Infatti dopo le esperienze fatte da Meccatronico mi sono dissuaso dal prendere una caldaia a cippato, lui ha testato la sua termostufa a pellet con il cippato ma la resa non è paragonabile, a parte il costo di una caldaia a cippato compatta (contenitore di 300 litri) intorno ai 6000 euri.
Anche lui è orientato a far funzionare la sua stufa a pellet nei momenti in cui la termocucina non è in funzione.

In realtà non è che abbia provato piu di tanto. Comunque cippato puro no ma cippomix l'ho provato anch'io con ottimi risultati.

Il cippomix lo proverei anch'io, sono convinto che va bene anche sulla mio onnivora.

del cippomix ne sono convinto pure io, in due anni che lo uso, tanto da investire in una idro a cippatino/cippomix.

Nella mia però (non conoscendo bene il cippatino) la valvola stellare pensi che si crei il vuoto attorno e non scenda bene o dovrebbe funzionare ugualmente.

Il vuoto tende sempre a crearlo indipendentemente sia la coclea o la stella. Per quello biomass ha inventato il cippomix proprio perché il pellet fa peso e aiuta il cippato a scendere.

Allora il cippomix posso tentare di farmelo, che ne dici.

Certo che puoi farlo Roero se ha tempo libero è un ottimo investimento

Basta che ti leggi la discussione di biomass sul cippomix.

L'avevo letta qualche mese, faccio un ripasso.

A ottobre ricomincio anch'io con la sperimentazione.

Meccatronico mi ha detto che ha sperimentato il cippato con la sua idrostufa, ma non è rimasto soddifatto dei risultati, a parte i problemi di cavitazione che possono essere risolti mi dice che la resa non è la stessa del pellet, quindi passerà decisamente al pellet, da quello che so sta rivoluzionando il giardino con l'aiuto di un suo amico termotecnico in pensione, chissà cosa combineranno sono tutti e due perfezionisti.

La resa è uguale a parità di peso e tipo di legno.

Verissimo, la resa è uguale a parità di peso, quello che varia nel cippato è il volume, molto più ampio ecco perché si pensa di avere meno resa.

Mi permetto di dissentire sulle teorie che avete espresso, ci sono in rete molte tabelle a riguardo il valore calorifer delle varie essenze, sicuramente test validi certificati da terzi, però alla prova dei fatti concreti molto lontane dalla realtà di ciascun utente.
Nei test usano essenze perfettamente essicate, e tutte le condizioni di conbustione sono favorevoli, giusta dose di aria ecc ecc.
Non è cosi a casa dei vari utenti, ad esempio nelle settimane scorse ho fatto la prova con 2 kg di cippato umidità 17% stufa pulitissima, poi ho sostituito il cippato con pellet (non di ottima categoria).
Conclusione con il pellet la temperatura dell'acqua è salita velocemente, mentre con il cippato ha impiegato più tempo.
Non parliamo poi del peso per il cippato ho dovuto integrarlo di circa un terzo per raggiungere il valore del pellet. Tralasciando poi i problemi di cavitazione nel cippato.
Ultima considerazione il pellet "lucido" assorbe meno umidità del cippato allo stato grezzo che si comporta come una carta assorbente, assorbendo l'umidità ambiente, poi quanta energia ci vorrà per eliminare l'umidità del cippato?
In base a questi esperimenti oggi ho ripristinato l'idrostufa per farla funzionare come è nata senza scendere a compromessi, ora devo ordinare un vaso d'espansione da 50 litri una valvola anticondensa da tre quarti di pollice per inserirla nel tubo della stufa con entrata e uscita da mezzo pollice, poi un vaso d'espansione per l'acqua sanitaria per eliminare i colpi d'ariete quando apro e chiudp i rubinetti.
Penso che per l'inverno 2015/16 dovro comprare un po di pellet lo trovo ora a 3,80 al sacco, in attesa della pellettatrice di biomass.
La mia strategia nel lungo periodo è di diversificare i consumi in base ai prezzi legna pellet.