Solare Fotovoltaico
Dimensionamento pannello - regolatore di carica

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Ferrobattuto

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GigaWatt


Utente
Msg:4117

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Inviato il: 20/2/2009,21:03

CITAZIONE (Keyosz @ 20/2/2009, 18:24)
Scusate se mi intrometto nella discussione (il novellino appena arrivato sul forum!),
ma mi sembra di capire che ciascuno di voi abbia detto cose giuste, forse non è stata chiarita una cosa abbastanza importante, i regolatori di carica non si differenziano solo per tensione e corrente ma anche per la modalità di regolazione che usano.

Per quanto ne sappia io si differenziano in 4 categorie in base al principio di funzionamento e come viene realizzato elettronicamente:
1) a relè - pannello pilotato in on/off (vecchissimi con una pessima gestione delle batterie)
2) lineare tensione fissa (stabilizza tensione in uscita ma dissipa tantissimo e non carica bene le batterie)
3) regolazione pwm (sono quelli più diffusi ed economici attuelmente)
4) regolazione shunt (simile al 3 ma mette in corto il pannello invece che staccarlo per risparmiare sulla componentistica)
5) MPPT (più costosi ma per fortuna si stanno diffondendo, elettronicamente sono più complessi)

Il numero 1 lasciamolo pure perdere ma equivale ad attacare e staccare il pannello direttamente alla batteria, magari un pò più velocemente che a mano faccine/biggrin.gif e comunque ne ho visto uno solo tipo 12-15 anni fà ed ero totalmente novizio, ma capii subito dalla pratica che il metodo era veramente scadente come regolazione di carica per le batterie.

Il numero 2 non l'ho mai visto in commercio ma solo costruito artigianalmente, se fosse venduto sarebbe un pò come quello che ha ipotizzato ferro per quanto riguarda la dissipazione, proprio come fanno i regolatori di tensione lineari in elettronica per chi se ne intende (tipo 7812 per capire il principio).

Il numero 3 e 4 danno lo stesso risultato a lato batterie, ovvero una corrente ad ona quadra a frequenza costante ma variando il duty-cycle ovvero variando il tempo di on ed off del transistor/mosfet per simulare quello che farebbe il regolatore lineare ma riducendo drasticamente il calore dissipato. In più, ormai quasi tutti questi, seguono diverse solgie di tensione per ottimizzare la carica e prolungare la vita delle batterie.

Il numero 5 è quello tecnologicamente più avanzato e quindi anche costoso, al suo interno realizza una logica abbastanza articolata che gestisce contemporaneamente sia i parametri della batterie che quelli del pannello per ottimizzare il tutto, lo stadio di potenza non è un semplice interruttore (meccanico o elettronico transistor/mosfet che sia) ma comprende in alcuni casi un circuito L C (induttanza e condensatore) come negli switching o in alcuni casi anche un trasformatore ad alta frequenza come negli inverter, ma il tutto supervisionato da un microcontrollore che con algoritmi elaborati (alcuni anche brevettati) "inseguono" la massima resa del pannello realizzando un adattamento di impedenza tra batterie e pannello.

Scusate se dico tutto questo ma il problema del trasferimento dell'energia dal pannello alle batterie cambia radicalmente in base alla tecnologia usata nel regolatore, quindi credo sia giusto specificare il tipo di regolatore prima di analizzare le portate, cosa entra e cosa esce, perchè camiba abbastanza.

Per portare dei nomi così inquadriamo cosa ciscuno di noi usa o vuole comprare:
cat. 3) Morningstar di fascia medio/alta, Xantrex
cat. 4) Steca e alcuni Morningstar di fascia bassa
cat. 5) Outback Power , Blue sky e Xantrex ultimo uscito

Questi sono solo quelli che conosco, altri non so...
Bolle ha il bellissimo regolatore della Outback (si tratta bene hehe) che tra una settimana arriverà anche a me!!!! non vedo l'ora!!!! (ci è voluto 3 mesi e 1000 telefonate per averlo)

Vi posso dire con certezza che cta.3 e 4 corrente out minore o uguale a corrrente in
cat. 5 corrente out minore, uguale o maggiore a corrente in

Infatti nelle specifiche di 3 e 4 troverete indicata solo una corrente max mentre nella cat. 5 in genere ne specificano 2 (per esempio l'outback FM80 riporta 60A max in e 80A max out).

