Geologia e Sismologia - Studio di Sismografi e Precursori
Terremoto, tsunami , radiazioni in Giappone

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Inviato il: 30/3/2011,19:48

: Cosa stanno nascondendo a Fukushima
Inviato da Redazione il 29/3/2011 22:50:00 (3163 letture)
di Takashi HIROSE

Introduzione di Lummis Douglas

Hirose Takashi ha scritto un intero scaffale di libri, per lo più sul settore nucleare e il settore militare-industriale. Il suo libro più noto è probabilmente Nuclear Plants for Tokio – Impianti Nucleari per Tokio - in cui egli porta la logica dei promotori del nucleare alla sua logica conclusione: se siete sicuri che siano così sicuri, perché non costruire gli impianti nel centro della città, invece che a centinaia di chilometri di distanza provocando la dispersione di metà dell’energia elettrica nel passaggio sui cavi?

Ha rilasciato l'intervista tv, parzialmente tradotta qui di seguito, un po' contro i suoi impulsi presenti. Gli ho parlato al telefono oggi (22 marzo 2011) e mi ha detto che, mentre al tempo della costruzione aveva senso opporsi al nucleare, adesso che il disastro era cominciato egli avrebbe preferito rimanere in silenzio, solo che le bugie che stanno raccontando la radio e la TV sono così gravi che non può stare zitto.

Ho tradotto solo il primo terzo del colloquio (potete vedere tutto, in giapponese, su you-tube), la parte che riguarda in particolare quello che accade negli impianti di Fukushima. Nella seconda parte ha parlato di quanto sia pericolosa radiazione in generale, e anche della minaccia costante dei terremoti.

Dopo aver letto il suo racconto, vi domanderete perché continuino a spruzzare acqua sul reattori, invece di adottare la soluzione del sarcofago [cioè ricoprire i reattori col cemento ndc.] Penso che ci siano almeno due risposte. Per prima cosa, si tratta di reattori costosi e non possono sopportare l'idea di una colossale perdita economica. Ma, ancora più importante, ...

... accettare la soluzione sarcofago vuol dire ammettere che si sbagliavano e che non riescono a sistemare i malfunzionamenti. Da un lato c’è un senso di colpa troppo grande da sopportare per un essere umano. Dall’altro, significa la sconfitta dell'idea dell’energia nucleare, un'idea cui si aggrappano con devozione quasi religiosa. E non significa solo la perdita di quei sei (o dieci) reattori, significa anche spegnere tutte le altre, una catastrofe finanziaria. Se solo riuscissero a raffreddarli e a farli ripartire potrebbero dire: “Avete visto, dopo tutto, l'energia nucleare non è poi così pericolosa”. Fukushima è un dramma, cui assiste il mondo intero, che può terminare con la sconfitta o - nella loro fragile speranza, che reputo priva di fondamento - la vittoria per l'industria nucleare. Le parole di Hirose possono aiutarci a capire in cosa consista il dramma.

Douglas Lummis

Hirose Takashi: L’incidente della Centrale Nucleare di Fukushima e lo Stato dei Media
Trasmesso da Asahi NewStar, 17 marzo 20:00
Intervistatori: Yoh Sen'ei e Maeda Mari

Yoh: Oggi molte persone stanno vedendo che viene versata acqua, da sopra e da sotto, sui reattori, ma è una cosa efficace?

Hirose:. . . Se si vuole raffreddare un reattore con acqua, è necessario far circolare l'acqua all'interno e trasportare via calore, altrimenti non ha alcun significato. Quindi l'unica soluzione è quella di ricollegare l'elettricità. Diversamente è come versare acqua sulla lava.

Yoh: Ricollegare l'elettricità – cioè riavviare il sistema di raffreddamento?

Hirose: Sì. L'incidente è stato causato dal fatto che lo tsunami ha allagato i generatori di emergenza e portato via i relativi serbatoi di carburante. Se non si rimedia a questo, non c'è modo di rimediare all’incidente.

Yoh: La TEPCO [Tokyo Electric Power Company, proprietario/gestore degli impianti nucleari] dice che per stasera si aspetta di portare una linea ad alta tensione.

