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| | livingreen
| Inviato il: 8/4/2010,08:24
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Eh, per un po' sono stati sicuramente il mio pane.... hai messo le mani anche sul convertitore?
| | | | eneo
| Inviato il: 8/4/2010,08:35
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ancora non tocco niente prima aspetto qualche informazione sul motore su come fare per adattarlo per uso eolico. il motore e' della industrie elettromeccaniche giuliane di trieste, dati di targa 440v 34A, corrente di eccitazione 1.64 a 110v....vediamo cosa ne esce fuori....
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 8/4/2010,12:08
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Sembra un bel colpo Eneo. Non è che ce ne sono altri? Dovresti provare a tirarti fuori qualche dato, per esempio, se è un motore ad eccitazione solo in parallelo, oppure in parallelo-serie. Ho l'impressione che per un motore da 13KW e spiccioli, un'eccitazione di soli 180W sia un po' pochino.... Ma posso aver capito male.
| | | | eneo
| Inviato il: 8/4/2010,15:17
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se ti possono servirei cavi gialli sono quelli del rotore passando dalle quattro spazzole
| | | | eneo
| Inviato il: 9/4/2010,07:44
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ho trovato lo schema.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 9/4/2010,13:04
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A vedere lo schema sembrerebbe un motore con eccitazione in parallelo (separata), con poli ausiliari in serie. Se ti riesce di addomesticarlo per il tuo uso e consumo, avresti quanto di meglio si può avere da un generatore in CC, in quanto i poli ausiliari in serie impediscono la deviazione interna del campo magnetico dovuta alla corrente di carico, consentendo di mantenere fisso l'angolo di calettamento delle spazzole. Inoltre la corrente che scorre nei poli in serie aiuta l'eccitazione, nel senso che più corrente prelevi e più aumenta in campo di eccitazione e di conseguenza la tensione prodotta, mentre i campi derivati possono essere usati per la regolazione. Dinamo a 24V fatte in quel modo una volta venivano montate sugli aerei.... Rimane il problema delle tensioni, specialmente quella di eccitazione derivata, ma forse è possibile intervenire sulle connessioni delle bobine. Saluti. Ferro
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