Per scegliere la portata del regolatore bisogna prima conoscere che tipo di regolatore è e poi selezionarlo in base a una corrente di ingresso (proveniente dal campo fotovoltaico) almeno 20-30% superiore a quella di corto dei pannelli che si intende usare.
Ovvio che il regolatore può essere anche sovradimensionato in previsione di ampliamenti dei pannelli o altre ragioni ma ovviamente il costo del dispositivo scelto aumenterà...

Per riagganciarmi alla discussione, potrei sbagliarmi, ma credo di aver capito negli anni che il trasferimento di energia dal pannello alle batterie per gli impianti ad isola si divide in due categorie:
A) con perdita fino a circa il 30% nominali nel caso di regolatori semplici come cat.3 e 4
B) con perdita minima non superiore al 3-5% nel caso di regolatori cat. 5

Per semplificare ipotizzo che le batterie siano scariche, che i pannelli siano irraggiati al massimo e che nei processi chimici ed elettronici le dispersioni non siano influenti, solo per semplificare la comprensione del processo.

Nel caso A la perdita è dovuta ad una differenza di impedenza tra batterie e generatore fotovoltaico che accopiati direttamente (transistor/mosfet acceso fisso) nella fase di carica bulk la differenza tra tensione della batteria e quella della gobba della curva del pannello moltiplicata per la corrente che scorre è potenza persa e per la precisione dissipata come calore sul pannello.
Questo è il fattore che tipicamente penalizza un pò gli impianti ad isola, ma solo nella fase di carica massima e con regolatori di stampo "vecchio" od ecomonico.

Nel caso B è come se avessimo un "trasformatore virtuale" sempre dimesionato correttamente in input in base alla tensione e corrente di resa massima del pannello in quel dato momento e in uscita tarato perfetto per la tensione delle batterie. In questo caso, e solo in questo caso, a mio avviso si può tenere P costante in ingresso ed uscita, infatti tale tipo di regolatore permette di avere una corrente in uscita superiore a quella in ingresso, ma attenzione non sempre e l'incremento varia da 0 ad un 30% massimo tipico.
Gli impianti ad isola con questo tipo di regolatore, nella fase di carica bulk (quando le batterie mangiano tutta l'energia prodotta) o se l'assorbimenti dei carichi è uguale o superiore all'energia prodotta, performano allo stesso livello dei grid-connected.

C'è anche da notare che i regolatori di carica in tecnologia MPPT (quelli ti tipo B nella mia esposizione) per diverse ragioni, che ora forse non è il caso di analizzare, aumentano il valore medio di energia immagazzinata negli accumulatori in quelle giornate invernali in cui abbiamo meno sole rispetto ai cugini pwm più semplici ed ecomonici, che a mio avviso per un impianto ad isola è veramente una marcia in più!

Ok ok, come al mio solito mi dilungo troppo, scusate se vi ho annoiato ora la smetto, promesso faccine/wink.gif
... e se ho dimenticato qualcosa o ci sono errori in quello che ho detto nonesitate a correggermi, così almeno imparo aualcosa in più anche oggi!!! faccine/biggrin.gif

Ciao e buona carica a tutti voi indipendenti!!!!

Bellissima spiegazione, invece.
Io non ho un impianto fotovoltaico e per ora non posso permettermelo, ma nel frattempo sono contentissimo di imparare a capirci qualcosa.
Se ho capito bene, i regolatori dell'ultimo tipo in pratica sarebbero dei veri e propri inverter, gestiti da processore, che convertono le tensioni e correnti in entrata (variabili perciò in un range piuttosto ampio) in tensioni e correnti d'uscita perfettamente adatte allo stato di carica momentaneo delle batterie. Un perfetto adattatore d'impedenza funzionante in modo switching, che perciò dissipa pochissima energia.
Non preoccuparti dei post lunghi Keyosz, per spiegare bene gli argomenti quattro parole non bastano.
Saluti.
Ferro




Modificato da Elektron - 21/2/2009, 11:38
 

Elektron

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KiloWatt


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Msg:166

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Inviato il: 21/2/2009,11:43

Eh sì ... + ò - un "adattatore di impedenza" (siamo in continua quindi sarebbe resistenza interna del generatore contro resistenza - o impedenza - del carico)
Detta semplicemente gli MPPT calcolano il prodotto corrente * tensione e lo rendono massimo raggiungendo così anche il massimo rendimento del sistema. Si fà col micro ma si può fare anche in maniera analogica.