Hirose: Sì, c'è un po' di speranza. Ma ciò che è preoccupante è che un reattore nucleare non è quello che fanno vedere le immaginine stilizzate (mostra l’immagine di un reattore, come quelle utilizzate in TV). Questa è solo una figurina. Ecco cosa c’è sotto il contenitore di un reattore (mostra una fotografia). Questa è la parte terminale del reattore. Dia un'occhiata. Si tratta di una foresta di leve di commutazione, cavi e tubazioni. In televisione si vedono questi pseudo-esperti che forniscono spiegazioni semplici, ma quei professori accademici non sanno nulla. Solo gli ingegneri sanno. Questo è il posto dove hanno versato l’acqua. Questo labirinto di tubi è sufficiente a farti venire le vertigini. La sua struttura è dannatamente troppo complessa per capirla. Da una settimana ci stanno versando acqua sopra. E si tratta di acqua salata, vero? Versi acqua salata sopra una piastra bollente e cosa pensi che succeda? Si ottiene il sale. Il sale entrerà in tutte queste valvole e le ostruirà. Non riusciranno a muoversi. Questo sta succedendo dappertutto. Quindi non posso credere che sia solo una semplice questione di ricollegare l'elettricità e l'acqua inizierà a circolare. Credo che qualsiasi ingegnere con un po' di fantasia sia in grado di capirlo. Si prende un sistema incredibilmente complesso come questo e poi praticamente gli si rovescia addosso dell'acqua da un elicottero - forse hanno qualche idea di come ciò possa funzionare, ma io proprio non lo capisco.

Yoh: Ci vorranno 1300 tonnellate di acqua per riempire le piscine che contengono le barre di combustibile esaurito dei reattori 3 e 4. Questa mattina 30 tonnellate. Poi l’esercito ne immetterà altre 30 tonnellate con cinque camion. Questo non è neanche lontanamente sufficiente, devono proseguire continuamente. Questo spruzzamento d'acqua coi tubi può permettere di cambiare la situazione?

Hirose: In linea di principio, non può. Anche quando è in buona forma, un reattore richiede un controllo costante per mantenere la temperatura alla quale è appena appena sicuro. Ora dentro c’è un gran pasticcio, e quando penso ai 50 operatori rimasti, mi vien da piangere. Presumo che siano stati esposti a grandi quantità di radiazioni, e che abbiano accettato di trovarsi ad affrontare la morte per rimanere lì. E per quanto tempo possono durare? Fisicamente, intendo. Finora la situazione ha portato a questo. Quando vedo queste cronache in televisione, vorrei dire loro, "Se questo è quello che pensi, allora vai lì e fallo tu!" Davvero, dicono queste sciocchezze, cercando di rassicurare tutti, cercando di evitare il panico. Ciò di cui abbiamo bisogno ora è una ragionevole paura. Perché la situazione è giunta al punto in cui il pericolo è reale.

Se io fossi il primo ministro Kan, ordinerei di fare quello che l'Unione Sovietica ha fatto quando esplose il reattore di Chernobyl, la soluzione sarcofago, seppellire tutto sotto il cemento, mettere al lavoro tutti i cementifici del Giappone e scaricare cemento dal cielo sugli impianti. Perchè si deve ipotizzare il caso peggiore. Perché? Perché a Fukushima vi è l'impianto Daiichi con sei reattori e impianto Daini con quattro per un totale di dieci reattori. Se anche uno solo di essi degenera nel caso peggiore, i lavoratori devono evacuare dal sito o rimanervi e perire. Così, per esempio, se uno dei reattori a Daiichi collassa, per gli altri cinque sarà solo una questione di tempo. Non potremo sapere in quale ordine collasseranno anche loro, ma sicuramente capiterà a tutti. E se questo accade, Daini non è poi così lontano, così probabilmente anche quei reattori cederanno. Perché suppongo che i lavoratori non potranno rimanere lì.

Sto parlando del caso peggiore, ma la probabilità non è bassa. Questa è la minaccia cui il mondo sta assistendo.

