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Astronomia e fotovoltaico

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jimi52

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Inviato il: 25/9/2010,17:40

Per parlare di questo argomento occorre fare una premessa:
Il fotovoltaico e l'Astronomia (sia professionale che amatoriale) sono due discipline molto legate tra loro, più di quanto si possa credere. Il crescente inquinamento luminoso ha fatto sì che per raggiungere luoghi sufficientemente bui, per fare osservazioni visuali o sessioni fotografiche, occorra percorrere, a volte, parecchi chilometri per trovarsi ben lontano da centri abitati. Per l'osservazione visuale non ci sono grossi problemi, basterà raggiungere un bel luogo oscuro e piazzare lo strumento ottico sulla propria montatura che potrebbe essere semplicissima e non necessariamente motorizzata o computerizzata, per fare delle osservazioni spesso mozzafiato ed in termini di energia basterà qualche minuscola piletta per alimentare un reticolo per il puntamento. Se invece si desidera eseguire una sessione fotografica, la faccenda si complica enormemente, la montatura deve essere di tipo equatoriale(con un asse
inclinato come la latitudine locale) allineata esattamente con la posizione del polo celeste (la stella Polare dista poco meno di 1°da questa),occorre che un motore compensi la rotazione terrestre per tenere sempre centrato sul sensore (o la vecchia pellicola) la zona da fotografare. Purtroppo solo questo movimento non è sufficiente a mentenere sempre centrato il campo inquadrato, piccole flessioni, errori di allineamento con la polare, micro difetti di costruzione degli ingranaggi e piccolissime dilatazioni o contrazioni delle varie strutture, fanno sì che dopo pochi minuti o alcuni secondi, l'immagine ottenuta sarà mossa, con le stelle che al posto di essere perfettamente puntiformi, mostrano una "scia" più o meno lunga. Occorre pertanto "Guidare" il sistema utilizzando una stella di guida che dovrà restare sempre al centro di un reticolo di riferimento e tutto questo mediante un secondo telescopio, generalmente più piccolo, adibito esclusivamente a questo scopo . La guida può essere eseguita in automatico (autoguida)il più delle volte tramite pc e software specifico, oppure utilizzando
un monitor su cui si applica un reticolo, od una croce magari disegnata con un pennarello, sul quale si invia l'immagine di una stella di riferimento fornita dal telescopio di guida con telecamerina o webcam. Il modo più classico di "guidare" lo strumento era quello di posizionare la stella di guida nel centro di un reticolo illuminato nell'oculare del telescopio di guida, tenendo l'occhio incollato a questo eseguendo le opportune correzioni mediante la pulsantiera di comando. Nel caso fotografico, l'energia necessaria per alimentare il tutto mediante qualche batteria da auto extra, comincia ad essere significativa a causa dei due motori e logica con pulsantiera della montatura, il pc portatile, l'illuminazione dei vari reticoli, il sistema di ripresa CCD o la fotocamera reflex digitale, l'eventuale sistema messa a fuoco computerizzata ecc. ecc. Dato il notevole disagio nel montare e smontare il tutto, allineare con il polo celeste, puntamento del soggetto, ricerca della stella di guida ed altri disagi, portano l'astrofilo a cercare un postazione fissa dove piazzare il proprio strumento una volta per tutte, bello pronto per fotografare il cielo alla prima occasione. Essendo tale luogo generalmente fuori mano e magari non raggiunto dall'Enel, nasce così la necessità di alimentare tutti gli apparati necessari mediante un sistema fotovoltaico ad isola. Dopo questa lunga ma necessaria premessa, passerò in seguito ad illustrare come ho personalmente affrontato il problema.
Accidenti mi sono dilungato troppo faccine/chair.gif

 

Ferrobattuto

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Msg:4117

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Inviato il: 25/9/2010,18:34

Non preoccuparti: dilungati pure quanto vuoi, le spiegazioni semplici e particolareggiate sono le migliori per capire di cosa si stà trattando. A volte si da per scontato che chi legge sappia di quello di cui si scrive, mentre nella maggior parte dei casi è vero il contrario. Poi post svelti e frettolosi danno adito a dubbi e malintesi, così che alla fine si deve rispiegare tutto.
Poi chi si stanca è si disinteressa..... Può saltare al post successivo o cambiare argomento. faccine/biggrin.gif
Per quanto riguarda l'approvvigionamento di energia, la sezione fotovoltaica (e non solo quella) contiene un sacco di spiegazioni, mentre per quello che concerne motorizzazioni e puntamenti credo che i microprocessori di Bolle e Libero in qualche modo possano essere utili. faccine/wink.gif
Aspetto il seguito.
Saluti.
Ferro

P.S.
Aggiungi ai post una "firma" con l'indirizzo del tuo sito.
Ciao

 

NonSoloBolleDiA...

