Infatti il mio primo blocco di celle hanno 40 Ah ... per iniziare vanno più che bene.

CITAZIONE (Claudio, 31/01/2018 19:44:06 )

CITAZIONE (terradotranto, 10/02/2018 17:31:25 )

CITAZIONE (Claudio, 31/01/2018 19:44:06 )

Per il risparmio non è una mia priorità, essere GREEN è già un risparmio che vale la candela.

apprezzo la tua posizione... il futuro del FV però si gioca anche sulla convenienza, perciò queste discussioni sono importanti in misura di quanto riescono a ottimizzare il rapporto ecologia/economia.
Considera anche che metà cicli significa doppio inquinamento da smaltire, nonostante la quota riciclabile.

[quote=terradotranto, 10/02/2018 17:31:25 ?Discussione.php?213329&33#MSG498]CITAZIONE (Claudio, 31/01/2018 19:44:06 )

sì, io sto giocoforza ad isola da 10 anni, ma i problemi mi sono venuti tutti ESCLUSIVAMENTE dalle batterie. se ne dovrebbe certo ridurre l'uso. ieri leggevo Boltzmann, che faceva notare che anche il carbone (e il petrolio)non sono altro che energia solare accumulata. tutta l'energia su questa terra è solare, è il sole l'idea vincente, la batteria è un artificio.
cmq questa mia conclusione sulle acido libero tubolari a piastra positiva mi sembra soddisfacente, concorda con quella di molte persone competenti, secondo tutti i grafici le tubolari dovrebbero avere il doppio dei cicli delle agm ma anche delle piastra piana, a buon prezzo, specie quelle italiane (sole e piombo italiano... così facciamo contenta anche una certa parte politica peraltro a me poco simpatica...)

Stai attento alle tensioni di ricarica, che il tuo sistema possa accontentare la richiesta delle batterie ad acido libero, molte richiedono più di 2.5V a cella = 15V e fasi di EQ di 16V

Beh, andrò leggermente ot, ma voglio raccontarvi la mia disavventura con batterie litio, circa due anni fa decisi di far installare un sistema di accumulo sul mio impianto connesso in rete, un mese fa ha deciso di non più funzionare a causa di un errore software, o un guasto al controller BMS, contattata la ditta installatrice nel frattempo è fallita, e la casa madre non manda tecnici per la riparazione avvalendosi solo degli installatori, morale molti soldi buttati alle ortiche, e dovrò reinventarmi il modo di riutilizzare le batterie al litio nel secondo impianto isola da me costruito, che con un banco batterie indecente funziona da anni, scusate lo sfogo, ma a volte tutta questa complessa tecnologia si rivolta contro, è un pò come paragonare una 500 anni 70 con la odierna, quella vecchia due candele e una martellata funzionava sempre, per cui nella scelta, bisogna anche considerare se le batterie che stiamo scegliendo sono alla nostra portata di risoluzione dei problemi, e mi sto rendendo conto che se avessi scelto la tecnologia OPzS le prestazioni non erano molto distanti dal litio.. salve a tutti.

grazie claudio, mi sono copincollato la tua raccomandazione.
cmq se le tubolari piastra positiva (a blocchi) durano 6 anni, come dice ITA, già sarebbe buono, il mio impianto poi spesso è sottoutilizzato, il prezzo spero che per 4 pezzi lo limano...
quel che dice gringo mi pare esemplifichi i miei timori... le litio sono certo il futuro, ma i futuri non sono incondizionatamente migliori dei passati... per buttarsi sulle litio ci vuole per ora un minimo di competenza e spirito d'avventura...

Ho scritto che durano 6 anni ma senza scarica profonda ... cioè un utilizzo massimo del 50% di accumulo che può rendere la batteria ... altrimenti non arrivi ai 3 anni di vita.

CITAZIONE (elgringo, 11/02/2018 06:04:17 )

questo grafico concorda con quelli postati da claudio un paio di pagine prima, converge con le conclusioni di ITA, e conferma quelle di gringo

Immagine Allegata: CICLI OK tubolari ecc.jpg
 

Grazie a tutti per le risposte!!, secondo me bisogna fare un ulteriore ragionamento; va bene che fa piacere che ci siano tecnologie che ci portano ad una durata notevole delle batterie ma essendo un settore in questi anni in continua evoluzione, penso che un orizzonte temporale di 10 anni di vita di una batteria sia appropriato, sia perchè appunto ci sono molti studi in merito, dato che abbiamo la possibile introduzione della mobilità elettrica, sia perchè la mia esperienza mi ha insegnato che è preferibile non investire grosse somme, esponendosi a rischi non prevedibili, ed inoltre calcolare bene le nostre esigenze di accumulo che in qualsiasi tipo di impianto operiamo è una componente passiva soggetta ad usura, ammiro la costanza e il tuo impegno ITA 815,purtroppo non ho il tempo materiale di realizzare ciò che tu fai, ti invidio un pò, grazie a tutti

che batterie saranno quelle definite "pasted" colore giallo che se scaricate al 90 % non fanno neanche 200 cicli?
saranno quelle per avviamento?

mah, forse quelle che sfruttano le differenze di potenziale dei maccheroni...

io sfrutto la differenza di potenziale dei maccheroni ma ho fatto molto di più di 200 ricariche