 

Lupo cattivo

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GigaWatt


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Msg:1137

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Inviato il: 21/2/2009,15:36

CITAZIONE (Ferrobattuto @ 20/2/2009, 21:03)
CITAZIONE (Keyosz @ 20/2/2009, 18:24)
Scusate se mi intrometto nella discussione (il novellino appena arrivato sul forum!),
ma mi sembra di capire che ciascuno di voi abbia detto cose giuste, forse non è stata chiarita una cosa abbastanza importante, i regolatori di carica non si differenziano solo per tensione e corrente ma anche per la modalità di regolazione che usano.

Per quanto ne sappia io si differenziano in 4 categorie in base al principio di funzionamento e come viene realizzato elettronicamente:
1) a relè - pannello pilotato in on/off (vecchissimi con una pessima gestione delle batterie)
2) lineare tensione fissa (stabilizza tensione in uscita ma dissipa tantissimo e non carica bene le batterie)
3) regolazione pwm (sono quelli più diffusi ed economici attuelmente)
4) regolazione shunt (simile al 3 ma mette in corto il pannello invece che staccarlo per risparmiare sulla componentistica)
5) MPPT (più costosi ma per fortuna si stanno diffondendo, elettronicamente sono più complessi)

Il numero 1 lasciamolo pure perdere ma equivale ad attacare e staccare il pannello direttamente alla batteria, magari un pò più velocemente che a mano faccine/biggrin.gif e comunque ne ho visto uno solo tipo 12-15 anni fà ed ero totalmente novizio, ma capii subito dalla pratica che il metodo era veramente scadente come regolazione di carica per le batterie.

Il numero 2 non l'ho mai visto in commercio ma solo costruito artigianalmente, se fosse venduto sarebbe un pò come quello che ha ipotizzato ferro per quanto riguarda la dissipazione, proprio come fanno i regolatori di tensione lineari in elettronica per chi se ne intende (tipo 7812 per capire il principio).

Il numero 3 e 4 danno lo stesso risultato a lato batterie, ovvero una corrente ad ona quadra a frequenza costante ma variando il duty-cycle ovvero variando il tempo di on ed off del transistor/mosfet per simulare quello che farebbe il regolatore lineare ma riducendo drasticamente il calore dissipato. In più, ormai quasi tutti questi, seguono diverse solgie di tensione per ottimizzare la carica e prolungare la vita delle batterie.

Il numero 5 è quello tecnologicamente più avanzato e quindi anche costoso, al suo interno realizza una logica abbastanza articolata che gestisce contemporaneamente sia i parametri della batterie che quelli del pannello per ottimizzare il tutto, lo stadio di potenza non è un semplice interruttore (meccanico o elettronico transistor/mosfet che sia) ma comprende in alcuni casi un circuito L C (induttanza e condensatore) come negli switching o in alcuni casi anche un trasformatore ad alta frequenza come negli inverter, ma il tutto supervisionato da un microcontrollore che con algoritmi elaborati (alcuni anche brevettati) "inseguono" la massima resa del pannello realizzando un adattamento di impedenza tra batterie e pannello.

Scusate se dico tutto questo ma il problema del trasferimento dell'energia dal pannello alle batterie cambia radicalmente in base alla tecnologia usata nel regolatore, quindi credo sia giusto specificare il tipo di regolatore prima di analizzare le portate, cosa entra e cosa esce, perchè camiba abbastanza.

Per portare dei nomi così inquadriamo cosa ciscuno di noi usa o vuole comprare:
cat. 3) Morningstar di fascia medio/alta, Xantrex
cat. 4) Steca e alcuni Morningstar di fascia bassa
cat. 5) Outback Power , Blue sky e Xantrex ultimo uscito

Questi sono solo quelli che conosco, altri non so...
Bolle ha il bellissimo regolatore della Outback (si tratta bene hehe) che tra una settimana arriverà anche a me!!!! non vedo l'ora!!!! (ci è voluto 3 mesi e 1000 telefonate per averlo)

Vi posso dire con certezza che cta.3 e 4 corrente out minore o uguale a corrrente in
cat. 5 corrente out minore, uguale o maggiore a corrente in

Infatti nelle specifiche di 3 e 4 troverete indicata solo una corrente max mentre nella cat. 5 in genere ne specificano 2 (per esempio l'outback FM80 riporta 60A max in e 80A max out).

