| calcola
| Inviato il: 16/07/2015 07:25:01
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@roero, il biofilm è quella patina scivolosa di vario spessore che si forma sulle superfici a contatto con l'acqua, è costituito da una consociazione di vari microrganismi, essenzialmente: alghe, protozoi, batteri. Il comune cloro presente nell'acqua non riesce a penetrare nello spessore e risulta poco efficace, aumentarne la concentrazione è inutile oltre che dannoso in quanto sviluppa sostanze pericolose. Il disinfettante più usato per eliminare il biofilm è il biossido di cloro, negli impianti di potabilizzazione lo producono al momento, mescolando alle giuste proporzioni clorato di sodio e acido cloridrico, la preparazione è alquanto problematica, quindi nei piccoli impianti si preferisce dosare il biossido di cloro gassoso con apparecchi automatici o manuali. In sintesi non fare affidamento al cloro presente nell'acqua, non previene la formazione, è più sicuro l'altro metodo, una volta a settimana porta la temperatura a + di 60°C.
Modificato da calcola - 16/07/2015, 07:29:29
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| | | | Roero
| Inviato il: 18/07/2015 00:32:22
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I programmi dei boiler ultima generazione aumentano la temperatura ogni 15 giorni, ma non sarebbe un problema farlo anche una volta la settimana, questo fino a fine stagione, poi andrà in funzione la caldaia per il riscaldamento e la temperatura sarà sempre oltre i 60°.
Ad ottobre amplierò leggermente il pannello così per la prossima stagione dovrei avere l'acqua calda almeno a 60°.
Ma tu queste cose, come le sai, visto che non sei nemmeno del settore, o lavori da qualche parte dove si trattano le acque.
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | calcola
| Inviato il: 18/07/2015 06:58:06
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| | | | Meccatronico in...
| Inviato il: 18/07/2015 11:38:55
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Da quello che scrivete ho fatto bene a scegliere il puffer combinato acqua tecnica separata da quella sanitaria che è istantanea, visto che la serpentina è immersa nell'acqua tecnica, poi considerando che porto la temperatura dell'acqua tecnica ogni giorno sui 63-64° dovrei essere esente da tale pericolo..... o no?
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| | | | Gancetto
| Inviato il: 18/07/2015 11:49:51
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si ok ma tutto questa paura della legionella??
non mi pare uno usa l 'acqua calda per dissetarsi?
quindi non vedo il problema dello scaldabagno ecc...
intanto l acqua calda non andrebbe usata per cucinare , perché in essa si accumulano i metalli pesanti
per quanto riguarda l'acqua fredda se essa non è sanificata in qualche modo (cloro ozono ecc..) può causare problemi ( la acqua potabile di rete è trattata obbligatoriamente con cloro o ozono)
ma anche in questo caso la cottura dei cibi elimina quasi del tutto i problemi dovuti a microoganismi
invece bisogna evitare , come quando si va in luoghi con condizioni igieniche non appropriate , evitare ghiaccio , verdure , cibi freschi perché preparati o lavati magari con acqua contaminata
in ogni caso nel 95% dei casi bere acqua contaminata non vuol dire che si contraggano malattia i soggetti a rischio sono chi ha il sistema immunitario indebolito
Modificato da Gancetto - 18/07/2015, 12:50:18
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| | | | Roero
| Inviato il: 18/07/2015 14:41:06
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Scusa Gancetto, mi interesserebbe molto (visto che non ti sei espresso) il tuo parere proprio sulla legionella, se leggi tutto il post, questo è il mio caso, il boiler è alimentato da acqua dal pannello solare e all'interno del boiler non sempre si superano i 50°, al massimo sono arrivato a 55° un paio di volte ma basta una piccola nuvoletta o le ombre del sole non nette e l'acqua nel boiler non supera i 50°.
A noi basta e avanza come temperatura per lavare i piatti e le docce, ma pensi ci siano pericoli o no?
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | calcola
| Inviato il: 18/07/2015 16:29:00
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L'aerosol che si sviluppa quando l'acqua calda esce dal rubinetto disperde le spore del batterio nell'aria e se respirate provocano l'infezione. Il pericolo è nell'inalazione delle spore, non nell'ingestione.
Modificato da calcola - 18/07/2015, 16:32:14
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| | | | Roero
| Inviato il: 18/07/2015 16:34:46
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Questa era la prima cosa che ho scritto, infatti l'hanno chiamata legionella per quella famosa riunione di legionari, l'infezione allora era stata provocata dall'inspirazione di aria infetta dal condizionatore.
