Può andare bene a patto che sappia le tenute della soletta, se metti il boiler da 300 litri lo tieni vicino al muro, in quel punto la soletta regge, nel dubbio senti un Geom. ma non credo avrai problemi, il peso in gioco è pochino.
Come pannelli solari prendi sempre gli ultimi modelli, rendono di più e forse costano anche meno.
Se vuoi sentire sul web, cerca le recensioni di privati, quelle dei produttori sono fasulle.
Faccio un giro anch'io domani e vedo come tira il vento.

sisi certo che sento quelle dei privati... e comunque attenzione perchè anche tra i privati si nascondono i venditori diciamo che io cerco di farmi un'idea...

Niente paura io sono un vecchio marpione, figurati se riescono ad imbrogliarmi.
Domani sera ti faccio sapere.

I collettori heat-pipe hanno, come tutto, pregi e difetti...

Principali differenze rispetto i collettori piani:

-1)soffrono meno il vento
-2)soffrono di più la grandine
-3)sono maggiormente isolati quindi hanno meno dispersioni in inverno
-4)l'acqua presente nel tubicino in rame posto all'interno dei tubi sottovuoto (di vetro) va in ebollizione a temperature di poco superiori ai 40℃, quindi producono con meno irraggiamento.
-5)per lo stesso motivo di cui sopra sono indicati per installazioni "quasi" verticali
-6)per lo stesso motivo descritto al punto 4 soffrono di sovraproduzioni estive (specie al centro e al Sud se installati con inclinazioni di 30/40°) e di conseguenza ne è più difficile il dimensionamento
-7)sempre per stesso motivo (punto 4) in estate vanno parzialmente coperti (e non è da tutti salire sul tetto), esistono sistemi di copertura elettrici totalmente automatizzati, ma costano e sono soggetti a rottura, in alternativa vi sono sistemi di scarico termico che scaricano (attraverso circuiti e serpentine) la sovratemperatura nell'aria, o, per esempio nella piscina.
-8)a parità di superficie esposta rendono più dei collettori piani perché "il tubo" assolve alla funzione di inseguitore solare
-9)costano più dei collettori piani

Al momento non mi vengono in mente altre differenze...

In definitiva, i collettori Heat-pipe sono più indicati in impianti di grandi dimensioni, in impianti che prevedono che il solare faccia integrazione al riscaldamento, in installazioni dove si dispone di poche ore di irraggiamento, in installazioni effettuate dove il clima è più rigido.



Tornando alla configurazione impianto, la scelta migliore non è, a mio avviso, quella che prevede l'accoppiamento del boiler solare più il boiler termomisto (già presente) da 80 litri...due accumuli = doppia dispersione, con due accumuli in serie hai dispersione attraverso i tubi di collegamento e quindi nel "travaso" perdi in rendimento, e, non ultimo...con 80 litri a 50 gradi quante docce pensi di farci??

Secondo me, boiler doppia serpentina da 400 litri, serpentina alta collegata in parallelo alla termocucina e serpentina bassa collegata a 2/3 collettori piani (dipende dal sito di installazione (ore di irraggiamento ed inclinazione)), collegati tra di loro "rigorosamente" in serie.

CITAZIONE (marcosnout, 30/08/2015 05:47:50 )

Allora... il mio tetto è inclinato di 30/40 gradi (in ogni caso di certo non è verticale) quindi suppongo gli hp siano da scartare (come immaginavo)...
per quanto riguarda il boiler due serpentini sono d'accordo... ci stavo giusto pensando anche io... così andrei a scaldare un boiler solo....
c'è da considerare comunque che la stufa fa funzionare anche il riscaldamento e viene accesa solo di sera dalle 19.00 (circa) fino alle 2 di notte... mi viene da chiedermi se ne vale la pena considerando che scaldare 400litri d'acqua con una serpentina a 50 gradi non è facile... (se poi ci aggiungiamo che l'acqua della stufa già viaggia in tutta la casa per scaldare i termosifoni....

La serpentina alta, dentro al boiler, ne scalda solo 1/3, quello in alto appunto, i rimanenti 2/3 sono scaldati dal solare, che per poco ce faccia aiuta a mantenere...

