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Caricabatterie desolfatante?

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Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

Stato:



Inviato il: 5/2/2011,08:59

I pin dell'integrato dovrebbero essere saldati direttamente sulla basetta ed il più vicino possibile alla bobina e al diodo shotky, quindi evitate fili per l'integrato, la resistenza è normale che scalda deve dissipare 25-30W caricando il circuito per il corretto funzionamento desolfatatnte del circuito in questione.
Il relè deve spegnersi non appena viene a mancare la 220V, questo per evitare che le resistenze zavorra scarichino la batteria se si spegne il circuito o se viene a mancare la tensione di alimentazione, quindi può essere collegato in AC sul trasfromatore prima del ponte o in DC con un suo ponte radrizzatore dedicato, questo perchè se lo alimentate dal ponte diodi principale quand viene a mancare tensione potrebbe tornare indietro la tensione della batterie che quindi tiene eccitato il relè e non stacca l'uscita dalla batteria scaricandola.

 

bfngl
Watt


Utente
Msg:32

Stato:



Inviato il: 5/2/2011,09:37

CITAZIONE
Keyosz
I pin dell'integrato dovrebbero essere saldati direttamente sulla basetta ed il più vicino possibile alla bobina e al diodo shotky, quindi evitate fili per l'integrato

Ciao,
ho cercato di tenere il condensatore sul feedback e quello sul pin1 piu' vicini possibile all'integrato per non avere autoscillazione ed in generale tutti i collegamenti all'integrato sono corti. faccine/wink.gif

CITAZIONE
la resistenza è normale che scalda deve dissipare 25-30W caricando il circuito per il corretto funzionamento desolfatatnte del circuito in questione.

Ho messo in funzione il circuito ieri sera su una Yuasa YTX12-BS (10Ah) che attaccata alla moto sta a 12.2V (acquistata ad aprile 2009, nemmeno due anni di vita faccine/dry.gif ).
Oggi alle 19 saranno 24 ore che sta sotto carica. Come si fa a capire quando e' ora di staccare la batteria? (tra l'altro e' sigillata quindi non posso controllare il livello dell'elettrolita e il colore delle piastre faccine/sad.gif )

CITAZIONE
Il relè deve spegnersi non appena viene a mancare la 220V, questo per evitare che le resistenze zavorra scarichino la batteria se si spegne il circuito o se viene a mancare la tensione di alimentazione, quindi può essere collegato in AC sul trasfromatore prima del ponte o in DC con un suo ponte radrizzatore dedicato, questo perchè se lo alimentate dal ponte diodi principale quand viene a mancare tensione potrebbe tornare indietro la tensione della batterie che quindi tiene eccitato il relè e non stacca l'uscita dalla batteria scaricandola.

Grazie per la precisazione faccine/smile.gif

Aggiornamento del 6 febbraio:
Ieri dopo 24 ore di trattamento ho staccato la Yuasa, queste le tensioni lette:
-appena staccata 13,8 V
-dopo un'ora 13.2 V
-dopo circa 15 ore 12.9 V

Tra poco scendo, la rimonto sulla moto...e speriamo che parta faccine/biggrin.gif

Aggiornamento post giro in moto:
-Collegata la batteria alla moto, il voltaggio e' sceso a 12.45V (segno che la batteria non sta al massimo...)
La moto in ogni caso e' partita e mi ha riportato a casa dopo un giro di 200km faccine/smile.gif

Dovrei trovare il coraggio* di togliere il sigillo della batteria (c'e' scritto DO NOT OPEN) per vedere il livello dell'elettrolita...

*dico che dovrei trovare il coraggio perche' questa operazione la feci su un'altra Yuasa che avevo su un'altra moto e rabboccai con acqua distillata, pero' dopo un po' di tempo la batteria ebbe una perdita di liquido che ando' a rovinare l'anodizzazione del forcellone della moto faccine/sick.gif faccine/sick.gif




Modificato da bfngl - 6/2/2011, 16:51
 

Valerio_79
Watt


Utente
Msg:34

Stato:



Inviato il: 5/2/2011,14:32

scusate, va bene l' LM2576 T? ho trovato questo io e non ha scritto nè HT nè ADJ.

