sei esperto di amianto??


ma non si potrebbe fare una molecola con la fotocopia in negativo delle disposizione delle cariche che stanno sulla punta di un cristallo di amianto in modo che la molecola si attacchi sulla punta e ne porti via dei pezzettini?

opure la neutralizzi per sempre, oppure anche semplicemente per valutare l'esposizione?

l amianto è una fibra cristallina il problema dell amainto non la sua composizione chimica ma quanto le sua forma e dimensione di silicati ne è piena la crosta terreste ma solo le fibre di amianto si riducono in microfibre che sono in grado di penetrare fino agli alveoli polmonari
e non riescono ad essere rimosse dal sistema immunitario

quello che dici qqcreafis sarebbe un anticorpo ma come abbiamo detto le dimensioni delle fibre di amianto sono tali che non esistono molecole di quelle dimensioni (almeno in natura)che sono in grado di associarsi selettivamente alle sole fibre di amianto
a livello di composizione chimica non sono molto differenti dalle altre rocce e quindi un attaco chimico sarebbe estremamente non selettivo

...mmmmm...,,,,,mmmmmmmmmmmmmm


ad es esistono delle molecole fatte a calice (Chiesi farm) o altre molecole che potrebbero attaccarssi se non alla punta in senso stretto ma alla punta e parte dell'ago


tu dici che la punta è troppo piccola? quindi pochi atomi

quindi pochi atomi con cariche molto esposte dalla parte dell'amianto e poche cariche molto esposte dalla parte della molecola


comunque si potrebbe fare delle prove di miscele di molecole e amianto , quelle che hanno tendenza ad attaccarsi alla punta sono quelle da studiare


ma hanno mai fatto studi di questo tipo?

si infatti io dicevo molecole naturali
si può ipotizzare qualche nano tecnologia in grado di costruire molecole dalla forma desiderata con dei siti attivi di aggancio oppure con l ing. genetica costruire particolari anticorpi ma sono tecniche ancora non alla portata di tutti
per valutare l esposizione basta campionare dell aria con una pompa facendola passare in un filtro e poi analizzarlo almeno al microscopio ottico ma meglio in quello elettronico (magari con eds-x)
oppure nel terreno ma è meno rappresentativo attraverso la spettroscopia IR

sicuramente sono tecniche non alla portata di un privato,

tuttavia certe idee è meglio farle circolare il più possibile,

non si sa mai che stimolino la fantasia di chi veramente può fare qualcosa.

è passato più di un anno, la sentenza la sentenza sull'eternit ha assolto tutti....

si sapeva della pericolosità fin dagli inizi del 900, dagli anni 50 era certa.
ne avevano vietata la procuzione ma non la vendita (fino ad esaurimento scorte!!!) per circa 40 anni hanno lavorato il materiale fregandosene di tutto e di tutti.


nessuno vuole sfruttare il principio dell'incapsulamento delle punte delle fibre di amianto con molecole complementari?

In questo periodo leggendo sul biorisanamento dei suoli ho trovato una ricerca sulla rimozione dell'amianto ad opera del Lattobacillus casei:

LINK

interessante.

Ci vorrebbe qualcosa che agisca dall'internodell'organismo sulle punte

questo certo non riduce il danno fatto, toglie solo il futuro danno


Quindi è il ferro che rende pericolose le punte, le attiva chimicamente.

Purtroppo è applicabile solo per il biorisanamento dei siti contaminati, un piccolo passo, ma è già qualcosa.


CITAZIONE

Grandi gli italiani:

http://www.corriere.it/inchieste/reportime/ambiente/amianto-rifiuto-tossico-risorsa-utile-il-siero-latte/2b03249c-d311-11e4-9209-9dd80f8535a2.shtml

Certo che se si potesse applicare sulle coperture questo sistema invece dell'incapsulamento che comunque non é a lunga durata e con lacune secondo me perché per i tetti areati non di facile applicazione sarebbe una favola. La Francia per denaturare le fibre di amianto utilizza la lampada al plasma, efficace ma costosa (900 €/Ton)

tantissimi anni fa il cnr (mi sembra) aveva fatto un progettto per trasformarlo in vetro ma.... era troppo economico...

L'anno scorso da noi hanno sostituito i tubi dell'acquedotto, siccome erano tutti in amianto a fianco hanno messo il tubo nuovo penso in polietilene o similare e il tubo d'amianto è rimasto li'.
Ma l'amianto anche se qualche particella viene bevuta non crea problemi, il problema amianto si crea se viene respirato, in questo caso la polvere e le particelle fini inguaiano i polmoni e generano il mesiotelioma, diversamente l'amianto se non lo si lavora e non gli si permette di sgretolarsi e diventare volatile, non dovrebbe essere nocivo, però bisogna intervenire molto prima che diventi volatile e che comincia a rilasciare particelle pericolose.
Da giovane abitavo nel Vercellese ad un trentina di km da Casale Monferrato e l'amianto lo si usava in moltissimi settori.
Ora è stato per certe cose sostituito dal fibro-cemento, molto somigliante ma non crea problemi, molti confondono i sottocoppi in fibrocemento per amianto in quanto a vista molto simile.

CITAZIONE

Speriamo bene, io da giovane ai 15-20anni, ne ho lavorato di amianto, però i 30anni d'incubazione sono passati da un pezzo.