Forse non avete capito:
1 la termostufa è limitata, non sappiamo i kw esatti che può produrre
2 la caldaia a gas è pure obsoleta (fiamma pilota e boiler interno da stabilirne la dimensione.
3 bisogna capire e leggere fra le righe la disponibilità di investimento.

4 Chiaro che senza tali vincoli proporrei un puffer da 500 litri con 2 serpentine + serpentina inox per acs, con relativi pannelli (almeno 6), una bella caldaia da 24 kw a legna ed in questo modo avrebbe un impianto coi fiocchi e senza problemi.
Detto questo, visto che non è fattibile per altri problemi, conviene andare su un boiler da 300 litri, meno pannelli, meno variazioni d'impianto e meno spese.
E' troppo facile fare il miglior impianto sulla carta, ci sono altri fattori da prendere in considerazione, in primis la voglia o meno di spendere, faccio un esempio banale:
Se volessi veramente risparmiare e stare al caldo, la prima cosa da fare sarebbe, partire dal manufatto casa, coibentarlo per bene e solo dopo si pensa come all'estire l'impianto in base alla classe energetica di casa, ma la realtà purtroppo ci dice che molti si arrangiano con una stufa a legna o pellet, risparmiano da subito anche se non in modo eclatante, ma perchè? purtroppo ognuno deve fare i conti con la propria tasca, io cerco sempre, non, di dare il miglior impianto, sarebbe troppo facile, ma di capire le esigenze dell'utente in tutti i sensi, a 360°.

per esempio metto il mio
LINK

2/3 solare e 1/3 stufa

se colleghi il boiler come se fosse un termosifone, come ho fatto io?
Non ho esperienza, ma mi sembra una genialata.

allora la potenza della stufa per scaldare l'ACS (tolto il riscaldamento della casa) è limitata, ... l'unico collegamento possibile è (appunto) collegarla al boiler come se fosse un termosifone... e nel collegamento inserirei un "rubinetto" (o come lo chiamate) per poter eventualmente scollegare il boiler dalla stufa nel caso in cui dovesse assorbire troppo calore e rubarlo al riscaldamento di casa... considerate che già adesso ho un boiler (80 litri) collegato alla stufa come fosse un termosifone che prima di installare la caldaia veniva utilizzato per avere acqua calda (il calore si incrementava con la resistenza interna del boiler), da quando è stata messa la caldaia quel boiler non so se è stato scollegato o cosa comunque non è più stato usato...

comunque il discorso che fa biomass è corretto... riscaldare i 2/3 con serpentina e riscaldare 1/3 del boiler (da 300-400 litri) con la stufa... ora sinceramente non penso di poter realmente "riscaldare" 1/3 del boiler (cioè circa 130/140 litri) d'acqua con la stufa che manda acqua a 50 gradi (se ci attacco il boiler poi magari diventano anche 45) però se di giorno c'è il sole che già scalda l'acqua magari la stufa potrebbe aiutare a mantenerla...
ora ATTENZIONE questo mi fa nascere un altro interrogativo:
ma se con il sole porto l'acqua del boiler (per esempio) ad 80 gradi... e la sera nella serpentina faccio circolare acqua della stufa a 50 gradi... la stufa non causa un raffreddamento più veloce dell'acqua visto che il boiler è già a 80 e io faccio circolare in serpentina acqua a 50 gradi??

se hai acqua ad 80º sei in estate.
e la stufa è spenta da mesi.

nelle mezze stagioni, integri con la stufa.
In inverno, dai priorità al riscaldamento, ma anticipando di qualche ora l'accensione, fai acs e riscaldamento in contemporanea o non.

CITAZIONE (Biomass, 30/08/2015 14:45:28 )

sul discorso del collegamento in parallelo (come fosse un termosifone ci siamo capiti)
ma anche in inverno nelle giornate di sole i pannelli non dovrebbero comunque riscaldare un po' l'acqua?

sicuro.
contribuiscono all'abbattimento del Delta T dell'acqua acquedotto.

Si, ma tutto è legato all'inclinazione del pannello ed alle ore di irraggiamento