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Analisi della forza di attrazione tra una bobina ed un magnete ,a distanza trasversale fissa (conseguenze sulla f.e.m)


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Libero51

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Inviato il: 13/1/2010,08:51

CITAZIONE (frascatiroma @ 12/1/2010, 12:27)
. . . Lei sta ipotizzando una funzione che parte da -infinito sino a + infinito e questo realmente non accade
. . . Io invece lo dico. Il problema e'che lei stai ipotizzando che passando un magnete di fronte a quella spira, la funzione di flusso sia quella che ha disegnato (cosa fisicamente impossibile).
. . . Sun le sta consigliando di provarla a cambiare e vedere cosa accade.

Buongiorno frascatiroma , qual buon vento , sono sinceramente contento di risentirLa ,grazie per il caffè. Lei è persona gentile e comprensiva e le assicuro che anche questa volta , ho bisogno della sua matita blù . Penso che ognuno di noi ne abbia bisogno . A me non piace usarla ma questa volta sono veramente solo di fronte all'opinione diversa dei molti. Potrei lasciar perdere e Le assicuro che ci sto pensando . Per questioni di tempo e di energia e di propagazione esponenziale dei temi , non posso reggere, mi devo arrendere ai molti ? Il problema non è veramente quello di arrendersi ,che sarebbe fin troppo facile, il problema è quello di capire dove stà l'inghippo.

Quella prima citazione è vera : è esattamente l'ipotesi relativa al passaggio di una cosa di fronte ad un'altra (poi spiegherò la generalizzazione). Moto rettilineo uniforme , distanza trasversale al moto tra le due cose : costante. E' stata la prima cosa che mi è parsa evidente , quando ho letto il titolo della discussione . Certo che un simile concetto ( i concetti sono astratti , come i pensieri) abbraccia lo spazio che va da - infinito a + infinito ) . In verità la mia curva abbraccia uno spazio molto più ristretto e le assicuro che quando ho impostato l'iterazione di calcolo non ho chiesto alla macchina : calcola dal più grande numero negativo al più grande numero positivo ,magari in precisione doppia. . . forse sarei ancora qui ad aspettare che finisca. Dopo aver collocato la bobina al centro dello schermo e definita la distanza trasversale fissa ho chiesto semplicemente : calcola dall' inizio alla fine . . . dello schermo.

La seconda citazione è senza appello ed evidentemente non mi ha ancora convinto.

La terza citazione è . . . sciocca , se devo cercare il modo di ,anche solo avvicinarmi alla precisione matematica, non mi sembra il caso di inserire formule casuali e discutere su come deformare le gobbette . A meno che sun intendesse : metti questa che ti do io e vedrai che siamo tutti daccordo.

In questa discussione è necessario che Bolle proceda senza intoppi nel suo percorso , non lo condivido ma ,proprio per questo, lo difendo, ho pensato di collaborare e si è generato un intoppo , provocato anche e non solo dal mio caratterino, che intendo rimuovere subito . . . da adesso.

Nella mia semplicità penso che una traslazione lineare sia più facie da analizzare di una rotazione , in fondo aumentando progressivamente il raggio di rotazione . . . le due analisi convergerebbero.

Visto che Lei è generosamente intervenuto avrei un piacere da chiederLe :
che ne dice se chiediamo a Bolle di spostare questi due ultimi interventi in una nuova discussione ad hoc ?

Il titolo sarebbe : Analisi della forza di attrazzione tra una bobina ed un magnete a distanza trasversale fissa (conseguenze sulla f.e.m)

La anticipo che la scaletta che intenderei percorre sarebbe questa :

Perchè magnete e bobina puntiformi
Analisi semplice del grafico nella semplificazione puntiforme
Valutazione del modo di procedere per dimensioni discrete degli elementi.
(In verità se mi da una mano a migliorare questo aspetto potremmo ridurre il tutto ad una formula senza iterazioni di successiva approssimazione, io non ci sono riuscito , troppo tempo è passato)
Andamento dell'induzione e del flusso ottenuta come integrazione dell'andamento della forza
Conclusioni sulla forma della f.e.m. indotta.

Questo è il percorso che sottoporrei volentieri alla sua cortese attenzione fornendo volentieri l'eventuale supporto di programmazione grafica.

Oggi naturalmente . . . offro io . . . faccine/sick.gif






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frascatiroma
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Inviato il: 13/1/2010,12:04

Buongiorno
Buongiorno frascatiroma , qual buon vento , sono sinceramente contento di risentirLa ,grazie per il caffè. Lei è persona gentile e comprensiva e le assicuro che anche questa volta , ho bisogno della sua matita blù . Penso che ognuno di noi ne abbia bisogno . A me non piace usarla ma questa volta sono veramente solo di fronte all'opinione diversa dei molti. Potrei lasciar perdere e Le assicuro che ci sto pensando . Per questioni di tempo e di energia e di propagazione esponenziale dei temi , non posso reggere, mi devo arrendere ai molti ? Il problema non è veramente quello di arrendersi ,che sarebbe fin troppo facile, il problema è quello di capire dove stà l'inghippo.

