sia questa che per ora ipotizzo
sia come "un'interazione armonica per il moto" possibile.
La si può rendere facilmente col sistema del "carrello sui binari"
(macchina semplice usata da tutti gli "inventori precursori"
.
Mentre per il moto rotatorio su disco è difficile formare il moto,
quello su più ruote potrebbe dotarsi di una "sfasatura semplicissima ed efficace"... Quindi non sarebbe, come pensavo, un fattore di incremento di forza (più ruote piu potenza) ma proprio un sistema che a partire da tre livelli favorisce il moto rotatorio tramite una "sfasatura di posizionamento"
dei magneti posti sul rotore.