Solo in Giappone la si sta nascondendo. Come sapete, dei sei reattori della Daiichi, quattro sono in uno stato di crisi. Quindi, anche se in uno tutto andasse bene e la circolazione dell'acqua venisse ripristinata, gli altri tre potrebbero ancora cedere. Ma in crisi ce ne sono quattro, e di ipotizzare la riparazione al 100 per cento di tutti e quattro, mi dispiace dirlo, ma io sono pessimista. Se è così, per salvare il popolo, dobbiamo pensare a qualche modo per ridurre la dispersione di radiazioni al livello più basso possibile. Non con pompe per sparare acqua, come acqua spruzzata su un deserto. Dobbiamo ipotizzare che tutti e sei gli impianti cedano, e la possibilità che ciò accada non è bassa. Tutti sanno quanto tempo ci vuole ad un tifone per passare sopra al Giappone, grosso modo una settimana. Cioè, con una velocità del vento di due metri al secondo, potrebbero bastare circa cinque giorni per coprire di radiazioni tutto il Giappone. Non stiamo parlando solo di distanze di 20, 30 o 100 chilometri. Ciò significa, naturalmente, Tokyo, Osaka. Questo è quanto velocemente una nube radioattiva potrebbe diffondersi. Naturalmente dipende dalle condizioni del tempo, non possiamo sapere in anticipo come le radiazioni si diffonderebbero. Sarebbe bello se il vento soffiassee verso il mare, ma non può farlo per sempre. Due giorni fa, il 15, il vento soffiava verso Tokyo. Ecco come può succedere…

Yoh: Ogni giorno l’amministrazione locale misura la radioattività. Tutte le stazioni televisive dicono che mentre anche se le radiazioni sono in aumento, non sono ancora abbastanza elevate da rappresentare un pericolo per la salute. Fanno il confronto con una lastra di raggi X allo stomaco, o per esempio, con una TAC. Qual è la verità?

Hirose: Prendiamo ieri, per esempio. Intorno alla Stazione Daiichi di Fukushima hanno misurato 400 millisievert – quantità in un’ora. Con questa misura (il capo di gabinetto) Edano ha ammesso per la prima volta che vi era un pericolo per la salute, ma non ha spiegato cosa significa. Tutti i mezzi di informazione hanno colpa in questo, credo. Stanno dicendo cose stupide, ad esempio, perché siamo esposti a radiazioni per tutto il tempo nella nostra vita quotidiana, e riceviamo radiazioni provenienti dallo spazio. Ma questo è un millisievert per anno. Un anno ha 365 giorni, un giorno ha 24 ore; moltiplicando 365 per 24, si ottiene 8.760. Moltiplicando questo per i 400 millisievert, si ottiene 3.500.000 volte la dose normale. Questo lo chiamate dose sicura? E quale media ha riferito questo? Nessuno. Essi fanno il confronto con una TAC, che termina in un istante, che non ha nulla a che fare con ciò di cui parliamo.

La ragione per cui la radioattività può essere misurata è che il materiale radioattivo fuoriesce.

Quello che è pericoloso è quando il materiale entra nel vostro corpo e irradia dall'interno. Questi studiosi al servizio dell’industria vanno alla TV e cosa dicono? Dicono che allontanandosi le radiazioni si riducono in proporzione inversa al quadrato della distanza. Voglio asserire l’inverso. L’irradiazione interna accade quando il materiale radioattivo viene ingerito nel corpo. Che cosa succede? Diciamo che ci sia una particella nucleare a un metro di distanza da voi. La respirate e si attacca all’interno del vostro corpo; la distanza tra voi e lei è ora a livello di micron. Un metro è di 1000 millimetri, un micron è un millesimo di millimetro. Questo è mille volte mille: mille al quadrato. Questo è il vero significato di "proporzione inversa al quadrato della distanza." L’esposizione alle radiazioni è aumentata di un fattore pari a un trilione.

Inalare anche la più piccola particella, questo è il pericolo.

Yoh: Quindi fare il confronto con i raggi X e TAC non ha alcun significato. Perché il materiale radioattivo può essere inalato.