Sono dáccordo con questo suo pensiero. Lárte e’ anche quella di saper ascoltare, prima di arrendersi. Non ce’inghippo se si ascolta.

Quella prima citazione è vera : è esattamente l'ipotesi relativa al passaggio di una cosa di fronte ad un'altra (poi spiegherò la generalizzazione). Moto rettilineo uniforme , distanza trasversale al moto tra le due cose : costante. E' stata la prima cosa che mi è parsa evidente , quando ho letto il titolo della discussione . Certo che un simile concetto ( i concetti sono astratti , come i pensieri) abbraccia lo spazio che va da - infinito a + infinito ) . In verità la mia curva abbraccia uno spazio molto più ristretto e le assicuro che quando ho impostato l'iterazione di calcolo non ho chiesto alla macchina : calcola dal più grande numero negativo al più grande numero positivo ,magari in precisione doppia. . . forse sarei ancora qui ad aspettare che finisca. Dopo aver collocato la bobina al centro dello schermo e definita la distanza trasversale fissa ho chiesto semplicemente : calcola dall' inizio alla fine . . . dello schermo.

Di nuovo lei sta insistendo su un suo modello. La realta’ e’diversa, molto vicina, simile ma diversa e quando opera delle derivate, o con operatori piu’complessi come rotori, laplaciani, divergenze si potra’rendere conto delle inesattezze che si possono compiere anche con piccole approssimazioni. Non si tratta di cifre o di numeri grande o piccoli si tratta di metodo. Quando lei chiede al suo PC @ semplicemente : calcola dall' inizio alla fine . . . dello schermo.@ non e’la bobina ma il modello che lei sta utilizzando della bobina, del metodo di calcolo utilizzato per risolvere quelléquazione e cosi via a darle una risposta che ovviamente e’diversa dal mondo reale. Le dico che alcune persone (io sono uno), comprendono il suo approccio, ma sono al passo o a passi successivi dal suo.


La seconda citazione è senza appello ed evidentemente non mi ha ancora convinto.
Dovrebbe ascoltare e verificare. Il suo modello nellínsieme , con i modelli dei vari sottosistemi impiegati , con la soluzione trovata (che dipende anche dal tipo di algoritmo utilizzato) e’corretto. Ma vale solo nel caso che ha impostato lei. Sbaglia nellássociarlo al caso reale bobina/magnete (con relativa analisi teorica) perché la soluzione e’ evidentemente diversa.

La terza citazione è . . . sciocca , se devo cercare il modo di ,anche solo avvicinarmi alla precisione matematica, non mi sembra il caso di inserire formule casuali e discutere su come deformare le gobbette . A meno che sun intendesse : metti questa che ti do io e vedrai che siamo tutti daccordo.

Sbaglia di nuovo, se ritiene che quella formula e’casuale e non comprende il senso di quella gobbetta. Questo e’ evidente e fornisce la misura sia della sua conoscenza e dei concetti che lei ignora. Quella gobbetta goliardica e’molto piu’accurata di quella che inserisce lei. Vede se non cambia il punto di vista, passeranno anni prima che lei si avvicini ad una soluzione e analisi che approssima la realta’in modo migliore. Se lei facesse le misure, si renderebbe ben conto che quella gobbetta, quel tronco di coseno rialzato (come lo chiama il goliardico) ha il suo fondamento sia teorico che pratico.


In questa discussione è necessario che Bolle proceda senza intoppi nel suo percorso , non lo condivido ma ,proprio per questo, lo difendo, ho pensato di collaborare e si è generato un intoppo , provocato anche e non solo dal mio caratterino, che intendo rimuovere subito . . . da adesso.

Nella mia semplicità penso che una traslazione lineare sia più facie da analizzare di una rotazione , in fondo aumentando progressivamente il raggio di rotazione . . . le due analisi convergerebbero.


Sono equivalenti se gli effetti dei magneti adiacenti sono trascurabili. La traslazione lineare va benissimo lo stesso.

Visto che Lei è generosamente intervenuto avrei un piacere da chiederLe :
che ne dice se chiediamo a Bolle di spostare questi due ultimi interventi in una nuova discussione ad hoc ?

Il titolo sarebbe : Analisi della forza di attrazzione tra una bobina ed un magnete a distanza trasversale fissa (conseguenze sulla f.e.m)

La anticipo che la scaletta che intenderei percorre sarebbe questa :

Perchè magnete e bobina puntiformi
Analisi semplice del grafico nella semplificazione puntiforme
Valutazione del modo di procedere per dimensioni discrete degli elementi.
(In verità se mi da una mano a migliorare questo aspetto potremmo ridurre il tutto ad una formula senza iterazioni di successiva approssimazione, io non ci sono riuscito , troppo tempo è passato)
Andamento dell'induzione e del flusso ottenuta come integrazione dell'andamento della forza
Conclusioni sulla forma della f.e.m. indotta.