Per scegliere la portata del regolatore bisogna prima conoscere che tipo di regolatore è e poi selezionarlo in base a una corrente di ingresso (proveniente dal campo fotovoltaico) almeno 20-30% superiore a quella di corto dei pannelli che si intende usare.
Ovvio che il regolatore può essere anche sovradimensionato in previsione di ampliamenti dei pannelli o altre ragioni ma ovviamente il costo del dispositivo scelto aumenterà...

Per riagganciarmi alla discussione, potrei sbagliarmi, ma credo di aver capito negli anni che il trasferimento di energia dal pannello alle batterie per gli impianti ad isola si divide in due categorie:
A) con perdita fino a circa il 30% nominali nel caso di regolatori semplici come cat.3 e 4
B) con perdita minima non superiore al 3-5% nel caso di regolatori cat. 5

Per semplificare ipotizzo che le batterie siano scariche, che i pannelli siano irraggiati al massimo e che nei processi chimici ed elettronici le dispersioni non siano influenti, solo per semplificare la comprensione del processo.

Nel caso A la perdita è dovuta ad una differenza di impedenza tra batterie e generatore fotovoltaico che accopiati direttamente (transistor/mosfet acceso fisso) nella fase di carica bulk la differenza tra tensione della batteria e quella della gobba della curva del pannello moltiplicata per la corrente che scorre è potenza persa e per la precisione dissipata come calore sul pannello.
Questo è il fattore che tipicamente penalizza un pò gli impianti ad isola, ma solo nella fase di carica massima e con regolatori di stampo "vecchio" od ecomonico.

Nel caso B è come se avessimo un "trasformatore virtuale" sempre dimesionato correttamente in input in base alla tensione e corrente di resa massima del pannello in quel dato momento e in uscita tarato perfetto per la tensione delle batterie. In questo caso, e solo in questo caso, a mio avviso si può tenere P costante in ingresso ed uscita, infatti tale tipo di regolatore permette di avere una corrente in uscita superiore a quella in ingresso, ma attenzione non sempre e l'incremento varia da 0 ad un 30% massimo tipico.
Gli impianti ad isola con questo tipo di regolatore, nella fase di carica bulk (quando le batterie mangiano tutta l'energia prodotta) o se l'assorbimenti dei carichi è uguale o superiore all'energia prodotta, performano allo stesso livello dei grid-connected.

C'è anche da notare che i regolatori di carica in tecnologia MPPT (quelli ti tipo B nella mia esposizione) per diverse ragioni, che ora forse non è il caso di analizzare, aumentano il valore medio di energia immagazzinata negli accumulatori in quelle giornate invernali in cui abbiamo meno sole rispetto ai cugini pwm più semplici ed ecomonici, che a mio avviso per un impianto ad isola è veramente una marcia in più!

Ok ok, come al mio solito mi dilungo troppo, scusate se vi ho annoiato ora la smetto, promesso faccine/wink.gif
... e se ho dimenticato qualcosa o ci sono errori in quello che ho detto nonesitate a correggermi, così almeno imparo aualcosa in più anche oggi!!! faccine/biggrin.gif

Ciao e buona carica a tutti voi indipendenti!!!!

Bellissima spiegazione, invece.
Io non ho un impianto fotovoltaico e per ora non posso permettermelo, ma nel frattempo sono contentissimo di imparare a capirci qualcosa.
Se ho capito bene, i regolatori dell'ultimo tipo in pratica sarebbero dei veri e propri inverter, gestiti da processore, che convertono le tensioni e correnti in entrata (variabili perciò in un range piuttosto ampio) in tensioni e correnti d'uscita perfettamente adatte allo stato di carica momentaneo delle batterie. Un perfetto adattatore d'impedenza funzionante in modo switching, che perciò dissipa pochissima energia.
Non preoccuparti dei post lunghi Keyosz, per spiegare bene gli argomenti quattro parole non bastano.
Saluti.
Ferro

Confermo in pieno: è un piacere imparare qualcosa , per me, sugli impianti fotovoltaici, mi fai venire voglia di metterne uno! faccine/biggrin.gif

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

Stato:



Inviato il: 21/2/2009,21:59

Si ferro, pensa che il bellissimo regolatore MPPT di bolle è in gradi di accettare in ingresso fino a 140V sotto carico e caricare batterie da 12V!!!
Per fare un esempio pratico con un array fotovoltaico da 140V 10A potremmo incanalare qualcosa come 116A in una batteria 12V. Si si guardate il manuale outback lo può fare!!! (ovviamente tutti i calcoli sono semplificati senza tenere conte delle piccole dispersioni di conversione dell'apparato)

