@ Roero
Se esiste l'impianto di terra di casa si può benissimo collegare al filo di terra. Nel caso non esiste occorre crearla.

Non avevo nemmeno pensato che non potessi avere l'impianto di messa a terra, sarai costretta a creare un pozzetto che disperda bene, comunque la misura è quella che dici tu, bisogna stare sotto i 20ohm, se non l'hanno modificata negli ultimi anni, lo ricordo perchè quando ho costruito casa mia l'elettricista mi spiegava proprio questa misura, che nei posti poco umidi è difficile da ottenere.

Mi sorprende sapere che non hai un impianto di terra... Come sei così preparata nel settore e non hai un impianto di terra ??? Capisco che puoi trovarti nella condizione di avere un vecchio impianto che ne è sprovvisto ma come mai non hai ancora iniziato a porvi rimedio ??? È più semplice di quando immagini, inizi a conficcare una palina e a portare un bel cavo (almeno da 10 mmq) in una scatola di derivazione principale e da li, man mano, inizi a diramare la terra verso le varie prese...
Parallelamente, all'esterno, di tanto in tanto conficchi qualche palina unendola alla precedente con una treccia di terra (da sotterrare)...
Come diceva un vecchio proverbio (leggermente modificato): chi inizia è già a meta dell'opera !

In ogni caso la terra del regolatore deve essere la medesima di casa !

Elix

Elix: non è proprio così semplice fare un impianto di terra, in terreni molto secchi bisogna fare dei veri e propri agglomerati di paletti uniti fra di loro e pure più pozzetti onde ottenere una dispersione al di sotto dei 20 Ohm.

Non basta solo conficcare dei paletti nel terreno. Occorre anche misurare con lo strumento il valore della resistenza di terra. Inferiore a 18ohm per non prendere la scossa. Ne può servire soltanto uno. Se non basta piantatene un altro, e poi un altro fino a quanto si raggiunge quel valore. Più si avvicina allo zero, meglio è.

@ Roero
Sono d'accordo con te. Ad ogni modo i paletti vanno messi distanti tra loro il doppio della loro lunghezza. Se abiti in un centro storico o in montagna dove non è assolutamente possibile conficcare paletti, installare il salvavite (differenzioale). La cosa migliore sarebbe fare tutte e due le cose. Così sei protetto due volte. Nel caso uno dei due non dovesse funzionare.

CITAZIONE (Sophia Muller, 25/05/2016 11:06:09 )

x elix: il differenziale funziona anche in assenza di terra.
scatta se la corrente mandata in un filo è diversa da quella che ritorna.
basta una differenza di 5 ma. la terra non c'entra.

Riporto il primo risultato, da www.elektro.it


CITAZIONE

la citazione è giusta.
è meglio se c'è la terra.
comunque il differenziale scatta quando qualcuno tocca la carcassa metallica sotto tensione. non per niente si chiama salvavita.
Se c'è la messa a terra scatta senza bisogno che qualcuno prenda la scossa.

CITAZIONE (inventoreinerba, 25/05/2016 14:11:49 )

Non so a voi, ma a me è capitato più volte di beccarla mentre facevo qualche ca**ta sotto tensione ma i fantomatici salvavita sono rimasti a guardare, ora con l'inverter a isola tocco quello che voglio, anche fase/terra nemmeno solletico, certo non fase/fase lì la becchi sempre.
Una buona messa a terra oltre che obbligatoria è molto salutare.

CITAZIONE (eliafino, 09/05/2016 12:03:12 )

Troppo gentile Sophia,
do il mio supporto, come all'inizio sono stato supportato anche io

Anche qui da me, come per Claudio, ad ogni temporale grosso la rete va giù... è impagabile poter continuare a fare tutto in normalità mentre tutti i vicini sono al buio, hi hi...

Ahimé, RAUNARDE ha ragione, c'è comunque bisogno di una linea enel...
col tempo potrai acquistare altri pannelli, prendendo un altro regolatore di carica, per aiutarti nei mesi invernali...
... io aggiungo 600Wp di pannelli alla volta, appena riesco a mettere da parte i soldi necessari.

Certo Milopiro, fantastico essere ad isola

....

Vi Odio !!!


















P.S.:

CITAZIONE (eliafino, 25/05/2016 17:06:34 )

Certo Milopiro, fantastico essere ad isola