Questo è il percorso che sottoporrei volentieri alla sua cortese attenzione fornendo volentieri l'eventuale supporto di programmazione grafica.

Oggi naturalmente . . . offro io . . . faccine/sick.gif

Non ho problemi a continuare dove vuole tempo permettendo.
Sbaglia di nuovo su un’analisi puntiforme della bobina (e’dotata di superficie) e su un’analisi puntiforme del magnete il campo e’vettoriale e in 4 dimensioni (3d spaziali e una temporale). Le cade la premessa e sul resto dovrei scrivere un libro. Se poi parliamo di campi piuttosto che di forze lánalisi risulta piu’semplice.
Provi a procedere per un’analisi come le ha consigliato SUN.
SUN le sta consigliando il metodo basilare per risolvere un problema di flusso. Poi possiamo applicare la legge di lenz-faray.
Io le consiglio di prendere una spira rettangolare (non circolare, entrerebbero in ballo le formule trigonometriche, rimaniamo nel caso lineare allínizio) e ipotizzare il campo (ideale che definiamo noi) costante in intensita, direzione e verso, lungo un parallelepipedo di lunghezza infinita con sezione uguale a quella della bobina. E calcolare il flusso di questo campo sulla bobina (cosi vede anche sparire il problema di rotazione o di movimento lineare, che tanto la perplime). Anche in questo caso molto semplice da analizzare (chi ha praticita’di questi concetti matematici lo fa a mano in 30 secondi) potra’ notare come quella gobbetta e’molto simile al risultato che ottiene in questo caso banale. Pero'consentirebbe di comprendere il concetto di flusso, che evidentemente non e'cosi chiaro.
Oppure, sempre come le consiglia SUN, fare la misura e ottenere il flusso come integrazione del risultato. Oppure credere alle misure di Bolle e da li risalire al flusso.

Difficile capire se non si ascolta. Specialmente se si pensa che gli altri abbiano torto.

Oggi il caffe' tocca a me.
non si arrenda.

saluti

 

Libero51

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Inviato il: 13/1/2010,13:11

Se anche Lei , insieme ai molti , è convinto che io non ascolto è inutile proseguire .
Non ci pu essere dialogo tra sordi , ne basta anche solo uno .
Il bar oggi ha chiuso prima , . . . causa neve .
La saluto caramente . . . faccine/sick.gif



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NonSoloBolleDiA...

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Inviato il: 13/1/2010,16:29

CITAZIONE (Libero51 @ 13/1/2010, 08:51)
Visto che Lei è generosamente intervenuto avrei un piacere da chiederLe :
che ne dice se chiediamo a Bolle di spostare questi due ultimi interventi in una nuova discussione ad hoc ?

Il titolo sarebbe : Analisi della forza di attrazzione tra una bobina ed un magnete a distanza trasversale fissa (conseguenze sulla f.e.m)

Non c'è nessun problema,lo farò quanto prima...anzi è la cosa migliore per analizzare il tuo sw e il tuo modo di vedere le cose in particolare: le sinusoidi, le forme d'onda,la frequenza, il nucleo ferromagnetico, la rotazione, le orgie di magneti concordi o alternati...e così via.
L'unica osservazione che faccio nuovamente è che non si può rendere puntiforme un fenomeno che matematicamente parlando viene definito campo. Se prendi un magnete, per quanto piccolo possa essere , questo genera sempre un campo e se lo linearizzi come hai fatto avrai una falla...occorre avere a disposizione altri strumenti chiamati operatori.Per il resto penso ancora che non ascolti e sei anche critico ma il problema è che a volte sei offensivo.Inoltre faresti prima a chiedere cosa non capisci nelle n spiegazioni che ti sono state date...e non partire da tue opinioni ( che consideri non discutibili)...che purtroppo hanno delle piccole falle.
Bolle



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Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripet...

 

frascatiroma
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Inviato il: 13/1/2010,16:55

Io le ho risposto con la mia penna blue, e mi sono permesso di criticare tutti quelli che non ascoltano, fornendole/vi un metodo veloce per arrivare ad una soluzione approssimata ma simile alla realta' (sarebbe stato un utile passo avanti per chiarire il concetto di flusso).
Asserire che quella cosa, la gobbetta, e' sciocca comporta dal mio punto di vista, nel migliore dei casi, il non ascolto ed una conoscenza non cosi dettagliata della teoria dei campi.
Se poi il bar e' chiuso, e' chiuso, vorra'dire che sara' per la prossima volta.

Saluti


@
L'unica osservazione che faccio nuovamente è che non si può rendere puntiforme un fenomeno che matematicamente parlando viene definito campo.
@
Penso che questo sia il problema, gia' per altro evidenziato in blu dal sottoscritto, sia sull’ipotizzare puntiforme un problema multi dimensionale che la non conoscenza della teoria dei campi e a seguire dei flussi.

 
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