Outback Power Systems

Tra l'altro la cosa interessante è che, tenendo la produzione del campo fotovoltaico costante, più la tensione della batterie è bassa e più la corrente di carica si alza, ergo più le batterie necessitano corrente e più il regolatore MPPT ne fornisce, ma è una cosa naturale per tale tecnologia.
Attenzione gli altri tipi di regolatori non funzionano in questa maniera, ovvero con tuttli gli altri i pannelli devono avere una tensione nominale adeguata agli accumulatori!!!

Cavolo non vedo l'ora che arrivi anche a me il tanto desiderato, ordinato e già pagato outback!!!!
Appena arriva e dopo un pò di prove vi farò sapere le mie impressioni.

p.s.
sul sito della outback hanno anche un interessante forum per parlare con gli altri clienti o con gli ingenieri stessi della outback, se guardate bene troverete tanta gente come voi che parla di impianti ad isola e batterie e non solo, ovviamente versione in english!!!! faccine/biggrin.gif

 

NEXTAGE
Watt


Utente
Msg:41

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Inviato il: 24/2/2009,19:32

CITAZIONE (L0cutus @ 27/8/2008, 22:43)
CITAZIONE (rettile33 @ 29/7/2008, 09:51)
Ciao a tutti, il mio regolatore da 5A della solsum ha tutti e 3 gli attacchi (pannello, batteria e utilizzatori)
Durante il prossimo week end procedero' con i vari test, anche se ho dei dubbi sul corretto procedimento da eseguire per testare la potenza max data dal pannello in condizioni di massima insolazione e perfettamente perpendicolare ai raggi solari. Ho collegato una lampadina da 12v e 10 watt direttamente al pannello o all'uscita degli utilizzatori sul regolatore di acrica, ma non sono mai andato oltre i 9V e 0,6A ( e quindi 6W) misurati costantemente con voltmetro e amperometro. faccine/sad.gif

hai provato la corrente di corto circuito ?
basta che metti un bell'amperometro attaccato direttamente magari alle 13 con sole bello
massiccio, per la tensione sotto carico non saprei, magari metti un carico che assorba il 30%
in meno della corrente di cc.

Cmq tornando ai regolatori, io me li immagino come un trasformatore che converte la POTENZA in entrata in potenza ADEGUATA in uscita, quindi, se prendiamo ad es. questo
avremo 120wp/17.3v/6,94A in entrata sul regolatore, che prenderemo da almeno 10A visto che 120/14(Vbatteria)=8,57A, un regolatore da 8.8A mi sembra troppo 'tirato' quindi opterei per un 10.10 come questo

poi probabilmente (anzi sicuramente) sbaglio io, ma non sono un tecnico di sicuro, ma mi sono fissato con questo tipo di dimensionamenti faccine/smile.gif
Sbaglio ?

scusate le castronerie faccine/wink.gif

La potenza di picco è 120 W cioè 17.3 V X 6,94 A , di solito si tiene la corrente di corto circuito del pannello come corrente massima che può uscire dal pannello e quindi, se si prende un regolatore che accetta in ingresso quella corrente massima si è più che salvaguardati.
Poi per il resto si guarda la potenza che può essere anche pari a quella di picco, tanto durante l'anno un impianto lavorerà alla massima potenza per un migliaio di ore ( parametro che dipende dalla latitudine),
se poi per tenerti margine vuoi prendere quello più grosso e non costa uno sprofondo in più si può anche fare. Tieni però d'occhio il rendimento del regolatore e scegli quello col rendimento più alto.
Per vedere la massima potenza dovresti mettere 17.3v/6,94A=una resistenza da 2,49 ohm che tenga 120W (praticamente una stufa) ma perchè li vuoi misurare ?
Non ti fidi dei dati di targa del costruttore ? Ricorda però che i dati di targa del costruttore sono stati misurati a 25° C, quando metti un pannello al sole è dura che resti a quella temperatura a lungo.
E' come il dato di consumo delle auto, il concessionario ti dice che fa 25 km con un litro ma ti dice anche a che condizioni riesci ad avere quei consumi, praticamente mai, però è un dato utile per confrontare una macchina con un'altra e scegliere.