Hirose: Esatto. Quando entra nel corpo, non si può dire dove andrà. Il pericolo maggiore è per le donne, specialmente le donne incinte e i bambini piccoli. Adesso stanno parlando di iodio e cesio, ma questa è solo una parte di cio’, non stanno usando gli strumenti di rilevazione adeguati. Quello che chiamano monitoraggio è solo la misurazione della quantità di radiazione nell’aria. I loro strumenti non mangiano. Quello che misurano non ha alcun legame con la quantità di materiale radioattivo. . . .

Yoh: Quindi i danni da raggi radioattivi e danni da materiale radioattivo non sono gli stessi.

Hirose: Se chiedete, se ci sono raggi radioattivi provenienti dalla centrale nucleare di Fukushima qui, in questo studio, la risposta sarà no. Ma le particelle radioattive sono portate qui dall'aria. Quando il nucleo comincia a fondere, all'interno gli elementi come lo iodio diventano gas. Esso sale verso l'alto, quindi se c'è qualche crepa fuoriesce all'esterno.

Yoh: Esiste un modo per rilevarlo?

Hirose: E’ stato detto da un giornalista che ora TEPCO non è nemmeno in grado di svolgere un monitoraggio regolare. Prendono soltanto misure occasionali e queste diventano la base per le dichiarazioni di Edano. Si dovrebbero rilevare le misure in maniera costante, ma non sono in grado di farlo. E si dovrebbe indagare cosa sta fuoriuscendo e in che quantità. Ciò richiede strumenti di misura molto sofisticati. Non si può fare mantenendo un semplice posto di controllo. Non va bene nemmeno per misurare il solo livello di radiazioni dell’aria. Passare al volo in auto, prendere una misura, è alto, è basso - non è questo il punto. Abbiamo bisogno di sapere che tipo di materiali radioattivi stanno uscendo e dove stanno andando e attualmente non hanno un sistema per farlo.

Fonte

Traduzione di Stefano Pravato



http://www.luogocomune.net/site/modules/ne...hp?storyid=3713
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mac-giver

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Inviato il: 7/4/2011,18:22

ragazzi.. speriamo non succede un altra fukushima

Secondo quanto riferito dalla tv giapponese Nhk, 2 delle 3 linee che raffreddano i reattori sono fuori uso. Anche la terza rischierebbe di saltare da un momento all’altro. Il rischio è che si verifichi una situazione potenzialmente simile a quanto accaduto a Fukushima. Senza energia, i sistemi di raffreddamento non riescono più a funzionare dopo il limitato periodo di tempo in cui possono entrare in gioco i generatori di emergenza. I tecnici vogliono evitare in ogni modo un nuovo incubo nucleare. Tutte le fonti di energia elettrica sono dunque state deviate sulla centrale. Vasti black-out in tutta la zona di Onagawa.
Alla centrale era già stato dichiarato lo stato di emergenza nei giorni immediatamente successivi alla scossa di terremoto di marzo. Alcuni incendi erano scoppiati ala centrale.
http://www.cronacalive.it/terremoto-giappo...di-onagawa.html

 

mac-giver

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Inviato il: 7/4/2011,21:00


i lampi di neutroni a chernobyl non cerano! faccine/sad.gif

cosa succede al reattore 1?

ma come fa ad esplodere come una bomba? la massa critica non può essere raggiunta.. la concentrazione del combustibile è troppo bassa! oppure no??

chi ci spiega la differenza tra un ordigno nucleare e una centrale nucleare?

la differenza la vedo come tra un fulmine e una diga che produce la potenza di un fulmine diluita nel tempo..

ma.. il nocciolo fonde perchè il decadimento dei prodotti della fissione producono calore radiazioni e neutroni.. ma i lampi a chernobyl non c'erano!!

che succede??

http://www.altrenotizie.org/ambiente/3938-...apocalisse.html

Fukushima: rischio apocalisse
MERCOLEDÌ 06 APRILE 2011 23:00
di Alessandro Iacuelli

Sulla skyline di Fukushima, proprio in corrispondenza dei miseri resti dell'impianto di Daiichi, è comparso nelle scorse ore un nuovo elemento, suggestivo ma preoccupante: un breve lampo luminoso, di forma approssimativamente globulare. Molto breve per essere notato ad occhio nudo da tutti, troppo breve per essere immortalato da macchine fotografiche e telecamere. Sono passati alcuni minuti, e un altro lampo; poi alcune ore, e il fenomeno ha iniziato a ripetersi con una frequenza apparentemente aperiodica, ma che risponde perfettamente alle regole della meccanica statistica.