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Msg:13786

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Inviato il: 26/9/2010,08:37

Ho visto il tuo sito...bello veramente bello.
Complimenti!!!
Bolle



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Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripet...

 

jimi52

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Msg:31

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Inviato il: 26/9/2010,09:59

Grazie Bolle, non riesco però a tenerlo aggiornato, dovrei aggiungere le foto che ho fatto negli ultimi mesi ma il tempo libero è sempre scarso.

 

Libero51

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Msg:1276

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Inviato il: 26/9/2010,10:50

CITAZIONE (jimi52 @ 25/9/2010, 18:40)
. . . Occorre pertanto "Guidare" il sistema utilizzando una stella di guida che dovrà restare sempre al centro di un reticolo di riferimento e tutto questo mediante un secondo telescopio, generalmente più piccolo, adibito esclusivamente a questo scopo . La guida può essere eseguita in automatico (autoguida)il più delle volte tramite pc e software specifico . . .

Ciao jimi52 , noi siamo un pò monotoni e limitati . . . seguire la nostra stella è già un problema . . .
Mi sa che un astronomo ci sarebbe proprio utile . . . faccine/sick.gif



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jimi52

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Msg:31

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Inviato il: 26/9/2010,12:26

Ciao Libero51 , immagino che il "51" del tuo nickname abbia lo stesso motivo di essere del mio "52" faccine/biggrin.gif .
Non pensavo proprio di attirare l'attenzione di tutto il mitico "gota" di questo forum. Spero proprio di non fare brutte figure...

 

Ferrobattuto

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Msg:4117

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Inviato il: 26/9/2010,13:10

Tranquillo, nessuna brutta figura, l'importante è essere in buona fede. faccine/biggrin.gif Si sa perfettamente che ognuno fa quel che può.
Per quel che riguarda i "numeri", io dovrei scrivere "50"...... faccine/biggrin.gif
Ciao.

 

PinoTux

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Msg:3509

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Inviato il: 26/9/2010,18:17

Ed a scalare il mio sarebbe un "49" mannaggia.. faccine/tongue.gif

Bello il tuo sito, ho un MTO500 con adattatore originale da usare come cannocchiale, mi hai fatto venire il desiderio di tirarlo fuori dalla sua confezione dove riposa da anni... faccine/smile.gif

P.S. Adesso che l'ho "spolverato" vedo che ha un diametro di 95 millimetri ed è corredato da due filtri grigi di diversa gradazione e da due colorati, uno giallo e l'altro mi sembra blu..(?)
La scritta sulla ghiera riporta un 6,3/500 che dovrebbe essere l'apertura e la focale.
Sono molti anni che non mi diletto più di fotografia e di astronomia; conservo ancora i libretti che acquistai quando ero un ragazzino e che spiegavano le tecniche per costruire uno specchio ed altre cose inerenti la materia.
Il mio primo telescopio lo realizzai all'età di 14 anni con una lente d'occhiale da 0,5 diottrie ed un oculare recuperato chissà dove, il tutto rigorosamente con tubo di cartone e colla fatta con la farina...la lunghezza era sui due metri e per puntarlo legavo una cordicella in prossimità dell'obiettivo che appendevo ad un pergolato e mi spostavo per cercare di centrare il soggetto, la Luna, ovviamente!
Poi mi sono interessato al campo elettronico, ma il fascino di questa materia non è scemato, fatto sta che se mi sto dilungando su questi ricordi la colpa è solo tua! faccine/laugh.gif





Modificato da PinoTux - 26/9/2010, 20:05


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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"

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jimi52

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Msg:31

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Inviato il: 26/9/2010,19:00

Bè a quanto vedo non siamo proprio ragazzini, magari siamo "giovani dentro" faccine/biggrin.gif .
PinoTux, io uso regolarmente l'MTO 5OO con duplicatore come telescopio di guida, ho visto che si ottiene la stessa precisione che con l'MTO 1000 che è molto più pesante (bisogna però probabilmente sbloccare lo specchio dalla ghiera che lo "stritola" per migliorare la qualità ottica.

