| kekko.alchemi
| Inviato il: 19/8/2010,00:52
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Oggi ho finalmente finito la mia Plantè a 12V, le prestazioni sono sorprendenti. Dopo aver lasciato le piastre in acido nitirico per 200 ore, le ho caricate ad amperaggio costante con 1A per 4 ore circa, fino a quando la tensione è salita a 15V e ha cominciato a fare elettrolisi. Come prima prova di carico ho collegato una lampadina da auto da 55W pensando fosse rimasta accesa per qualche secondo, mentre invece con gran sorpresa dopo 30 secondi la tensione restava costante a 12,5V. Così ho preso una resistenza da 10 Ohm e l'ho collegata come carico per avere una corrente di circa 1,1A. Ho stimato una capacità di 0,5 Ah alla prima ricarica, scaricandola però a 2C come se fosse una batteria al litio, scaricandola a C20 la capacità si aggirerà sicuramente a più di 3 Ah, il tutto alla prima ricarica.
Il metodo di formazione delle piastre in acido nitrico ha funzionato alla grande, infatti la plantè precedente a questa con le stesse piastre aveva dato alla prima ricarica circa 0,03 Ah. Adesso è dinuovo in carica, nei prossimi giorni vi farò sapere gli aggiornamenti, finalmente credo proprio che ci siamo, abbiamo una tecnologia semplice da realizzare e che ci permette di avere degli accumulatori stazionari duraturi, resistenti e con prestazioni mai viste!
PS: Dimenticavo, le piastre stanno lontane tra di loro circa 2 cm e sollevate dal fondo circa 1 cm, l'elettrolita usato è acido solforico al 10% come descritto da Kabath e da altri, e la resistenza interna non avendo separatori è bassissima, come descritto sopra collegandogli una lampadina da auto con circa 5A di assorbimento e quindi una scarica per ora da 10C (non C10 che sarebbe un decimo C) dopo 30 secondi la tensione era ancora a 12,5V sotto cairco! Sfido qualunque batteria al mondo da 0,5 Ah a fare una cosa del genere!! Presto la capacità aumenterà e allora vedremo come si comporta!
Saluti Kekko!
Modificato da kekko.alchemi - 04/09/2014, 02:40:01
--------------- L'universo è dominato dagli estremi, l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.
| | | | Pyron
| Inviato il: 19/8/2010,12:01
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grande kekko, sono davvero curioso di vedere l'accumulo finale della tua batteria, l'unica cosa, forse con questa conformazione a sole 2 piastre avresti potuto alettare solo un lato, avresti risparmiato tempo e fatica, logicamente il discorso non vale per sviluppi futuri a più piastre, comunque ancora complimentoni, per la manualità e per la capacità di trovare il tempo per fare anche queste cose!
| | | | max_linux2000
| Inviato il: 19/8/2010,12:32
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complimenti kekko.
Se puoi prova a comparare i dati che ricaverai con quelli del manuale, per vedere se la curva del grafico è simile
ciao MaX
| | | | | | | accu
| Inviato il: 30/8/2010,12:42
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Bravissimi tutti un lavoro veramente superbo. I vecchi, "i progettisti inventori", avevano in mente una cosa; le loro batterie dovevano durare una vita e dopo la manutenzione... ancora. Basta guardarle, i progetti erano fatti per fare la manutenzione e la sostituzione delle piastre singole. accu
| | | | Keyosz
| Inviato il: 30/8/2010,21:08
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Ciao Kekko, bello il prototipo della mini plantè a 12V, e poi nel contenitore trasparente è l'ideale per vedere tutto ciò che accade ed imparare per gli esemplari più grossi, comprendo benissimo che è solo un prototipo ma volevo solo aggiungere che forse, per via del fatto che le due piastre confinanti di polarità opposte dove si collegano in serie, hanno la parete divisoria che finisce con il bordo superiore appena sopra il filo delle piastre e quindi dell'elettrolita che andrai a mettere, azzardando un ipotesi credo che in quel punto si andranno a creare delle correnti dispersive simil-corto tra un elemento e l'altro in quanto l'elettrolita tende a trasudare verso l'alto aiutato anche dallo scoppiare delle bollicine bagnando il bordo superiore della parete divisoria, pensa che leggendo il manuale ai tempi temevano i ponti dispersivi elettrolitici tra un vaso e l'altro di vetro appoggiati per terra, figuriamoci se la parete divisoria è la stessa e la distanza tra elettrolita di un elemento e l'altro è solo di pochi millimetri di supefice bagnata di acido, pensa che ai tempi mettevano la sabbia sotto i vasi di vetro degli elementi per assorbire l'elettrolita che trasudava o "bolliva" e consigliavano di asciugare periodicamente la superfice esterna dei vasi.