 

agolui
KiloWatt


Utente
Msg:232

Stato:



Inviato il: 5/2/2011,14:38

Ciao Keyosz, mi hanno costruito due desolfatori li abbiamo testati con l'oscilloscopio l'onda è questa delle foto, mi dai un parere, i componenti non sono identici. Un salutone agolui
ForumEA/us/img694/3725/immagine1zz.png
ForumEA/us/img694/1676/image2qf.png



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Tra il dire e il fare c'è di mezzo il l'oceano


 

piero1955
KiloWatt


Utente
Msg:121

Stato:



Inviato il: 5/2/2011,20:22

CITAZIONE (Valerio_79 @ 5/2/2011, 14:32)
scusate, va bene l' LM2576 T? ho trovato questo io e non ha scritto nè HT nè ADJ.

C'è un numero dopo la T ?
Li fabbricano per tensioni fisse o la versione variabile, appunto l'ADJ. Vedi il datasheet a pagina 2.

http://www.datasheetcatalog.org/datasheet2...sj8kk6cadyy.pdf

Oggi ho rimesso le mani sul circuito ed ho apportato una modifica. Avevo utilizzato un trasformatore 18-0-18 e due diodi ed avevo 24Vdc sull'elettrolitico. Ora ho messo un ponte e utilizzo 28Vac ed ho 39Vdc, dovrebbe andare meglio.
Ho misurato con l'oscilloscopio e mi succede una cosa strana. Se misuro a vuoto ho dei picchi enormi con la forma simile a quella mostrata da " agolui ". Quando attacco la batteria (batteria da auto 12V 60A), i picchi quasi scompaiono e rimangono circa 1,5V sopra la tensione della batteria e la forma d'onda è un'onda quadra a 50KHz dove si vede bene il picco (negativo rispetto alla Vbatteria) dovuto alla resistenza. Qui viene il bello..... faccine/blink.gif faccine/wacko.gif quello che ho appena detto lo misuro sui morsetti d'uscita del circuito mentre se vado con l'oscilloscopio direttamente sui morsetti della batteria....... non ci sono più picchi faccine/wacko.gif Sono ridotti a circa 1/10 rispetto a prima..... I cavi sono linghi circa 1,5m e forse sono troppo fini...penso da 1mmq di sezione. Speriamo che il motivo sia questo..... Adesso dovrò rifare i cavi nuovi almeno da 2,5mmq e magari più corti. La caduta di tensione in continua comunque è trascurabile sull'ordine di qualche decina di mVolt: la batteria assorbe poco e non cade tensione.

Che ne pensi Keyosz ?

Ciao

 

Ferrobattuto

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GigaWatt


Utente
Msg:4117

Stato:



Inviato il: 6/2/2011,10:42

I picchi li vedi bene a vuoto, poi "sembra" che scompaiano a batteria inserita, perché le batterie al piombo superata la soglia di tensione hanno una resistenza interna bassissima, dell'ordine dei milliOhm, un po' come se fossero dei condensatori di capacità grandissima. Per questo "tagliano" i picchi di tensione, ma i picchi di corrente rimangono, solo che per poterli vedere dovresti usare delle sonde di corrente.
I fili tra il desolfatatore e la batteria debbono essere il più corti possibile, anche 50cm, la sezione è meglio che sia più grande possibile, ma non ha eccessiva importanza, è la loro "impedenza" in CA che potrebbe creare problemi. Dopotutto si è in presenza di una corrente in regime impulsivo, e perciò con fronti ripidi e veloci come se fosse alta frequenza.
Saluti.
Ferro

 

piero1955
KiloWatt


Utente
Msg:121

Stato:



Inviato il: 7/2/2011,10:25

Ciao Ferrobattuto, ben "riletto"..... faccine/smile.gif

Sonda di corrente..... Allora cerco un piccolo nucleo toroidale, gli faccio uno strato (avvolgimento) di spire con filo sottile e faccio poi passare al suo interno il filo che va dal desolfatizzatore alla batteria. In parallelo all'avvolgimento metto una Resistenza da 10Kohm e vado all'oscilloscopio. Avevo visto un circuito così realizzato su un progetto di un desolfatizzatore in rete, costruito con il classico 555, Mosfet e relative bobine.

www.w5usj.com/couper1khzdesulfator.html

Nulla di complicato, ora cerco di ritrovarlo per i dettagli. Rimane SEMPRE E SOLO il solito problema....."il tempo" faccine/cry.gif

Più semplicemente, potrei anche misurare con l'oscilloscopio la caduta di tensione del cavo negativo che va alla batteria...... Prova da eseguire.... Vedremo.