Il fenomeno dei lampi, una rapida ionizzazione dell'aria attorno ai reattori 1 e 2, non è però sfuggito alla strumentazione di controllo portata in loco un po' da tutti i Paesi del mondo, accorsi nella terra del Sol Levante nel tentativo di dare una mano a scongiurare l'apocalisse nucleare, ed il conseguente olocausto. Grazie alle registrazioni strumentali, il fisico Ferenc Dalnoki-Veress, del "James Martin Center for Nonproliferation Studies" in California, ha potuto caratterizzare quanto sta succedendo.

Nonostante la Tepco, società che gestisce la centrale di Fukushima, abbia annunciato da parecchi giorni che i reattori sono spenti, quei bagliori luminescenti altro non sono che lampi di neutroni. Dalnoki-Veress; analizzando le misure, ha anche notato che non tornano i conti del livello di cloro radioattivo nell'acqua delle turbine del reattore 1.

La presenza di cloro radioattivo oltre i valori attesi, e soprattutto la presenza preoccupante, allarmante e non ambigua dei lampi di neutroni, indicano chiaramente che all'interno dell'impianto sono ancora in corso delle reazioni a catena, delle reazioni nucleari. Ma a reattore spento, si tratta di reazioni totalmente incontrollate.

Già il 25 marzo, la Tepco ha rilevato la presenza di cloro 38 nell'acqua dei locali delle turbine del reattore 1. Il cloro 38 si forma spontaneamente quando dei neutroni colpiscono il cloro 37, un elemento normalmente presente nell'acqua di mare. La notizia aveva favorito la Tepco stessa, ed il governo giapponese a ruota, nel frenare ogni allarmismo. La tesi presentata è stata quella del "nulla di strano": il cloro 37 è presente in acqua di mare, in quell'acqua di mare usata per raffreddare il reattore, reattore spento e quindi dove non avviene alcuna reazione a catena.

Secondo i calcoli di Dalnoki-Veress, un reattore spento non può produrre abbastanza neutroni da giustificare i livelli di cloro 38 rilevati: ben 1,6 milioni di becquerel per millilitro. Per il fisico, nonostante le barre di controllo abbiano bloccato la fissione, la parziale o totale fusione delle barre di uranio avrebbe portato a contatto quantità di combustibile nucleare tali da far continuare le reazioni nucleari.

Il fenomeno è chiaramente oltre ogni allarme pensato a livello industriale, ben oltre il famoso "livello 7" che si vuol far credere raggiunto solo dalla sciagura di Chernobyl: se la quantità di Uranio e Plutonio che va in contatto supera la famosa "massa critica" di cui sono pieni tutti i manuali di fisica anche elementari, l'esplosione atomica sarà inevitabile. In un attimo.

A triste conferma di questa tesi arrivano le rilevazioni, confermate dalla Tepco e rese note dall'agenzia Kyodo News, dei lampi di neutroni vicino ai reattori 1 e 2. Per causarli, c'è bisogno di brevi ma ripetute reazioni di fissione. Una bomba atomica già innescata. Le autorità hanno risposto ribadendo che la situazione è sotto controllo.

Non è possibile dal punto di vista tecnico, da quello scientifico, e da quello del buon senso, che la situazione sia sotto controllo: tra i resti di quello che fu un grande impianto nucleare, c'è fissione nucleare in corso. Si riaccendono brevi reazioni senza alcun controllo e il lampo di neutroni, premessa di una possibile esplosione atomica, diventa il nuovo incubo per Fukushima.

La Tepco ha ammesso di aver riscontrato l'uscita di fasci di neutroni dal reattore 1, e in diversi momenti dei vari giorni passati è stata anche osservata l'immissione in atmosfera di notevoli dosi di isotopi caratterizzati da un tempo di dimezzamento brevissimo, cioè tali da dimezzarsi rapidamente e naturalmente. Quasi tutti elementi transuranici pesanti, che possono significare una cosa sola: anche se il reattore è spento, parte del nucleo è tuttora sporadicamente interessata da reazioni nucleari a catena. E se quella parte del nucleo s’ingrandisse, per semplice contatto con altre parti...