 

PinoTux

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Msg:3509

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Inviato il: 26/9/2010,19:06

...hai risposto mentre modificavo il messaggio precedente.. faccine/smile.gif

..ma MTO 500 esiste con diversi diametri?
Quello che hai descritto nel tuo sito ha un diametro di 62 mm ed il mio che è di 95 mm dovrebbe essere più luminoso, è solo questa la differenza?
Grazie,
Pino




Modificato da PinoTux - 27/9/2010, 00:25


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jimi52

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Inviato il: 27/9/2010,13:42

Quanti ricordi mi risvegli PinoTux, anche io da ragazzino mi ero costruito il primo telescopietto con le lenti da occhiali, un giorno ebbi la fortuna di trovare da un ottico una lente pianoconvessa e potei realizzare uno strumento veramente valido (ormai quasi tutte le lenti da occhiali erano a menisco) , bastava applicare un diaframma di circa 30 mm. e restituiva immagini emozionanti della Luna che non potrò mai dimenticare. Come tubo usavo quelli per fognature in plastica, che dalla parte dell'obiettivo tagliavo a "mustacciolo" per dare un tocco più accattivante all'opera. Di MTO ci sono diverse versioni, quello che possiedi è molto più luminoso del mio che è solo un f.8 , per contro avendo un'apertura più grande, di più difficile lavorazione, non è sicuro che sia mantenuto lo stesso standard di notevole precisione delle ottiche sovietiche ed ex sovietiche. Un mio collega ne aveva uno uguale e non era il massimo come potere risolutivo se usato visualmente, non posso dirti se ciò era dovuto al solito difetto di assemblaggio "brutale" o ad una lavorazione non eccelsa. Bisognerebbe fare dei test usandolo come telescopio, puntando un riflesso puntiforme su di una lontana cromatura o isolatore elettrico su qualche traliccio, se l'immagine tende a diventare una lineetta che cambia orientamento a seconda se sfochi in senso intrafocale o in senso extrafocale (più dentro o più fuori) vuol dire che soffre di astigmatismo e probabilmente sbloccando lo specchio il problema si risolve.




Modificato da jimi52 - 27/9/2010, 19:17
 

jimi52

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Inviato il: 27/9/2010,14:21

Dopo la premessa fatta all'inizio, veniamo a raccontare le mie peripezie per realizzare una postazione fissa dove installare gli strumenti astronomici e relativa alimentazione elettrica. Ero veramente stanco di trasportare in macchina un mucchio di attrezzature tra telescopio, montatura, batteria, cavi cavetti ed altro, andando avanti ed indietro sui monti vicini, senza contare il tempo perso per il montaggio e smontaggio del tutto ed a volte a temperature glaciali.
Dopo tante ricerche, trovai una piccola campagna, poco distante dalla città dove abitavo, che dopo un esame notturno sembrava perfetta per i miei scopi. Costruii inizialmente una struttura apribile in legno, molto spartana, per il piazzamento dello strumento fotografico quando in funzione, ed usavo una baracca in ferro per la custodia della strumentazione. La batteria me la portavo a casa per ricaricarla ed averla sempre pronta all'occorrenza. In seguito,inizio anni '80, in un mercatino di materiale elettronico organizzato dai radioamatori locali, acquistai una decina di celle fotovoltaiche (non potevo permettermene di più)le prime che vedevo in commercio, con l'intenzione di costruirmi un piccolo pannello fotovoltaico. Queste celle, pur erogando quasi 500mA ciascuna, erano insufficienti a caricarmi una batteria d'auto da 12 V per la bassa tensione in uscita che era vicina a 0,5 V. Dovetti fare una scelta molto rischiosa e dolorosa, per ricavare qualcosa di utile, bisognava "Tagliare" le cellule in due parti così si sarebbero raggiunti almeno circa 10 Volts, dimezzando la corrente, per caricare batterie da 6 Volts. Il taglio fu una cosa drammatica, dopo vari tentativi (internet era ancora di là a da venire) trovai che il sistema migliore era quello di usare una vecchia puntina da giradischi (fissata su di un bastoncino a mò di matita) e dopo aver eseguito una incisione, si doveva premere il dischetto della cella contro il piano di lavoro con interposto uno spessore proprio sotto l'incisione, nello stesso modo come si dovesse tagliare una lastrina di vetro. A volte il taglio risultava accettabile, ma il più delle volte ci si ritrovava con lo sbriciolamento parziale della cella, naturalmente dato il prezzo, non mi sognavo neppure di buttare via i frammenti, che risaldavo pazientemente ripristinando i micro collegamenti simili a piccoli vasi sanguigni, come fosse una vera propria operazione di microchirurgia.
http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/6/3/1/7/9/0/t/1285592169.jpg


http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/6/3/1/7/9/0/t/1285594504.jpg



Ciò che rimane del pannello solare autocostruito dopo circa 10 anni di esposizione alle intemperie ed a più di 20 in disuso.