Un saluto a tutti.

 

PinoTux

Avatar
GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3509

Stato:



Inviato il: 7/2/2011,12:03

La sonda di corrente l'avevo suggerita tempo fa, mi fa piacere che qualcuno l' abbia copiata paro paro! HI! faccine/laugh.gif



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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"

http://iv3gfn.al...

 

Keyosz
GigaWatt


Utente
Msg:1959

Stato:



Inviato il: 7/2/2011,14:07

Quoto in pieno quello detto da Ferro, di fatti il circuito genera una corrente alternata di 52Kzh (52000Hz) con fronti di salita molto ripidi ed appuntiti che se vengono in qualche modo alterati da cavi lunghi o con capacità residue elevate vanificano l'effetto desolfatante del circuito.

Attenzione a mettere sonde induttive in serie al circuito, alterano il comportamento, il metodo migliore per misurare le correnti impulsive ed AC generate in questo circuito è quello di mettere una piccola resistenza in serie, tipo 1hom o anche meno, per esempio sul negativo di ritorno della batteria, e misurare la caduta di tensione in millivolt con l'oscilloscopio, dopo di chè di ricava la corrente in circolo con la legge di hom sapendo che la resistenza su cui cade tale tensione è di valore ben noto e costante.

 

Ferrobattuto

Avatar
GigaWatt


Utente
Msg:4117

Stato:



Inviato il: 7/2/2011,14:09

Il trasformatore toroidale ti da la forma d'onda della corrente, deve essere ben dimensionato, data la ripidità dei picchi, e anche perché non introduca impedenze aggiuntive.
La misura della caduta sul cavo invece ti da un nvalore medio (tipo shunt amperometrico).
Ciao Pino, è ovvio che tu abbia certe buone idee...... faccine/biggrin.gif Tipo balun e trasformatori vari! faccine/laugh.gif Eventualmente dacci tu qualche buon consiglio come farla.

 

piero1955
KiloWatt


Utente
Msg:121

Stato:



Inviato il: 7/2/2011,15:18

faccine/w00t.gif
Intanto provo a mettere i cavi più corti e di spessore maggiore poi proverò con una Resistenza da 0,47 ohm sul negativo della batteria in seguito vi farò sapere.
Infatti il problema da me riscontrato penso sia da attribuire solo ai cavi di collegamento troppo lunghi e sottili. Sui morsetti d'uscita del desolfatatore, con l'oscilloscopio vedo un'onda quadra, non tanto ampia sopra la Vbatt, e si vede benissimo il picco negativo (circa 1V)della R da 15ohm. I cavi si mangiano tutto (con il multimetro leggo 14,40V sui morsetti e circa 14,35V sulla batteria) e sulla batteria vedo solo la Vbatt.
faccine/w00t.gif

Ciao

 

Master Digit

Avatar
GigaWatt


Utente
Msg:1425

Stato:



Inviato il: 7/2/2011,19:25

Per fare la "sonda di corrente" esistono già costruite a due soldi nei negozi di materiale elettrico (non elettronico) e sono i misuratori di corrente per i tester da quadro.
Ce ne sono vari e varie dimensioni (in base alle correnti che devono misurare ) e modelli, con indicati i rapporti di trasformazione.

Master Digit



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Sono sempre disponibile...quando ci sono!





 

alessandrogambi
milliWatt


Utente
Msg:8

Stato:



Inviato il: 7/2/2011,21:52

Domanda, forse stupida, ma che fugherebbe piccolo dubbio:
Il ponte raddrizzatore da 4A è sufficiente (secondo i miei calcoli si)? Volendo ne ho uno anche da 10A....

 

PinoTux

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GigaWatt


AMMINISTRATORE
Msg:3509

Stato:



Inviato il: 8/2/2011,17:04

I ponti da 4A vanno bene, io li ho recuperati dai soliti alimentatori switching da ex-PC.
Se già possiedi quello da 10A puoi usarlo tranquillamente.... faccine/smile.gif



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alessandrogambi
milliWatt


Utente
Msg:8

Stato:



Inviato il: 8/2/2011,19:37

Molte grazie. Mi è arrivato oggi un alimentatore da PC rotto. Ho già cominciato a smontarlo per recuperare il toroide "giallo" e i transistor.
Poi, finito il lavoro, posterò il risultato.

 
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