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | calcola
| Inviato il: 18/07/2015 16:38:46
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E come erano finite le spore nel filtro se la Legionella vive nell'acqua?
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| | | | Roero
| Inviato il: 18/07/2015 17:02:07
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Nei filtri dei condizionatori c'è un umidità che crea acqua se non vengono puliti sistematicamente.
Questa almeno è la versione ufficiale del come nasce la legionella.
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | Gancetto
| Inviato il: 18/07/2015 17:12:24
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a 60 °C la carica batterica diminuisce e di molto ma non viene mai azzerata per quello ci vuole la sterilizazzione ,infatti le spore non vanno via neanche con l'ebollizione visto che resistono fino a 120°C
ci vuole autoclave o uv o raggi gamma potresti risovlere con un lamapada uv adatta da inserire nella linea di flusso del acqua ( ce ne sono fatte ad hoc)
sarebbe acqua sterile (come quella che si prepara per le iniezioni ma quella è anche distillata più volte)
chiaramente non viviamo in un mondo sterile e tutte le esperienze fino ora registrate ci dicono che gli ambienti asettici alla lunga inducono deficit immunitario e comparsa di allergie
secondo me basterebbe una bella pulizia ad esempio nei condizionatori è buona abitudine pulire i filtri regolarmente (operazione che deve eessere fatta con cautela forse li ci sono i maggiori pericoli)
negli scaldabagni e nei serbatoi effettuare periodiche manutenzioni per rimuovere incrostazioni e depositi ( che appunto favoriscono il biofilm)
in ogni caso per i biofilm ci sono dei prodotti dedicati ma ancora costosi
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| | | | pluto1962
| Inviato il: 18/07/2015 18:52:25
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citazione da Ganceto secondo me basterebbe una bella pulizia ad esempio nei condizionatori è buona abitudine pulire i filtri regolarmente (operazione che deve eessere fatta con cautela forse li ci sono i maggiori pericoli) per i condizionatori a pompa di calore basta pulire i filtri lavandoli posti davanti alla macchina interna? Per i termoconvettori solo caldo cosa bisogna fare?
--------------- Il verde che ci circonda va protetto a tutti i costi
| | | | Biomass
| Inviato il: 18/07/2015 19:49:23
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esistono in commercio delle speciali schiume antibatteriche, specifiche per condotti aria.
Sono per automobili, ma anche per fancoil o clima.
Si smonta il filtro, si irrora la schiuma che si espande enormemente, e si accende la ventola che la spinge fuori.
Sanifica e profuma i condotti con pochi euro.
--------------- Instagram: real_biomass
Youtube: Biomass Cippomix
stufapellet.forumcommunity.net
<...
| | | | Roero
| Inviato il: 18/07/2015 20:33:13
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Ci sono anche delle bombolette dove si irrora l'interno dell'auto e si accende il condizionatore inserendo il ricircolo, in pochi minuti (pare, da provare e controllare) disinfetti i filtri, sempre che siano puliti, la manutenzione programmata ci vuole sempre.
--------------- Correttezza, lealtà e sempre a testa alta.
| | | | calcola
| Inviato il: 18/07/2015 23:35:47
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CITAZIONE
E come erano finite le spore nel filtro se la Legionella vive nell'acqua?
La mia era una domanda retorica, per far riflettere sul fatto che i batteri vivono nell'acqua, le spore si diffondono nell'aria ed infettano per inalazione.
CITAZIONE
a 60 °C la carica batterica diminuisce e di molto ma non viene mai azzerata per quello ci vuole la sterilizazzione ,infatti le spore non vanno via neanche con l'ebollizione visto che resistono fino a 120°C
La funzione del riscaldamento periodico oltre i 60°C è quella battericida e preventiva nei riguardi del batterio che così non si sviluppa e produce poche spore. Tenendo conto che la possibilità pratica dell'infezione è in funzione anche della carica batterica.
Se la contaminazione è avvenuta occorre un trattamento di disinfezione specifico con il biossido di cloro in dosi elevate, ma non è una cosa che si può fare in autonomia, almeno non si dovrebbe, in quanto i batteri della Legionellosi sono sottoposti a sorveglianza da parte delle ARPA regionali. Una volta che l'infezione è avvenuta le condutture rimangono inquinate ed anche dopo trattamento occorre mantenere una certa sorveglianza.
Modificato da calcola - 21/07/2015, 07:43:55
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