Nelle foto che allego si possono vedere questi punti di ripristino, mi rendo conto che adesso per me sarebbe impossibile ripetere questa operazione, gli occhi non sono più gli stessi, la pazienza non è più quella di allora, ma quando si è giovani.....

Scusatemi se faccio casini nell'immettere le immagini ma sto facendo pratica.

Allego la foto del retro pannello.....

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/6/3/1/7/9/0/t/1285593622.jpg

Immagine Allegata: Ciò che rimane del pannello solare

http://www.energialternativa.info/Public/NewForum/ForumEA/5/6/3/1/7/9/0/1285591986.jpg




Modificato da jimi52 - 27/9/2010, 15:48
 

Ferrobattuto

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Inviato il: 27/9/2010,19:30

Eroico, a dir poco...... faccine/blink.gif Quando uno ha proprio voglia e passione (e l'età giusta faccine/wink.gif ) di realizzare una cosa.....
Congratulazioni!

 

OggettoVolanteI...

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GigaWatt


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Msg:721

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Inviato il: 27/9/2010,20:36

arrgghhh,
che male al cuore....
dovrebbero fare una legge antivivisezione sulle celle fv. Ciò che hai fatto è una barbarie,una cattiveria allo stato puro, Jimi52! faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif faccine/laugh.gif
Rammento tra l'altro come già negli anni '80 fossero diffuse le tecnologie dei survoltori,con un integrato,una bobina e un transistor si poteva elevare la bassa tensione senza problemi.
Ti seguo tuttavia con interesse,perchè da astrofilo ogni tanto mi faccio io pure la gita notturna su qualche vetta, sebbene non abbia attrezzature costose ma il minimo indispensabile (fiaschetta del rhum compresa ) per tirare avanti dopo la mezzanotte. Il freddo intenso ,specie in alta quota,fa fuori sia la persona che le batterie.
La cosa insolita,di questa discussione,è che il fotovoltaico.....servirebbe maggiormente la notte,quando si opera con le strumentazioni:ma al sole non si comanda! faccine/tongue.gif


P.S. -FerroFrullato,abbiamo lo stesso numero di messaggi,ma diversa nomenclatura: tu stregone onorario,io terawatt.Dipende dal 1° forum di registrazione in cui ci iscrivemmo?

 

jimi52

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Inviato il: 28/9/2010,10:04

Ciao Oggettovolanteidentificato, guarda che il survoltore l'avevo già comprato, era una scatola di montaggio della GBC, mi pare senza integrato solo transistor ed una ingombrante bobina su ferrite, che elevava 6V. a 12V. (non è che ci fosse molta scelta in fatto di tensioni). Considera che le celle non sezionate , montate in serie,avrebbero dato 5V (di picco) in pieno Sole. Ho provato a collegarlo al pannello con le celle sezionate , che mi dava circa 10V a vuoto e circa 200-250mA, ebbene lo stesso sulvoltore se ne ciucciava quasi altrettanti, al punto che è rimasto inoperoso in un sacchetto fino ad adesso.
Bè se sei astrofilo capirai meglio cosa vuol dire pellegrinare per i monti alla ricerca del cielo buio, ma quado lo trovi inizia lo spettacolo! Hai fatto un'ottima osservazione dicendo che in questo caso il fv si usa di notte quando il Sole non c'è , questo tra l'altro fa riflettere sul fatto che basta un'impianto piccolo perchè l'indomani ,di giorno, la batteria ha tutto il tempo di ricaricarsi. Pensa agli appassionati di osservazioni solari, scaricherebbero la batteria durante il giorno e l'indomani sarebbero a "bagno" a meno che attrezzassero l'impianto con maggior pannelli faccine/biggrin.gif

Grazie Ferro

 
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