Ovviamente oggi.giorno non abbiamo più questo problema in quanto abbiamo i contenitori plastici con i coperchi a tenuta quasi stagna quindi i vapori acidi, le trasudazoni e gli aerosol fatti dalle bollicine restano confinati dentro al vaso dal coperchio, però se il tuo prototipo di incoraggia e vorrai replicarlo in scala ti suggerirei di tenere gli elementi staccati e di coprirli per bene, non serve sigillarli, basta avere un coperchio con il bordo interno di sgocciolamento
Ancora complimenti per l'ottimo lavoro di riceca e prova pratica, sei proprio di ispirazione per molti altri, vai avanti così!
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 31/8/2010,09:47
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Ragazzi, chiedo scusa, ma in quei giorni in cui postava quel "a2000" ero fuori e i suoi post li ho visti solo adesso tornando indietro nella discussione, che altrimenti lo avrei bannato subito. Se volete per ripulire la discussione possiamo cancellare i suoi post, ma poi si dovrebbero anche modificare le vostre risposte..... Ferro
| | | | max_linux2000
| Inviato il: 31/8/2010,16:40
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non fa niente per questa volta ti perdoniamo
| | | | accu
| Inviato il: 31/8/2010,19:50
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Si ferro A noi tutti interessa la sostanza e lo spirito creativo corporativo, la cosa non ha cambiato nulla. Andiamo avanti nell'"avventura"!
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 31/8/2010,20:45
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CITAZIONE (max_linux2000 @ 31/8/2010, 17:40) non fa niente per questa volta ti perdoniamo "Com'è buono lei....." Probabilmente meglio arrosto, però...... Andiamo avanti. Ferro
| | | | Keyosz
| Inviato il: 4/9/2010,09:13
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Ferro... buono buono come quell'abbacchio!
Magari una volta affinato un metodo di costruzione di una tipologia di batteria fai-da-te si può sempre iniziare una nuova discussione e riepilogare tutte le informazioni, ma solo a "ricerca" conclusa con tutte le info per replicare, giusto?
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 4/9/2010,13:42
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CITAZIONE (Keyosz @ 4/9/2010, 10:13) Magari una volta affinato un metodo di costruzione di una tipologia di batteria fai-da-te si può sempre iniziare una nuova discussione e riepilogare tutte le informazioni, ma solo a "ricerca" conclusa con tutte le info per replicare, giusto? Giusto, e magari bloccarla in testa alla sezione come altre, che si possa sfogliare tipo un manuale.
| | | | kekko.alchemi
| Inviato il: 4/9/2010,14:22
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Hai ragione keyosz infatti è proprio quello che accade! Per questo dorvò cambiare contenitore. Dalle ultime prove sto vedendo che sovraccaricando la plantè fino a farla scaldare non gli fa altro che bene, lo strato d'ossido aumenta a dismisura facendo così! Ho collegato infatti alla plantè a 12V un pannello da 200W con 7A e 28,8V e dopo poco tempo subito le piastre hanno cominciato a frigere, l'acido si è scaldato ma non è potuto evaporare perchè sopra ho messo un coperchio che fa da sgocciolatore. Lo strato di ossido ora è abbastanza spesso, ma purtroppo durante questa operazione mi si è rotto un "separatore" e ha lasciato trafilare l'acido, mettendomi in corto due celle.
Devo trovare un altro contenitore, quindi sto smontando una vecchia batteria da auto, vediamo come andrà a finire.
Saluti kekko
--------------- L'universo è dominato dagli estremi, l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.
| | | | Ferrobattuto
| Inviato il: 4/9/2010,22:17
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Occhio a sovraccaricare..... Che lo strato di ossido può tendere a sgretolarsi! Soprattutto per effetto del calore. Sovraccaricare può andar bene, ma solo "in tensione", ossia "forzare" la carica sopra la sua tensione massima teorica, ma senza troppa corrente, senza troppo sviluppo di gas, che si sprigiona dal metallo, sotto l'ossido formatosi, e potrebbe tentare di staccarlo, e senza far riscaldare la soluzione, che oltretutto diventa più aggressiva. Questo almeno è quello che penso io..... Sò per esperienza che sovraccaricare qualsiasi accumulatore al piombo e solo controproducente. Ciao. Ferro
| | | | Pinko2
milliWatt Utente Msg:17
Stato:
| Inviato il: 4/9/2010,23:23
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Salve a tutti, mi sta contagiando l'idea di costruire una plantè, anche se sto gia sperimentanto qualcosa di molto piccolo con buoni risultati e se va bene vorrei costruire delle signole celle a 2v, sto cercando di tradurre il manuale (google traduttore) e sono alla sessantesima pagina, ma non ho ancora letto nulla, vorrei sapere se qualcuno ha fatto il calcolo degli A x superfice, ho letto sul forum di kg. x A x un 1mm. di spessore ma fare il calcolo è necessario avere il piombo allo stesso spessore che dalle mie non sitrova. saluti pinko2
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