/Stefano




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Hike

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Watt


Utente
Msg:58

Stato:



Inviato il: 27/3/2009,15:47

Ciao Keyosz,
i miei complimenti per la conoscenza tecnica e l'abilità comunicativa. faccine/w00t.gif
Ottimo il tuo sunto, ho imparato diverse cose. faccine/smile.gif
Un solo appunto, l' MPPT è un algoritmo di controllo che può essere presente in ognuna delle tecnologie dei regolatori che citi, fatto salvo quello a relè ovviamente.
Ciao faccine/smile.gif

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

Stato:



Inviato il: 27/3/2009,17:43

Ciao Hike,
grazie per i complimenti!
L'MPPT è un algoritmo, certo, ma per mettere in pratica il suo volere non basta un mosfet pilotato in pwm, se non ha la tipica configurazione L C e diodo dei regolatori switching, può essere veloce quanto vuoi ma è sempre un semplice on/off, dove nel tempo on il pannello è connesso diretto alle batterie (perdita di energia per diversa impedenza) e nel tempo off il pannello non fa nulla (altra energia persa).
Quindi sì è vero che i regolatori d'oggi hanno un microcontrollore quindi possono essere programmati con algoritmo MPPT ma se poi non hanno tutti quei componenti (mosfet, induttanze, diodi shotcky, condensatori) necessari ad attuare la conversione di potenza non può essere messa in atto.

Per concludere suggerisco di diffidare da quei regolatori pubblicizzati come MPPT ma che non hanno almeno una bobina e dei condensatori sostenuti nella loro elettronica.

ciao ciao a tutti.

 

Hike

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Watt


Utente
Msg:58

Stato:



Inviato il: 27/3/2009,18:23

Ciao Key,
forse sono io che non capisco. Mi era sembrato di intendere che MPPT significasse avere la componentistica di un inverter, non è così.
Non mi è mai capitato di progettare un regolatore di carica ma un inverter on-grid si, e mi è chiara la differenza ...... più o meno. faccine/unsure.gif
Forse diciamo la stessa cosa e non riesco a spiegarmi.
Secondo me, l'MPPT può benissimo essere abbinato ad un regolatore PWM ad esempio, essere MPPT non fa categoria tecnologica a se.
Ciao faccine/smile.gif

PS: Key, tieni presente che io di tecnologia non capisco nulla. Io insegno tutt' altro. faccine/sleep.gif

 

Elektron

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KiloWatt


Utente
Msg:166

Stato:



Inviato il: 27/3/2009,19:26

Ciao. Riporto al proposito una bella trattazione (inglese) sull' MPPT da EDN con tanto di schema ...
Quì la tecnica MPPT è usata per un semplice caricabatterie solare, ma si puo implemetare su un inverter o su altri utilizzatori generici nella stessa identica maniera, turbine idro ed eoliche.

http://electronicdesign.com/Articles/Index...&ArticleID=6262

 

cheviste
milliWatt


Utente
Msg:3

Stato:



Inviato il: 4/7/2010,18:00

Ciao,scusate l'intrusione,vi faccio una domanda credo semplice per voi:in un pannello da 50w basta un regolatore di carica da 5A?grazie
michele

 

accu
KiloWatt


Utente
Msg:104

Stato:



Inviato il: 7/7/2010,19:37

Ciao Michele
Delle chiacchierate devi guardare la data e qui abbiamo roba di un anno fa.
Ogni discussione ha un inizio ed una fine che corrisponde di solito a quando hanno bruciato tutto e stanno cercando i pezzi esplosi delle scatole di connessione, secondo me ritornano!!
Manca un parametro importante: la tensione a circuito aperto del pannello, la massima tensione in entrata del regolatore, e la tensione della batteria.
Tensione = Volt e si indica con una V.
Corrente = Amper e si indica con una A.
Potenza = Watt si indica con una W
Dammi altri dati e spero poterti aiutare

 

rettile33
Watt


Utente
Msg:67

Stato:



Inviato il: 9/7/2010,14:53

...ottima discussione comunque! faccine/tongue.gif

Scusate... ma perche' la mia utenza risulta cancellata nei thread precedenti???
...e perche' risulta che io abbia postato 1 solo thread??? faccine/sad.gif

 

accu
KiloWatt


Utente
Msg:104

Stato:



Inviato il: 10/7/2010,12:07

Rettile
Io li vedo tutti e mi sono divertito anche.
Non litigate per delle futilità alla fine un pannello genera watt no?

 
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