Oltre al cloro 28, hanno fatto la loro comparsa isotopi come il tellurio 129, lo iodio 131 ed altro. Cosa sta succedendo a Fukushima, allora? Il fatto che del plutonio sia stato trovato fuori dal reattore, significa che il contenitore del reattore è stato bucato, il nocciolo ha fuso e il risultato di questo pericoloso melt down sta scendendo verso il basso.

Se non saranno in grado di fermarlo raggiungerà la falda profonda e la catastrofe sarà completa. A Chernobyl, dove anche avvenne il melt down, la colata lavica radioattiva si fermò in modo fortuito, grazie ad uno spesso strato di sottosuolo che si rivelò impermeabile a tutto. Se in Giappone non sarà così, le cose andranno molto peggio nel giro di poco tempo.

La considerazione tecnica è che gli stessi tecnici della Tepco mostrano spesso idee confuse circa cosa stia succedendo e in quale punto preciso. Al di là della difficoltà oggettiva a gestire una crisi nucleare di questo tipo, c'è il fatto imprescindibile che una semplice fuoriuscita di plutonio significa contaminazione per migliaia di anni: è un incidente che non è mai successo, pertanto nel mondo manca un'adeguata esperienza circa il "cosa fare".

Tutto questo implica che fatalmente diventa diversa da zero la probabilità di vedere scoppiare una bomba atomica. Questo significa che dovrebbe immediatamente scattare, prima dell'ora dell'apocalisse, l'ora dell'evacuazione completa di un'area ben più vasta di quella svuotata dalle autorità nipponiche. Ed ogni minuto che si perde, potrebbe essere troppo tardi.

Il professor Dalnoki-Veress ha scritto un articolo sulle misure che ha effettuato e sull'analisi dei dati, articolo reperibile in rete: http://lewis.armscontrolwonk.com/files/201...dioactivity.pdf

 

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Inviato il: 8/4/2011,12:42

...aspettiamo che passi da queste parti Livingreen...

 

NonSoloBolleDiA...

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Inviato il: 12/4/2011,08:38

Il livello di classificazione dell'incidente nucleare giapponese ha toccato il valore massimo... faccine/cry.gif
Oggi il fatto quotidiano apre in questo modo:
ForumEA/us/img860/2405/centralinuclearigiappon.jpg
...e la lobby italiana dell'atomo cosa ne pensa?
faccine/sick.gif



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Chi sa raccontare bene le bugie ha la verità in pugno (by PinoTux).
Un risultato se non è ripet...

 

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Inviato il: 12/4/2011,09:33

Fukushima: da www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/11...tsunami/103591/
Riporto la parte piu’ preoccupante dell’articolo:
“Sono in arrivo nel porto di Napoli cibi radioattivi surgelati provenienti dal Giappone e introdotti nel mercato tramite la camorra” ha detto Francesco Emilio Borrelli, commissario regionale dei Verdi che oggi – insieme a Vincenzo Peretti della facoltà partenopea di Veterinaria della Federico II – ha distribuito materiale informativo tra i cittadini. “Ogni anno vengono importati l’Italia importa dal Giappone 13 milioni di pezzi di pesce surgelato che viene pescato nel mare nipponico attualmente pieno di migliaia di tonnellate di acqua radioattiva”, aggiungono. La camorra, secondo quanto riferiscono, si sarebbe già attivata per far saltare i controlli alla pericolosa merce.

b'è intanto la camorra ne approfitta...


poi, riporto un commento di un ing. nucleare, ma non di parte, che commenta l'accaduto e fa una piccola panoramica sulla sicurezza degli impanti:


CITAZIONE (mac-giver @ 12/4/2011, 10:23)
circa tre giorni dopo l’incidente di Fukushima è successo una cosa strana:
Il governo giapponese ha chiesto alla Korea del sud una fornitura d’emergenza di 72 tonnellate di boro. La Korea del sud ha fornito 50 tonnellate, grattando i fondi.
Perchè è strano?
Al momento dell’inizio del terremoto i reattori sono stati spenti, automatismi che hanno funzionato. Cioè sono stati inseriti barre di controllo che assorbono neutroni. Non c’era più fissione. Non c’era più produzione di neutroni. A cosa è servito alloro il boro, che serve a assorbire neutroni e a bloccare la reazione di fissione?
Il fatto è che con la fusione del nocciolo del reattore la reazione di fissione si può riaccendere. Le barre di combustibile e le barre di controllo hanno temperature di fusione diverse e i due materiali si separano quando il nocciolo fonde. Il materiale del combustibile nucleare resta senza materiale di controllo. Basta un po’ d’acqua e il reattore riparte, senza più alcuna possibilità di controllo. Ecco a cosa serviva il boro. Loro sapevano.

CITAZIONE (mac-giver @ 12/4/2011, 10:26)
una delle “sicurezze” intrinisiche dei reattori nucleari.
Perchè il EPR (European Preasurized water Reactor), reattore di “terza gernerazione”, è meno sicuro dei reattori di seconda generazione tipo BWR (Boiling Water Reactor) e PWR (Presurized Water Reactor)? (I sostenitori dell’energia nucleare dicono il contrario)
Il BWR e il PWR lavorano a temperature dell’acqua nel nocciolo sotto la temperatura critica dell’acqua (374 gradi centigradi). Il BWR lascia bollire l’acqua e la manda il vapore direttamente sulle turbine. Il PWR viene pressurizato a un livello che evita che l’acqua possa bollire. Questa acqua va fatto circolare in una scambiatore di calore che produce il vapore per le turbine.
In tutt’e due, se la temperature sale sopra il valore normale, nascono bolle (nel PWR) e aumentano le bolle di vapore (nel BWR). L’acqua, oltre a portare via il calore creato nel nocciolo del reattore, ha anche il compito di “moderare” i neutroni, cioè di ridurre la loro velocità. Neutroni lenti sono molto più efficaci a provocare fissioni di quelli veloci (vale per l’uranio 235, molto meno per il plutonio 239). L’aumento del volume di bolle ha la conseguenza di rendere meno efficace il processo di moderazione. La reazione a catena della fissione si ferma quando la densità dell’acqua diminuisce. Che un surriscaldamento del reattore porta all’interruzione della fissione è un concetto di “sicurezza intrinseca”.
Nel EPR la temperatura nel nocciolo è superiore alla temperatura critica dell’acqua (374°). Lo scopo è quello di arrivare a un migliore rendimento termico (si va dai 30% ai 33%, qualcuno parla anche del 37%). Ma sopra la temperatura critica non c’è più alcuna differenza tra vapore e liquido. Non ci sono bolle. Se la temperatura sale aumenta la pressione, non diminuisce la densità, non c’è una riduzione dell’efficacia dell’acqua come moderatore. Il reattore non si ferma.
L’EPR in Inghilterra è stato proibito.
In reattore di seconda generazione la sicurezza intrinsica va a farsi bendire quando gli elementi di combustibile sono vecchie, dopo un “burn up” notevole. Questi reattori producono circa il 40% dell’energia con la fissione del plutonio 239 che nasce dall’uranio 238. In elementi vecchi c’è molto plutonio. Il plutonio 239 ha una reattività di fissione notevole con neutroni sopra i 100 keV (ci cono “risonanze” di cattura di neutroni con successiva fissione). Se la temperatura aumenta, il plutonio diventa più reattivo. Questo può superare l’effetto della formazione delle bolle nell’acqua.

fonte: http://daltonsminima.altervista.org/

ma la centrale di 3a generazione non era la più sicura di tutte.. infatti in finlandia nn chiudono i lavori.. chissà perchè.. "problemi di sicurezza" dicono

ora quel reattore se lo daranno in faccia, con tutti quei soldi spesi.. e se la finlandia ha toppato, noi cosa avremmo fatto??

cmq..con tutto quello che è successo , a livello planetario non se ne sentirà più parlare di nucleare sicuro e su cui investire..
addio atomo (meno male)
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